Ups & downs

Scritto da:  | 12 Aprile 2014 | 5 Commenti | Categoria: Partite commentate

Ups and Downs 1

Negli alti e bassi della mia lunga carriera sono riuscito a riprodurre sulla scacchiera in partita ufficiale di torneo due delle più classiche combinazioni degli scacchi, il mulinello e il matto affogato con sacrificio di donna.

Queste combinazioni si verificano raramente nella pratica, credo non siano molti i giocatori che, indipendentemente dalla forza, si siano tolti questa soddisfazione.

Naturalmente più che di abilità è questione di fortuna, ci vuole la collaborazione involontaria dell’avversario.

La prima partita è stata giocata al campionato di Milano del 1977 al primo turno, ricordo solo il nome dell’avversario, Bertini, credo fosse prima o seconda nazionale.

Bertini – Castiglioni, 0-1
Milano, 20.12.1976

1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 Ac5

Posizione dopo 3...Ac5

Posizione dopo 3…Ac5

La variante Cordel che poi ho abbandonato; non mi ricordavo neanche più di averla giocata

4.c3 f5 5.d4 exd4

La migliore, sicuramente non preparata; una mossa naturale, non ci voleva molto. Non potevo sapere che l’enciclopedia edizione 1981 avrebbe indicato come variante principale 5…fxe4. Certe volte non sapere la teoria è un vantaggio.

6.cxd4 Ab4+ 7.Ad2 fxe4 8.De2?

Posizione dopo 8.De2?

Posizione dopo 8.De2?

Questa non va proprio, si doveva giocare 8 Axc6 con posizione circa pari. Così il bianco rimane con un pedone in meno senza compenso.

8…De7 9.Ce5 Cf6

Si poteva tranquillamente prendere un secondo pedone con 9 …Cxd4; 10 Dh5+ Rf8 o con 9…Axd2+; 10 Axd2 Cxd4; perdendo l’arrocco; oggettivamente era più forte, ma perché rischiare? Il pedone di vantaggio con posizione più tranquilla basta già; la mossa che ho giocato non è criticabile più che tanto.

10.Axc6 dxc6 11.a3?

Posizione dopo 11.a3?

Posizione dopo 11.a3?

Non basta un solo errore per perdere una partita (Tartakover credo); questa mossa perde un tempo e manda l’alfiere in d6 dove sta meglio. Dopo 11 0-0 il bianco sta peggio, ma la partita è ancora giocabile.

Da qui in avanti la partita segue il suo corso; io mantengo il vantaggio, l’avversario non riesce ad inventare nulla per ribaltare la situazione.

Vi erano molte possibilità alternative ma non miglioramenti sostanziali da ambo le parti.

Il bianco ripone una vaga speranza nel finale di alfieri di colore contrario, invece secondo le classiche leggi degli scacchi, saranno gli alfieri di colore contrario con presenza di pezzi pesanti ad accelerare la sconfitta.

11…Ad6 12.Cc4 0–0 13.h3 Ad7 14.Cc3 Tae8 15.0–0 c5 16.Cxd6 cxd6 17.dxc5 dxc5 18.Tae1 Df7 19.f4 exf3 20.Dxf3 Ac6 21.Df2 Dg6 22.Txe8 Txe8 23.g3 h6 24.Af4 Dh5 25.Dh2 Cd5 26.Cxd5 Dxd5 27.g4 Dd4+ 28.Df2 Te2!

Posizione dopo 28.Te2!

Posizione dopo 28.Te2!

Il clou! Elegante ma talmente ovvia da dubitare che meriti il punto esclamativo.

29.Dxd4 Tg2+

Mulinello.

30.Rh1 Txb2+ 31.Rg1 Tg2+ 32.Rh1 Txg4+ 33.Rh2 Tg2+ 34.Rh1 cxd4 35.Ad6 Tg6+ 0–1

Tutto sommato una partita non male. Io ho fatto il mio dovere, l’avversario ha fatto il possibile in posizione persa.

Bertini - Castiglioni Milano 1976

Più importante e tecnicamente valida la seconda partita giocata al sesto turno del magistrale di Gavirate nel 1980; ero in testa, ma Pernisco era a solo ½ punto, quindi vincere questa partita era fondamentale per vincere il torneo.

Non vale la pena dilungarsi sull’apertura, esistevano molte alternative equivalenti da ambo le parti; dico solo che io intendevo spingere in d4 e il mio avversario voleva impedirmelo.

Castiglioni – Pernisco, 1-0
Gavirate, 11.12.1980

1.c4 c5 2.Cc3 Cf6 3.Cf3 d5 4.cxd5 Cxd5 5.g3 Cc6 6.Ag2 Cc7 7.0–0 e6 8.b3 Ae7 9.Aa3 e5 10.Tc1 Tb8 11.e3 Ce6 12.Ce2 Da5 13.Ab2 Af6 14.Ac3 Db6

Posizione dopo 14.Db6

Posizione dopo 14.Db6

14…Dxa2 era possibile, ma non una buona idea; 14 Ae5 Cxe5; 15 Cxe5 Af6; 16 Cc4 e il bianco sta meglio.

15.Dc2 Cb4

Debole, forse il nero ha sottovalutato la forza dei cavalli in questa posizione. Con 15…0-0 la posizione rimaneva equilibrata.

16.Axb4 Dxb4 17.Cc3 0–0 18.Ce4 b6 19.Cxf6+ gxf6 20.Df5 Rg7

Posizione dopo 20...Rg7

Posizione dopo 20…Rg7

Non è chiaro cosa avrebbe potuto fare di meglio il nero nelle ultime mosse. Ritengo che già da adesso le debolezze dell’arrocco nero siano decisive, ma la strada per vincere è ancora lunga. Le alternative del nero nelle mosse successive non cambiano la situazione: la posizione è persa, ma ancora difendibile. Ora si potrebbe tentare 20…Aa6 mettendo in collegamento le torri, ma avrei semplicemente ignorato la minaccia della qualità e dopo 21 Dxf6 l’attacco va il porto.

21.Dh5

Si vinceva in modo indubbiamente più semplice con 21 Cxe4 mirando alla Tb8 indifesa, ma il nero se la cava abbastanza a buon mercato con 21…Cg5; 22 Cd7 Axd7 perdendo solo un pedone; in partita non l’avevo vista, ma pensavo a come dare matto.

21…Aa6

Il tentativo di portare la donna in g6 con 21…De4 fallisce miseramente per 22 Ch4 Dd3; 23 Tc3 e controllo tutte le case della diagonale, però con 23…Dd8 si tiene ancora in piedi la partita.

22.Ch4

Posizione dopo 22.Ch4

Posizione dopo 22.Ch4

Eravamo rimasti con un quarto d’ora a testa, non avevo calcolato tutto, ma mi sembrava chiaro che in questa posizione non si doveva aver paura di sacrificare la qualità.

Il mio PC, che normalmente dà indicazioni sensate, offre la scelta tra 22 Tfe1? e 22 Tfd1? In entrambi i casi con parità dopo 22…Ad3. Che a questo punto la partita sia in parità è vero. Ma se i suggerimenti sono questi il cheating è un problema così grave?

22…Tg8

Anche Pernisco non aveva calcolato tutto, ma era sicuro che prendere la qualità sarebbe stato un suicidio. Infatti dopo 22…Axf1 23 Cf5 Rh8; 24 Axf1 De4; 25 Tc4 Db1; 26 d3 la donna è tagliata fuori e l’attacco sfonda. Meglio 22…Ad3 23 Tc4!.

23.Cf5+ Rh8 24.Dxf7 Cg7

Posizione dopo 24...Cg7

Posizione dopo 24…Cg7

Il nero non vede la combinazione finale e fornisce l’aiuto indispensabile per arrivare al matto affogato. Poteva ancora approdare ad un finale perso con 24…Tgf8; 25 Dxe6 Cc8; 26 De7 Axf5; 27 Dxa7 ma la partita sarebbe stata ancora lunga.

25.Ch6 Tgf8 26.Dg8+ Il nero abbandona; matto affogato alla successiva. 1–0

Castiglioni - Pernisco Gavirate 1980

Ecco, questa potrebbe essere una delle 50 partite da salvare tra quelle disputate nella mia carriera scacchistica, tra alti e bassi…

Ups and Downs 3

avatar Scritto da: Giancarlo Castiglioni (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a Ups & downs

  1. avatar
    Mongo 12 Aprile 2014 at 20:06

    Ho risolto, proprio oggi, un classico ‘matto in 3’, proposta dalla rivista ‘settimana sudoku’, che aveva come tema lo stesso tuo matto affogato. 😛

  2. avatar
    Aliosa 12 Aprile 2014 at 20:26

    Molto istruttivo e gradevole, grazie.

  3. avatar
    alfredo 12 Aprile 2014 at 20:30

    Il formulario della prima partita è quello stampato e usato per il grande torneo di Milano 75
    Evidentemente ne avevano stampati di piu’ .
    Piccoli tesori da riscoprire .
    e questo blog ce ne offre la possibilià!

  4. avatar
    The dark side of the moon 12 Aprile 2014 at 22:07

    Complimenti!
    La soddisfazione che ti danno partite del genere è enorme, immagino che quei formulari li custodisci come reliquie 😆
    Visto che gioco l’inglese col bianco, la seconda partita dovrò guardarmela per benino ma con calma.

  5. avatar
    Yanez 13 Aprile 2014 at 12:05

    Che belli i tempi in cui non c’erano i pc e i commenti alle proprie partite si scrivevano a matita in un quadernetto segretissimo oppure sul margine dei formulari stessi…

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