Gustav Richard Ludwig Neumann

Scritto da:  | 24 Agosto 2014 | 17 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Neumann 2
Chi volesse togliersi la curiosità di frugare negli annali scacchistici del XIX secolo, troverebbe sicuramente soggetti interessanti, molti dei quali quasi dimenticati. Uno dei “più dimenticati” è sicuramente Gustav Richard Ludwig Neumann, che nella settima decade di quel secolo fu protagonista assoluto, tanto che il suo “Elo storico” è stato calcolato abbondantemente sopra i 2700 punti.
Neumann 1Neumann nasce il 15 dicembre 1838 a Gleiwitz, in Slesia (oggi Gliwice, in Polonia), città situata circa duecento chilometri a sudest di Breslavia, e ad un’ottantina di chilometri a sud del famoso santuario di Czestochowa. Non si sa quando egli abbia appreso gli scacchi, ma è evidente, dal suo stile di gioco, che si inserì nella corrente imperante in quel periodo: Gambetti di Re, Evans, e così via, strutture che esaltarono il suo spumeggiante stile combinativo.
Nel 1865 lo troviamo alla Berliner Schachgesellschaft, dove disputa un torneo locale nobilitato tuttavia da alcuni importanti nomi dello scacchismo tedesco; il suo risultato finale (+34 =0 -0, il 100 % dei punti, primo esempio nella Storia degli Scacchi di “punteggio perfetto”;) testimonia della sua forza di gioco.
Anderssen lo aveva “scoperto” qualche anno prima, aveva giocato con lui parecchie partite amichevoli (ne rimangono una settantina) e si era associato con lui nella redazione della Neue Berliner Schachzeitung, una collaborazione che durerà dal 1864 al 1867. La scelta di Anderssen non era casuale; Neumann veniva infatti da una onorevole sconfitta (+3 =3 -5) contro il fortissimo Louis Paulsen in un match giocato a Lipsia, ma tale sconfitta, subìta da parte di uno dei top player in attività, aveva rivelato un autentico talento desrtinato ad esplodere poco tempo dopo.
Nel ’65, infatti, Neumann sbaraglia il campo dei partecipanti al torneo di Elberfeld, classificandosi primo assoluto, e nel ’67 è pronto per misurarsi con l’ élite scacchistica, iscrivendosi al torneo internazionale di Parigi, un torneo a doppio girone all’italiana con 13 partecipanti, con il ritmo di gioco, affidato a rudimentali controlli del tempo, di 10 mosse all’ora. Si giocava al Grand Cercle di Boulevard Montmarte, ed il regolamento prevedeva che le patte venissero conteggiate “zero” per entrambi i giocatori.
KolischIl torneo, disputatosi all’inizio dell’estate, in concomitanza con la Grande Esposizione Universale, venne vinto da Ignatz Kolisch (nell’immagine qui a lato), che intascò i 5000 franchi del primo premio, precedendo Winawer (2500 franchi), Steinitz (2000 franchi) e Neumann (1500 franchi); questi giocatori ebbero anche, come premio supplementare, un prezioso vaso di Sèvres. Subito dopo, Neumann battè in match individuali due dei partecipanti al torneo, il cubano Celso Golmayo (+3 =0 -0) ed il polacco Winawer (con identico punteggio), per poi misurarsi con Samuel Rosenthal, battendolo nettamente (+5 =6 -0).
Nel mese di settembre alcuni dei partecipanti al torneo di Parigi si spostarono in Scozia, a Dundee, dove era in programma un torneo a doppio girone (oltre ad un astruso torneo ad handicap) che fu il primo della storia a conteggiare mezzo punto per le patte. Neumann fu primo assoluto, seguìto da Steinitz.
Rientrò a Parigi, stabilendosi nella capitale francese per seguire studi di chimica e fisica, ed affrontò nuovamente Rosenthal, battendolo due volte (+3 =1 -1 e +4 =1 -1) nel corso del 1869. Poi, nel dicembre di quell’anno, Neumann venne ricoverato per “disturbi mentali”, che i medici attribuirono ad un trauma cranico da lui subìto in età adolescenziale. Ripresosi, si iscrisse al grande torneo internazionale di Baden-Baden (il “torneo delle cannonate”, disputatosi mentre a pochi chilometri di distanza francesi e prussiani si scontravano in campo aperto), classificandosi al terzo posto dietro il vincitore, l’amico e mentore Anderssen, ed il secondo classificato Wilhelm Steinitz, ed alla pari con Blackburne.
Neumann 5
Due anni dopo, ad Altona, Neumann fu secondo alle spalle di Anderssen, ma questa fu la sua ultima prestazione agonistica. I suoi disturbi mentali si aggravarono, e non fu più in grado di praticare il gioco, ritirandosi ad Hallenberg, una cittadina della Westphalia, dove morì, dimenticato da tutti, il 16 febbraio del 1881.
separator4
avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


17 Commenti a Gustav Richard Ludwig Neumann

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    Jas Fasola 24 Agosto 2014 at 10:30

    Ottimo come sempre Paolo, aggiungo una curiosita’ dalla wikipedia polacca
    “la causa della malattia di Neumann fu fatta dipendere da un incidente che ebbe da bambino nella tipografia del padre. La famiglia invece diede la colpa agli scacchi e dopo la sua morte questo gioco fu eliminato. Neumann venne ricordato come una persona estremamente simpatica e gentile, ma che aveva una espressione della faccia sempre seria”
    Per Chessmetrics nr 1 al mondo nel dicembre 1968.

  2. avatar
    Jas Fasola 24 Agosto 2014 at 10:30

    1868

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    alfredo 24 Agosto 2014 at 10:52

    uno dei nostri fuoriclasse che non sbaglia mai
    complimenti Paolo !

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    paolo bagnoli 24 Agosto 2014 at 11:42

    In effetti il “trauma cranico” si verificò nell’ambito familiare. La valutazione di Chessmetrics è sicuramente molto vicina alla realtà, anche considerando lo stile e la “precisione” (termine che diverrà molto caro ad Alekhine) presenti nel gioco di Neumann. Non sapevo della presunta colpevolezza degli scacchi e ringrazio Jas per l’aggiunta alla purtroppo breve biografia.

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    paolo bagnoli 24 Agosto 2014 at 11:59

    Aggiungo una piccola chicca, giocata da Neumann nel 1865.
    Neumann – Schulten: 1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ab5 Ac5 4. c3 Cge7 5. 0-0 0-0 6. d4 e:D4 7. c:D4 Ab6 8. d5 Cb8 9. d6! Cg6 10. e5 Cc6 11. Te1 Te8 12. Ag5! f6 13. Ac4+ Rh8 14. e:f6 T:e1+ 15. D:e1 g:f6 16. De8+! , il Nero abbandona.

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    Enrico Cecchelli 24 Agosto 2014 at 14:08

    Anche io mi unisco ai soliti scontati e meritati complimenti.
    Bravissimo Paolo !

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    Matteo Negrini 24 Agosto 2014 at 21:37

    Bravissimo come sempre, Paolo.
    Aggiungerei che da tempo cercavo di saperne di più su Neumann dopo avere visto a suo tempo il suo incredibile 34-0-0 su una pagina di wikipwdia dedicata a vari record scacchistici. In rete avevo trovato poco o nulla (un peccato che si sappia così poco di un giocatore così forte)… ci volevi tu! :)

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    paolo bagnoli 24 Agosto 2014 at 22:25

    Vi ringrazio. Su Neumann si sa poco poichè la sua carriera è stata molto breve, ma i suoi risultati parlano chiaro (anche quelli delle sue “amichevoli” con Anderssen).
    P.S. La MegaRedazione ha da parte anche Tartakower (e questo è notissimo), Spielmann (noto ma non fino in fondo), e Kieseritzky (quello della parte sbagliata dell’ “Immortale”;). Spero vi piacciano.

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      urtain 27 Agosto 2014 at 17:08

      Anche io mi complimento per l’articolo (come per gli altri del resto!) e, se possibile mi piacerebbe avere notizie (e magari una foto) di Luis Eichborn che è considerato il giocatore con l’ELO (virtuale naturalmente) più alto mai raggiunto, intorno ai 3000 punti! Grazie Paolo e complimenti ancora!

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    DURRENMATT 25 Agosto 2014 at 14:42

    …”Spero vi piacciano”…sei un Grande, caro Paolo. Dipendesse da me ti porterei in processione. Hai cresciuto generazioni di scacchisti. Non dimenticherò mai il mio impatto con gli scacchi …” a trasportare legname da una parte all’altra della scacchiera”…semplicemente sublime! Grazie per i tuoi doni disinteressati.

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      Marramaquìs 25 Agosto 2014 at 19:18

      Hai perfettamente ragione. Devo dire che quello che manca su SoloScacchi ormai non sono tanto gli articoli DI Paolo Bagnoli (anche se ce ne auguriamo altre migliaia come questo, e so che è in arrivo il Tartakower), quanto un articolo SUL nostro grande Paolo. Magari una chiacchierata con lui … chi se la sente?

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    paolo bagnoli 25 Agosto 2014 at 21:11

    … ho paura di non sentirmela io …

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      Matteo Negrini 28 Agosto 2014 at 22:22

      Modesto 🙂

  11. avatar
    paolo bagnoli 28 Agosto 2014 at 23:55

    Per urtain.
    Di Eichborn so pochissimo. Era un dilettante assoluto, alto funzionario di banca, e spesso avversario di Anderssen in partite “libere”. Alla sua morte vennero rintracciati manoscritti nei quali aveva trascritto il testo delle sue partite contro Anderssen (siamo nella sesta decade del secolo), ma il sospetto è che egli trascrivesse soltanto il testo delle proprie vittorie. Alcune sue partite, comunque, denunciano eccellenti qualità tattiche.

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      urtain 29 Agosto 2014 at 12:06

      Grazie, Paolo.

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    Marco "Marchino" Nebuloni 11 Dicembre 2014 at 11:02

    Bagnoli Paolo i suoi articoli incollano al monitor.Quanto d’interesse nelle pagine!Scorgo tra alcune delle personalità descritte,un tratto comune dato da un persistente disagio che se non
    sia l’essere disadattato,almeno il sentirsi un tantino fuori posto si.Pare che per questi “sfortunati”, gli scacchi assursero a rifugio di armonia e giustizia cosmica,tanto bello ma diversissimo dalla loro non sempre gioiosa quotidianità.

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