Grazie a lui si decide la partita,
si sposta di un sol passo ma potente,
perché sovrano tutti i pezzi invita,
a giungere al final dov’è vincente!
E’ bella, svelta e alta lei Regina,
colei che è a capo della propria corte,
si muove, con sapienza sopraffina,
dove vuole, d’ognun ha in man la sorte.
Ai quattro angoli della scacchiera,
con loro movimento lineare,
si spostan altrettante torri fiere,
che aumentano la forza nel finale!
Su diagonal contrarie lui si muove,
della bianca e della nera padrone,
da gran distanza dà valenti prove:
attacca da lontano lui sornione.
Il pezzo che si muove con gran salto,
la “elle” lui disegna sul quel campo
ove la pugna impazza e lui spavaldo
si sposta a destra a manca come un lampo!
Otto da una parte e dall’altra otto,
truppe fedeli ed omini d’azione,
d’un passo avanti vanno col solo motto:
“Sette caselle per la promozione!”
Il Gran Re all’unison con la Torre
si muove verso lei con fare lesto,
per entrare, senz’altro tempo porre,
nel suo castello: di difesa è gesto!
Scacchi e rime! Qui ci vorrebbe una risposta in versi di Paolo!
A gentile richiesta… Caro Fabio, spero che “ti aggradi”.
S’ode a destra uno squillo di tromba,
a sinistra risponde uno squillo,
d’ambo i lati calpesto rimbomba
de’ Pedoni che gridano: “Urrà!”.
Il Cavallo, già pronto all’attacco,
impaziente dilata le froge
per infliggere all’oste uno scacco
che in partita suo pari non ha
e l’Alfiere, cui piace il fianchetto,
dominare si presta la pugna
dividendo con fare corretto
lo scacchiere per propria metà.
Dal cantone dov’è relegato
grida il Rocco: “Su, fatemi luogo!”
acciocchè dalle fila slegato
sua potenza spiegare potrà
e con subdola e rapida mossa
col poter che la FIDE concede
puote dare al suo Sire una fossa
nella quale il monarca starà.
Fatto il rocco sarà or la Dama
ch’è dotata di poter senza pari
a sfogare di matto la brama
e l’assalto guidare potrà.
Ed il Re? Dal suo cauto rifugio
trepidante uscirà allo scoperto
ricercando il sottile pertugio
con il quale vittoria sarà.
La tenzone è frattanto finita.
Caro Fabio, te stesso accontenta
de’ miei versi, ché tale è la vita.
Chi l’ha vinta? Chi vive vedrà.
Soltanto ora mi accorgo, con autentico raccapriccio (!), di aver saltato, in fase di stesura, la seconda strofa, relativa ai Pedoni, che recita:
Ognun spera, in suo picciolo core,
di tracciare il cammin periglioso
poi che giunto a destin dell’onore
di cangiarsi in Regina godrà.
Chiedo venia.
Carducci ?
Aggraditissimo! (mio conio)… 🙂
Sottoscrivo l’aggraditissimo di Lotti e aggiungo un bellerrimo!
Borges, Bufalino, Bagnoli:
TUTTI POETI DEGLI SCACCHI CON LA B maiuscola!
Ma questo è un covo di poeti!! 😯 😯 😯 😐 😉 😉
Per gli amici scacchisti-giallisti (ma anche per i soli scacchisti) uscite le letture di gennaio qui http://theblogaroundthecorner.it/2015/01/letture-al-gabinetto-di-fabio-lotti-gennaio-2015/
Ringrazio Mongo e Zenone per i saluti. Sempre graditi, lo sapete, eventuali contributi. Per febbraio, per esempio, c’è spazio.