Edgar Colle

Scritto da:  | 15 Dicembre 2014 | 46 Commenti | Categoria: C'era una volta, Partite, Stranieri
Edgar Colle 4
Il 18 maggio del 1897 nasceva a Gand (Ghent), in Belgio, Edgar Colle. Fin da fanciullo, il suo destino pareva segnato: esile (direi quasi gracile), di bassa statura, con gli abiti che gli cadevano addosso quasi fossero di due misure più grandi (e forse lo erano), era afflitto da una serie di disturbi fisici (principalmente un’ulcera gastrica, sulla quale si intervenne ben quattro volte) che, nonostante i molti interventi dei medici, gli ammorbarono l’esistenza.
Edgar Colle 1Si scaraventò sugli scacchi, divorandone tutto il possibile, quasi che essi potessero essere l’unica ragione di vita, e li interpretò in modo tale da far credere che egli volesse lasciare una traccia indelebile nel Gioco prima che la Signora Con La Falce giungesse al suo cospetto. Se scorrete l’elenco delle sue partite, rimarrete stupìti: o lanciato in un attacco fulminante, grazie a sacrifici a volte non del tutto corretti, oppure impegnato in eterni e stressanti finali, che a volte comportarono due o tre aggiornamenti.
Era questa l’eredità che egli voleva lasciare? Era questo il suo estremamente contraddittorio approccio al gioco? Il suo “sistema”, apparentemente timido e posizionale, conteneva comunque un potenziale esplosivo da non sottovalutare; ritardare volutamente la spinta in e4 senza prima averla preparata con sviluppo di Alfiere e Cavallo rivela una sensibilità posizionale di tutto rispetto.
A ventisei anni Colle viene invitato al tradizionale torneo di Hastings, piazzandosi al terzo posto, dopo aver battuto il vincitore Max Euwe e pattato col secondo classificato, Maròczy, accusando tuttavia due sconfitte con Seitz e Blake, due avversari sicuramente alla sua portata. Nel 1925 finì nella parte bassa della classifica a Baden-Baden, il torneo voluto da Tarrasch per “rimediare” all’abortito torneo di Mannheim del ’14, ma il “sistema Colle” suscitò l’interesse di molti, non ultimo dei quali fu George Koltanowski, suo compatriota e suo ammiratore.
Nel novembre del ’26 Colle è a metà classifica del modesto torneo di Berlino, organizzato dall’infaticabile Tietz, ed alla fine dell’anno si ripresenta ad Hastings, dove è secondo assoluto dopo il vincitore Tasrtakower. L’anno successivo è per lui avaro di successi, con risultati deludenti a Kecskemet e Londra, ma con la consolazione del terzo posto alla fine dell’anno ad Hastings, dopo Tartakower e Lajos Steiner.
Un anno dopo, sempre ad Hastings, Colle si toglie la soddisfazione di vincere il primo premio, lasciandosi alle spalle Marshall, Takacs e l’amico Koltanowski, ma il 1929 non è per lui un anno positivo, visto che giunge a metà classifica sia a Carlsbad che a Budapest.  Nel 1930, anno in cui si cimenterà in diversi tornei, Colle è undicesimo a Sanremo (dove la stella di Alekhine raggiunge il suo massimo fulgore), terzo a Liegi, primo a Scarborough (imbattuto) e quinto a Francoforte sul Meno. Nel 1931, infine, a Bled, dove Alekhine domina il campo, imbattuto, Colle occupa un posto nella parte bassa della classifica.
Edgar Colle 2
C’è da chiedersi, vista tale altalena di risultati, ma con esiti abbastanza deludenti se inserito in un campo di partecipanti di altissimo livello, se Colle sia stato un autentico top player. La risposta è NO, ma non si può archiviare frettolosamente, come parecchi hanno fatto, il suo contributo alla teoria del gioco, e c’è anche da chiedersi se i suoi risultati agonistici non siano stati condizionati dal male che gli rodeva le viscere, male che oggi si contrasta efficacemente ma che provocò la sua morte, all’ospedale di Gand, il 20 aprile del 1932, in seguito al quarto intervento chirurgico.
La sua carriera è stata breve e non particolarmente densa di successi, ma alcune sue vittorie contro avversari titolati rimangono nella Storia degli scacchi.


Edgar Colle 3
avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


46 Commenti a Edgar Colle

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    Marco "Marchino" Nebuloni 15 Dicembre 2014 at 10:26

    Rispondendo al dubbio finale dell’autore,immagino che l’incerta salute del protagonista abbia
    zavorrato la carriera di Colle.In qualsiasi ambito ove siano richieste continuative e robuste attitudini di applicazione ad un compito,la componente fisica deve essere al massimo per primeggiare.Almeno mi sembra sia così.Bella la galleria che propone Paolo Bagnoli,lodevole che l’autore se ne prenda la cura di aggiornarla con regolarità.

  2. avatar
    Jas Fasola 15 Dicembre 2014 at 11:04

    Per l’ultima foto, partita e sotto note interessanti:
    http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1012378

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      Ramon 15 Dicembre 2014 at 21:19

      Grazie Jas!
      Questa dovrebbe esser la posizione sulla scacchiera nell’istante in cui è stata scattata la foto (dopo 10…Axc3+ e prima che Colle giocasse 11.Dxc3).
      Colle - Alekhine, Paris 1925
      Qualcuno invece sa fornirci informazioni sulla partita che Tartakower sta giocando sulla scacchiera attigua?

      • avatar
        nikola 15 Dicembre 2014 at 21:44

        se non erro si tratta del primo turno del torneo:
        http://www.chessgames.com/perl/chesscollection?cid=1015478
        e quindi la partita é Znosko-Borovsky vs Tartakower, 1-0
        http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1151960

        • avatar
          Ramon 15 Dicembre 2014 at 22:12

          Grande Nìkola!
          Sherlock Holmes te lo mangi in un boccone solo! 😉

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        Jas Fasola 15 Dicembre 2014 at 21:54

        mmmhhh… sospetto che Marramaquís si ricordi la partita a memoria 😉

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          Marramaquis 15 Dicembre 2014 at 23:03

          Perbacco, Jas, mi cogli alla sprovvista: io non ricordo più neanche la mia cena di stasera ….

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            Jas Fasola 15 Dicembre 2014 at 23:12

            ma come… Znosko non e’ il tuo giocatore preferito? 🙂

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              Marramaquis 15 Dicembre 2014 at 23:24

              Sei l’unico che legge tutti i miei articoli e… che se li ricorda pure!

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    Mongo 15 Dicembre 2014 at 11:50

    A noi ‘malandati’ dell’alfiere cattivo ce ne facciamo un baffo!! 😉
    Interessante questa biografia del nostro Paolo, Colle un ‘campione’ poco conosciuto e forse meritevole di maggior fama.

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    Enrico Cecchelli 15 Dicembre 2014 at 14:11

    Solito grandissimo pezzo di Paolo. Colle vinse comunque, a pari merito o da solo , nella sua breve carriera 6 primi posti in tornei internazionali collezionando scalpi famosi ed arrivando in almeno altri 10 tornei mai più in basso del 3° posto. Era quindi da considerarsi, almeno a mio avviso tra i 20-25 giocatori più forti di quel periodo.
    Ricordiamo ancora il 1° posto nel forte torneo di Merano del 1926 davanti a Canal, Przepiorka, Spielmann, Yates, Kostic, Grunfeld, Tartakower.

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    Zenone 15 Dicembre 2014 at 15:36

    Ormai senza parole commento così 😀

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    Renato Andreoli 15 Dicembre 2014 at 15:43

    Aveva proprio ragione Boris Spassky che, alla domanda su quale fosse la qualità più importante per un giocatore di scacchi, rispose:
    – La salute.

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      alfredo 15 Dicembre 2014 at 17:36

      E nel vedere le recenti foto di Boris Spassky stringe il cuore
      per un curioso scherzo del destino penso di essere stato l’ultimo ad aver fotograto Boris pima del devastante ictus .
      Di uesto scrissi su l’IS
      magari un giorno riproporro’ l’articolo e le ultime foto di Boris
      PS : entusiasmato dai Berliner ho preso dei loro dischi
      Ora sto ascoltando Prokofiev iano conceto 3 e Bela Bartol Piano concerto 2
      Lang Lang Simon Rattle .
      penso che sia la musica del paradiso …..
      La cosa che non mi è piaciuta è che fossero vicini ai DVD di Allevi
      Tra Lang Lang e Allevi penso vi sia la differenza che c’è tra un super GM e e CM
      Non ne capisco molto ma la mia impessione è questa .

      • avatar
        Renato Andreoli 15 Dicembre 2014 at 18:48

        Molto molto meno di un cm. Come musicista “non vale un zero”, per dirla con Don Giovanni, e come uomo vale ancora meno.
        Te lo immagini un onesto giocatore di categoria sociale, il cui risultato più notevole prima dei trent’anni sia stato qualche piazzamento nella classifica di categoria di qualche torneo semilampo, che, improvvisamente miracolato, viene presentato come il nuovo Morphy, il nuovo Fischer, il nuovo Kasparov, lo Scacchista del terzo millennio? No, non te lo immagini. Eppure è esattamente quello che è successo nel caso Allevi. Potenza del marketing!
        “Prima c’erano Mozart e Beethoven, ora ci sono io.” Sono parole sue.
        E un personaggio che pronuncia simili bestemmie, invece di essere mandato dove dico io, è stato invitato al Senato della Repubblica a tenere il concerto di Natale con grande sdilinquimento dei presidenti delle due Camere e dei parlamentari tutti (ma in questo c’è una coerenza, mi pare).

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          alfredo 15 Dicembre 2014 at 20:09

          Caro Renato
          leggi l’ultimo libro del mio amico (e, ci tengo a sottolinearlo, MAESTRO)
          e vedrai che lo zero è un numero molto molto importante ! 😀

          • avatar
            alfredo 16 Dicembre 2014 at 15:17

            Caro Renato
            Forse le nostre Camere sono il posto adatto per Allevi ?
            Li’ non alberga fose un personaggio che si chiedeva quali fossero ” gli altissimi meriti” per cui Claudio Abbado fosse stato nominato senatore a vita?

      • avatar
        Doroteo Arango 15 Dicembre 2014 at 19:56

        io invece inorridisco quando nelle vetrine delle librerie al posto de I Canti di Leopardi splendono, in bella mostra, gli scartafacci di bruno vespa…

        • avatar
          alfredo 15 Dicembre 2014 at 20:07

          beh, ieri nella grande libreria in cui ho preso anche i dischi ho cercato “Libera nos a Malo” di Luigi Meneghello, mio compaesano, uno dei grandissimi libri della seconda metà del ‘900: non ce ne era una copia!
          In compenso muraglie dell’ultimo libro della Litizzetto…
          O tempora o mores!

          • avatar
            Mongo 16 Dicembre 2014 at 00:32

            Libri: consiglio a tutti ‘Carnets’ di Victor Serge, seguito del suo ‘Memorie di un rivoluzionario’ editi da Massari editore (http://www.massarieditore.it/).

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              alfredo 16 Dicembre 2014 at 10:13

              A propositodi libri .
              Renato qualche giorno fa in una discussione ha detto una frase del genere ” sarebbe come dire che i libri di Odifreddi puzzano di cattolicesimo”
              Voglio far notare che il suo libro ” caro Papa ti scrivo” ha ricevuto risposta da Ratzinger e che il colloqui tra i due è pubblicato e regolarmente in vendita
              un documento molto interessante
              Insomma un suo libro “puzza” molto di cattolicesimo!

              • avatar
                alfredo 16 Dicembre 2014 at 10:16

                Si’ sono d’accordo con Renato . Musicalmente non ne do’ un giudizio non essendone all’altezza ma ho avuto occasione di incontrare Allevi e conoscere Abbado .
                Allevi era una una manifestazione culturale ( la sua presenza ne abbassava molto il livello ..)
                Abbado lo ho conosciuto attraverso il mio professore Alberto Malliani di cui era molto amico .
                Per capire lo spessore umano tra un Allevi e un Abbado non serve molto. Basta una stretta di mano ….

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              nikola 16 Dicembre 2014 at 10:55

              grazie per il consiglio, ‘Memorie di un rivoluzionario’ lo comprerò di sicuro

  7. avatar
    alfredo 15 Dicembre 2014 at 17:30

    L’apertura Colle è citata nel libro di un cabarettista che ebbe un momento di successo anni fa, grazie a Maurizio Costanzo: Flavio Oreglio
    Ora mi sembra giustamente caduto nel dimenticatoio o quasi
    Molto più interessante mi sembra la monografia di Yussupov sulla Colle .
    La usò contro Karpov quando Karpov era battibile solo da Kasparov
    4 interventi per ulcera?
    Mamma mia. Mi piacerebbe vedere la cartella clinica dello sfortunato giocatore.
    Oggi basterebbe una compressa forse.

    • avatar
      alfredo 16 Dicembre 2014 at 10:10

      Forse mi sbaglio
      Yussupov gioco’ contro Karpov la Torre ma sono sicuro che scrisse un libro sulla Colle
      verificherò

      • avatar
        Mongo 16 Dicembre 2014 at 10:21

        @Fuser: non mi risulta che Yussopov abbia mai scritto un libro sul sistema Colle. Lo ha fatto invece il GM Kovacevic, ma scrivendo solo la prefazione e poco altro in ‘Win with the Colle’.

        • avatar
          alfredo 16 Dicembre 2014 at 14:55

          Scusa ma devo aver fatto confusione .
          Devo guadare bene nella mia caotica libreria ma in effetti di Yussupov al momento trovo solo una monografia del’informatore sulla Petroff .
          Ne ero ultraconvinto ma forse ho associato due cose bagliate
          Contro Karpov non ha giocto il sistema colle ma la Torre con Ag5 .
          Questo mi aveva fatto sorgere l’errata supposizione .
          ma guardero’ meglio
          è una sorta di tarlo .
          comunque finchè poss andro’ avanti cosi’ fidandomi della mia memoria ( che pero’ a volte sotto stress puo’ perdee colpi ) piuttosto che affidarmi a Google
          Comunque è vera la storiella del ( brutto) raccontino di Oreglio incentrato su una patita a scacchi che ha come apertura la Colle
          %0 anni fa ho conosciuto un distinto signore che è rimasto fedele alla Colle tuta la vita . Giocava Cd2 sia su d5 che su Cf6
          Si chiamava Luisito Cane
          Qualcuno se lo ricorda
          era un buon prima nazionale
          Forse Castiglioni …

          • avatar
            Renato Andreoli 16 Dicembre 2014 at 17:05

            Me lo ricordo io, per averci giocato contro. Lui aveva il Bianco e fu una Partita Colle!

            Cane,Luisito – Andreoli,Renato [D05]
            Trofeo Lombardia a squadre 1991
            1.d4 Cf6 2.Cd2 d5 3.Cgf3 e6 4.e3 c5 5.c3 Cc6 6.Ad3 Ad6 7.0-0 0-0 8.Te1 e5 9.e4 cxd4 10.cxd4 dxe4 11.Cxe4 Cxe4 12.Axe4 Cxd4 13.Cxd4 exd4 14.Dh5 g6 15.Dh6 Te8 16.Ag5 Ae7 17.Axe7 Dxe7 18.Dd2 Ae6 19.Dxd4 Ted8 20.De3 Td6 21.f4 1/2-1/2
            Era l’ultimo turno e per ragioni di classifica alla nostra squadra bastava il 2-2, mentre loro dovevano vincere. In questo momento avevamo ottenuto due vittorie sulle altre scacchiere e le due rimanenti furono lasciate per patte.

            • avatar
              Martin 16 Dicembre 2014 at 21:17

              Tante scuse a Renato per esser (misteriosamente) finito, il suo commento, nel cestino dello spam…

          • avatar
            Icilio Zoppas 16 Dicembre 2014 at 17:19

            Luisito Cane è stato anche un prolifico giocatore per corrispondenza: nelle vecchie annate de L’Italia Scacchistica sono reperibili diverse sue partite con l’amato sistema Colle.

          • avatar
            Giancarlo Castiglioni 19 Dicembre 2014 at 11:08

            Mi ricordavo di Cane e di averlo incontrato in qualche torneo a Milano, ma ricordavo solo che non avevamo giocato la Colle.
            Mi sono sentito obbligato a cercare nel mio archivio.
            Le partite erano 2 entrambe nel 1970 siciliane chiuse io bianco.
            Vinsi facilmente la prima nel Campionato Lombardo e pattai la seconda nel Campionato di Milano, dopo esser stato sempre leggermente meglio in tutta la partita.

        • avatar
          Icilio Zoppas 16 Dicembre 2014 at 17:14

          Non conosco questo libro: non è per caso che lo confondi con “Win with the London System” scritto con Sv. Johnsen nel 2005 (ed. Gambit)? I 2 sistemi si assomigliano per via del triangolo pedonale c3-d4-e3, ma nel Londra l’AD è sviluppato in f4 mentre nel Colle-Koltanowski rimane in c1 finché il B non spinge in e4.

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            alfredo 16 Dicembre 2014 at 20:44

            oh che bello trovare qualcuno che ricorda il signor Cane !
            un autentico gentleman
            ovviamente non ci sarà piu’ ma lo ricordo con simpatia .
            non so bene cosa facesse ma penso fosse un solido imprenditore di un certo successo
            piu’ volte sostenni con lui che Cd2 alla seconda puo’ andare bene contro d5 , un po’ meno contro Cf6
            lo stesso si puo’ dire per la Romi con Af4
            , giocabilissima contro d5 meno contro Cf6
            cerchero’ qualche sua partita .
            Anche il mio concitadino M. Magrin di Vicenza giocava spesso la Colle .

            • avatar
              alfredo 16 Dicembre 2014 at 20:51

              Guarda caso
              Luisito Cane è morto all’età di 87 anni il 16 dicembre 2007 all’età di 87 anni .
              lo ricordero’ sempre con piacere , lui e signora

          • avatar
            Mongo 17 Dicembre 2014 at 15:16

            Hai ragione… Un lapsus!!!

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    Enrico Cecchelli 15 Dicembre 2014 at 20:28

    Caro Paolo ancora i miei complimenti ma mi è sorta una curiosità dopo la tua affermazione che Koltanowski era un ammiratore di Colle. A me risulta che tra i due invece non corresse buon sangue. Ero a conoscenza (e poi ho ricontrollato) dello scandalo verificatosi al campionato belga del 1922 tenutosi a Antwerp quando i giocatori di Anversa si coalizzarono contro Colle arrivando a fare delle combine tra loro o posticipando la fine delle loro partite per vedere a chi fosse piu conveniente aggiudicarsi il punto o ancora terminando rapidissimamente le partite nella stessa ottica. Il massimo lo si raggiunse nella partita Boruchowitz – Koltanowski conclusasi col matto in due dopo 1) f3, e5 2) g4, Dh4 matto. Tutto fu però inutile poiché Colle riuscì ugualmente a vincere.

    • avatar
      Icilio Zoppas 16 Dicembre 2014 at 16:49

      “My love affair with the Colle System started soon after Grandmaster Edgar Colle of Belgium died at the age of 35 in 1932. The system was nothing new. It had made it’s first appearance in 1890 and it was just after the start of the 19th century that masters began to adopt the idea. However it was Colle who refined it, and scored some splendid wins.” scrive Koltanovski stesso nel 1990 quando cura assieme ad altri la 2ªed. di Winning with the Colle System di Smith & Hall (ed. Chess Digest): quindi ritengo che un pò di ammirazione (postuma) ci fosse.

  9. avatar
    paolo bagnoli 15 Dicembre 2014 at 22:41

    Caro Enrico, in effetti le lodi di Koltanowski nei confronti di Colle si verificarono DOPO la scomparsa di quest’ultimo (una sorta di “parce sepulto”;), ma Koltanowski, con Colle in vita, ebbe sicuramente espressioni di stima per la preparazione teorica del suo principale concorrente al titolo di Campione nazionale.
    Che poi, sotto sotto, ci fosse una malcelata invidia, be’, ciò corrisponderebbe al carattere di Koltanowski il quale, non dimentichiamolo, fu probabilmente il maggiore ed ineguagliato creatore di bufale scacchistiche, delle quali la letteratura scacchistica abbonda.
    Nel 1922 si ebbe, è vero, quella scandalosa “congiura” (ispirata dallo stesso Koltanowski?) per impedire che un giocatore dell’odiata Gand (Colle) potesse trionfare nella città rivale, ma la faccenda mi pare esuli dagli avvenimenti scacchistici, e prova ne è la “partita” in due mosse che tu stesso hai citato.
    Ti ringrazio per l’arricchimento che hai voluto dare alle mie poche righe.

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    Fabio Lotti 16 Dicembre 2014 at 11:26

    Ottima la riscoperta, il ricordo dei cosiddetti “minori” (si fa per dire) della storia degli scacchi.

  11. avatar
    alfredo 16 Dicembre 2014 at 15:09

    Lascio la parola ai teorici ma questa partita di Yussupov puo’ esere definita un Colle
    http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1279186

    • avatar
      Jas Fasola 16 Dicembre 2014 at 15:22

      Colle-Zukertort (con il fianchetto), mentre con c3 e’ la Colle-Koltanowski.

      Jussupov (alla tedesca) ha giocato decine di volte il Colle-Zukertort. In uno dei suoi libri (Build Up your chess mastery) gli dedica il quinto capitolo, suggerendolo con la successione 1. d4 Cf6 2. Cf3 e6 3. e3 c5 4. Ad3

  12. avatar
    Cardillo - Cordiferro 16 Dicembre 2014 at 21:53

    Devo aver letto da qualche parte che la grafia corretta del nome di battesimo era Edgard: qualcuno ha per caso idea di come poi si sia arrivati a Edgar?

  13. avatar
    Michele Panizzi 16 Dicembre 2014 at 22:23

    Dopo questo articolo io vorrei avanzare
    Paolo come nuovo inquilino del Colle :)
    Facciamo una raccolta firme!

    • avatar
      alfredo 17 Dicembre 2014 at 11:28

      Io sogno un presidente della repubblica come il magistrato Guariniello, ma anche Paolo mi andrebbe benissimo!!!

  14. avatar
    Ivano E. Pollini 17 Dicembre 2014 at 07:36

    Notevole articolo

    Complimenti a Bagnoli ❗

  15. avatar
    Tamerlano 17 Dicembre 2014 at 12:40

    Complimenti a Paolo Bagnoli che scrive sempre belle storie!

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