Sabato scorso, mentre si disputavano il 2° e 3° turno del torneo Primavera di Scacchi al Novotel di Genova, nella sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale, si disputavano le finali del 5° Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio, evento di grande richiamo internazionale.
I 100 partecipanti, non professionisti, sono selezionati nei rispettivi concorsi locali: 50 sono liguri; 25 dalle altre regioni italiane; 25 dal resto del mondo. Tra gli stranieri, quest’anno non mancavano gli scacchisti, come un concorrente serbo; ma c’erano anche medici, giornalisti, ristoratori, falegnami e uno studente.
Un nostro socio giocatore di scacchi ha seguito l’evento per noi armato di macchina fotografica e del grembiulone blu assegnato ai giornalisti accreditati – quello dei concorrenti era verde, mentre arancione era quello dei 30 severissimi giudici.
Nella mattinata si sono cimentati i 100 partecipanti divisi in gruppi di 10, ciascuno con un testa di serie che si era qualificato per le finali nelle precedenti edizioni. Al termine, dopo 40 minuti di ‘pestaggio’ dei ben selezionati ingredienti – basilico genovese Dop, pinoli, aglio di Vessalico, parmigiano reggiano Dop, fiore sardo Dop, sale marino delle saline di Trapani e l’olio extravergine di oliva Dop Riviera Ligure – che ognuno dosava secondo la propria competenza, i giudici valutavano i risultati scegliendo un concorrente per gruppo che passava alla finale del pomeriggio.
I dieci superfinalisti si cimentavano poi dalle 15 alle 16: il Pestello d’Oro è stato vinto dalla decana dei concorrenti (due sole le donne finaliste) Alfonsina Trucco 86 anni, di Montoggio, che usava un enorme mortaio ottocentesco – si racconta che la bisnonna vi abbia fatto il pesto per Garibaldi e i suoi 1000 – e un pestello doppio (unico tra tutti i concorrenti) in modo che la parte che aveva pestato l’aglio non fosse poi utilizzata per l’impasto finale.
Al termine la Sala profumava di basilico, un odore non certo ortodossso per l’ambiente severo dei dogi, ma affascinante.
Speriamo che un giorno lo stesso salone possa ospitare una Olimpiade di Scacchi, o quanto meno un bel torneo internazionale. Non avrà forse la stessa risonanza mediatica del pesto che, a detta di Bruno Pizzul, cronista della giornata, pare sia seconda solo a quella dei mondiali di calcio. Noi, in attesa dei Grandi Maestri di scacchi, accontentiamoci dei grandi Maestri del Pesto.
Tutto molto bello , come avrebbe detto Pizzul .
Agli amici genovesi .
dove si mangia il miglior pesto a Genova 😉 ?
Caro Alfredo, devi farti invitare da un amico che ha una nonna! Il fatto che abbia vinto una signora di 86 anni non è casuale… Preparare un buon pesto senza la dovuta esperienza è come voler suonare la chitarra senza avere i calletti sulla punta delle dita: impossibile! 🙂
Alfredo, il prossimo raduno di SoloScacchi è fissato per fine maggio in zona Mongo, ad Alessandria, ma quello di quest’autunno lo facciamo a Traso, in una trattoria abbarbicata sui bricchi dietro a Zena dove se non fanno delle trofiette al pesto da leccarsi i baffi poi mi dici… 😉
Ah, meno male.
Dopo l’Alessandrino, finalmente ci si sposta al sud: Zena!
Sì, per i patani è considerato ugualmente sud… prego guardare qui 😉
Eh, Marco …. mia nonna, che era di Genova ed aveva un cognato di cognome Picasso (guarda un po’!), preparava un pesto che non aveva uguali. Da Grande Maestra!