FIDE Grand Prix Series 2014-2015

Scritto da:  | 12 Settembre 2014 | 26 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati, Internazionale, Tornei

FIDE Grand Prix 8

Qualificato per: Rating Rank Baku 2014 Tashkent 2014 Teheran 2015 Khanty 2015
Caruana, Fabiano ITA Rating List 2801 3 x x x
Grischuk, Alexander RUS Rating List 2789 4 x x x
Nakamura, Hikaru USA Rating List 2782 7 x x x
Karjakin, Sergey RUS Rating List 2777 8 x x x
Vachier-Lagrave, Maxime FRA World Cup 2013 2768 9 x x x
Giri, Anish NLD President Nominee 2758 11 x x x
Dominguez, Leinier CUB Rating List 2756 13 x x x
Mamedyarov, Shakhriyar AZE Rating List 2756 12 x x x
Gelfand, Boris ISR Rating List 2748 17 x x x
Jakovenko, Dmitri RUS AGON Nominee 2747 18 x x x
Svidler, Peter RUS Rating List 2732 22 x x x
Andreikin, Dmitry RUS World Cup 2013 2722 31 x x x
Radjabov, Teimour AZE AGON Nominee 2717 33 x x x
Kasimdzhanov, Rustam UZB AGON Nominee 2706 43 x x x
Tomashevsky, Evgeny RUS World Cup 2013 2701 46 x x x
Ghaem Maghami, Ehsan IRN AGON Nominee 2591 254 x x x

Forse già l’avrete letto, la FIDE ha diramato la lista dei partecipanti al prossimo ciclo del FIDE Grand Prix, dal quale usciranno anche due partecipanti al prossimo torneo dei Candidati (sempre che le regole rimangano le stesse):  qui l’annuncio,

Oltre alla nota distribuzione particolare delle città ospitanti (spicca la mancanza di qualunque grande città “occidentale” o cinese), l’elenco dei nomi può sollevare qualche rapido commento:

  • Non ci sono Carlsen e Anand (non è una sorpresa).

  • Non c’è Aronian, forse perché sarà comunque un candidato per Elo (o forse per il discorso Armenia-Azerbaijan?).

  • Non c’è Topalov (che ha vinto l’ultima edizione): non è chiaro perché, ma forse anche lui si qualificherà via Elo.

  • Non c’è Kramnik, che non è tanto sicuro che si qualificherà per l’Elo. Che mediti il ritiro? Qualcuno ne sa qualcosa?

  • Svidler è qualificato per “Rating List”: al di là della forza e della simpatia per il giocatore, essere attualmente n.22 ed essere selezionato per il rating stona un po’.

  • AGON ha nominato Jakovenko (attuale n.18), Radjabov (attuale n.33), Kasimdzhanov (attuale n.43) e Ghaem Magham (attuale n.254): ovvie le scelte in onore del Paese ospitante, anche se onestamente Radjabov ha ottenuto un po’ troppi favori ultimamente, non giustificati dalla sua forza al momento.

  • Il Presidente FIDE ha nominato Giri (attuale n.11): scelta condivisibile, ma dispiace non vedere So (attuale n.14).

  • Non ci sono giocatori armeni e ucraini: la decisione di Aronian e il calo di prestazioni di Ivanchuk lo possono spiegare, ma certo la mancanza si nota.

  • Non c’è nessun cinese: effettivamente la notevole forza del movimento non ha ancora generato un top-10 (discorso interessante da affrontare)

  • Allargando il ragionamento, non c’è nessun rappresentante delle 3 squadre che sono salite sul podio alla recenti Olimpiadi di Tromsø.

FIDE Grand Prix 4

Baku (Azerbaigian)

FIDE Grand Prix 2

Tashkent (Uzbekistan)

FIDE Grand Prix 3

Teheran (Iran)

FIDE Grand Prix 1

Khanty Mansiysk (Russia)

L’aspetto più piacevole e nuovo, in quel tabellone, è per noi la dicitura “ITA” in prima fila. Ma … qui cambiamo pagina (o meglio apriamo una parentesi) ed annunciamo un argomento sul quale presto vorremmo ritornare con maggiore ampiezza.

Se le istituzioni e la federazione si lasciano sfuggire questo momento per tentare in Italia l’auspicato rilancio del movimento scacchistico (come ad esempio accaduto nell’ultimo decennio in Francia) sarebbe imperdonabile, sarebbe tutto inutile. Per il momento ci pare non stia accadendo nulla, non si muove foglia: nessun grande maestro è intervenuto in nessuna Tv per parlare delle partite di Caruana a Saint Louis, poche righe su pochi quotidiani con poche notizie imprecise e frettolose e con poca voglia di approfondire, nessuna iniziativa volta a smuovere il generale disinteresse, solito atteggiamento distaccato della gente comune nei confronti dei giocatori di scacchi.

separator4

Torneremo sull’argomento “Scacchi in Italia” con un articolo a parte nelle prossime settimane. Prenderemo spunto da un mini-sondaggio che l’Istituto Piepoli ha svolto nei giorni scorsi in collaborazione con la FSI (che ha impostato i quesiti) e che forse non conoscete. Questo.

Ad un campione di 500 persone (ovviamente rappresentativo della popolazione italiana) sono state rivolte due domande, immediatamente dopo il trionfo di Fabiano Caruana nella Sinquefield Cup. Ecco le domande ed ecco le risposte.

Recentemente l’italoamericano ventiduenne Fabiano Caruana ha vinto un supertorneo di scacchi tenutosi a Saint Louis, battendo tutti i più forti scacchisti del mondo. Lei aveva sentito parlare di questa vittoria?

Risposta: SÍ 12%, NO 88%

A suo avviso praticare il gioco degli scacchi è un’attività che:

Si addice a persone con intelligenza sopra la media (risposta scelta dal 36% degli intervistati); praticata da persone solitarie e riflessive (35%); che sarebbe meglio sostituire con della sana attività fisica (12%). Il 17% non ha opinione.

FIDE Grand Prix 5

E va bene. O forse no. Ma concludiamo col tema di partenza e diamo le date dei quattro megatornei FIDE Grand Prix.

A Baku si giocherà dall’ 1 al 15 ottobre prossimi, a Tashkent dal 20 ottobre al 3 novembre 2014, a Teheran dal 14 al 28 febbraio 2015 e a Khanty Mansiysk dal 13 al 27 marzo 2015.

Il programma sarà identico per i 4 tornei, con due giorni di riposo dopo il 5° e il 9° turno. Ultima annotazione: sarà un bel tour de force per 8 giocatori (fra i quali è capitato proprio il nostro Fabiano), ovvero gli otto che prenderanno parte ai primi due tornei. Fra Baku e Tashkent intercorre infatti meno di una settimana. Praticamente una “full immersion” lunga tutto il mese di ottobre ed oltre. Non si poteva lasciare un intervallo un poco maggiore tra i primi due tornei? Mah!

In ogni modo, per ora non ci resta che dire: forza Fabiano!

FIDE Grand Prix 6

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26 Commenti a FIDE Grand Prix Series 2014-2015

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    Jas Fasola 12 Settembre 2014 at 23:06

    Quello che conta e’il torneo dei Candidati a cui Caruana dovrebbe partecipare comunque per l’elo. A quello insieme a lui ci sara’ Anand o Carlsen.

    Intanto fra sei giorni in Sudafrica i mondiali juniores http://2014wycc.co.za/2014wycc/Home.html
    Vi parteciperanno ben 27 norvegesi (contro solo tre svedesi!): avere il campione del mondo aiuta.

    • avatar
      alfredo 13 Settembre 2014 at 12:23

      ma noi avremo Luca Moroni ….
      l’ Italia non ha mai avuto un campione del mondo Under …
      chissà

      • avatar
        Jas Fasola 13 Settembre 2014 at 13:04

        lo so, lo so, avete uno squadrone, ben quattro over 2200 (noi polacchi ne abbiamo solo due) e due “top 10”.

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    paolo bagnoli 12 Settembre 2014 at 23:07

    Non seguo – per non rischiare la dissociazione mentale – le “regole” alla base di questi diritti/inviti, ma auguro a Caruana altri successi che confermino la sua estrema prossimità alla vetta mondiale. Seguirò ovviamente, per quanto mi sarà possibile, le singole partite.

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    fds 13 Settembre 2014 at 11:17

    Non ho visto le trasmissioni, ma ho letto che gli ultimi 3 turni di S. Louis sono stati seguiti in diretta da Sky, inframmezzando con altri sport.
    Il commentatore in studio, che si aiutava con una scacchiera da tavolo e non da parete, non era un GM ma un Maestro.
    Sarò banale, ma voglio sottolineare che essere GM automaticamente non abilita ad essere un buon divulgatore, a coinvolgere lo spettatore, a fare spettacolo, che è quello che in genere ci si aspetta da una trasmissione sportiva. Come esempio, per essere un buon Istruttore Giovanile non servono tanto qualifiche agonistiche elevate, ma altre qualità.
    In questo tipo di trasmissioni non credo sia utile o necessario l’analisi precisa della posizione (per quello ci sono i motori, anche se non sempre 😉 ), ma è richiesta la capacità di rendere piacevole uno spettacolo che è difficile da seguire per chi non è già appassionato o competente.

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      The dark side of the moon 13 Settembre 2014 at 14:08

      Ciao fds, d’accordo con quanto scrivi, volevo però chiederti cosa ne pensi delle nuove regole FIDE entrate in vigore a Luglio.
      Secondo il mio parere è assurdo il K40 agli under 18.
      Ho visto 1N diventate CM nel giro di 2-3 tornei, 3N diventate 1N etc…
      Io non sono un under 18 ed ho quindi il K20; per quale motivo giocando con un under 18 la mia variazione di Elo sarebbe pari alla metà della sua?
      Questi signori che partoriscono simili sciocchezze hanno mai fatto qualche torneo?
      Inflazionare l’Elo nelle categorie nazionali creando “finti” CM non mi sembra una buona politica per incentivare i ragazzini a giocare tornei.
      Forse si sono accorti quelli della FIDE che dare l’Elo Fide a 1200 è stato uno sbaglio?
      Se cosi fosse hanno rimediato con un altro sbaglio.
      Questo è quello che penso.
      Condividete?

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        fds 13 Settembre 2014 at 19:55

        Ciao Dark.

        Devo preliminarmente confessare che tutte o quasi le tematiche legate al rating non mi appassionano moltissimo 🙂 , e di seguito motivo.

        L’Elo nacque come sistema di valutazione dei professionisti (nel 1960 negli USA, nel 1970 fu adottato dalla FIDE, nel 1972 fu pubblicata la prima lista italiana), quindi finalizzato agli inviti, alle selezioni e cose simili.

        Con l’allargarsi del numero dei praticanti, nel tempo se n’è cambiata la finalità (e la filosofia), e lo si è esteso a tutti.
        Oggi, a sentire i discorsi dei giocatori di torneo, è diventato una Divinità alla quale tutto va sacrificato :mrgreen:
        L’Elo generalizzato ha forse fatto perdere un poco di vista il piacere di giocare la partita di torneo per il gusto di giocarla, o di finalizzare il torneo – da un punto di vista agonistico – alla classifica finale. E’ un continuo susseguirsi di calcoli mentali prima ma anche durante la partita: se patto guadagno/perdo tot; se perdo la partita sono alla canna del gas :mrgreen: I sw di gestione torneo calcolano la “previsione Elo” del turno, ma io non pubblico nemmeno le variazioni a fine turno: solo a fine torneo, beccandomi a volte qualche rosicata da parte di giocatori e organizzatori.

        Dopo questa doverosa premessa, entriamo nel merito di quanto scrivi.
        Per anni la FIDE ha studiato la faccenda con apposite commissioni e simulazioni, fatte da esperti della materia. Le conclusioni tecniche erano chiare ma, quando si è passati alla fase decisionale, come sempre accade quelle “politiche” hanno prevalso. Come risultato nell’ultimo quinquennio abbiamo assistito a un balletto di decisioni prima approvate e pubblicate e poi all’improvviso revocate, seguite via via da ripensamenti e aggiustamenti. Insomma un casino!

        L’Elo è un sistema statistico, e come tutti i sistemi diventa affidale solo se l’oggetto della misura è numericamente consistente e affidabile.
        Quindi la premessa di una buona misurazione sono molte partite e un rating stabile.
        Secondo te i rating di:
        – un giovane in crescita tecnica
        – chi gioca poco o nulla
        – chi è in decrescita tecnica
        sono affidabili? Ovviamente no.

        Prendiamo il caso – diffuso – del ragazzino che sta esplodendo tecnicamente.
        Casomai in primavera ha un rating da 3N ma vale già una 1N o addirittura il titolo da CM e, giocando l’intera estate arriva a queste qualifiche superiori (quando ero istruttore ho visti parecchi casi).
        Il K40 serve (secondo la FIDE) a dare velocemente al ragazzino quanto merita e vale. In tal modo gli si “stabilizza” il rating, rendendo più affidabile le misurazioni successive, dove con questo intendo le variazioni Elo sue e **per l’avversario**.
        Come è concepito il sistema Elo, se un punteggio è per un qualsiasi motivo sovra dimensionato, il sistema in automatico lo aggiusterà verso il basso nel prosieguo agonistico, e in poco tempo (poche partite).

        Immagino che quanto ho esposto non è quanto desideravi leggere :mrgreen: , quindi per rendermi definitivamente odioso ti informo che da luglio la soglia di entrata in lista è scesa da 1200 a 1000.

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          The dark side of the moon 13 Settembre 2014 at 20:56

          No figurati…mi interessava un parere di un arbitro esperto.
          L’Elo di ingresso a 1000 è ancora peggio che a 1200 secondo il mio modesto parere.
          Ma se un povero Cristo prende un Elo simile ed è un over 18 cosa fa…continua a giocare per la gloria?
          Detto questo e tolti di mezzo i pro e i contro di certi cambiamenti: non potrebbe la FIDE a questo punto togliere definitivamente gli Elo nazionali e variare i K a seconda delle categorie di appartenenza in modo da tenere certi parametri più a lungo possibile?

          • avatar
            fds 13 Settembre 2014 at 22:51

            Chi entra il lista Elo con 1000, per cosa altro dovrebbe giocare oltre la gloria o, se preferisci, se non avesse Elo, per quale motivo gioca oltre il piacere di farlo?
            E’ questo il punto che intendevo sostenere prima: se si è un amatore non si dovrebbe giocare per l’Elo, che dovrebbe rimanere sullo sfondo e non essere in primo piano. Però mi rendo conto che solo per il fatto di dover usare molte volte il condizionale, questi oramai appaiono discorsi di retroguardia.
            La FIDE non ha il potere – ne l’interesse – di togliere di mezzo le liste nazionali, che esistono più o meno ovunque. E compito di una federazione nazionale lasciare o meno le cose come stanno.

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              The dark side of the moon 13 Settembre 2014 at 23:51

              Il tuo discorso l’avevo capito ma mi è sembrato un pochino idealistico nel senso che il 90%-95% degli scacchisti si può considerare “amatore”, ossia non campa di scacchi e per fare tornei oltre a dedicare tempo libero spende anche dei bei soldini tra iscrizioni e spostamenti vari…
              A questo punto sarebbe più comodo giocare al circolo o tra amici…
              Non si ha la pretesa di diventare Maestri ma almeno la soddisfazione di scalare qualche categoria… 😐

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                Giancarlo Castiglioni 14 Settembre 2014 at 21:32

                L’obbiettivo di chi gioca a scacchi dovrebbe essere quello di vincere delle partite e dei tornei, non quello di passare di categoria o di guadagnare punti ELO.
                Oltre tutto la promozione immeritata ottenuta con trucchi strani (patte strategiche, tornei scelti perchè con giocatori deboli o peggio) è controproducente.
                Il risultato sarà di arrivare regolarmente a fondo classifica nella categoria superiore e
                di essere strapazzati regolarmente dagli avversari; così ci si deprime ed è più difficile imparare.
                Infatti è molto discutibile il luogo comune che si impara di più giocando con avversari più forti.
                Si impara certamente, ma in genere le partite sono tentativi di resistenza in posizione inferiore in cui l’altro ha l’iniziativa.
                Per me si impara di più contro avversari inferiori, dove bisogna capire dove e perchè l’avversario sbaglia, prendere l’iniziativa e poi portare a casa il punto senza correre rischi.
                Altro problema sono le patte premature per non perdere punti ELO, occasioni perdute di fare esperienza specialmente nei finali.
                Quando si riesce a diventare più forti del livello medio della propria categoria, la promozione arriva senza particolari problemi.
                Queste cose bisogna dirle, poi se i giocatori le capiscono bene, altrimenti peggio per loro.

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    maskeret 13 Settembre 2014 at 11:36

    Concordo con quanto detto da fds.
    In quel genere di trasmissioni non è necessario che mi facciano nemmeno vedere la partita o che a commentarla sia il GM che l’ha giocata … quel genere di trasmissione non deve dire *a me* che gli scacchi sono una cosa buona e giusta, ma deve dirlo *ad altri*, cioè a chi NON è già appassionato come noi, o che addirittura non sa nemmeno giocare.
    Io se voglio vedermi la partita *so già* come fare (me la scarico in pgn e via discorrendo …;)

    Ne approfitto per chiedere alla redazione da chi hanno saputo che le domande del sondaggio sono state “impostate” dalla FSI, perché a me non risulta proprio …

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    DURRENMATT 13 Settembre 2014 at 15:39

    … il Caruana rappresenta un “problema” per il Movimento Scacchistico Italiano.Il razionale di questa mia convinzione risiede nel dato interessantissimo e tutto da decifrare… “Non c’è nessun cinese: effettivamente la notevole forza del movimento non ha ancora generato un top-10″…. naturalmente forza Fabiano,ci mancherebbe!!

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    Marramaquis 13 Settembre 2014 at 16:59

    A fds, the dark side e maskeret.
    La presenza televisiva (e altresì su ogni mezzo di informazione) di uno o più GM non la intendevamo certo come finalizzata alla analisi di una o più posizioni (per questo, è chiaro, basta un maestro o un candidato con buone capacità esplicative), ma come dovere morale, da parte dei massimi rappresentanti dello scacchismo italiano e delle istituzioni che lo rappresentano, di ESSERCI nei momenti topici. Altrimenti che cosa ci stanno a fare tanti GM in questo Paese?
    Pertanto si doveva chiedere la partecipazione e partecipare con elementi di alto profilo a trasmissioni televisive (e altro ancora). Ciò al fine di dare la maggior forza emblematica possibile ad un momento, significativo e insolito, che avrebbe richiesto, da parte di tutti, l’utilizzo di tutte le migliori cartucce in circolazione.
    Così, dispiace dirlo, proprio non è stato. Tra essere e non essere, per l’ennesima volta si è scelto di NON essere.

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      Roberto Messa 13 Settembre 2014 at 17:38

      Un’altra che sarebbe stato bello vedere in TV è Maria Grazia De Rosa che magari sarebbe riuscita a trasmettere le sue emozioni (seppur contradditorie, immagino) avendo vissuto tutto l’evento a fianco dei protagonisti, inclusa la cena di gala per il compleanno di Rex Sinquefield.
      Tra l’altro l’ex campionessa italiana è già stata in TV qualche anno fa, ricordate?

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        Filologo 13 Settembre 2014 at 17:57

        Come se fosse ieri… Era un’identità nascosta ai Soliti Ignoti, e il concorrente disse che secondo lui la De Rosa organizzava crociere per single…

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      Jas Fasola 13 Settembre 2014 at 17:59

      Trasmissione di scacchi all’italiana: poco tempo per organizzare la trasmissione a Milano = budget zero = arrangiamoci :mrgreen:
      Bravo comunque Nicolo’.

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      The dark side of the moon 13 Settembre 2014 at 18:15

      Si, da questo punto di vista hai ragione.
      La tua frase:”Tra essere e non essere, per l’ennesima volta si è scelto di NON essere”
      è in perfetta sintonia con quanto si deduce dall’ultimo editoriale di “Torre e Cavallo” :
      “….la FSI ha stabilito un suo record: tre astensioni ufficialmente dichiarate in tre tornate elettorali consecutive (Torino 2006, Khanty Mansiysk 2010 e Tromsø 2014) 😯
      Il riferimento era alla riconferma di Ilyumzhinov.

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    Roberto Messa 13 Settembre 2014 at 17:24

    Sul piano della comunicazione, io credo che comunque sarebbe importante portare in TV un grande maestro giovane e spigliato come Axel Rombaldoni, ammesso che abbia la vena giusta per spiegare le partite in modo accattivante. Anche se non le seguo, mi pare che in tutte le trasmissioni di sport avere in studio un “personaggio” sia considerato un plusvalore.

    Aggiungo alcuni dati che ho letto su Chessbase e che mi sembrano incoraggianti. Il sito web ufficiale della Sinquefield Cup (uschesschamps.com) ha ricevuto una media di 1.100.000 hit al giorno con visitatori letteralmente da tutto il mondo (da 192 paesi). In prima fila ovviamente gli USA con il 20% dei contatti, seguiti da Francia 8% e da Italia, Germania e Russia con il 6% ciascuna. Al 5% Gran Bretagna, Olanda, Norvegia e Spagna… E la Cina? Non pervenuta.
    Vuol dire 60.000 hits al giorno dall’Italia solo per il sito ufficiale, senza contare tutti quelli che hanno seguito le dirette su Chessbomb, Playchess ecc. o letto notizie e scaricato partite da un’infinità di altri siti italiani e stranieri.

    Significativo è inoltre che l’organizzazione di Saint Louis ha speso per la produzione dei materiali televisivi e web più di trecentomila dollari.

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    DURRENMATT 13 Settembre 2014 at 20:13

    …Il problema fondamentale da affrontare è dare VISIBILITA’ al gioco e contattare, così, il grande pubblico. A questo proposito ci sarebbero tanti personaggi “famosi” e per giunta scacchisti da coinvolgere in progetti televisivi. Morricone(2N e un “malato” di scacchi),Luttazzi (bellissimo un suo aforisma:”Il sesso non è tutto nella vita:ci sono gli scacchi!”;),Odifreddi(personaggio dissacrante perfetto per il nostro mondo.Immaginatevi il prof che incanta i telespettatori raccontando aneddoti a sfondo scacchistico ad esempio la partita tra Spassky e Nash,il protagonista de “A beautiful mind”, giocata al festival della Matematica tenutosi a Roma nel 2007), Roberto Vecchioni (il suo libro “Scacco a Dio” contiene un capitolo che narra la storia romanzata dell’inconro mondiale Capablanca-Alekhine), Neri Marcorè(giocatore posizionale che ama la partita Spagnola…”e se l’avversario non collabora improvviso!”… con tesi di laurea sulla storia degli scacchi, pensate quanto è fissato!), Roberto Cotroneo(uno dei maggiori critici letterari italiani autore de “Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome” un racconto che presenta come co-protagonista Byrne utilizzato per parlare di Fischer),Enrico Ruggeri (che ha intitolato un suo disco Difesa Francese) giusto per citare dei nomi.La verità è che non siamo pronti come Movimento a gestire l’impatto Caruana …resiste, purtroppo, una mentalità feudale oltre all’assenza totale di POLITICA SPORTIVA…P.S. in Cina c’è la censura sul Web.Spiegherebbe i zero contatti.

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    alfredo 13 Settembre 2014 at 23:46

    tra i personaggi per cui gli scacchi hanno rappresentato qualcosa di importante nella vita proprio uno ci ha lasciato oggi .
    Gianluigi Melega

    http://www.repubblica.it/cultura/2014/09/13/news/gianluigi_melega_morto-95644455/?ref=HRER2-1

    Giornalista scrittore , politico ,socio negli anni 70 della SSM nel 1972 con altri amici prese l’aereo e volò in Islanda per seguire il Match Fischer – Spassky
    Un ricordo con stima e simpatia

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    paolo bagnoli 14 Settembre 2014 at 22:26

    Trovo interessante la proposta di Durrenmatt. Coinvolgere personaggi noti al grande pubblico per le loro attività non scacchistiche sarebbe sicuramente positivo, ma… COME fare arrivare al suddetto grande pubblico il loro “messaggio”? Qualunque tipo di pubblicità a pagamento esce sicuramente da un eventuale budget federale. Perchè la FSI non fa un tentativo (al massimo va male…;) di ottenere da qualche rete nazionale alcuni spot del tipo “pubblicità progresso”? Forse la mia è pura utopia, ma tentar non nuoce (credo).

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    Marramaquis 15 Settembre 2014 at 09:12

    A Maskeret (in merito al “sondaggio” e per conto della redazione):

    “A lei non risulta” perché è lei che SPEDISCE TUTTI i comunicati stampa della FSI oppure “a lei non risulta” perché lei RICEVE TUTTI i comunicati stampa della FSI?
    In ogni caso lei indirettamente è venuto a confermarci che la FSI non ha fatto proprio nulla, o meglio che si è limitata ad un “copia-incolla” di una informativa giuntale dall’Istituto Piepoli, rigirandola senza capire (ovvero sottovalutando la circostanza) che il lettore sarebbe stato facilmente tratto in inganno da una maldestra impostazione del genere in cui, parlandosi inizialmente in terza persona e poi in prima persona, non si capisce bene “chi abbia fatto cosa”.

    Ma allora lei ci porta a concludere che le cose stanno anche peggio di quanto ritenevamo. Per due motivi. Il primo è che così le qualità di comunicazione della FSI si dimostrano inadeguate in un’occasione eccezionale come l’exploit di Caruana. Il secondo è che in questo momento ad un sondaggio del genere avrebbe potuto, prima ancora di Piepoli, pensarci la stessa FSI. Che forse sarebbe riuscita a fare meglio dei “non addetti ai lavori” (scacchisticamente parlando) di Piepoli.
    SoloScacchi la ringrazia comunque della osservazione.

    • avatar
      delpraub 15 Settembre 2014 at 09:43

      C’è una cosa che non capisco riguardo a questo sondaggio.
      Non ne ho trovato traccia sul sito della FSI (cosa molto strana, visto che ne ha fatto addirittura un comunicato stampa) e i risultati sono apparsi solo su SoloScacchi e un altro paio di blog scacchistici, ma non sono stati pubblicati da nessuna rivista o giornale (neanche dall’Istituto Piepoli).
      Siccome non ho memoria di altri sondaggi recenti di merito scacchistico, pensavo che la FSI, anche se fosse stata non coinvolta nella sua preparazione, ne avrebbe fatto buon uso per qualche comunicazione sul fatto che il 12% di italiani a conoscenza della vittoria di Caruana sia tanto o poco (e magari fare qualche riflessione su cosa poter fare per sfruttare questa fantastica occasione di sollevare l’attenzione generale sugli scacchi).

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      maskeret 15 Settembre 2014 at 10:59

      Ossignore … ma io mica volevo fare polemica o cosa.
      “A me non risulta” perchè nessuno ha contattato la FSI per formulare le due domande o quel che è.
      E’ stata una iniziativa dell’istituto Piepoli, Capece ne è venuto a conoscenza e lo ha diramato. Punto e basta.
      Per come avete scritto l’articolo sembra invece che le domande le abbia preparate la FSI, e questo semplicemente non è vero, sia che le domande siano buone o cattive o quello che volete.
      Io sono SOLO un impiegato della FSI e volevo semplicemente correggere un errore nell’articolo, esattamente come fa qualunque scacchista quando legge strafalcioni negli articoli che parlano di scacchi sulla stampa generalista (e in queste ultime settimane di strafalcioni ne sono stati corretti parecchi).
      Ripeto: io sono SOLO un impiegato e non ho ALCUN POTERE su quello che fa o non fa la FSI.

      • avatar
        Marramaquis 15 Settembre 2014 at 20:48

        Non si meravigli né si ritenga accusato di nulla, Maskeret: noi abbiamo semplicemente spiegato (ad un impiegato) i motivi per i quali, leggendo quel comunicato, sembra che le domande le abbia predisposte proprio la FSI, la quale, pertanto, è la madrina di quello che lei definisce “strafalcione”.
        Tutto qui.

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