Szymon Abramowicz Winawer

Scritto da:  | 17 Settembre 2014 | 9 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Winawer 5
Nel 1838 Varsavia non era, come oggi, la capitale della Polonia, ma semplicemente il centro amministrativo della provincia polacca dello sterminato impero russo, divenuta tale circa mezzo secolo prima quando le “Tre Aquile” (Russia, Austria e Prussia) si erano divise le spoglie della defunta confederazione polacco-lituana.
Winawer 1A Varsavia viveva e prosperava la numerosa famiglia di Abram Winawer, un commerciante di liquori e di generi di drogheria, oltre che proprietario di numerosi immobili cittadini. Il 6 marzo di quell’anno nacque Szymon (il nome venne scelto, come da tradizione ebraica, dai testi sacri) che andò ad aggiungersi alla già numerosa prole di Abram.
In casa Winawer si giocava a scacchi, e Szymon ereditò la passione per il gioco da padre e fratelli, iniziando, ancora adolescente, a frequentare i café scacchistici di Varsavia. Di tanto in tanto, anche per motivi di istruzione, si recava a San Pietroburgo, dove trovava avversari in grado di impegnarlo a fondo ma di batterlo con sempre minore frequenza. Si era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, ma il padre lo associò ben presto all’azienda di famiglia, e gli studi universitari di Szymon subirono una sosta che, con gli anni, divenne definitiva. Giocava a scacchi  con almeno sei dei suoi nove fratelli, ma la sua supremazia sugli altri era tale da togliergli parte del divertimento: a San Pietroburgo, invece, aveva conosciuto un giovane appassionato, Mikhail Cigorin, al quale aveva impartito diverse “lezioni” che l’allievo mise gradualmente a frutto.
Il suo stile di gioco era improntato ai criteri dell’epoca, ma la sua creatività sulla scacchiera era praticamente inesauribile; pur non avendo mai preso in mano un manuale di scacchi, Szymon aveva capito che, una volta uscito dalla fase di apertura con una posizione “accettabile”, sarebbero stati medio gioco e finale a decidere dell’esito della contesa. Passati i vent’anni Szymon era sicuramente il miglior giocatore di Varsavia e, probabilmente, dell’intero impero zarista, ma la sua fama restava rinchiusa entro i confini di quest’ultimo.
Winawer 3Fu con un certo stupore, quindi, che gli appassionati francesi videro comparire il nome di “Simon Winawer” tra gli iscritti al torneo internazionale di Parigi del 1867 e fu con ancora maggior stupore che, scorrendo la classifica finale, videro il nome del ventinovenne polacco al secondo posto davanti all’emergente Steinitz ed alle spalle di quello che, in quel periodo, sembrava essere “l’imbattibile” Kolisch.
Szymon intascò il premio e tornò a Varsavia giusto in tempo per vincere quello che venne considerato il Campionato Polacco mentre Löwenthal, sulla rivista di Staunton, lo definiva “piovuto dal cielo” (“dropped from the clouds”), visto che prima di allora il suo nome era assolutamente sconosciuto agli scacchisti dell’Europa occidentale.
Winawer ricompare in Germania nel 1870 al “torneo delle cannonate” di Baden-Baden, vinto da Anderssen, ed il suo risultato non è certamente soddisfacente, anche se si toglie la soddisfazione di battere il primo classificato. Poi scompare dalla circolazione per alcuni anni, continuando tuttavia a frequentare San Pietroburgo dove il suo “allievo” Cigorin si stava mettendo in luce; nella capitale russa batte in match Schumov e ricompare a Lipsia nel 1877, al torneo indetto dalla Mitteldeutsche Schachbund, piazzandosi al quarto posto dopo Louis Paulsen, Adolf Anderssen e Johannes Zukertort, ed anche in questa occasione battendo il vincitore nello scontro diretto.
L’anno seguente è a Parigi, iscritto all’importante torneo internazionale organizzato in occasione dell’Esposizione Universale che doveva dimostrare al mondo intero la rinascita della Francia dopo la tremenda batosta subìta nel ’70 da parte della Prussia. Vennero invitati dodici Maestri che disputarono un doppio girone all’italiana al termine del quale si trovarono al vertice della classifica Winawer e Zukertort, con un notevole 16 1/2 su 22 (un bel 75 %!), lasciandosi alle spalle giocatori come Blackburne, Mackenzie, Bird, Rosenthal, Mason ed Anderssen. Un primo spareggio tra Winawer e Zukertort per l’assegnazione dei premi in denaro ed in vasi di Sévres si concluse in parità (due patte) mentre il secondo spareggio vide la vittoria di Zukertort.
Winawer 4Questo successo lanciava Winawer verso le vette dello scacchismo europeo, ma ancora una volta il polacco scomparve dalla scena, dovendo dedicarsi agli affari di famiglia: era, in fondo, un autentico dilettante. Da molte sue partite emerge l’aspirazione a provocare, nello schieramento avversario, un Pedone doppiato, sintomo di una sua tendenza ad avviarsi verso un finale favorevole. Nel 1881 lo troviamo a Berlino, al torneo del congresso tedesco, manifestazione stravinta da Blackburne con uno strepitoso 14 su 16; dopo il secondo classificato Zukertort, il terzo e quarto posto ex aequo furono della coppia Winawer/Cigorin.
Quest’ultimo risultato gli valse l’invito al grande torneo internazionale di Vienna del 1882, una autentica maratona scacchistica (18 concorrenti a doppio turno) che si svolse dal maggio al giugno, e che vide al vertice della classifica finale il redivivo “campione mondiale” Steinitz ed il polacco Szymon Winawer (24 punti, nessuno imbattuto), che superarono giocatori della forza di Zukertort, Mason, Mackenzie, Blackburne, Louis Paulsen, Weiss e Cigorin, l'”allievo” di San Pietroburgo. Questo successo collocava il dilettante Winawer ai vertici dei valori mondiali, ma ancora una volta il quarantaquattrenne polacco, che continuava ad ammorbare le sale da gioco con i suoi sigari da poco prezzo, venne richiamato dai doveri di famiglia, che lo portavano in varie località europee, e questo suo girovagare diede origine ad un episodio abbastanza divertente.
Nel 1883, infatti, era in programma un importante torneo da disputarsi a Norimberga, programmato per diciotto giocatori di levatura internazionale e coincidente col terzo congresso dell’ormai unificata Deutsche Scachbund. Winawer non era tra gli iscritti, ma, nel corso di uno dei suoi frequenti spostamenti, dovette scendere dal treno proprio a Norimberga a causa di un violento mal di denti ed alla ricerca di un dentista. Mentre vagava per la città nel tentativo di risolvere il problema, venne incrociato e riconosciuto da uno degli organizzatori del torneo, ormai imminente, ed invitato a partecipare; dopo aver eliminato il dente, il polacco si presentò ai nastri di partenza e vinse – primo assoluto – la manifestazione, superando Blackburne di mezzo punto e Mason di ben due punti.
Il suo nome era ormai da iscriversi tra i primi cinque o sei giocatori di livello mondiale, ma gli affari di famiglia avevano la precedenza, e Winawer ancora una volta scomparve dalla scena per diversi anni, e fu soltanto nel 1892 che tornò all’attività agonistica, al torneo di Dresda vinto da Tarrasch. Il suo piazzamento al sesto posto, alla pari con Bardeleben, denunciava un calo di forma rispetto alle sue prestazioni di una decina di anni prima, ma aveva superato la cinquantina ed era sempre più impegnato nella conduzione dell’azienda.
Il suo tempo era ormai al tramonto: negli ultimi anni del secolo ottenne modesti risultati a Budapest e Norimberga nel 1896 ed a Berlino (1897), vinse un piccolo e modesto torneo a Varsavia nel ’99, e finì nella parte bassa delle classifica a Montecarlo nel 1901.
Norimberga 1896
Norimberga 1896
separator4
Non gli mancarono, tuttavia, riconoscimenti autorevoli: quando, nel 1891, Cigorin festeggiò al circolo di San Pietroburgo (che vietava l’ingresso agli ebrei) la sua vittoria contro Steinitz nel famoso match telegrafico, non mancò di citare Winawer come“istruttore e maestro” che lo aveva portato al successo e lo “aveva aiutato quando aveva iniziato a competere negli scacchi agonistici in un periodo di difficoltà”. Nella primavera del 1914, quando venne disputato il formidabile torneo di San Pietroburgo, Winawer venne invitato grazie alla fama da lui acquisita, invito che venne da lui cortesemente respinto; aveva settantasei anni!
La Prima Guerra mondiale sconvolse l’Europa ed il mondo intero. Il patrimonio della famiglia Winawer si dissolse, la tormentata Polonia tentò di recuperare la propria indipendenza lottando contro l’invasione da est e respingendo le armate nemiche giunte fino alle porte di Varsavia, e Szymon finì i suoi giorni il 29 novembre del 1919.
Lasciò in eredità scacchistica alcune varianti di apertura, la più celebre ed adottata delle quali è la “sua” Difesa Francese (1. e4 e6  2. d4 d5  3. Cc3 Ab4).
La Difesa Francese variante Winawer

La Difesa Francese variante Winawer

Winawer – Cigorin (San Pietroburgo 1875)
1. e4 e5  2. Cf3 Cc6  3. Ac4 Ac5  4. b4 A:b4  5. c3 Aa5  6. d4 e:D4  7. 0-0 d:c3  8. Db3 Df6  9. e5 Dg6  10. C:c3 Cge7  11. Aa3 b5  12. C:b5 Tb8  13. A:e7 R:e7  14. De3 Ab6  15. Da3+ Rd8  16. Tfe1 Ab7  17. Tad1 Dc2  18. e6!!
Posizione dopo 18.e6!!

Posizione dopo 18.e6!!

18…Ce5
(18. … D:c4  19. T:D7+ Rc8 – oppure 19. … Re8  20. T:c7 A:c7  21. C:c7+ Rd8  22. Dd6 – 20. Dd6!! ed ora 20. … Cd4 – oppure 20. … Ce5  21. D:b6!! – 21. T:f7! A:f3 – oppure 21. … c:D6  22. C:D6+ e 23. Td7 matto – 22. Dd7+ Rb7  23. Cd6+ e vince) 
19. Cfd4 C:c4  20. C:c2 C:a3  21. T:D7+ Rc8  22. Cc:a3 f:e6  23. T:g7 a6?
Posizione dopo 23...a6?

Posizione dopo 23…a6?

(probabilmente 23. … Ad5 avrebbe salvato il Nero) 
24. C:c7! Tf8  25. Tc1 A:f2+  26. Rh1 Ae3  27. C:e6+ A:c1  28. Tc7 matto.
Ed ora, una partita giocata da Winawer negli anni del suo declino, ma che venne commentata da Tarrasch in questo modo: “Molte persone credono alla leggenda che gli scacchi siano troppo seri. La vita è seria; gli scacchi sono l’arte del sorriso”.

Winawer 2
avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Szymon Abramowicz Winawer

  1. avatar
    Jas Fasola 17 Settembre 2014 at 14:51

    Straordinario personaggio! C’e’ poco da aggiungere, solo che anche quando non c’era la Polonia i polacchi non mancavano!

    Nel 1867 ando’ come commerciante a Parigi all’Esposizione Universale. Seppe del torneo e grazie alla sua influenza (cioe’ pagando) ne fu ammesso. Non solo, riusci’ a far scrivere accanto al suo cognome “Polska” !
    Poi partecipo’ a vari tornei con un cartellino che metteva sul tavolo “Szymon Winawer – commerciante di Varsavia”.

    Argomentando di essere polacco rifiuto’ di giocare il torneo di tutte le Russie di San Pietroburgo nel 1878/1879 a cui fu invitato come cittadino russo.

    Brawo Paolo !

  2. avatar
    Marramaquis 17 Settembre 2014 at 15:24

    Paolo, a parte gli ormai scontati ma mai bastevoli complimenti, ti vorrei sottoporre due domande. Hai visto la foto di Norimberga 1896?
    Ebbene, la prima è se tu sai riconoscere tutti quei personaggi. Però, attenzione, ce ne sono 24, mentre i giocatori furono soltanto 19.
    La seconda, dopo che hai riconosciuto i 19 giocatori, è: ma di quanti di costoro non ci hai ancora parlato?

  3. avatar
    paolo bagnoli 17 Settembre 2014 at 23:20

    Caro Marramaquis, leggo solo ora il tuo post e, anche se la mia vista e la mia memoria non sono più quelle di un tempo, ci provo…
    In piedi da sinistra: Lasker con paglietta, Charousek, Schlechter con bombetta, NN, Porges(?), Janovski, Maroczy, Marco, Showalter, NN, Schallopp (?), NN .
    Seduti da sinistra: Albin, NN, Cigorin, Tarrasch, Winawer con bombetta, Steinitz, Blackburne, Schiffers (?), NN, Pillsbury stravaccato, Walbrodt e Teichmann.
    Salvo errori ed omissioni…

  4. avatar
    paolo bagnoli 18 Settembre 2014 at 22:15

    Elenco i personaggi dei quali si è parlato in abbondanza da parte di gente ben più autorevole di me.
    Lasker (be’;), Charousek, Schlechter (definito ingiustamente “il re della patta”;), Janovski, Maroczy, Cigorin, Tarrasch, Steinitz, Blackburne, Pillsbury.
    Se volete, scriverò qualcosa su Teichmann (l’ “orbo veggente”, se mi perdonate la scivolata dannunziana).

    • avatar
      Marramaquis 19 Settembre 2014 at 08:15

      E si capisce che vogliamo! Riguardo alla foto, hai quasi fatto l’en plein. Se la mia fonte (Sericano) non erra, Porges è il secondo da sinistra seduto, mentre subito alla destra di Blackburne siedono Schallop e poi Schiffers. Gli altri sconosciuti (NN) sono organizzatori del torneo. Grazie, Paolo, un caro saluto.

      • avatar
        Marramaquis 19 Settembre 2014 at 08:16

        Intendevo naturalmente alla sinistra di Blackburne, ovvero a destra per chi guarda la foto.

  5. avatar
    paolo bagnoli 19 Settembre 2014 at 18:13

    Bene, tra qualche giorno la MegaRedazione riceverà Teichmann. Sono soddisfatto del risultato del quiz fotografico, ma devo dire che alcuni personaggi sono inconfondibili: il trio centrale degli “stangoni”, poi, è facilissimamente identificabile.

  6. avatar
    Andrea Beretta 20 Settembre 2014 at 22:54

    …Bagnoli…Santo subito!!!

  7. avatar
    paolo bagnoli 21 Settembre 2014 at 11:25

    Ti ringrazio, Andrea, ma – se non altro per scaramanzia – preferirei attendere molti anni ancora…

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