C. & C.

“Somos todos americanos”. Che poi va tanto di moda.

Forse a ragione di  una  fratellanza  continentale, forse perché  al  nostro  prediletto  piacque  tanto  il fuoriclasse cubano, fatto sta che ad ogni  occasione   propizia, Esteban Canal  disquisì   con sapienza, brio ed acume dell’altro. Senza  risparmio nei meriti e con sporadica, blanda critica. A coloro che  ne  avessero desiderio e tempo, suggerirei la lettura  del  suo  brano Il virtuoso Capablanca.  È un  pezzo  illuminante che si sfoglia in  un amen e malgrado  i decenni trascorsi dalla   prima   stampa, conserva  intatta un’indiscutibile  freschezza. Caratteristica per altro comune a molti suoi scritti. Se poi  voleste  concorrere  ad  una  opera  pia, l’intero  tomo  a marchio  DOC Alvise Zichichi  con  l’argomento,  lo  trovereste  presso lo scaffale della casalinga Messaggerie Scacchistiche.

Curiosa smorfia di Esteban Canal durante una delle sue ultime apparizioni pubbliche

Ancora una volta e senza un filo di pudore  rovistiamo colle mani e  tra  i  suoi carteggi, recuperiamo una  serie di  minute  databili  tra  il 1963 e 1964. Chissà che  il  mio  giudizio sia  ottenebrato da una forma  di  partigianeria, tuttavia  resto  persuaso  nell’idea  che   il  percorso  comune  intrapreso  con  Fenarete, abbia  generato  un   lascito  per  nulla  trascurabile. Mi appello alla  comprensione  di ogni Lettore se così non fosse nella loro personale opinione.

Allora  spazio  alla  Lezione  dodicesima. Due  i  momenti:  la  partita  con   Capablanca  è  preceduta da  una   creazione   del  compositore  ceco  Vojtech  Kosek. Anche  questa  porzione  dello  scritto  è meritevole d’attenzione.  Chiarificatrice  è  la  riflessione esposta  per  giungere  alla  soluzione  dello studio  bollato: “Semplice ma non facile”.

Relaziona Esteban Canal

A procedere il diagramma del rompicapo proposto.

Completo con l’immancabile e sincero  grazie alla redazione. Vorrei infine dedicare questo  episodio  dell’esplorazione su Canal al cortese signor Francesco De Sio, memore del sostegno concessomi  con altruismo ed a titolo gratuito, mentre operavo ad un altro progetto.

Scritto da: Luca Monti (Qui gli altri suoi articoli)