Che i finali di Donne siano dolcemente complicati è ben noto. Ci vuole troppa fantasia. Come in questo caso. Fate giocare bene il Bianco. Ed anche il Nero. Poi arriverà la sorpresa.
Che i finali di Donne siano dolcemente complicati è ben noto. Ci vuole troppa fantasia. Come in questo caso. Fate giocare bene il Bianco. Ed anche il Nero. Poi arriverà la sorpresa.
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a8=D, Dxf5+
gxf5 e stallo?
Forse è 1.De8 (per proteggere la diagonale h5-e8 e “minacciare” la promozione),Db7 (attaccando il Pa7); 2.a8=D (eseguendo la minaccia), Df7+!; 3.Dxf7 stallo.
Esiste una manovra per vincere?
Per me è: 1.De8, Db7; 2. a8=A, ed il bianco vince.
Se 2…., Df7+; 3. Dxf7, Rh8; 4. Rg6, h5; 5. Dxg7#
Se 2…., Db3; 3. Dd7, Dc4; 4. Ad5, Dc5; 5. Dd8, Dxd5; 6. Dxd5, g6+; 7. fxg6+, Rh8; 8. Rxh6, f5; 9. Dd8#
Se 1)De8; Db7 2)a8=D; Df7+ 3)Dxf7 stallo
Se invece ….2)a8=C si dovrebbe vincere
Anche …2)a8=A dovrebbe vincere
Ho una domanda elementare, scusate, come si studiano i finali di donna?
Non si studiano, si giocano!
Come si studiano?? Semplice… come per tutte le cose: basta aprire il libro, cercare di capire, mettere sulla scacchiera e ripetere. Poi col computer esercitarsi a più non posso e giocare, giocare molto… 🙄
Un bravo a Riccardo Del Dotto per aver proposto l’articolo sui finali che a mio modesto parere sono l’essenza degli scacchi.
Carlsen gioca sin dall’apertura come se fosse in finale!
Capire i finali vuol dire comprendere gli scacchi.
PS.
La soluzione l’avete data voi: De8 e si vince ma solo promuovendo ad Alfiere!
be’ due metodi opposti:
Paolo dicendo “si giocano” mi suggerisce un metodo che parte dalla pratica,
Vitruvio parla di libro, quindi parte dalla teoria per arrivare alla pratica.
E’ come imparare a nuotare,
posso buttarti in mezzo al mare e li ti dimeni per capire come galleggiare(parti dalla pratica)
o fai un corso in piscina dove impari a galleggiare, la respirazione e il coordinamento del corpo dei movimenti con la respirazione, si parte quindi dalla teoria.
mi viene da pensare che sarebbe utile leggere il ragionamento che guida l’analisi della posizione, i punti chiave sul quale cade l’attenzione, e su questi l’idea che poi porta ad un piano e alle mosse scelte
ma forse tale generalizzazione non e’ possibile, ogni posizione e’ storia a se e non e’ possibile avere una scaletta mentale che ci guida nell’indagine durante il gioco
Lungi da me l’idea di suggerire “un metodo”, non ne sono in grado! Per esperienza (limitata) so che i finali di Donna e Pedoni sono quanto di più liquido possa esistere: o cambiano mossa per mossa, o si congelano e finiscono con lo scacco perpetuo, sempre che non esistano tatticismi particolari, o Pedoni passati potenzialmente pericolosi, o infilate maligne o altrettanto maligni controscacchi, o qualcosa d’altro che al momento non mi sovviene… Insomma, bisogna giocarli e non credo esista un “metodo” ma unicamente l’analisi di ogni singola posizione, mossa per mossa.