Il Qatar Masters Open 2014 di Marramaquís
Una incredibile Doha in stile veneziano. Anche se a Venezia i rii non fanno queste curve…
Il nostro insostituibile pennuto viaggiatore Bagadais XXIV ha scelto ormai il Qatar come suo soggiorno preferito, e c’informa da laggiù dell’imminenza di un torneo che, a suo parere, sarà molto più divertente del mondiale appena terminato. Di ciò sono convinto anch’io. E forse lo siamo in tanti.
25.000 $, 20.000 $ e 15.000 $, questi i premi in palio per i primi tre classificati al “Qatar Masters Open 2014” di Doha, e così via fino ai 1.000 $ per il ventesimo classificato. Premi a parte per le prime 5 donne, di cui 5.000 $ alla prima. Centodiecimila dollari il montepremi complessivo. Un torneo ricco.
Ecco i primi 30 iscritti in ordine Elo.
- 1 Giri, Anish GM NED 2776
- 2 Kramnik, Vladimir GM RUS 2760
- 3 Mamedyarov, Shakhriyar GM AZE 2757
- 4 Vachier-Lagrave, Maxime GM FRA 2751
- 5 Ding, Liren GM CHN 2730
- 6 Harikrishna, Pentala GM IND 2725
- 7 Jobava, Baadur GM GEO 2722
- 8 Eljanov, Pavel GM UKR 2719
- 9 Naiditsch, Arkadij GM GER 2719
- 10 Rapport, Richard GM HUN 2718
- 11 Tomashevsky, Evgeny GM RUS 2714
- 12 Bu, Xiangzhi GM CHN 2707
- 13 Kryvoruchko, Yuriy GM UKR 2706
- 14 Yu, Yangyi GM CHN 2705
- 15 Moiseenko, Alexander GM UKR 2701
- 16 Inarkiev, Ernesto GM RUS 2688
- 17 Sargissian, Gabriel GM ARM 2687
- 18 Cheparinov, Ivan GM BUL 2684
- 19 Saric, Ivan GM CRO 2680
- 20 Melkumyan, Hrant GM ARM 2678
- 21 Sjugirov, Sanan GM RUS 2673
- 22 Berkes, Ferenc GM HUN 2669
- 23 Fedorchuk, Sergey A. GM UKR 2664
- 24 Bartel, Mateusz GM POL 2662
- 25 Kuzubov, Yuriy GM UKR 2661
- 26 Edouard, Romain GM FRA 2659
- 27 Movsesian, Sergei GM ARM 2659
- 28 Akopian, Vladimir GM ARM 2657
- 29 Mamedov, Rauf GM AZE 2652
- 30 Efimenko, Zahar GM UKR 2644
Ma i GM non finiscono qui …. e noi, noi pure vorremmo essere là con Bagadais, in questi piovosi e difficili giorni italiani, là con il sole splendente e con gli invidiabili 26 gradi di temperatura…
Si giocano 9 turni a Doha, dal 26 novembre al 4 dicembre, per fortuna ininterrottamente (ovvero senza quei fastidiosi giorni di riposo che non piacciono al nostro Bagnoli, e nemmeno a noi della Redazione), ogni pomeriggio alle 15,00 italiane tranne l’ultimo turno che ha inizio alle 12,00.
Doha: Anfiteatro Flavio o Colosseo? O cos’ altro?
Ci sarà da divertirsi qui a Doha, perché le patte, al contrario dell’ultimo mondiale, serviranno a poco e a pochi. E poi ci saranno i “nostri” ormai mitici e affezionati Baadur Jobava e Richard Rapport, ambedue una garanzia assoluta per lo spettacolo!
Scorrendo la lista degli iscritti, non posso non soffermarmi un momento sul nome di Vladimir Akopian, l’armeno che nel 1991 fu campione del mondo juniores e poi (subito dopo) poco fortunato vice-campione mondiale a seguito del perduto match con Khalifman, e che oggi, a 43 anni, è appena il numero 28 della lista.
E perché mi ci soffermo? Per un motivo strettamente personale. Perché se sto a scrivere, qui su SoloScacchi, queste quattro malandate righe, il merito (o meglio: la colpa) è proprio di Vladimir. Infatti, dopo aver lasciato in cantina la mia scacchiera e i miei libri per oltre vent’anni, in un pomeriggio del 2009 mi misi, quasi per caso, ad osservare una partita dal vivo sul PC.
La partita era la Akopian-Karjakin. Non ricordo dove fu giocata, qualche lettore mi aiuterà di certo, ma ricordo ancora perfettamente (senza bisogno degli intrugli misteriosi che prenderebbe Anand secondo Mongo e Bagadais) la posizione dopo la settantesima mossa del Nero: Dc1.
Questa.
Qui, dopo aver già assistito ad una veloce e spettacolare cavalcata del Re bianco fino alla casa b7, ho visto Akopian muovere 71.a8=C! (mi direte: “facile”; sì, facile, ma troppo bella!). Ho visto il nero abbandonare e mi trovai il giorno dopo a scendere nella cantina per recuperare e rispolverare la mia vecchia scacchiera di legno (i libri no, non è più il tempo per leggere…. Grazie, Vladimir!
Tradizione e futuro a braccetto a Doha (foto tratte dal sito ufficiale della manifestazione)
Mah! Tradizione e futuro…
pian piano dimentico Akopian e Karjakin. E le loro promozioni a cavallo e i cavalli e i Re d’Arabia. Spengo il computer. Sono ormai assorbito in una inutile meditazione intorno a tradizione e futuro. Ma la tradizione e il futuro s’incrociano, si mescolano. Spesso non bastano o non servono. Spariscono i loro confini e il loro significato come inghiottiti da uno sterminato banco di nebbia. Mi sento assopire. Mi vedo quasi trasportato in quello strano anfiteatro e in quei grattacieli, fra le ricchezze di Doha (dove prima del 1825 non c’era neppure una casa, quindi forse neppure una tradizione) e di quella parte felice del mondo, ricchezze che stridono se contrapposte all’ingiustizia (?) che lascia nella povertà una buona metà della popolazione del globo. Mi sento tremare, nel dormiveglia: esistono un miliardo e duecentomila persone che vivono con meno di un euro al giorno. Per alcune di queste persone non ci sarà domani.
E qui a Doha a chi andranno i 25.000 dollari del primo premio del Master? Ed io? Ed io perché non sono là? Magari a giocare … “là con il sole splendente e con gli invidiabili 26 gradi di temperatura…” ? Io cosa sono? Io vedrò mai Doha? Dove stanno le mie ricchezze? E che cosa è la ricchezza? E chi è l’uomo più ricco di Doha? E del mondo? E ….
Un ticchettio timido mi risveglia ..… non ci posso credere! E’ Bagadais XXIV che picchietta col becco alla finestra della mia camera. Già di ritorno dalle spiagge del Golfo Arabico? Mi vuole consegnare un plico. Ahimé, mi auguro che non siano altre notizie sul presunto doping indiano come quelle che la scorsa settimana lui portò ad Ilyumzhinov gettandolo nel panico più assoluto (avete letto l’ultimo divertente articolo di Mongo, vero?).
Apro in fretta la busta. No, meno male, nulla di grave e nulla d’importante. Ma Bagadais è volato sin qui soltanto per questo? C’era tutta questa necessità? Vi è infatti trascritto in italiano un semplice proverbio arabo, un rigo e niente altro: “l’uomo più ricco è colui che sa cosa fare il giorno dopo”.
Forse è vero… “E tu lo sai cosa fare?”, sembra volermi chiedere l’amico Bagadais. “Certo che io lo so: non farò come il tuo gatto… domani leggerò SoloScacchi!”
Akopian-Karjakin, GP FIDE 2009, Nalchick
😎
Caro Marramaquis, Akopian è stato (ed è) uno dei miei giocatori preferiti.
Mi sembra di ricordare che il suo palmares non sia niente male, essendosi
classificato primo o tra i primi diverse volte ai campionati russi o in forti tornei.
Bello e divertente come al solito il tuo articolo!
“l’uomo più ricco è colui che sa cosa fare il giorno dopo” ….., speriamo solo che non continui a costruire quelle porcherie che si vedono sullo sfondo della foto “Tradizione e futuro a braccetto a Doha”, sono allucinanti per la loro bruttezza 😯
PS.
Akopian è uno di quei giocatori che ti fanno apprezzare gli scacchi.
Il gatto invece è carinissimo 😉
10 Euro su Jobava, poi Giri e Vachier-Lagrave. 🙄
E il Kramnik (O “Drawnik”, come scherzosamente un giorno lo definì qualcuno …, non lo vogliamo considerare per niente? Su di lui neanche mezzo sesterzio?
Non saprei su chi scommettere. Scommetto, tuttavia, che la faccenda sarà MOLTO più divertente dell’ultimo squallido “mondiale”.
Contro Akopian Tal gioco’ la sua ultima partita lasciandoci un altro immortale capolavoro .
C’è pero’ un particolare di questa partita che non me lo fa considerare molto simpatico ( un retroscena che fu riportato da molte riviste , in particolare mi sembra Jaque) .
Avrebbe potuto diventare campione del mondo essendo giunto in finale nel primo mondiale farsa ( vinto da Khalifman che giustamente non si è mai considerato campione del mondo)
ecco il canto del cigno dell’immenso artista di Riga
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1141202
Carissimo Alfredo, a proposito di “mondiale farsa”, come verrà ricordato quello appena concluso? Giocato dai computer in fase di apertura e da comunissimi mortali nel medio gioco, ci ha regalato una sola “emozione”, quella della cappella e controcappella che avrebbe potuto ribaltare l’esito finale. Ci stiamo allontanando a grandi passi dagli Scacchi (quelli con la “s” maiuscola) grazie (o per colpa) di analisi casalinghe non condotte, con sangue sudore e lacrime da gente come Alekhine, Gruenfeld, Nimzovich, Boleslavski, ma dai computer che stanno spersonalizzando il gioco. Qualcuno (mi sembra Aronian) ha detto che giocare la Berlinese contro Carlsen è un suicidio. Può darsi, ma un “critico” come credo di essere (non occorre essere Raffaello per giudicare Michelangelo…, non può fare altro che andare con la memoria a grandi scontri (infarciti di patte, d’accordo, ma patte “studiate” a tavolino senza aiuti che non fossero quelle dei “secondi” di turno) del non troppo lontano passato. E poi, che razza di “mondiale” è quello dove un singolo errore (ma sì, cappella!) decide dell’esito finale? Dodici partite? NO! Sedici, venti! Forse si dovrebbe adottare il regolamento della dama, dove l’apertura (a quanto ne so) viene sorteggiata. Qualcosina in più potremmo vedere. Fate scegliere dal computer aperture giudicate dall’infallibile mostro come “equilibrate”, palla avanti e viva il parroco!
Non chiedo molto al Megapresidente Alieno, soltanto di farci vedere un “mondiale” degno di questo nome!
Sottoscrivo ogni parola di Paolo, anch’io la penso così… “i computer che stanno spersonalizzando il gioco”: mai concetto è stato espresso meglio, che delusione…
P.S. Ricordate cosa dichiarò Alekhine alla vigilia del match con Capablanca? “Non so come farò a vincere sei partite contro Capablanca, ma non so nemmeno come farà lui a vincerne sei contro di me”. Torniamo a questo spirito!
…condivido in toto il pensiero di Paolo.I computer hanno cambiato l’approccio al RISCHIO minimizzandolo(per dirla tutta è cambiata in peggio anche la “mente” degli scacchisti).Ormai i chess players hanno dimenticato la regola aurea… lo SCACCO MATTO al Re avversario rappresenta lo scopo del gioco. Bisognerebbe premiare la vittoria con 2 punti e “punire” i realisti. Verrebbero,così, selezionati solo giocatori “idealisti” che hanno una propensione e una predisposizione allo squilibrio (giocare non contro l’uomo ma contro la scacchiera). C’è poi un aspetto culturale da rinverdire…la PRESTAZIONE in una partita a scacchi (il percorso che si utilizza per raggiungere la vittoria)è fondamentale.L’errore deve essere provocato e non atteso. Ed è proprio su questo concetto elementare dell’AGONISMO che casca l’asino!!Il vero giocatore deve essere il primo a non temere terreni inesplorati:l’avversario non ci seguirà se si accorge che lo stiamo portando su terreni in cui siamo a nostro agio.Ci può essere sorpresa solo se anche noi siamo disposti a rimetterci in discussione.
Avete visto il filmato dei due GM commentatori al momento della cappella-controcappella? Avete visto qualche “conferenza stampa” di fine partita, con dichiarazioni monosillabiche? Avete letto il testo della formale ed insignificante dichiarazione di Putin a fine match? Non conosco i motivi che spingono l’Alieno ad organizzare “mondiali” siffatti e non mi interessano, e lancio una piccola provocazione: giochiamo un mondiale ogni due anni, con tornei di selezione eccetera, e con la fase finale giocata non da due, ma da sei o otto, con doppio (magari quadruplo) girone all’italiana. TORNIAMO ALL’ANTICO, SARA’ UN PROGRESSO! (Qualcuno l’ha già detto, ma non ricordo a quale proposito e non ricordo chi)
L’ha detto Giuseppe Verdi, Paolo, a proposito della musica del suo tempo.
Qui:
https://chess24.com/en/read/news/caruana-on-carlsen-anand-and-much-more
Caruana propone altro, ovvero un modo per meglio allineare il titolo di campione del mondo al nome del giocatore più in forma nel periodo.
C’è da dire, come insegna la storia, che le dichiarazioni e gli intendimenti di un aspirante al titolo non sempre rimangono tali quando l’obiettivo è raggiunto.
Bravo Renato! E’ imperdonabile che un appassionato di lirica come me non l’abbia ricordato, soprattutto per un “verdiano” (da bravo romagnolo…
Sottoscrivo in pieno e a caratteri CUBITALI, Paolo, la tua proposta di un mondiale, ogni due anni, a sei od otto giocatori con doppio (minimo) girone all’italiana.
L’attuale formula insipida non porta legna al fuoco degli scacchi, anzi rischia di contribuire a spegnerlo e, alla lunga, a relegare il gioco a roba per computers e poco altro.
Purtroppo Rapport non gioca a Doha. E Jobava gioca male il primo turno, battuto dalla giovane connazionale Bela Khotenashvili, la quale al secondo blocca sul pari un altro grosso calibro, lo spagnolo Ivan Lopez Salgado. Invece gioca bene all’esordio il nostro Caprio, che oggi è però sconfitto da Erwin L’Ami.
Donne protagoniste, insomma, per adesso a Doha, con l’ucraina Inna Gaponenko che ha strapazzato un altro dei favoriti della vigilia, il tedesco Naiditsch.
…e con la quattordicenne azèra Gunay Mammadzada che ha piegato il quotato GM iraniano E. Ghaem Maghami…
Ghaem Maghami? Quello che doveva partecipare alla tappa del Grand Prix iraniana, poi abortita?
…. meno male che non ha partecipato, sennò per qualcuno sarebbe stato difficile fare tante patte ….
Molto carina l’ucraina!!!!
A proposito di Naiditsch lo sto strapazzando anch’io ❗
Mi piace vincere facile ….. 😆
Per Giove! Ma sei sicuro che il tuo non sia il nonno di Naiditsch? …
davvero
guarda qua
http://www.chessgames.com/perl/challenge?gid=1756777
Io gioco con il B .
vabbè non soo solo ma non sottilizzerei troppo
Certo che Baadur Jobava sta giocando un torneo particolare: dopo Bela Khotenashvili e Sopiko Guramishvili, oggi incontra Natalia Zhukova.
Beh sembra che Jobava sia molto sensibile al fascino femminile
Ma la Zuckova non è la moglie di Grishuck ?
Agli amici consiglio di vedere il meraviglioso finale con il Nero di Eljanov al primo turno 😯
Eccolo qua
meraviglioso e istruttivo
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1779094
E oggi la Khotenashvili ha fatto fuori pure Gabriel Sargissian, pluricampione olimpico! (o troppo sensibile anche lui?).
Scatenato Giri a Doha: 5 su 5! Oggi di nero gli sono bastate appena 21 mosse contro Mamedyarov.
Giri 6 su 6, a Doha sulle orme di Fab ….
Acc. Gliela hai tirata addosso tu la sconfitta odierna con ‘zio’ Kramnik! 😕
Aggiornamento da Doha. Giri 6 vinte di fila e poi 2 perse, Kramnik 2 patte e poi 6 vinte di fila. Stamattina ultimo decisivo turno con sulle prime tre scacchiere: Yu (6,5)-Kramnik (7), Akopian (6)-Giri (6) e Vachier-Lagrave (5,5)-Efimenko (6).