Sulle tracce del mito

Scritto da:  | 1 Settembre 2014 | 33 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Sulle tracce di........ ISLANDA, i luoghi di Bobby Fischer

Sulle tracce di… ISLANDA, i luoghi di Bobby Fischer

Siamo a Reykjavik pronti per la nostra missione

Siamo a Reykjavik pronti per la nostra missione

… La prima tappa... Cerchiamo  la Klapparstigur

… La prima tappa… Cerchiamo la Klapparstigur

... L'edificio in cui ha vissuto gli ultimi anni

… L’edificio in cui ha vissuto gli ultimi anni

... Procediamo lasciandoci alle spalle la casa di fronte al mare

… Procediamo lasciandoci alle spalle la casa di fronte al mare

... La  seconda tappa non facciamo fatica a trovarla

… La seconda tappa non facciamo fatica a trovarla

... Stessa via... "Bokin" la sua libreria preferita

… Stessa via… “Bokin” la sua libreria preferita

... Sbirciando dai vetri, promette sicuramente bene

… Sbirciando dai vetri, promette sicuramente bene

... E infatti entriamo ed è una sorpresa

… E infatti entriamo ed è una sorpresa

... Stupefacente, il magazzino delle parole

… Stupefacente, il magazzino delle parole

... Libri accatastati ovunque  in un disordine speciale ,  ma anche immagini, cartoline, poster

… Libri accatastati ovunque in un disordine speciale , ma anche immagini, cartoline, poster

... Bobby rimaneva qui per ore a leggere

… Bobby rimaneva qui per ore a leggere

... Bobby rimaneva qui per ore a leggere

… Bobby rimaneva qui per ore a leggere

... Ci lasciamo "Bokin" alle spalle dopo aver respirato la meraviglia di un luogo simile

… Ci lasciamo “Bokin” alle spalle dopo aver respirato la meraviglia di un luogo simile

... Proseguiamo nel nostro cammino incrociando la Laugavegur alla ricerca del luogo in cui Bobby amava mangiare

… Proseguiamo nel nostro cammino incrociando la Laugavegur alla ricerca del luogo in cui Bobby amava mangiare

... E finalmente eccoci arrivati e che dire? E'  proprio l'ora di pranzo

… E finalmente eccoci arrivati e che dire? E’ proprio l’ora di pranzo

... Non abbiamo sbagliato, ne abbiamo conferma da un'occhiata sul bancone all'ingresso

… Non abbiamo sbagliato, ne abbiamo conferma da un’occhiata sul bancone all’ingresso

... Non posso fare a meno di acquistarne una copia... la storia di come Bobby tornò in Islanda

… Non posso fare a meno di acquistarne una copia… la storia di come Bobby tornò in Islanda

... Ed ora in attesa di un lauto pranzo a base di pesce , un'occhiata a questo importante documento

… Ed ora in attesa di un lauto pranzo a base di pesce , un’occhiata a questo importante documento

 ... Il pranzo è arrivato, ma si sa noi appassionati di scacchi siamo così, non vediamo altro

… Il pranzo è arrivato, ma si sa noi appassionati di scacchi siamo così, non vediamo altro

... Prima di uscire cerchiamo il suo tavolo preferito e ci imbattiamo nella sua foto appesa alla parete

… Prima di uscire cerchiamo il suo tavolo preferito e ci imbattiamo nella sua foto appesa alla parete

... Sembra che sia l'ultima foto scattatagli e mi emoziona vedere il mio riflesso nel vetro, le due immagini quasi si sovrappongono e si confondono

… Sembra che sia l’ultima foto scattatagli e mi emoziona vedere il mio riflesso nel vetro, le due immagini quasi si sovrappongono e si confondono

.... Ed eccoci fuori pronti per la prossima tappa

…. Ed eccoci fuori pronti per la prossima tappa

... Qui al Museo Nazionale sembra sia conservata la scacchiera con cui si disputò il match con Spassky

… Qui al Museo Nazionale sembra sia conservata la scacchiera con cui si disputò il match con Spassky

... Non la troviamo, è stata sostituita con una scacchiera qualsiasi, ci dicono che è in magazzino in attesa di una collocazione più consona, intanto lascio un appunto

… Non la troviamo, è stata sostituita con una scacchiera qualsiasi, ci dicono che è in magazzino in attesa di una collocazione più consona, intanto lascio un appunto

... E ripropongo le mosse della  terza partita del match

… E ripropongo le mosse della terza partita del match

... Oggi siamo diretti a Selfoss, raggiungiamo a piedi la stazione dei bus, da cui partono le linee extraurbane

… Oggi siamo diretti a Selfoss, raggiungiamo a piedi la stazione dei bus, da cui partono le linee extraurbane

... Ma sembra che da qui  ci sia un'unica partenza alle 6.30  del mattino..... Dopo varie peripezie prendiamo la linea n°2 urbana che ci porterà a Mjòd

… Ma sembra che da qui ci sia un’unica partenza alle 6.30 del mattino….. Dopo varie peripezie prendiamo la linea n°2 urbana che ci porterà a Mjòd

.... Qui possiamo prendere le linee extraurbane n° 51 o 52 per Selfoss

…. Qui possiamo prendere le linee extraurbane n° 51 o 52 per Selfoss

... On the road

… On the road

.... Verso la nuova tappa

…. Verso la nuova tappa

... Ci fermiamo a chiedere informazioni più volte ed ora forse siamo sulla strada giusta..... Si proprio in fondo alla strada

… Ci fermiamo a chiedere informazioni più volte ed ora forse siamo sulla strada giusta….. Si proprio in fondo alla strada

... Sembra non finire mai, il vento soffia gelido

… Sembra non finire mai, il vento soffia gelido

.... E dopo tanto camminare eccoci, una casa, una fattoria e dietro l'angolo

…. E dopo tanto camminare eccoci, una casa, una fattoria e dietro l’angolo

... Dietro l'angolo la chiesetta

… Dietro l’angolo la chiesetta

.... Siamo arrivati

…. Siamo arrivati

... Qui riposa in pace Bobby

… Qui riposa in pace Bobby

.....E' un'emozione fortissima

…..E’ un’emozione fortissima

.... Quasi in mezzo al nulla

…. Quasi in mezzo al nulla

... Solo il rumore del vento

… Solo il rumore del vento

.... Per gli amici di "SoloScacchi" e per  Luca Matticchio

…. Per gli amici di “SoloScacchi” e per Luca Matticchio

.... Verso l'ingresso della  chiesetta

…. Verso l’ingresso della chiesetta

... Guardiamo l'interno, saliamo sul piccolo campanile per la scaletta di legno che si inerpica ripida fin  lassù

… Guardiamo l’interno, saliamo sul piccolo campanile per la scaletta di legno che si inerpica ripida fin lassù

.... Questo luogo rimarrà nella memoria per sempre

…. Questo luogo rimarrà nella memoria per sempre

… Proseguiamo il nostro cammino

… Proseguiamo il nostro cammino

... Ci indicano l'edificio della vecchia banca come lo chiamano da queste parti..... Lo conoscono tutti

… Ci indicano l’edificio della vecchia banca, come lo chiamano da queste parti….. Lo conoscono tutti

In questo edificio è stato realizzato il Bobby Fisher Center

In questo edificio è stato realizzato il Bobby Fischer Center

... Ormai è tardi, torneremo alle 14.00; troveremo un posto dove mangiare?....

… Ormai è tardi, torneremo alle 14.00; troveremo un posto dove mangiare?….

... La caffetteria è deliziosa e dentro...

… La caffetteria è deliziosa e dentro…

... Una sorpresa, questi luoghi ci attirano come calamite

… Una sorpresa! Questi luoghi ci attirano come calamite

... Proprio non male... Altrettanto non si può dire del caffé; anche qui troviamo testimonianze di Bobby

… Proprio non male… Altrettanto non si può dire del caffé; anche qui troviamo testimonianze di Bobby

... ed eccoci puntuali. Parliamo con l'anziano signore all'interno: non ci fa pagare il biglietto

… ed eccoci puntuali. Parliamo con l’anziano signore all’interno: non ci fa pagare il biglietto…

... E ci lascia girare e fotografare indisturbati

… E ci lascia girare e fotografare indisturbati

... Curiosiamo tra  tavoli, libri e scacchiere

… Curiosiamo tra tavoli, libri e scacchiere

.... In ricordo del  world championship

…. In ricordo del world championship match del 1972 in Islanda

... lE FOTO

… Le foto

 ... Le lettere

… Le lettere

... L'elettrocardiogramma, Bobby era bradicardico

… L’elettrocardiogramma, Bobby era bradicardico

... Il ricordo di Spassky

… Il ricordo di Spassky

... Ecco dove era finita la sedia...

… Ecco dove era finita la sedia…

... Si, proprio la sedia della libreria "Bokin”!!

… Si, proprio la sedia della libreria “Bokin”

... Questo libro nella vetrinetta ci ricorda  qualcosa

… Questo libro nella vetrinetta ci ricorda qualcosa

... Acquistiamo qualcosa per compensare il mancato introito dei biglietti e lasciamo la testimonianza della nostra visita

… Acquistiamo qualcosa per compensare il mancato introito dei biglietti e lasciamo la testimonianza della nostra visita

... Anche a nome degli amici di "SoloScacchi"

… Anche a nome degli amici di “SoloScacchi”

.... Ed ora si ritorna a Reykjavik

…. Ed ora si ritorna a Reykjavik

... La giornata è stata faticosa, portiamo con noi tante emozioni...

… La giornata è stata faticosa, portiamo con noi tante emozioni…

.... L’acqua...

…. L’acqua…

… Le rocce vulcaniche..... La malinconica Islanda

… Le rocce vulcaniche….. La malinconica Islanda

... Rientrati a Reykjavik, un'altra tappa...

… Rientrati a Reykjavik, un’altra tappa…

... Il cafè Paris, meta preferita dalla maggior parte degli Islandesi, dai turisti e anche da Bobby

… Il Café Paris, meta preferita dalla maggior parte degli Islandesi, dai turisti e anche da Bobby

... La ragazza che ci accoglie al tavolo è al corrente della frequentazione di Bobby, ma è giovane e non lavorava  ancora qui ai tempi

… La ragazza che ci accoglie al tavolo è al corrente della frequentazione di Bobby, ma è giovane e non lavorava ancora qui ai tempi

.... I ragazzi ai tavoli corrono veloci, c'è troppa gente per poter chiedere di più, la fame si fa sentire, non c'è che l'imbarazzo della scelta

…. I ragazzi ai tavoli corrono veloci, c’è troppa gente per poter chiedere di più, la fame si fa sentire, non c’è che l’imbarazzo della scelta

... Altro giorno, altra tappa.... In viaggio verso il Parco nazionale di Pingvellir

… Altro giorno, altra tappa…. In viaggio verso il Parco nazionale di Pingvellir

... In Islanda l'acqua regna sovrana

… In Islanda l’acqua regna sovrana

... ed eccoci a Pingvellir, qui i vichinghi fondarono il primo parlamento democratico del mondo, l'Alpingh

… ed eccoci a Pingvellir, qui i Vichinghi fondarono il primo parlamento democratico del mondo, l’Alpingh

... Patrimonio dell'Umanita dell'Unesco, una foto ritrae  proprio qui Bobby  a passeggiare

… Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, una foto ritrae proprio qui Bobby a passeggiare

I beseech you, do not confine me, Bobby, the chess player, the greatest one the world could ever  know to the only role of alienated psychic paranoid. This was indeed the truth: I was a genius, an artist and a scientist; a winner ruthless but chivalrous a rare loser, somber but still stout; a warrior artist free from flattery and cheats, a warrior still living according to the laws of Samurai. In that game, what I have sought at most ’twas Beauty, Harmony and Truth: I raised it to almost boundless heights but I never encountered quiet and refreshment. Maybe it was not Madness to bring me away from my human sufferings; ’twas rather the dark and icy wind of Iceland and of its melancholy “Bobby the chess player”- Alfredo Pasin

I beseech you, do not confine me,
Bobby, the chess player,
the greatest one the world could ever
know
to the only role
of alienated psychic paranoid.
This was indeed the truth:
I was a genius, an artist and a scientist;
a winner ruthless but chivalrous
a rare loser, somber but still stout;
a warrior artist
free from flattery and cheats,
a warrior still living
according to the laws of Samurai.
In that game, what I have sought at most
’twas Beauty, Harmony and Truth:
I raised it to almost boundless heights
but I never encountered
quiet and refreshment.
Maybe it was not Madness
to bring me away
from my human sufferings;
’twas rather the dark and icy wind
of Iceland
and of its melancholy
“Bobby the chess player”- Alfredo Pasin

…. Proprio quella foto che trovai struggente ispirò i miei versi

…. Proprio quella foto che trovai struggente ispirò i miei versi

 

... Ed ora cammino su e suoi passi

… Ed ora cammino su i suoi passi

 

... Qui nel parco la spaccatura causata dalla separazione di due zolle tettoniche, quella nord-americana e quella europea

… Qui nel parco la spaccatura causata dalla separazione di due zolle tettoniche, quella nord-americana e quella europea

... In viaggio verso Reykiavik

… In viaggio verso Reykiavik

... Il cielo d'Islanda

… Il cielo d’Islanda

... Visitiamo il Reykjavik Museum e sorpresa...

… Visitiamo il Reykjavik Museum e sorpresa…

... Una scacchiera è sempre una tentazione irresistibile

… Una scacchiera è sempre una tentazione irresistibile

... Chiudiamo il nostro itinerario ritornando al punto di partenza, la dimora di Bobby

… Chiudiamo il nostro itinerario ritornando al punto di partenza, la dimora di Bobby

... Questa volta approfondiamo la visita salendo per le scale

… Questa volta approfondiamo la visita salendo per le scale

... Il giardino interno

… Il giardino interno

.... E il mare di fronte

…. E il mare di fronte

... E i tramonti mozzafiato

… E i tramonti mozzafiato

... E l'Harpa, simbolo della rinascita dell'Islanda

… E l’Harpa, simbolo della rinascita dell’Islanda

... La sua facciata stupefacente e solida, strutturata e trasparente e cristallina allo stesso tempo mi fanno pensare al gioco di Bobby

… La sua facciata stupefacente e solida, strutturata e trasparente e cristallina allo stesso tempo mi fanno pensare al gioco di Bobby

... Un gioiello dell'ingegno umano

… Un gioiello dell’ingegno umano

... Questa l'Islanda di Bobby

… Questa l’Islanda di Bobby

... Pronti a lasciare il suolo di questa terra e le orme del nostro mito...

… Pronti a lasciare il suolo di questa terra e le orme del nostro mito…

Sognando il match che non c'è mai stato...

… Sognando: il match che non c’è mai stato e…

... L'incontro del millennio!!

… L’incontro del millennio!!

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L’immagine in copertina è di Luca Matticchio, che ringraziamo per la collaborazione.

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33 Commenti a Sulle tracce del mito

  1. avatar
    alfredo 1 Settembre 2014 at 00:54

    Ringrazio gli amici per avere fatto uscire il reportage proprio il 1 settembre.
    Fu il 1 settembre 1972 il giorno in cui Bobby Fischer divenne l’undicesimo campione del mondo della storia.

    • avatar
      Mongo 1 Settembre 2014 at 14:08

      Agli amici però il viaggio di ritorno potevi anche pagarglielo!!! 🙄
      Siamo rimasti lassù tra vulcani in eruzione e Vichinghi che, sogghignando sotto i loro tipici baffoni, ci lanciano sfide a chi si mangia più aringhe… 😉

  2. avatar
    Jas Fasola 1 Settembre 2014 at 09:54

    Che dire? Reportage straordinario…
    Cosi’ ho fatto anche io un viaggio in Islanda, grazie Alfredo!

  3. avatar
    The dark side of the moon 1 Settembre 2014 at 09:56

    Grazie a te Alfredo per questo tuo reportage che ci hai regalato!
    Bellissime le foto, per alcuni attimi mi è sembrato di stare li con te.
    Veramente emozionante!
    Grazie ancora.
    PS.
    Come ricordavi, oggi è il 1 Settembre: sono passati parecchi anni da quel 1 Settembre del 72 ma il ricordo di quest’uomo che è entrato nella leggenda rimarrà eterno.

    Mi piace 1
  4. avatar
    Ivano E. Pollini 1 Settembre 2014 at 10:03

    Meraviglioso reportage 🙄 Bravissimo Alfredo! Immagini perfette
    E che bel viaggio.
    Grazie e complimenti per il lavoro fatto.
    Great!!!

  5. avatar
    paolo bagnoli 1 Settembre 2014 at 11:08

    Caro Alfredo, formidabile!

  6. avatar
    urtain 1 Settembre 2014 at 12:52

    Grazie tante Alfredo, mi sono commosso…

  7. avatar
    alfredo 1 Settembre 2014 at 13:15

    “L’Harpa Concert Hall e Conference Center progettata da Henning Larsen Architects, è un’architettura suggestiva come la terra che la ospita e di cui è il simbolo della rinascita dopo la crisi economica e finanziaria.
    E’ stata proclamata vincitrice del premio Mies van der Rohe dall’Unione europea per l’architettura contemporanea.
    Il volume appare “de-materializzato” dall’ elemento caratterizzante l’edificio che è la stupefacente facciata, realizzata in vetro e acciaio con un sistema geometrico modulare dodecagonale a nido d’ape, che riproduce l’idea del basalto cristallizzato.
    La “ pelle” esterna trasforma l’edificio in un caleidoscopico gioco di superfici trasparenti ed opache variamente colorate sulle quali si riflette la luce.
    Dis-sonanza, coinvolgimento strutturale, spazio, tempo, continuum paesaggistico.
    Tutte le invarianti alla massima tensione, nell’incanto della tecnica che si fa poesia”
    (Arch. Mary Gargaro)

    Mi piace 1
  8. avatar
    fds 1 Settembre 2014 at 13:19

    E’ vero: sembra di essere stati lì con te!

  9. avatar
    Enrico Cecchelli 1 Settembre 2014 at 14:08

    Stragrandissimo Alfredo! Ti riconfermi una delle colonne del sito con questo straordinario tuffo in una storia che ogni scacchista non può che vivere con emozione e nostalgia! Grazie !!

  10. avatar
    Roberto Messa 1 Settembre 2014 at 18:20

    Un commovente itinerario del cuore e della memoria, bravo Alfredo.
    Tra le altre, ho trovato suggestive le foto della libreria, quasi a significare di come sia meravigliosamente casuale e complesso lo sviluppo della cultura… così come i meandri degli scacchi in alcune menti “complesse”.
    Il che mi permette di segnalare che nella stessa strada Saint Louis Chess Club dove si sta svolgendo la Sinquefield Cup, si trova la World Chess Hall of Fame, un ampio e invitante edificio dove dal 24 luglio 2014 al 7 giugno 2015 è aperta una speciale mostra intitolata:
    “A Memorable Life – A Glimpse intro the Complex Mind of Bobby Fischer”
    Vi sono esposte decine di grandi fotografie di Fischer, sue annotazioni di pugno su partite e brogliacci di teoria e altre “memorabilia” collezionate dalla quella simpatica coppia di vecchi miliardari che sono Jeanne e Rex Sinquefield.
    Al loro mecenatismo si devono l’esistenza della Hall of Fame e del “Saint Louis Chess Club and Scholastic Center”, il cui nome ci ricorda che Sinquefield non sponsorizza solo supertornei, ma continuativamente e da diversi anni i programmi di insegnamento nelle scuole del Missouri, soprattutto nelle aree di disagio sociale e giovanile.

  11. avatar
    alfredo 1 Settembre 2014 at 18:59

    Un buon motivo per andare a Saint Louis ❗
    Avevo ricevuto l’invito per l’inaugurazione della mostra ma mi risultava difficile andare in America in quei giorni
    L’invito era legato alla mia collaborazione per quanto minima al Libro del Prof Joe Ponterotto ( esposto anche al Bobby Fischer Center ) che si è addentrato proprio nei meandri della mente di Bobby .
    La mostra è aperta fino al giugno 2015 .
    Ci sto già pensando .
    Sarebbe bello ( per quanto lo spazio di Selfoss sia sggestivoe amorevole) che a Bobby fosse dedicato uno spazio piu’ grande e strutturao dove veramente vi sia raccolto e catalogato tutto il suo lascito .
    Mi viene in mente in Max Euwe Center Di Amsterdam ad esempio .

  12. avatar
    DURRENMATT 1 Settembre 2014 at 19:47

    …un vero e proprio tunnel di emozioni.I sorrisi radiosi di Bobby, gli abbracci teneri e fraterni con Boris richiamano alla mente aneddoti “succosi”. Si racconta di quella volta in Bulgaria (nel’62 credo)quando, durante un torneo, Robert Byrne suggerì a Bobby l’ausilio di uno psichiatra.Bellissimo il knock-out di rimando:…”uno psichiatra dovrebbe pagare me per il privilegio di lavorare sul mio cervello”…e come dargli torto? Ma l’uno-due rifilato a Benko è da leggenda.Accusato di paranoia, Bobby leggero come una farfalla manda al tappeto l’ingenuo maestro di origine ungherese…”i paranoici possono avere ragione”…parafrasando niente di meno Delmore Schwartz (“anche i paranoici hanno nemici veri”;). L’enigma Fischer è tutt’altro che risolto.Troppi i pezzi mancanti,troppi gli angoli bui da illuminare.Penso a Russel Targ,il marito di “Giovanna” sorella di Bobby,alla cella del carcere di Pasadena così simile ad un “pozzo di Faraday” utilizzato per studiare civili “dotati”, alla sua vera o presunta iperacusia che potrebbe essere un link per il suo “stato mentale”…pezzi mancanti appunto.

  13. avatar
    DURRENMATT 1 Settembre 2014 at 20:30

    …Ma il genio ribelle, “l’uomo più famoso di Gesù” (all’apice della sua carriera) era veramente pazzo? Valery Krylov ha parlato di Schizofrenia (paranoide),altri hanno invocato la Sindrome di Asperger.Ultimamente è stata azzardata l’ipotesi di Disturbo di Personalità Paranoide (pare ne soffrisse anche la madre di Bobby, Regina)con la comparsa in età adulta di manifestazioni di un Disturbo Delirante di tipo Persecutorio (quest’ultimo in comune,pare, con Morphy).Queste ipotesi diagnostiche sono state avvalorate da particolari e sofisticate tecniche mutuate dalla Psichiatria Forense,utilizzate sia in ambito penale(morti sospette e/o suicidi) che civile. Quindi,mistero risolto? Niente affatto! Queste tecniche di Ricostruzione Biografica Retrospettiva applicate ad un individuo scomparso presentano notevoli limitazioni:A) E’ molto difficile standardizzare e sistematizzare un protocollo (anche se vi sono dei modelli strutturati e sistematizzati utilizzati in Centro e Nord America).Le testimonianze vengono spesso raccolte in tempi diversi con possibili distorsioni cognitive e di memoria( per questo in Europa e, soprattutto in Italia sono poco utilizzate).B) Spesso i dati vengono raccolti tramite intervista strutturata.E’ importante per la validità dell’indagine il tempo intercorrente tra l’evento in studio e la somministrazione degli items dell’intervista(consigliati 2-6 mesi).Questa precauzione è necessaria per eludere l’innesco di meccanismi di difesa nell’intervistato. C)Queste tecniche non vengono considerate specificatamente delle ricerche mediche (infatti spesso sono svolte da gruppi pluri-disciplinari senza purtroppo la partecipazione di un medico specialista)cosicchè è possibile che vengano disattese le procedure di CONTROLLO ETICO adottate solitamente per la ricerca medica (memoria del defunto, confidenzialità nel trattamento dei dati, raccolta delle informazioni). D)Ultimo dato da non sottovalutare è che i dati ricavati mediante queste tecniche retrospettive non dovrebbero essere utilizzati per fini diversi da quelli investigativi(se siamo nel penale o nel civile)o per ricerca scientifica. Quindi si tratta, per mezzo di queste tecniche retrospettive di fornire solo delle IPOTESI che rimarrano SEMPRE TALI e che non potranno essere utilizzate per la Pianificazione di possibili interventi preventivi( per es. interventi sui ragazzi dotati di talento al fine di fornire loro un “equilibrio”;). Detto ciò ritorniamo al punto di partenza: il genio ribelle, “l’uomo più famoso di Gesù” (all’apice della sua carriera)era veramente pazzo??

  14. avatar
    Fabrizio Ivaldo 1 Settembre 2014 at 22:24

    Vedendo la foto nel museo pensavo che è proprio vero: in Islanda è facile quasi dovunque trovare una scacchiera… Lì dovunque ti sembra di essere a casa, anche per l’incredibile squisitezza e socialità delle persone. Complimenti: davvero un bel reportage su una terra meravigliosa.

  15. avatar
    Zenone 2 Settembre 2014 at 08:28

    Bello!
    Grazie.

  16. avatar
    Giorgio Gozzi 2 Settembre 2014 at 17:10

    Fotoreport veramente coinvolgente. Grazie per averci “portato con te” in Islanda.
    Che differenza tra la tomba di Bobby e l’ultima dimora “sciccosa” di Alekhine a Montparnasse. In linea col personaggio, più o meno come quella di Jim Morrison.

  17. avatar
    alfredo 2 Settembre 2014 at 17:49

    Mi sono fermato anche davanti all’ospedale in cui Bobby è morto.
    Non ho scattato nessuna fotografia.
    In fondo non mi sembrava importante o forse non me la sono semplicemente sentita.
    Non avrebbe aggiunto nulla comunque.

  18. avatar
    paolo bagnoli 2 Settembre 2014 at 18:51

    Visto che Alfredo ha citato il Max Euwe Center di Amsterdam, ho pregato Stefano (il mio secondogenito), che vive e lavora ad Amsterdam, di preparare un “servizio”. Mi ha risposto che, non appena avrà qualche giornata libera, mi invierà immagini e commenti.

  19. avatar
    Matteo Negrini 7 Settembre 2014 at 01:46

    Che dire?
    Emozionante.
    Coinvolgente.
    Malinconico.
    In grado di toccare corde nascoste.
    Grazie Alfredo.

  20. avatar
    alfredo 8 Settembre 2014 at 21:35

    Ora anche in versione video per youtube
    Gustevelo possibibilmente a schermo interno lasciandovi trasportare dall’atmosfera rarefatta della musica dei Sigur Ros:

    • avatar
      Mongo 8 Settembre 2014 at 23:55

      Fuser for President!!! 😉

    • avatar
      Martin 9 Settembre 2014 at 08:40

      Inimitabile Alfredo… gli voglio bene a questo ragazzaccio dai capelli brizzolati perché è sempre se stesso in tutte le cose che fa, senza risparmiarsi mai…

  21. avatar
    The dark side of the moon 8 Settembre 2014 at 23:19

    Fantastico!!!
    Ho un debole per quelle terre del Nord e quando vedo certi video mi sembra di esserci vissuto in vite precedenti.
    Chissà…
    Bobby aveva ritrovato forse quello che cercava in quei posti, quell’identità perduta a causa della strumentalizzazione politica della sua immagine.
    Bobby voleva solo giocare a scacchi perché solo attraverso gli scacchi poteva esprimersi ma il sistema glielo poteva permettere solo a certe condizioni e lui, che non era incline ai compromessi, non poteva accettarlo.
    L’Islanda è stata il suo rifugio, un luogo che ha rappresentato la simbiosi perfetta col suo stile, il suo modo di essere.

  22. avatar
    DURRENMATT 9 Settembre 2014 at 20:32

    …e, invece, per Bobby l’Islanda era diventata una “prigione” come hanno dichiarato Oddsson e Sverrisson, se non ricordo male, membri del Comitato “Rjf”. E’ stato un uomo di grandissimo spessore, purtroppo, totalmente incompreso. Ammiro il suo “arrendersi”…è stato grande sino alla fine.

  23. avatar
    The dark side of the moon 9 Settembre 2014 at 20:48

    Questo mi sfuggiva, pensavo in effetti il contrario perché avevo collegato idealmente il carattere di Bobby a quei luoghi selvaggi e ribelli, malinconici e incontaminati per certi versi dove la natura è ancora padrona del tempo.
    Sarebbe interessante approfondire…

  24. avatar
    Giangiuseppe Pili 12 Settembre 2014 at 17:17

    Un reportage molto gradevole ed emozionante, per tutti noi scacchisti. Anche per chi Fischer era un mito solo sulla scacchiera. Che, in fondo, non è poi così poco. Un caro ringraziamento ad Alfredo!

  25. avatar
    alfredo 6 Febbraio 2015 at 13:01
  26. avatar
    DURRENMATT 6 Febbraio 2015 at 15:10

    …”Queste partite sono una montatura!Kasparov dovrebbe rispondere alle mie accuse!Lo si dovrebbe sottoporre a un test con la macchina della verità,allora tutto il mondo vedrebbe cos’è una bugia!” (docu-film Me&Bobby Fischer) …e ancora…”Ci volle del tempo prima che Bobby accettasse il fatto di stare morendo,ma quando ciò avvenne spiegò subito a Sverrisson di non volere nessuna fanfara nè alcun genere di CIRCO MEDIATICO,solo un semplice funerale da svolgersi in forma rigorosamnte privata.Nel tentativo di garantirsi fino alla fine il massimo controllo,espresse chiaramente la volontà che nessuno dei suoi NEMICI partecipasse al funerale:coloro che a suo parere lo avevano sfruttato o con cui era entrato in rotta.E soprattutto non avrebbero dovuto esserci giornalisti,videocamere o TURISTI perdigiorno.Sverrisson organizzò il funerale attenendosi scrupolosamente alle ultime volontà di Bobby [..] Nel giro di poche settimane iniziarono ad arrivare da Reykjavìk autobus,a volte persino due o tre al giorno, carichi di TURISTI perdigiorno che Bobby aveva così disperatamente provato a evitare”(Brady F.)

  27. avatar
    alfredo 6 Febbraio 2015 at 19:51

    Tengo a precisare questo :
    il MIGLIOR amico di Bobby Fischer mi ha comunicato di aver messo il video sul sito web del suo chess – club e in poco tempo questo ha ricevuto moliti ” I like”
    trattandosi di lettera con contenuti anche personali non posso divulgarla pubblicamente ma saro’ ben lieto di farla vedere in forma privata a chi lo volesse.

  28. avatar
    alfredo 6 Febbraio 2015 at 19:54

    Einar S. Einarsson
    questo è il nome
    chi sia lo si puo’ sapere leggendo la biografia di Fischer .

  29. avatar
    alfredo 24 Febbraio 2015 at 09:13

    Cari amici
    un stralcio di una recente intervista al Terribile Viktor

    E. Surov: Well, then let’s talk about Kasparov and Karpov. Who do you appreciate more as a chess player?

    V. Korchnoi: Kasparov’s chess is much better than Karpov’s.

    G. Sosonko: Better even than Fischer’s?

    V. Korchnoi: (smiling, with a characteristic smooth hand gesture) Fischer… Fischer is in a class by himself.

    ” A CLASS BY HIMSELF ”

    Ho visto le visualizzazione del io video su youtube .
    Superate le 500
    Gli amici diSoloscacchi potrebbero aiutarmi ad arrivare a 1000 ? il mio target diciamo.
    La cosa piu’ semplice sarebbe , per chi possiede un profilo fb sarebbe pubblicarlo sullo stesso .
    Per me sarebbe proprio una bella soddisfazione ❗
    Una buona giornata a tutti , amici 🙂

  30. avatar
    Daniele Cavazza 7 Gennaio 2018 at 18:53

    Grazie del report! mi ha aiutato ad andare sulle tracce di bobby nel mio recente viaggio in Islanda. un aggiornamento: la scacchiera utilizzata per il campionato del mondo è ora nel Bobby Fischer Center, in tutto il suo splendore al centro della sala della mostra.

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