E – E !

Scritto da:  | 5 Marzo 2014 | 15 Commenti | Categoria: Zibaldone

Big bang 3

Il Big Bang si postula originato da una singolarità, probabilmente  una fluttuazione  quantisticache  (in  generale) dura  tanto meno quanto  maggiore  è  la  propria  energia.

Presumendo  il  tempo  nullo la  nostra  singolarità  avrebbe avuto  durata  zero e  quindi  energia  infinita ovvero… Big  Bang.

La  relativa  entropia,  in  quanto  definita (in generale) rapporto tra  energia  e temperatura  (nel ns. caso infinite), sarebbe stata  una forma indeterminata.

L’energia globale si mantenne costante (Primo Principio), la temperatura cominciò  a  diminuire, quindi  l’entropia  (per l’elementare rapporto matematico) iniziò ad aumentare, come tuttora avviene  nell’universo.

Big bang 2

avatar Scritto da: Andrea Tamburrini (Qui gli altri suoi articoli)


15 Commenti a E – E !

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    Zenone 5 Marzo 2014 at 21:45

    Mi scuso per i miei limiti, ma tutto questo mi fa venire in mente questo noto passo de “La donna del Nadir” di Bontempelli:
    «Non senza ragione, del gioco degli scacchi non si conosce l’origine: esso probabilmente preesisteva all’apparizione dell’uomo sulla terra, e forse anche alla creazione del mondo; e se il mondo ripiomberà nel caos, e il caos si ridissolverà nel nulla, il gioco degli scacchi rimarrà, fuori dello spazio e del tempo, partecipe dell’eternità delle Idee».

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    paolo bagnoli 5 Marzo 2014 at 22:07

    Nella mia sconfinata ignoranza (“So di non sapere”) mi associo a Zenone

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    Andrea Tamburrini 6 Marzo 2014 at 10:21

    ZENONE: allora gli scacchi sarebbero Dio… delirio di onnipotenza ?

    A mia volta mi associo a P. BAGNOLI

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    Zenone 6 Marzo 2014 at 16:13

    Non so rispondere adeguatamente perché sono consapevole di non avere gli strumenti culturali necessari. Senz’altro, così come nella ricerca di Dio, è difficile pensare che la natura (Universo)perfetta sia stata originata solo dal caos, analogamente – mutatis mutandis – risulta quantomeno incomprensibile come gli scacchi siano un gioco così perfetto per essere stato ideato “solo” dagli uomini.
    Per questo ho riportato la citazione del Bontempelli.
    Grazie

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    INSALA' 6 Marzo 2014 at 16:45

    In fondo noi scacchisti conosciamo bene l’ENTROPIA. Ci seduce prendendoci alla larga con la lentezza delle mosse. Rassicurati mettiamo sulla carta una chiara strategia, possiamo poi seguirla con pazienza rispettandone i tempi e le necessarie attese. Ma è una falsa primavera. All’improvviso una complicazione divampa in un incendio che mette nell’anima il sole e lo fa girare. Ribalta tutto, facilmente, non fa dormire la notte, libera l’immaginazione e ne esce di tutto. L’Essenza. Forse anche gli scacchi, come l’Universo, originano da una singolarità, da una fluttuazione quantica? Un noto scienziato ed intellettuale, Robert James Fischer (noto ai più come “Bobby”;) ha dimostrato con i suoi teoremi l’essenza quantistica degli scacchi, un gioco legato a stati e dinamiche fluide ed inafferrabili. Il gioco, secondo Bobby, è un continuum composto da parti discrete; il movimento e la circolazione dei pezzi sulla scacchiera procede senza soluzione di continuità come costituissero una cadenza ineluttabile. Con il ragionamento possiamo contrastare o frazionare tale ineluttabilità ma difficilmente potremmo interromperla per lunghe sequenze. Secondo Fischer i pezzi sono come gli elettroni nella teoria quantistica tanto è vero che, con le sue partite/teoremi, ribalta la comune concezione del “vuoto” rivelandone l’incessante brulichio, come fosse un versante diversamente graduato del “pieno” (un diverso stato della materia) e non una sua alternativa. Il vuoto non come presunta assenza ma attesa attiva. Gli scacchi per spiegare l’idea del multiuniverso e degli universi paralleli? E’, forse, questo il tuo lascito, caro Bobby?….P.S. grazie infinite per la sua “miniatura” egregio sig. Tamburrini. Fraterni saluti.

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    Andrea Tamburrini 6 Marzo 2014 at 22:48

    Associandomi a ZENONE nemmeno io so rispondere adeguatamente: forse questa mia è, come si dice, “superbia che torna a piedi”.
    Grazie a Lei Sig. INSALA

    Saluti fraterni

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    alfredo 29 Marzo 2014 at 11:39

    Ve lo ricordate Wyllie il coyote ❓
    Era uno dei miei cartoni animati preferiti .
    il coyote architettatava trappole in cui poi finiva per finirci lui dentro 😆
    mi ero ripromesso di non tornare sull’argomento con questo signore ma dopo le gentili parole usate nel suo ultimo fintamente signorile , untuoso , ipocrita post mi sento del tutto sollevato da quell’obbligo che mi ero imposto di non infierire .
    e lo faccio anche a nome degli ” individui ignoranti , ineducati , avanguardia di non so che … ” ( e spero non me ne vogliano per questo e non e ne voglia Nikola per avere usato la sua espresisione ” cultura di plastica” )
    se questo sig. Insalà non poteva sapere della amicizia nei confronti di una persona che cita ( mostrando amirazione e in qualche modo paragonandosi , a mò del tafano che deve smuovere il socratico cavallo neghittoso) poteva capire da un mio post che le mie amicizie , in questo caso addirittura la famigliarità , con i fisici dei quanti erano piuttosto “importanti ” ( l’amico Giuliano Preparata era uno dei piu’ importanti fisici al mondo . cerchi su wikipedia sig. Insalà ).
    per cui ho evitato di postare un commento .
    se il sig. Insalà avesse avuto almeno il senso del ridicolo poteva rimuovere questo suo commento assolutamente privo di logica , che denota solo una conoscenza da orecchiante che puo’ avere almassimo seguito qualche trasmissione di Voyager .
    io , nella mia evidente perfidia , ho fatto , lo ammetto un copia – incolla e loho girato ad alcuni grandi nomi della fisica dei quanti .
    i commenti li potete ben immaginare e si possono riassumere nell’indimendicatibile giudizio di fantozzi sulla corazzata Potemkin .
    saro’ bel lieto di condividerli con i paria come me che hanno i miei recapiti e – mail .
    addirittura uno mi ha scritto di spronare questo sig . Insalà a sfoggiare altre perle in quanto questa stampata e appesa un muro al CERN avesva suscitato l’ilarità generale ed additata ad esempio delle stupidaggini che si dicono quando si parla in maniera poi cosi’ enfatica e altisonante di cose che non si sanno .
    tanto piu’ uno pensa di sapere e di poter dare lezioni tanto piu’ non sa.
    come le ” ovvie deduzioni” in ambito pneumologico .
    io in pneuumologia ho solo una specialità fatta contro – voglia . ma ho imparato che in medicina in generale , tanto piu’ uno parla come ” unlibro stampato” e con enfasi , tanto piu’ è incapace di fare le cose . ne ho avuto ” luminosi” esempi .
    io non parlo come un libro stampato, sono un modesto medico ospedaliero , ovviamente non immune da errori che riconosco sempre e di cuisono pronto a rispondere .
    da uno che scrive un post come questo consiglio di STUDIARE almeno una decina di anni la fisica prima di parlare i queste cose .
    a uno che mi dà ” lezioni” di pneumologia come quella non farei fare una toracentesi neppure al peggiore dei miei nemici 😆
    e con questo penso di avere veramente finito .
    se vorrà sapere i lusinghieri giudizi che hanno dato di lui i fisici non ha che da chiedere il mio indirizzo agli amici della redazione .
    non dovrà fare altro che chiedermeli chiamandomi dottore .
    almeno io unalaurea ce l’ho .
    PS questo era il signore che utilizzava un termine greco pensando che un professore universitario di filosofia antica non ne conoscesse il significato ❗
    lo conoscevo anch’io , ovviamente , che scrivo correntemente in greco e latino ( passione che coltivo fin dal liceo) e per cui ho avuto un bel complimento dal Prof Filologo .
    Uno che so chi è e cosa fa .Semplicemente .

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      Mongo 29 Marzo 2014 at 13:10

      Rispondo qui perché non trovo più il post dove Fuser facevi la domanda: si che mi ricordo di Nicolai, credo fosse il libero, del Cagliari scudettato. Aveva un colpo di testa da autentico centravanti di razza, peccato lo ‘usasse’ solo e spesso contro la porta difesa da Albertosi. 😉

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        INSALA' 29 Marzo 2014 at 18:34

        …caro Mongo noto il gusto per la battuta. Ma questa è una “fetecchia”. Ti aiuto a migliorare la “vena” con due consigli per la lettura sempre in tema calcistico (perchè ti vedo parecchio carente):1) il MISTER di Manlio Cancogni 2) Il GOL DI PLATONE di Gianni Spinelli fresco di stampa. Se non migliori la tue “battute” con questi….la vedo dura!Dopo quest’ultimo sassolino posso finalmente concedarmi.Anche in questo caso non vi saranno repliche. Buon proseguimento.

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    alfredo 29 Marzo 2014 at 13:17

    in realtà era lo stopper .
    il libero era Cera .
    Niccolai ( che di nome faceva uno strepitoso Coumunardo ): classico esempio di Heautontimorumenos 😉

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      Mongo 29 Marzo 2014 at 14:13

      Vero… li avevo invertiti come ruolo.
      La generazione a cui appartengo mi ha permesso di conosce meglio i calciatori del ciclo successivo a quello a cui apparteneva quel mitico Cagliari, diciamo dal 1972/73 in poi, sino al 1985, dopo l’Heysel il calcio non mi ha più entusiasmato, anche se questi ultimi tre anni da imbattuti o quasi, hanno riacceso un po’ di passione. 😉

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    alfredo 29 Marzo 2014 at 13:27

    comunque caro Mongo mi sembra che Martin Eden ( che sa da molti anni che io sono un soggetto ignorante , ineducato e malato , come ha dimostrato solo il piccolo episodio per cui ci siamo conosciuti) sia in possesso di un piccolo contributo alla fisica quantistica dato da mio fratello acquisito Flavio Yuval .
    si tratta solo di venticinque pagine sulla piu’ importante rivista di fisica del mondo :mrgreen:
    ma temo che neppure Flavio possa essere degno di considerazione da parte di uno scienziato come questo .
    è degno di considerazione da parte di alcuni signori di Stoccolma ma non è certo all’altezza di sostenere un confronto con uno che porta alla fisica quantistica epocali contributi come quello di cui sopra 😆 😆 😆
    beh un contributo lo ha dato .
    ha messo allegria a decine di ricercatori del CERN che dopo averlo letto hanno fatto una delle loro piu’ importanti scoperte :mrgreen:
    PS : dico sul serio . le date coincidono

  10. avatar
    alfredo 29 Marzo 2014 at 13:45

    comunque se Martin Eden vuole puo’ pubblicare la mio foto ( visto che una volta mi ha fatto la simpatica carognata di pubblicare una foto che mi ritreava 17 enne in veste ciclistica) che gli ho inviato in privato mentre ” tengo” una conferenza su majorana nel 75 anno della sua scomparsa con due personaggi proprio da poco .
    uno è il piu’ importante ( riconosciuto ) conoscitore mondiale della opera di Majorana ( uno proprio da poco , che ha solo a suo merito una equazione con il suo nome accanto a quello di Feynman . Per quest’ultimo vedere sempre Vikipedia :mrgreen: ) l’altro un altro caro amico , scienziato di punta al CERN di Ginevra .
    Ovviamente io non parlavo dell’opera scientifica di Majorana ( so i miei limiti) ma lo inquadravo storicamente .
    ma questi si’ che sono amici a cui tengo .
    e sono quelli che mi hanno detto dello scritto delo scienziato di cui sopra quello che pensavano .
    e qui devo di nuovo rimandare al grande Fantozzi 😆

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      Mongo 29 Marzo 2014 at 14:25

      Ecco Majorana, un giallo, l’ennesimo giallo che noi italiani e buona parte del mondo considera irrisolvibile e per cui da dimenticare come, per stare vicino a noi, il Vajont, Moro, i compagni di merende, Ustica, Orlandi, Alpi, per citare solo quelli che mi ‘disturbano’ di più al momento.
      Chi conosceva tutte le verità è morto l’anno passato e nessuno ha ancora avuto il coraggio di aprire i suoi armadi per vedere gli ‘scheletri’ che contengono.

  11. avatar
    alfredo 29 Marzo 2014 at 15:21

    in effetti la scomparsa di Majorana è affascinante
    Ma tra le tante ipotesi che sono state fatte , da Sciascia in poi , devo dire che quella della fuga in Argentina non è proprio peregrina , anzi.
    Per quanto riguarda il caso Orlandi penso che la verità vada chiesta in Vaticano .
    Per il Vajont mi chiedo sempre come genio e stupidità possano essere andate di pari passo.
    Costruire un capolavoro di ingegneria nel posto meno adatto del mondo …
    Molto illuminante è lo spettacolo di Paolini .

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