il Torneo Nazionale Minore di Torino 1939

Il giorno 21 aprile 1939 inizia a Torino, a Palazzo Làscaris (dei conti di Ventimiglia), presso la sede del DOPOLAVORO PROFESSIONISTI ED ARTISTI in Via Alfieri 15, il IV TORNEO NAZIONALE MINORE DI SCACCHI, secondo la numerazione applicata dopo l’affiliazione dell’A.S.I. (Associazione Scacchistica Italiana) all’O.N.D. (Opera Nazionale Dopolavoro), e termina il 30 aprile 1939 (XVII anno dell’era fascista).

“Nel 1939 il Dopolavoro Provinciale organizza il Torneo nazionale minore, una specie di campionato italiano di serie B. In pratica la prima manifestazione nazionale che si svolga a Torino dai tempi del famoso congresso del 1892.” (fonte “Fra le due guerre” – Gli scacchi al Dopolavoro http://win.scacchisticatorinese.it/scacchi_ire/SST/capitolo2d.html).

Non si conoscono cronache della manifestazione, divisa in due tornei distinti, ma, grazie al comunicato ufficiale apparso sul numero di maggio 1939, pag.100, de “L’Italia Scacchistica” e alle tabelle pubblicate da Giovanni Ferrantes nella sua rubrica su “L’IllustrazioneItaliana”, nei numeri 22 e 23, rispettivamente del 28 maggio e 4giugno 1939, i dati tecnici ci sono giunti al completo.

Torneo A

1° Baldanello Mario (Venezia) con punti 6 su 7; 2° Montuoro Ippolito(Milano) 5,5; 3° Vanni Dario (Genova) 4; 4° Melloni Muzio (Bologna) 3,5; 5°-6° Bernardi Mario (Ancona) e Mussino Corradino (Torino) 2,5 ;7°-8° Palazzi Piero (Vicenza) e Borroni Enrico (Torino) 2.

Sono note due vittorie di Montuoro, stampate su “L’Illustrazione Italiana”, nei numeri 19 e 20 del 7 e 14 maggio 1939.

Ippolito Montuoro – Dario Vanni
Torneo Minore,gruppo A, Torino, aprile 1939

1. f4 d5 2.Cf3 g6 3. e3 Ag7 4. Ae2 Cc6 5. 0-0 e6 6. d3 Cf6 7. h3 De7 8. Cc3 Ad7 9. e4 0-0-0 10. e5 Cg8 11. Ae3 Rb8 12. a3 f6 13. d4 Ch6 14. b4 Cf7 15. De1 De8 16. Tb1 Ce7 17. b5 Cf5 18. Af2 h5 19. Ad3 C7h6 20. Dd2 De7 21. a4 Ac8 22. Ca2 fxe5 23. Cxe5 Axe5 24. dxe5 h4 25. Cb4 d4 26. Ca6+ Ra8 27. Ae4 Td7 28. Da5 Ce3 29. Cxc7+ 1 – 0.

Ippolito Montuoro – Muzio Melloni
Torneo Minore, Gruppo A, Torino, aprile 1939

1. f4 d5 2. Cf3 g6 3. e3 Ag7 4. Ae2 c5 5. 0-0 Cc6 6. d3 Cf6 7. Ce5 0-0 8. Af3 Ce8 9. Cc3 Cxe5 10. fxe5 d4 11. Ce4 Axe5 12. Cxc5 Dc7 13. Cb3 Axh2+ 14. Rh1 dxe3 15. Axe3 Ae5 16. d4 Ag717. Cc5 Tb8 18. Dd2 b6 19. Cd3 Cd6 20. b3 Ab7 21. c4 Tbd8 22. Tac1 Ce4 23. Axe4 Axe4 24. Tf4 Af5 25. Cb4 e526. Cd5 Dd6 27. Th4 Tfe8 28. Ah6 Ah8 29. Tf1 exd4 30. Txf5 gxf5 31. Dg5+ Dg6 32. Dxd8 1 – 0.

Puntuali commenti alle due partite si possono reperire sul blog Labirinti e Casematte.

Torneo B

1°-2° Vaccari Salvatore (Trieste) e Gabinara Antonio (Firenze) conpunti 6,5 su 8; 3° Molinari Matteo (Genova) 5; 4° Gonetti Giovanni(Torino) 4,5; 5°-6° Siveri Armando (Reggio Emilia) e Ivaldi Vittorio(Torino) 4; 7° Rocco Riccardo (Genova) 3; 8° Cattich Antonio (Zara) 2;9° Ormelli Ivo (Rovigo) 0,5.

Di questo torneo è nota una partita, pubblicata sul numero di giugno 1939, pag. 108, de “L’Italia Scacchistica”. Il commento, non firmato,è quindi attribuibile al direttore Rosselli, probabilmente anche su indicazioni del fiorentino di adozione Gabinara.

Antonio Gabinara – Matteo Molinari
Torneo Minore, Gruppo B, Torino, aprile 1939

1.e4 c5 2. Cf3 Cc6 3. d4 cxd4 4. Cxd4 Cf6 5. Cc3 d6 6. Ag5!

Posizione dopo 6.Ag5!

Una buona mossa, non però migliore del seguito usuale 6…e6; 7 Dd2 a6 8 0-0-0 h6!

Questa variante di Richter è più conosciuta per il sacrificio 6…e6 7 Cxc6 bxc6 8 e5! Da5! 9 Ab5! cxb5 10 exf6 b4 11 Ce4 De5 con posizione degna di studio.

6…Da5 7. Axf6 gxf6 8. Ab5 Ad7 9.Cb3 Dd8 10. Dh5

Più intraprendente della spontanea 10 Cd5 e6 11 Ce3 Ae7.

10. … a6 11. Ae2 b5!

Posizione dopo 11…b5!

Un’idea a lunga portata: prepara il passaggio della Torre di Donna sull’ala di Re via a5: la reazione esatta contro la mossa 10.Dh5.

12. 0-0 b4 13. Cd5 e6 14. Ce3 a5! 15. Ab5 a4 16. Axc6 Axc6 17.Cd4 Ad7

Il Nero è rimasto chiuso, ma ha il vantaggio latente dei due Alfieri e la sua partita è forse preferibile.

18. Cc4 Tc8.

Oppure18. … Dc7 19. b3 Dc5 20. Dxc5 dxc5 21. Cb6 Td8 22. Cxd7 Txd7 23.Cf3.

19. b3 Tc5! 20. De2 e5?

Posizione dopo 19…e5?

Un’inconseguenza, perché blocca la via per il passaggio della Torre. Il Nero si lascia andare in un’avventura pericolosa.

21. Cf3 Ab5 22. Tfd1!

Se 22. Cfd2 Ah6 con forte attacco sul centro.

22. … Axc4 23. bxc4 Dc7 24. Ch4 Txc4 25. Cf5 Dc6?

Posizione dopo 25…Dc6?

L’errore decisivo. Giuoco incerto dava 25. … Txc2 26. Db5+ Dd7! 27.Dxb4 d5 28. Db6.

26. Txd6! Txc2

Se 26. … Dxe4 27. Tad1 Ae7 28.Td8+ Axd8 29. Cd6+. Ora il Nero è subito perduto.

27. Txc6 Txe2 28.Td1 Ad6 29. Tc8+ Rd7 30. Txh8 Txa2 31. Rf1 b3 32. Txd6+ Rc7 33. Thd8 b2 34. T8d7+ Rc8 35. Ce7+ Rb8 36. Tb6+ Ra8 37. Cc6 1 – 0

Baldanello vinse il Torneo A, senza perdere alcuna partita, “davanti al milanese Montuoro, al genovese Vanni e al bolognese Melloni, tre scacchisti di buon livello.” (fonte http://www.veneziascacchi.com/index.php/maestri/mario-baldanello). “Tra i giocatori locali, Mussino è quinto, Borroni settimo.” (fonte “Fra le due guerre” – Gli scacchi al Dopolavoro http://win.scacchisticatorinese.it/scacchi_ire/SST/capitolo2d.html).

Secondo le regole vigenti all’epoca i primi tre classificati dei due tornei acquisiscono il diritto a partecipare a tornei magistrali; Vaccari, Vanni (“che vantava anche il terzo posto di Milano 1926” (fonte http://www.centurini.it/notiziario.htm) e Molinari non potranno approfittare dell’opportunità.

Baldanello diventerà Maestro al torneo nazionale di Venezia 1947, al quale parteciperà anche Montuoro (Palermo20.1.1912–1985), “Giocatore a tavolino inclassificato (sic, ma di categoria nazionale, inclassificato solo quando era ancora a Palermo NDA). Attivo a Milano (1938), Torino (1939), Venezia (1947), Firenze (28 ottobre-9 novembre 1951).” (fonte “I giocatori siciliani 1500-1975”, Santo D. Spina, pag. 312).

Gabinara sarà il più lesto ad utilizzare il suo diritto, con la partecipazione al magistrale diFirenze 1941, al quale saranno presenti anche Borroni e Gonetti; diventerà Maestro nel 10° Campionato Italiano, Firenze 1943.

Dal “Programma-regolamento”, recentemente ritrovato tra alcuni documenti appartenuti al Maestro romano Vincenzo Nestler (Campione Italiano a Firenze nel 1943 ed a Trieste nel 1954), veniamo a conoscenza anche dei nomi del “Direttore del torneo” (Alfredo Angiulli) e, cosa abbastanza sorprendente, anche dei quattro “Vice Direttori” (Enrico Zampini, Giuseppe Mariscotti, Guglielmo Tedesco e Francesco Sales) e dei cinque “Commissari” (Enrico Manzoni, Annibale Fava D’Anna, Vincenzo Grasso, Francesco Gagliardi e Mario Verdura), nonché dei sette del “Comitato Esecutivo” (Corrado Puccetti, Piero Gazzotti, Amedeo Monti, Luigi Miliani-Presidente dell’A.S.I., Eugenio Malvicini, Alberto Fidi-Segretario Generale dell’A.S.I. e Carlo Maiorino) per un totale di 17 persone, lo stesso numero dei giocatori!

Sempre sullo stesso libretto è anche riportato che le partite vennero giocate alla cadenza di gioco di 2 ore e mezza per 50 mosse e 20 mosse per ogni ora successiva e che “Tutte le partite giocate nel Torneo resteranno di proprietà del Dopolavoro Provinciale di Torino, che ne curerà l’opportuna comunicazione alla stampa.”.

Scritto da: Mauro Berni e Tamerlano (Qui gli altri suoi articoli)