Sir George

Scritto da:  | 19 Gennaio 2015 | 8 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Sir George Thomas 01
Il 14 giugno del 1881, al Consolato britannico di Costantinopoli (oggi Istanbul), si brindava. Era venuto alla luce, felicemente, un maschietto. Il padre, sir George Sidney Meade Thomas, trentaquattrenne, aveva un incarico diplomatico presso la Sublime Porta e la madre, lady Edith Margaret Thomas (nata Foster), era una donna appassionata di tennis, badminton e scacchi.
Il neonato venne chiamato George Alan, educato secondo i canoni britannici dell’epoca (per quanto era possibile farlo a Costantinopoli), e divenne discretamente padrone della lingua turca e di quella araba. All’età di quattro anni apprese, dalla madre, gli scacchi, che erano un abituale passatempo famigliare, coltivato anche dalla sorella.
Sir George Thomas 07Il titolo di sir, riservato naturalmente ad ogni primogenito maschio, risaliva a sir George Thomas, primo a fregiarsi di tale distinzione nobiliare, vissuto nel Settecento, piantatore e governatore dell’isola caraibica di Antigua. Da allora, la famiglia Thomas aveva conosciuto una crescente prosperità, visto che i successori del primo baronetto non fecero altro che vivere di rendita incrementando le fonti di reddito. Sir George Sidney Meade era il sesto baronetto, convenientemente educato a Cambridge, ed il piccolo George Alan avrebbe ereditato il titolo alla morte del padre, diventando così il settimo sir Thomas. Lo stemma di famiglia mostrava tre leoni rampanti ed il motto “Honesty is the best policy”.
Sir George Thomas 02Nel 1894, essendosi evidentemente esaurito l’incarico diplomatico a Costantinopoli, la famiglia Thomas fece ritorno in Gran Bretagna, stabilendosi a Marston, una quindicina di chilometri a sudovest di Bedford, sulla strada che porta all’innesto con la M1 e, più in là, a Woburn Sands, Newport Pagnell e Bletchley, alcune località della magnifica campagna inglese che ebbi modo di frequentare durante un mio soggiorno in Inghilterra. Tale sistemazione non fu definitiva, come vedremo, ma consentì comunque a lady Edith di frequentare il non lontanissimo Ladies’ Chess Club di Londra.
Era in allestimento il grande torneo internazionale di Hastings del 1895 e, parallelamente a questo, anche un torneo femminile che venne vinto da lady Thomas, mentre la figlia, partecipante al torneo femminile “minore”, fu seconda ex aequo (4 1/2 su 7). Il quattordicenne George Alan fu uno degli addetti alle scacchiere murali nel corso del torneo maschile e seguì con estremo interesse l’andamento delle partite, visto che negli anni di permanenza in Turchia aveva coltivato gli scacchi facendo rapidi progressi, assistito dalla madre che si era distinta anche come solutrice di problemi pubblicati dalla Illustrated London News.
Sir George Thomas 05Subito dopo la famiglia Thomas si spostò a Southsea, oggi sobborgo di Portsmouth, ma questa nuova sistemazione non interruppe l’attività scacchistica di madre e figlio, che fino ad allora erano stati entrambi molto attivi in tornei per corrispondenza. George Alan, inoltre, si dimostrò partcolarmente dotato anche nel tennis e nel badminton (che è divenuto, se non sbaglio, sport olimpico nel 1992 a Barcellona).
Agli inizi del 1897 il circolo femminile londinese cambiò sede, spostandosi in Tottenham Court Road ed organizzando per l’occasione alcune manifestazioni: il torneo internazionale femminile venne vinto da Mary Rudge (18 1/2 su 19!), mentre lady Thomas si piazzava al 5°-6° posto. Il non ancora sedicenne George Alan sostenne una simultanea contro 14 socie del circolo (+11 -3) e la cosa venne segnalata dal Dublin Evening Mail.
George Alan frequentava la Wellington School del Somerset ma non pareva intenzionato a proseguire gli studi presso qualche università; scacchi, tennis e badminton catturavano tutta la sua attenzione e passione. In effetti. terminati gli studi presso il prestigioso istituto, George Alan divenne – grazie anche alle floride condizioni economiche della famiglia – uno sportsman. Negli anni a cavallo del secolo progredì notevolmente sia nel tennis che nel badminton, pur senza trascurare gli scacchi; nel 1901, infatti, vinse il campionato cittadino di Portsmouth e continuò a giocare per corrispondenza.
Nel 1911 fu impegnato a Wimbledon, nel tradizionale torneo di tennis, raggiungendo i quarti di finale nel singolo e la semifinale nel doppio, ma il suo sport “di racchetta” preferito fu senza dubbio il badminton; il trofeo destinato alla squadra vincitrice del campionato mondiale (corrispondente alla Coppa Davis del tennis) porta il nome di “Thomas Cup”. In quello che oggi viene considerato il campionato mondiale non ufficiale fu quattro volte vincitore nel singolo maschile, nove volte nel doppio maschile ed otto volte nel doppio misto. Nel 1934 fu tra i fondatori della Federazione Internazionale di Badminton, e ne fu eletto presidente, carica che ricoprì per circa vent’anni.
Sir George Thomas 10I successi ottenuti con la racchetta non gli impedirono di avere una intensa attività scacchistica. Partecipò a circa ottanta tornei nazionali ed internazionali ed a sette tornei olimpici; in quello di Londra del 1927, dove giocava in terza scacchiera (in prima c’era Atkins ed in seconda Yates), ottenne l’oro individuale col risultato di +9 =6, imbattuto, ed il bronzo di squadra. Frequentava il City of London Chess Club, e vinse 16 volte il campionato del circolo.
Educato, impeccabilmente abbigliato in ogni occasione, dotato di uno spirito sportivo raramente riscontrabile nell’ambiente scacchistico, godeva del rispetto degli avversari e degli organizzatori; spesso, in considerazione della sua assoluta imparzialità ed obiettività, veniva consultato da giocatori impegnati in una disputa ed il suo verdetto veniva rispettato.
Nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, venne arruolato come ufficiale nel 6° Reggimento Hampshire e, in considerazione della sua conoscenza di arabo e turco, inviato sul fronte mesopotamico. Il suo carattere emerse anche in questa occasione quando, nel corso della disastrosa ritirata da Kut, fece fermare la vettura sulla quale viaggiava proseguendo a piedi e lasciando il posto ad un soldato ferito.
Sir George Thomas 06
Alla fine del 1918 il padre morì, e George Alan divenne così il settimo baronetto della casata. Non si sposò e non ebbe eredi, quindi il titolo si estinse con lui. Fu campione assoluto britannico nel 1923 e nel 1934, e dei numerosi tornei nazionali ed internazionali ai quali partecipò il più memorabile fu indubbiamente quello di Hastings del 1934-35, nel quale condivise il primo posto (6 1/2 su 9) con Max Euwe e Salo Flohr grazie alle sue vittorie su Capablanca, Lilienthal e Botvinnik e per colpa di una inopinata sconfitta contro il compatriota Michell all’ultimo turno.
Nel 1950 la FIDE gli riconobbe il titolo di Maestro Internazionale e due anni dopo quello di Arbitro Internazionale. Fu nel 1950 che egli abbandonò gli scacchi agonistici, quando, dopo una partita che lo aveva impegnato a fondo, vide che scacchiera e pezzi “ondeggiavano davanti ai miei occhi”.
Si spense il 23 luglio del 1972.
Sir George Thomas 08Sir George Thomas 09(Insieme a Capablanca in due partite di scacchi viventi)
separator4
Ecco la sua brillante vittoria contro il nostro Mario Monticelli. La partita venne giocata all’Olimpiade di Folkestone del 1933.


Sir George Thomas 04
avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


8 Commenti a Sir George

  1. avatar
    alfredo 19 Gennaio 2015 at 21:02

    il badminton… mi viene in mente il curling
    interessante personaggio e che dura punizione per il nostro GM!
    si spense il giorno della VI partita del match Fischer – Spassky
    Ricordo perfettamente che quella partita, forse la più bella del match si giocò il 23 luglio.
    Non chiedetemi come faccia a ricordarlo ma è cosi!
    Ecco una delle caratteristiche degli articoli di Paolo è che ti lasciano sempre la voglia di sapere di più dei personaggi che tratteggia.

  2. avatar
    jas fasola 19 Gennaio 2015 at 21:43

    Nel 1895 due tornei femminili a Hastings?
    A 53 anni vince con Capablanca, Botvinnik e Lilienthal?
    Sembra fantascienza 😯

    • avatar
      paolo bagnoli 19 Gennaio 2015 at 22:42

      Classifica finale del torneo: Euwe, Flohr (imbattuti) e Thomas 6 1/2 su 9, Capablanca 5 1/2 (perde con Thomas e Lilienthal), Lilienthal (perde con Thomas) e Botvinnik (perde con Thomas ed Euwe) 5 , Michell 4 , Vera Menchik 3 , Norman e Milner Barry 1 1/2.

  3. avatar
    Enrico Cecchelli 19 Gennaio 2015 at 21:47

    Pregevole come sempre! Bravo Paolo

  4. avatar
    Fabio Lotti 19 Gennaio 2015 at 23:06

    Bel ritratto di un tennista-scacchista che ha onorato i due sport.

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    comune 20 Gennaio 2015 at 08:37

    Non meravigliano solo i due tornei femminili di Hastings,quand’anche l’esistenza a Londra,agli inizi del secolo scorso, di un circolo o di una sezione scacchistica tutta al femminile. Scopriamo sempre nuovi indizi che ci fanno comprendere perchè l’Inghilterra sia una società una spanna al di sopra delle altre. Grazie Bagnoli per le molte inedite notizie, riferite in modo appassionato che appassiona .

  6. avatar
    Embrus 21 Gennaio 2015 at 21:02

    Monumentale come sempre, grazie Paolo!

  7. avatar
    Graziano Masi 21 Gennaio 2015 at 22:24

    Concordo con l’amico “comune”. Riesci sempre a superarti e a stupirci. Ciao.

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