Il libro “Scacchi attrazione immortale” di Anania Casale (ed. AlibertiFreestyle, 2011, pagg, 215 € 14.50) è un libro di interviste a personaggi italiani famosi unite dal filo rosso degli scacchi, e non poteva essere altrimenti dato che l’autore è giornalista e scacchista. Intellettuali, artisti, scienziati e sportivi rispondono alle domande di Casale ed emerge in tutti l’amore per gli scacchi, per alcuni solo un passatempo ma per altri vera passione.
Come riferito dallo stesso autore nell’appendice relativa ai “ringraziamenti “ si tratta, in buona parte, della rielaborazione di alcuni suoi articoli già pubblicati sulla rivista “Torre & Cavallo Scacco!”.
Interessante è anche la struttura del libro. I personaggi, così come i capitoli che contengono le loro interviste, vengono assimilati, per carattere e ruolo, ai pezzi degli scacchi:
- 8 pedoni: Flavio Oreglio e Daniele Luttazzi (comici), Povia e Franki Hi-NRG (cantanti), Roberto Vacca (docente e divulgatore scientifico), Paolo Maurensig (scrittore), Ivano Brugnetti (campione olimpico della marcia), Gianluigi Melega (politico e giornalista);
- 2 cavalli: Roberto Vecchioni ed Enrico Ruggeri (cantanti);
- 2 alfieri: Neri Marcorè (attore, conduttore e comico) e Roberto Cotroneo (scrittore);
- 2 torri: Piergiorgio Odifreddi (matematico e scrittore) e Piero Angela (giornalista e divulgatore scientifico);
- la regina: Marina Brunello;
- il re: Paolo Fresco (manager).
Si tratta di personaggi eterogenei e, pertanto, le conversazioni risultano brillanti, giocate – credo sia il termine giusto dato che l’argomento sono gli scacchi – su piani differenti e a volte inaspettati: la filosofia e la psicologia, la competitività e il divertimento, gli aneddoti e la storia del nostro gioco.
Da segnalare, scacchisticamente parlando, le interviste alla nostra campionessa Marina Brunello, unico scacchista presente nel libro, agli scrittori Paolo Maurensig e Roberto Cotroneo, autentici appassionati, e Paolo Fresco.
Infine, risulta interessante l’appendice, con una sorta di glossario di termini scacchistici e brevi biografie dei giocatori famosi citati nell’opera che possono permettere anche a chi non conosce il nostro gioco di godere appieno del libro. Si tratta, a nostro avviso, di un’opera adatta alla diffusione degli scacchi in Italia e la notorietà dei personaggi intervistati non può che attirare la curiosità dei neofiti.
Buona lettura!
interessante! Grazie Zenone.
Quindi il recentissimamente scomparso Gianluigi Melega era un pedone. Ce ne fossero di pedoni come questi!
Si’ lo ho segnalato io ieri appena saputa la notizia che Melega era un GRANDISSIMO appassionato di scacchi . Nel 72 insieme allo scrittore Manlio Cancogni e altri intellettuali ando’ in Islanda per seguire i match del secolo . Ho letto oggi i necrologi su repubblica . Uno si conlude con la frase ” nessuno darà lo scacco al re” . Lo ricordo anche avversario di Karpov in simultanea . Di questo potrei trovare la foto anche . Lo ricordo alla SSM di cui fu socio . Ci giocai moltissimi partite lampo . Giocava bene , penso al livello di un 1 N CM anche se non so se avesse una categoria .
Lascia un bel ricordo come giornalista e scrittore anche se forse verrà ricordato maggiormente per le sue battaglie radiali degli ani 70 di fianco a Pannella.
…infatti i personaggi da me citati in un mio precedente post facevano riferimento a questo bellissimo libro.Ottimo consiglio per gli acquisti e bravi voi della Redazione nel “beccarlo”. Qualcuno ha citato Cancogni che ho avuto la fortuna e il piacere di conoscere(non sono suo amico sia chiaro!) anni fa alla presentazione del romanzo “Il Mister” dedicato a Mister Zeman (il protagonista è Zoran, trasposizione letteraria di Zdenek ambientato nel periodo fascista).Uomo amabilissimo, dialogava con tutti i presenti, esperto di calcio(ossessionato da Zeman sul quale negli anni ha scritto cose bellissime) e attratto dai “fuoriclasse” degli scacchi.Immaginatevi Manlio che discetta sul nobilgiuoco in televisione…sarebbe fantastico!! Consiglierei la lettura de “Scacchi attrazione immortale” ai Dirigenti della FSI…ci sono spunti per impostare un Rinascimento scacchistico italiano!…P.S. stavo per scrivere “un nuovo miracolo italiano” ma pare brutto e, poi, porta sfiga!!
Ottimo suggerimento!
concordo su Cancogni .
uno scrittore poco considerato ma che andrebbe semza dubbio riscoperto !
una volta fu intervistato sulla sua passione per gli scacchi
rispose ” quando gioco ho l’impressione di usare bene il mio tempo”
ecco mi sembra una bellissima definizione ” usare bene il mio tempo ”
Gli scacchi come un buon uso del proprio tempo .
Melega era una presenza assidua alla SSM di Via san Maurilio all’inizio degli anni.
Non faccio il nome ma sui nomi citati ho molte riserve da fare su uno che vidi a una presentazione di unsuo libro che si svolegava contestualmente a una mostra ( mi sembra su Bruno Munari , a Busto Arsizio)
ci parlai ma mi sembro’ subito che di scacchi non ne capisse nulla .
in realtà è poi praticamente sparito