La meraviglia mancata e un piccolo mistero storico

Scritto da:  | 8 Gennaio 2010 | 2 Commenti | Categoria: Curiosità, Mediogioco, Tattica

Mossa al bianco, voi abbandonereste?

E’ rarissimo in una partita di torneo, e non in uno studio congegnato a tavolino, poter assistere ad un matto “perfetto” (cioè senza varianti con semplice guadagno di materiale) in ben 15 mosse!
Nell’agosto del 1914, quando scoppia la prima guerra mondiale, forti grandi maestri stanno battagliando sulle scacchiere del torneo di Mannheim, in Germania. Il torneo viene sospeso, e tutti i rappresentanti della Russia, tra cui Alekhine e Bogoljubow vengono internati nei campi di prigionia. ma mentre Alekhine ed altri tre hanno il permesso di tornare quasi subito in patria, Bogoljubow, Rabinowitsch, Flamberg, Romanowsky e altri devono rimanere a Triberg dal 1914 al 1918, e quindi si organizzano ben otto tornei e diverse sfide individuali.
Durante uno di questi tornei, probabilmente nel 1915, abbiamo la partita Rabinowitsch-Flamberg, che può essere catalogata tra i piccoli misteri storici, essendo conosciuta in due versioni:
– oggi su internet, si ritrova questa partita, vinta dal nero in 32 mosse, in diversi siti e database:
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1321897
in questa partita appare chiaro che il bianco ha mancato la clamorosa combinazione vincente alla 30a mossa
– ma ieri, c’era un’altra versione, che riporto da “L’Italia Scacchistica” del 1941:
“Un finale di partita interessante – Nel periodo di internamento a Triberg durante la guerra 1914-1918, come è saputo, i giuocatori russi tennero fra loro parecchi tornei, quale unico modo per loro di trascorrere il tempo. In uno di questi tornei una partita tra Rabinowitsch e Flamberg  venne al finale nella posizione diagrammata (NR: quella che ho messo io nell’articolo). Rabinowitsch a questo punto, a causa della minaccia di matto che non si poteva parare che con Dh3, a cui avrebbe seguito Cf3+ perdendo la qualità, abbandonò.
La partita fu pubblicata, al pari di altre, ed il forte maestro Amos Burn avendo osservato il finale scoprì che la partita non era affatto perduta per il bianco, ma che questi poteva dare lo scaccomatto al più in 15 mosse! Ecco il gioco meraviglioso per la precisione e la brillantezza: (NR: segue soluzione)” articolo firmato ARGUS (pseudonimo del noto problemista Arturo Carrà)
Quale sarà la versione giusta? Potrebbe essere quella recente, anche perchè appare molto strano che Rabinowitsch abbia abbandonato senza provare a dare uno scacco. Forse non lo sapremo mai, comunque onore al merito del grande maestro britannico Amos Burn, che ha trovato per primo la non facile combinazione (e senza Fritz e Rybka…;)

Avete spremuto le meningi, 15 mosse non sono poche, dopo le foto eccovi la soluzione:

Mannheim 1914

Amos Burn

avatar Scritto da: alehcim27 (Qui gli altri suoi articoli)


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2 Commenti a La meraviglia mancata e un piccolo mistero storico

  1. avatar
    Martin Eden 8 Gennaio 2010 at 13:43

    Una vera gemma! Grazie per il bellissimo articolo 🙂

  2. avatar
    Martin Eden 8 Gennaio 2010 at 19:55

    Interessantissimo anche l’aspetto prettamente “storico” di questo articolo, oltre che quello tecnico in senso stretto. Continuate a seguirci nelle prossime settimane perchè Soloscacchi potrebbe fornire informazioni interessanti relativamente ad una “sosta italiana” di Alekhine in viaggio verso Mannheim.

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