San Pietroburgo, 28 gennaio 1892. Viene registrata, all’anagrafe cittadina, la nascita di un maschio cui viene imposto il nome di Fiodor . La madre, A.V. Iliyna, è figlia di un generale, mentre il padre pare essere il pope Petrov, ma in città si mormora che potrebbe trattarsi dell’arciprete Sergushenkov. Due anni dopo (il 28 novembre 1894) la madre darà alla luce un altro bimbo, Aleksandr. Come prescritto dalla legge ad entrambi i bambini viene attribuito il cognome della madre: Iliyn.
Crescono entrambi in orfanotrofio negli anni in cui i moti di protesta contro l’ottuso e repressivo regime zarista ribollono tra le masse popolari. Adolescenti, conoscono le riforme di Stolypin, la costituzione del 1906 e l’allargamento dei poteri della Duma, ma tutto ciò non pregiudica in alcun modo il potere dello Zar né mitiga la repressione poliziesca.
Entrambi i ragazzi iniziano a frequentare i circoli bolscevichi semiclandestini, ed il loro odio contro il regime dei Romanov viene continuamente alimentato dai frequenti episodi di incarcerazione di persone considerate ostili al governo zarista. Fiodor, tuttavia, probabilmente grazie all’interessamento della famiglia materna, riesce a frequentare l’Istituto Politecnico di San Pietroburgo ed in seguito la scuola per Guardiamarina. Nel 1910 si iscrive al Partito Socialdemocratico, entrando a far parte della frazione bolscevica del partito. Il fratello minore non tarda a seguire le sue tracce, ed entrambi vengono classificati dall’occhiuta polizia zarista come “elementi pericolosi”.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale il maggiore, Fiodor, viene trattenuto nei ranghi della marina imperiale, mentre il minore, Aleksandr, decide di lasciare la Russia per unirsi al gruppo di compatrioti emigrati politici stabilitisi a Ginevra.
Nel marzo del ’17 Fiodor viene assegnato, col grado di Guardiamarina, alla fortezza militare di Kronstadt, dove esercita propaganda politica tramite un foglio da lui ideato, La Voce della Verità (l’esistente Pravda era stata vietata dal governo), e nel mese di luglio di quell’anno è uno degli organizzatori della rivolta di Kronstadt. Viene arrestato, per poi essere rilasciato l’ 11 ottobre, poche settimane prima dello scoppio della Rivoluzione.
Anche Aleksandr, nel frattempo rientrato dalla Svizzera, partecipò attivamente alle attività rivoluzionarie. Fu in quel periodo che i due fratelli assunsero, aggiungendoli al cognome, due diversi appellativi; Fiodor aggiunse Raskolnikov (da “Delitto e castigo” di Dostoevski), mentre Aleksandr aggiunse Genevski (“il Ginevrino” , in ricordo della sua permanenza nell’esilio svizzero.
Vennero gli anni della guerra civile, con tentativi falliti di restaurazione contrastati efficacemente dalla neonata Armata Rossa, voluta da Trotzki, e mentre il maggiore dei fratelli Iliyn faceva carriera nella Marina Rossa, il più giovane Aleksandr si interessava a problemi militari ed alla diffusione del gioco degli scacchi, che egli considerava essenziale per la comprensione dei motivi strategico-tattici alla base di ogni cultura militare. Il gioco, inoltre, era a suo avviso il mezzo più idoneo per educare le masse popolari al pensiero scientifico e razionale.
Già nel 1920 Aleksandr fu il principale organizzatore del Campionato Sovietico, e per tre volte (1925, 1926 e 1929) fu campione di Leningrado (così era stata ribattezzata San Pietroburgo).
Leningrado, Campionato Sovietico 1925, Alexandr è il settimo seduto da sinistra
Nel 1925 battè Capablanca in una partita passata alla storia degli scacchi per un audace sacrificio di Donna che fece smarrire la giusta via al campione mondiale e che fece il giro di tutte le riviste scacchistiche del globo.
Erano gli anni della presa del potere da parte di Stalin, il quale spazzava via ogni avversario politico avvalendosi degli illimitati poteri detenuti dalla Polizia Segreta, la NKVD, guidata da Dzerzinski. I fratelli Iliyn venivano guardati con crescente sospetto, in quanto rei di aver sostenuto Trotzki, ma per il momento venivano lasciati in pace. Fiodor passò al servizio diplomatico (Afghanistan, Estonia, Danimarca e Bulgaria) e nel 1938 venne richiamato in URSS, ma decise di non rientrare in patria, in quanto sapeva che Stalin lo avrebbe eliminato. Nell’ottobre del 1939, dall’estero, pubblicò una Lettera aperta a Stalin e poco dopo morì “cadendo da una finestra”.
Il 3 settembre del 1941, mentre era in corso l’assedio di Leningrado da parte delle armate di Hitler, moriva anche Aleksandr, ufficialmente rimasto ucciso da parte di aerei tedeschi su una nave in navigazione sul lago Ladoga (tesi avvalorata anche da una successiva testimonianza di Botvinnik), ma secondo molti eliminato dalla NKVD in quanto “dissidente”.
Alexandr impegnato, col Bianco, con Sokolsky
Aleksandr ha legato il suo nome ad una variante della Difesa Olandese e ad una serie di partite brillanti (abbiamo già citato quella con Capablanca). Segue la sua brillante vittoria contro il forte Romanovski (Leningrado, 1929).
Aleksandr Iliyn-Genevski – Piotr Romanovski, 1-0
Leningrado, 1929
1. e4 c6 2. d4 d5 3. Cc3 d:e4 4. C:e4 Cd7 5. Cf3 Cgf6 6. C:f6+ C:f6 7. Ac4 g6?
un errore che costerà caro
8. Cg5 Cd5 9. Df3!
di colpo, la posizione del Nero appare critica; sia 9. … f5 che 9. … Ae6 appaiono “non giocabili”
f6 10. Ce4 Cb6 11. Ab3 D4
il Nero cattura un Pedone, ma vedremo a quale prezzo… Il suo sviluppo è ancora di là da venire
12. Ae3 De5
la cattura del secondo Pedone sarebbe stata “troppo”
13. 0-0-0 Cd5 14. A5 c5 15. T5! Ag4
15. … Dc7 16. Tc5 Dd7 17. C:f6+ e:f6 18. D:f6 A:c5 19. A:c5 De6 20. D:h8+ eccetera
16. C:f6+ D:f6 17. D:g4 Dc6 18. Thd1 Ag7 19. Tc5 Da6 20. Dd7+ Rf7 21. Dd5+ De6 22. Tc7
invitando l’avversario ad un finale irrimediabilmente compromesso dopo il cambio delle Donne e preparando un fuoco d’artificio
22…Ae5 23. T:e7+!! R:e7 24. Ag5+ Rf7
24. … Af6 25. D:b7+
25. D:b7+ Ac7 26. D:c7+ , il Nero abbandona
26. … Re8 (26. … Rg8 27. Ah6 Df6 28. Td7) 27. Dc3 Rf7 28. Te1 Dd6 29. Df3+ Rg7 30. Db7+ e vince.
Spettacolare come sempre: Mister Bagnoli non delude mai le attese!
Partita che non conoscevo, ottima scelta. Proprio su “Il centro di partita” di Romanovski ho visto per la prima volta la partita del Ginevrino con Capablanca.
Melhor do que um filme. Bagnoli bravissimo.
Leningrado… un nome che evoca mille sogni…
“I fratelli Iliyn venivano guardati con crescente sospetto, in quanto rei di aver sostenuto Trotzki”.
Probabilmente se fossi nato in quel periodo avrei fatto la fine dei fratelli Iliyn 😥
Che triste storia.
Ci saremmo fatti compagnia!! 😕
Caro Paolo, sempre meravigliosi i tuoi articoli (ma dove li peschi, i dati? 😯 ), mi sono accorto che, leggendo i tuoi articoli, dò sempre per “scontato” che tu produca qualcosa di bello e che la cosa mi fa dimenticare di complimentarmi.
Lacuna colmata 😛
Ciao e… continua così! 😉
Mi aggiungo anche io: bravissimo
Grazie. I dati li ho accumulati in anni di “ricerche” (più che altro vagabondaggi nella mia ex biblioteca scacchistica e su Internet) e si tratta soltanto di metterli in ordine e di raccontarli, sfogliando appunti vari.
Sono lieto che piacciano.
Ricostruzioni splendide! Complimenti! A quando qualcuno che scriva la Summa Opera della storia degli Scacchi? E’ più affascinante di tantissimi e celebrati romanzi! 😉
Veramente io l’ho già scritta tre anni fa…..
… Ed è magnifica!!!