Il GM olandese Jan Hein Donner era secondo Bent Larsen un perfetto personaggio da Agatha Christie: come in un romanzo giallo tutti i protagonisti avrebbero avuto un valido motivo per ucciderlo. La sua penna sferzante, il suo humour caustico e senza mezzi termini non avevano mai risparmiato nessuno. Capace di splendidi successi, come a Venezia 1967, ma anche di rovinosi tracolli, alle olimpiadi di Lipsia ’60 con una mossa da “!” fece letteralmente precipitare giù dalla sedia il malcapitato Fiorentino Palmiotto, quasi fosse un pugno da KO. Nella posizione del diagramma dopo aver sovrastato un Keres versione taglialegna, Donner si suicida con Dd3-e2. Chissà, forse proprio quel giorno coniò la sua celebre frase, “gli scacchi come il blackjack”, che intitola il frammento di oggi.
Direi 1…Axf5 2.Axf5 Txg3!
se 3.fxg3 d3+ e ciao ciao Donna
se 3.Rh2(h1) …Dxh4+ e ciao Re
Breve ma bello, bravo Bilguer74 !
Mancava qualcosa 😉
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1583393
La posizione della foto è la seguente:
Unzicker ha giocato 14…Cd6 e Donner risponderà 15.Aa6
Mi piacerebbe, quando ci sono diagrammi/partite, avere sempre la possibilità di rigiocare la partita sul blog; come mai in molti casi non c’è ?
Bravo Jas!
Avevo riconosciuto Unzicker ma non la partita.
Unzicker doveva essere la bestia nera di Donner.
Strano che non di siano piu’ incontrati dopo il ’71
Donner fu uno dei primi GM che vidi a Venezia nel 1967.
Era di idee comuniste e il premio lo fece avere ai combattenti vietnamiti.
Il fratello fu primo mimistro olandese e il nostro Jan scrisse anche un libro molto ben accolto
decisamente un personaggio interessante.
il più forte giocatore olandese dopo Euwe prima dell’avvento di Timman.
Bella “spigolatura” del nostro Bilguer.
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1072817