Dopo aver preso in considerazione l’opera artistica e scacchistica di Marcel Duchamp, proseguo oggi con un’altro personaggio di primissimo piano nel panorama del ‘900, il tedesco Max Ernst.
Nato a Bruhl nel 1891, soggiornò a lungo a Parigi, dove collaborò con personaggi quali Duchamp, Dalí e Buñuel, prima di trasferirsi per 12 anni a New York, periodo durante il quale raggiunse l’apice della sua notorietà.
Tornato in Europa morì a Parigi nel 1976.
Di Max Ernst come scacchista sappiamo ben poco, probabilmente non partecipò mai a tornei ma si limitò a giocare con forti avversari (come Marcel Duchamp), ma un elevato numero di sue opere hanno tematica scacchistica, ed in particolare scacchiere.
Ernst vedeva negli scacchi una scultura vivente dove le forme di ogni pezzo si confrontano in una danza metafisica.
Vediamo adesso una selezione di suoi lavori a tema scacchistico:
Immagini tratte da : www.maxernstmasterpiece.com
Infine segnalo che partecipò al film sperimentale di Hans Richter e Jean Cocteau “8×8 a chess sonata in 8 movements” del 1957, da non perdere, qui un estratto:
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Magnifico apparato iconografico ….
Senza sonoro, il filmato mi suscita ricordi dell’ “Entr’acte”… o forse ho troppa fantasia!