Verso le due di notte del 20 aprile 2012, sull’autostrada A1,vicino a Fidenza, nel tratto compreso tra Fiorenzuola e il bivio per la A15 Parma – La Spezia moriva Claudio Cangiotti. In circostanze non del tutto chiarite (per quel che mi risulta) l’auto di Claudio ferma sulla corsia di marcia (?) era stata travolta da un Tir. Per chi non lo conosceva vorrei ricordare che Claudio è stato un giocatore estremamente versatile: candidato maestro (ma secondo molti con forza di maestro) con notevoli risultati individuali e in vari campionati italiani a squadre (schierato in serie A per il circolo genovese Luigi Centurini), forte lampista, con ottimi risultati in ambito genovese e ligure e onorevoli piazzamenti anche in campionati italiani (quinto, per esempio, nell’edizione del 1975 tenutasi a Genova e terzo in quella del 1977 a Pavia) e, soprattutto, campione italiano per corrispondenza, nella XXIV edizione quella del 1974, mettendo fine al predominio, che durava ormai da sei edizioni, del leggendario Giorgio Porreca.
Claudio si era avvicinato all’ambiente scacchistico sul finire degli anni ’60, le sue prime apparizioni dovrebbero essere del 1967 o al più tardi del 1968, gioca molto, legge alcuni libri di teoria, ma soprattutto viene positivamente contaminato dal gioco di alcuni forti giocatori dei circoli genovesi Amatori e Centurini, in particolare da Cosulich, dall’ ormai anziano Romi, da Grassi, da Resaz, da Bozzo e così fra il 1968 e il 1972 viene promosso terza, seconda e prima nazionale. Nell’aprile del 1973 al torneo open internazionale di Ceriale (Savona) ottiene la promozione a candidato maestro con 5½ su 9 classificandosi ottavo sui 44 giocatori del magistrale. Invitato da Enrico Paoli, partecipa al XVIII Torneo di Capodanno di Reggio Emilia 1975-76, dove si classifica ultimo con 3 punti su 9 (vince con Valenti e Magrini, patta con Formanek e Beggi), il torneo è vinto da Ludek Pachman.
Nella seconda metà degli anni ’70 continua a giocare, anche se un po’ meno, dato che ormai ha cominciato a lavorare nell’impresa di costruzioni del padre. Fra i risultati degni di menzione c’è il settimo posto, con 5 su 9, a pari merito con Tatai, Trabattoni e Zurla nel torneo magistrale nei campionati italiani di categoria (Tivoli 29 maggio – 6 giugno 1976). Sempre nel 1977 contribuisce al secondo posto (su dieci squadre), in serie A, del circolo Centurini nel XVI campionato italiano a squadre (Venezia 31 ottobre – 4 novembre), ecco la formazione: Cosulich, Scafarelli, Grassi e Cangiotti…tutti e quattro hanno, da tempo, seguito le orme di Block (Il settimo sigillo) giocando a scacchi con la grande falce …Negli anni ’80 e ’90 le apparizioni di Claudio al circolo si diradano, anche se rimane un giocatore sempre temibile, fa parte infatti della squadra A del Centurini (Tatai, Scafarelli, Grassi,
Di famiglia pesarese era nato a Genova il 7 novembre 1947, laureato in economia e commercio, dopo, come abbiamo visto, aver a lungo lavorato nell’impresa di famiglia, morto il padre e anche per via della progressiva crisi dell’edilizia genovese, si trasferisce, sul finire degli anni’90 in Sardegna, amministrando una fabbrica di laterizi a Porto Torres.
Personalità complessa e contraddittoria, alla razionalità degli studi economici e degli scacchi affiancava interessi esoterici ed astrologici (anche se, probabilmente, usava le stelle soprattutto come arma seduttiva, mia opinione personale) …appassionato di musica classica e operistica …collezionista di monete, orologi, quadri…amante dello sport giocato e guardato (assieme a lui seguire in tv atletica leggera, tennis o calcio era un vero spasso) …giocatore anche di bridge e backgammon …ecclettico,
Le dita, con l’orologio in moto, giocavano nervosamente con l’accendino (quando in sala torneo si poteva, purtroppo, fumare)…e all’una e mezza dopo aver giocato e cazzeggiato per ore raucamente mi proponeva “ci facciamo due tramezzini al Ragno d’oro” … Profondo conoscitore del Dragone Accelerato della siciliana…
Il suo humour, il suo sorriso e la sua signorilità gli avevano conquistato la simpatia di molti giocatori di quegli anni Cosulich, Grassi, Bozzo, Resaz,
Lo ricordo anche per suscitare fra i frequentatori di SoloScacchi un con-tributo alla memoria come quello accorato ed emozionante del mio amico Martin Eden scritto in quei giorni e dal titolo Destino di un uomo.
Nel secondo anniversario della morte, ricordo Claudio con affetto e stima e il mio pensiero corre anche alla madre, a Costanza, a Elvira, alla prediletta nipote Carlotta, ai parenti tutti e ad Amina.
Grazie Paolo… ciao Claudio…
Ciao ,Paolo,non so dove sia Claudio,certamente vicino quando parliamo di lui grazie amina
Caro Paolo, grazie per queste parole che mi hanno cosi’ ricordato com’era Claude veramente. Anche io lo chiamo cosi’ ancora adesso… penso proprio come Amina, ma forse ancora di piu’: lui e’ con noi sempre e sicuramente in un posto che amera’ tantissimo, come solo lui era capace di amare.
Grazie Paolo, di cuore, a nome di tutti noi
Un bacio
Elvira
Grazie. La memoria negli altri è l’unica vera eredità che lasciamo in questa vita!
Il debutto di Cangiotti nei tornei fuori Genova fu a nel torneo di terza classe a La Spezia il 16 marzo 1968.
Lo incontrai al primo turno, andai subito in netto vantaggio, ma poi giocai male, alla fine persi un pedone per un svista e in posizione inferiore gli proposi patta che lui accettò.
Uno dei miei ricordi più belli dei tornei di scacchi è la semifinale di Campionato Italiano a Cattolica 1977 dove fui suo ospite nella sua villa con Benso e Magrini (non sono sicuro se c’eri anche tu).
Il mio torneo andò male, ma fu uno spasso per tutta la settimana.
Sono d’accordo che in quel periodo Cangiotti aveva la forza di un maestro.
Ciao Paolo sono Amina nel Gennaio del 1979 Claudio ed io ci siamo sposati venvi a casa nostra con Rita, non capisco come tu abbia potuto dimenticare o ricordare soltanto la bella casa…. ciao
Non ti scusare, Paolo. Ma per favore aggiungimi alla lista (ho ripetuto e rivenduto, mimando anche la sua voce cavernosa – forse colpa delle muratti – le sue battute per anni e anni).
Franco,mi scuso per non averti inserito in prima battuta e ovviamente ti annovero fra i giocatori non genovesi più vicini a Claudio (l’inserimento del tuo nome nell’elenco già pubblicato è un problema tecnico per me insormontabile,bisognerebbe chiedere a Martin Eden).
Giancarlo,ai campionati italiani di categoria,Cattolica 18-26 giugno 1977,(giocati anche da Franco Trabattoni,con buon piazzamento in serie A) Claudio, di
solito generoso,fu in quella occasione generosissimo,ospitando
nella villa di famiglia,con tanto di campo da tennis,non solo te, Magrini e Benso,ma anche altri cinque giocatori genovesi,Profumo,Gonzaga,Cirabisi,Nicora ed io (sempre che non mi sfugga un nono ospite).
Nella movimentata biografia di Claudio non può essere taciuta una sofferta separazione da Amina.La separazione,datata 1997(Claudio compiva i fatidici 50 anni),
portò un notevole scombussolamento esistenziale,distruttivo e vitale al tempo stesso.La fine di una storia d’amore,lo smantellamento di una casa bellissima,la consultazione di maghe e cartomanti,ma anche lo studio della lingua russa (parlava già discretamente l’inglese e forse meglio il francese),una avventura imprenditoriale,vissuta quasi come un gioco,in un settore abbastanza nuovo per lui,l’apertura, con un socio,credo italiano,ma non ne sono sicuro,di un ristorante a Sumy ,città ucraina,non distante dal confine russo e conseguenti saltuari viaggi in quelle terre.
Franco in lista! 😉
Al pranzo del 25 maggio su ad Alessandria ci siete, vero? 😎
Paolo e Martin, intendevo “idealmente”. Ma se c’è il nome scritto meglio ancora. Grazie a tutti e due.
Io ero sempre in gruppo con Cangiotti, Magrini e Benso è per quello che non mi ricordavo degli altri Genovesi.
Paolo, ne approfitto per chiederti se hai notizie di due altri amici genovesi, Enrico Benso e Pio Bianchi. E a Martin: dov’ė il raduno del 24 maggio?
Per Enrico Benso posso aggiornarti io, è mio cugino e ci vediamo regolarmente.
Dopo numerosi tentativi è diventato candidato maestro a Chiavari, credo nel 1983.
Aveva da tempo la forza di candidato, ma rovinava sempre tutto con un paio di partite di completo black-out nel corso del torneo.
Dopo ha giocato un Magistrale a Genova e ha smesso completamente di giocare, troncando anche tutti i contatti con il Circolo e l’ambiente scacchistico.
Anche a me piacerebbe avere notizie di Pio Bianchi.
Per dare una idea di che tipo fosse a chi non lo avesse conosciuto, ricordo una mitica partita a La Spezia un’ora contro un minuto da lui vinta credo contro Kupreianov e la sua invenzione del concetto del “matto strategico”.
Ma certo, Giancarlo, avrei dovuto ricordarmi che Benso è tuo cugino. Più aumentano gli anni più si perde la memoria.
Per la precisione il 25, una domenica, a Castellazzo Bormida, ad un tiro di schioppo da Alessandria e si tratta di un pranzo. Puoi aggregarti ad Alfredo che viene in auto da Monza. Dai, non puoi mancare… 😉
Qui tutti i dettagli.
Da Genova dovremmo venir su Paolo, Mauro Berni ed io. Da Imperia aspettiamo Enrico Cecchelli: dai, Mongo, inizia a fare i conti dei coperti… 😎
Ragazzi ma gliel’avete detto al Trab che il piatto tipico di quella trattoria dove ci imbuchiamo è questo?!?
Spaghetti alla norma! 😉
Ehi Joe, il Trab non te lo dice perché è un galantuomo, ma sei proprio uno stronnnnnnnnnnzo!! (detto come nella battuta finale del film ‘Il buono, il brutto e il cattivo’. 😉
Niente pasta alla Norma, ma agnolotti allo stufato e risotto al tartufo… Sto già leccandomi i baffi, anche per voi!!!
Eh, eh, eh, cari ragazzi miei (o meno ragazzi, a seconda dei casi)…ma io ben lo sapevo che presentando la richiesta del titolo alla mia verde età di oggi mi sarei esposto a più che giustificate prese per il…Per questo ho tentato di tenere la notizia il più possibile segreta. Ma ci ha pensato, a divulgarla, quel simpatico frescone di Martin. Beh, ormai la frittata è fatta, e propongo di riderci sopra tutti insieme. E comunque non vi illudete, la faccenda è solo rinviata. Quando sarò in pensione e i mei figli saranno grandi, ammesso e non concesso che sarò ancora vivo, mi rimetterò sicuramente a giocare, e le norme (senza melenzane) le farò così, come schioccare il pollice della mano. Quanto alla pasta alla norma, ne so qualcosa, perché per via di mia moglie sono siciliano (o meglio trapanese) di adozione. Consiglio agli estimatori dell’articolo un delizioso ristorante di Erice, con una magnifica terrazza all’aperto, che si chiama Monte San Giuliano: il servizio è efficiente e simpatico, il prezzo è abbordabile, e la pasta alla norma è commovente (ma io, che sono pur sempre nordico, di origini miste tra lombardia, piemonte e liguria, mi butterei piuttosto sul risotto al tartufo…se appena posso, vengo anch’io a ‘sto castellazzo eccetera di cui dite).
Jas, ti prego… racconta tu come è andata davvero, dai…
O forse per i particolari scabrosi è meglio che facciamo coming out solo di fronte agli agnolotti di Castellazzo?!? 😉
va bene, va bene, la notizia l’avevo letta sul blog Scacchierandowski (qualcuno l’aveva postata scrivendo di ratifica del titolo) e ti ho inviato una e-mail senza controllare! Perdono! Anzi, Przepraszam!
Ecco, ho come il presentimento che, se vieni, gli agnolotti te li offre Martin… 😉
Cerco di tenere almeno 1000 km di sicurezza
Ma sì, ragazzi, non c’è problema…si fa così per scherzare: sapete bene che non me la sono presa!
Franco, dato che sono anni che non ci vediamo, spero proprio che anche tu possa unirti all’allegro convivio del 25 maggio.
Riguardo a Cangiotti, naturalmente anch’io l’ho conosciuto e lo ricordo con grandissima simpatia, anche se il caso non ha voluto che le nostre frequentazioni diventassero più intense.
Se la memoria non mi inganna, il caso non ha nemmeno mai voluto che ci incontrassimo alla scacchiera, diversamente da quasi tutti gli altri giocatori dei magistrali di quel periodo. Peccato.
Prima di passare ad una richiesta, aggiungo un mio superfluo ricordo di Claudio Cangiotti, che incontrai nel 1992 all’Open di Chiasso: con un abile ordine di mosse riuscì a farmi giocare di bianco un Est-Indiana partendo da una Siciliana(!). Nonostante io sia un giocatore da 1.e4, in qualche modo mi ci raccapezzai ed arrivai in un finale molto favorevole che vinsi dopo l’unica sospensione della mia vita; è stato uno dei giocatori più forti coi quali abbia mai vinto in un torneo “ufficiale”. Ora la richiesta: sarei grato a chiunque riuscisse a mandarmi le classifiche (anche parziali) di alcuni tornei sopra citati, ovvero l’Open di Ceriale del 1973 (ne ho una solo parziale) e la Semifinale/C.to di categoria Magistrale di Cattolica 1977, della quale mi manca ogni informazione. Anticipatamente ringrazio.
Pio Bianchi è deceduto ormai da diversi anni.
Mi dispiace proprio. Non l’ho conosciuto a fondo, ma c’è un vecchio episodio privato (che per discrezione non racconto) che me lo rese davvero simpatico.
Pio Umberto Bianchi,classe 1937 (cosi’ si vociferava,perché lui teneva nascosta la sua età),da Cogoleto,imprenditore con una piccola fabbrica di cestelli plastificati sempre a Cogoleto,era un forte prima sociale,nei suoi momenti migliori poteva valere una seconda nazionale,discreto lampista.Ha frequentato l’ambiente scacchistico genovese,quello che ruotava attorno ai circoli Amatori e Centurini (riunitisi in data 15 aprile 1978 in un unico sodalizio “Circolo Scacchistico Genovese Luigi Centurini)dai primi anni ’70 a metà degli anni ’80. Degne di menzione la sua partecipazione al 14° campionato italiano a squadre,giocato a Bruzzano (Milano)
dal 31 ottobre al 4 novembre 1974 ,dove in serie A il circolo Centurini,per le assenze dei grossi calibri,schierava Grassi,Cangiotti,Resaz, Benso e Bianchi,
giungendo per altro ultimo fra dodici formazioni e soprattutto la sua vittoria,
ex -aequo con un altro giocatore,con 7 punti su 9,nel girone B(44 giocatori) del 15°campionato città di Genova.
Alto e dinnocolato,con modi di fare personalissimi,era molto amico di Claudio Cangiotti,ma usciva (pizzeria e chiacchiere)anche con Benso e Cosulich,talvolta mi aggregavo.Di Pio vanno ricordate alcune sue tipiche espressioni.Quando un avversario,durante una partita lampo,eseguiva una mossa palesemente debole, Pio
esclamava con finta aria di superiorità “vergugnus giugador”,caratteristiche erano anche “toujour et etiamdio Lautrec” (che a me piace un casino) e “cutiello de cutelazzi”.Negli anni ’80 era venuto ad abitare a Genova,in un appartamento in circonvallazione a monte,dove vari giocatori,e in particolare Cirabisi,passavano
ore a giocare scacchi,ma soprattutto (un vero delirio) backgammon.Sposatosi,verso
la fine degli anni ’80 (?),era tornato ad abitare a Cogoleto,dedicandosi esclusivamente alla famiglia e al lavoro.E’ morto improvvisamente,non conosco le circostanze,ma penso ad un infarto,nel 2002 (ma anche qui non sono certo),lasciando
la moglie e due figli.
Volevo ringraziarla Pablo per la descrizione di mio papà Pio, mi ha fatto ricordare tante belle cose, in particolare quella frase “cutiello de cutelazzi”
mi chiamo Simone Bianchi, mio papà Pio (classe ’31) è morto nel Maggio del 2000 per un infarto, lasciando mia mamma Giorgia, mia sorella Camilla e me.
Ho sempre saputo anche da bambino che mio padre era grande appassionato di scacchi, anche se da metà anni ’80 giocava esclusivamente a backgammon (assieme ad altri amici scacchisti, di cui uno anche maestro), che lo divertiva moltissimo, infatti spesso andavamo ad accompagnarlo in tornei in Svizzera o altrove.
So che ricordava con molto piacere (e nostalgia credo) gli anni da scacchista …
Grazie ancora per questo piccolo tuffo nel passato !
Per Massimiliano Orsi
Torneo Internazionale di Ceriale (Savona) 7-15 aprile 1973
Torneo Principale
1 Bukal V. Jugoslavia punti 7 1/2 su 9
2 Zecevic’ Ju 7
3-4 Kosanski S. Ju 6 1/2
Toth B. apolide
5-7 Micheli C. Brunico 6
Seeger W. Germania
Vujovic’ M. Ju
8-12 Cangiotti C. Genova 5 1/2
Contedini E. Milano
Joksic’ S. Ju
Ljubisavljevic’ Z. Ju
Luppi S. Milano
13-16 Borghesi P. Firenze 5
Capece A. Milano
Paoli E. Reggio Emilia
Reggiani M. Reggio Emilia
17-27 Cane L. Milano 4 1/2
Cillo A. Milano
Comuzzi R. Reggio Emilia
Grinza A. Torino
Kunerth W. Germania
Mammola D. Torino
Manoli E. Gallarare
Montanari A. Milano
Monticelli M. Milano
Norcia F. Modena
Ponzetto P. Torino
28-33 Benso E. Genova 4
Caprifichi L. Imperia
D’Augusta A. Genova
Faraci A. Imperia
Fusari P. Pistoia
Roverato F. Mestre
34-38 Aubert M. Francia 3 1/2
Magrin A. Vicenza
Miniotti C. Torino
Piccinini G. Reggio Emilia
Verri M. ?
39-41 Buzio A. Omegna 3
Giorgieri F. Milano
Molli E Milano
42 Migliardi G. Torino 2 1/2
43 Coberti E. Ceriale 1 1/2
44 Attucci G. desio 1
FONTE rivista “Scacco!” numero di maggio 1973 (a pagina 164)
Campionati italiani di categoria
Cattolica 18-26 giugno 1977
Serie A
1 Taruffi punti 7 1/2 su 9
2 Cappello R. 7
3-4 Rupeni 6
De Eccher
5-9 Valenti 5 1/2
Micheli
Trabattoni
Spinetti
Messa
10-12 Cocchi 5
Palmiotto
Nestler
13-17 Coppini 4 1/2
Braumberger
Magrin
Primavera G.
Pegoraro
seguono 13 giocatori
FONTE rivista “Scacco!” numero di agosto 1977 ( a pagina 249)
Monticelli M. di Milano è il mitico vincitore di Budapest ’26 ?!?
Proprio lui?? 😯
Si , proprio lui
dopo il match del 72 tornò a giocare qualche torneo
Ringrazio Pablo e anche altri che mi hanno scritto privatamente. Ricordo a tutti il progetto di recupero dei dati di vecchi tornei nel servizio LOTO sul sito FSI:
http://www.torneionline.com/loto.php .
In particolare, questa la pagina relativa alle Semifinali di Campionato Italiano:
http://www.torneionline.com/loto.php?path=albi/07_Altri_Albi/&link=01_Semifinale_Campionato_Italiano.htm
Come si vede, ci sono ancora moltissimi dati mancanti per chi avesse voglia di rovistare in vecchie riviste e bollettini.
Paolo, gli amici della redazione hanno la mia mail. Posso avere, per favore, la tua?
Franco, se mi fai avere la tua mail tramite redazione, posso raccontarti qualcosa di più di Enrico.
Per Franco Trabattoni: ho chiesto a Martin di girarti il mio indirizzo email
Caro Paolo, grazie mille e un forte abbraccio