Olandesi

Scritto da:  | 17 Maggio 2015 | 12 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
Amsterdam 3
Lasciando perdere Euwe (del quale non oso parlare), Landau e lo sfortunato Van Lennep, dei quali ho già parlato, non è inutile andare alle origini dello scacchismo olandese, visto che i Paesi Bassi hanno sempre sfornato fior di giocatori. Non si può certamente parlare di una “scuola olandese”, visto che i contributi alla teoria da parte di questa pattuglia di giocatori fu modesto, e se si dovesse individuare il capofila di questi lo si potrebbe trovare in Elias Stein.
Nacque il 5 febbraio 1748 a Forbach, in Lorena, a due passi dal confine tedesco e non molto lontana dal Lussemburgo, ma si stabilì ben presto in Olanda. E’ curioso osservare che Forbach è stato il luogo di nascita di tale Nicolas Appert, di un anno più giovane di Stein, che divenne noto per la sua tecnica di conservazione dei cibi, tecnica che ancora oggi è ritenuta validissima.
Elias SteinTornando a Stein, nel 1789 pubblicò il suo Nouvel essai sur le jeu des échecs, avec des réflections militaires relatives à ce jeu. Era un trattato che attingeva a piene mani da testi precedenti, ma che proponeva, contro 1. d4 la risposta 1. … f5, e non si può dire che tale proposta fosse campata in aria; in onore di Stein, infatti, venne chiamata “Difesa Olandese”. Stein morì all’Aja il 12 settembre 1812, e una quindicina d’anni dopo, a testimoniare la considerazione della quale egli ed il suo trattato godevano, Mauvillon – un ufficiale tedesco di stanza nei Paesi Bassi – ne pubblicò la biografia.
Nel 1821 nasce Christiaan Messemaker, che ha il merito di aver fondato il primo Circolo olandese degno di questo nome. Vincerà due campionati olandesi non ufficiali, all’Aja nel 1882 (8 1/2 su 9) ed a Gouda due anni dopo. Morirà nel 1905.
Passano alcuni decenni, ed in Olanda si forma un piccolo gruppo di giocatori, abbastanza dispersi sul territorio: Gifford, Polak Daniels e Benima.
Di Henry William Birkmyre Gifford si sa ben poco. Di origini britanniche, si stabilì in Olanda attorno al 1850 (la sua data di nascita, incerta, viene posta al 1830) e la sua data di morte rimane ignota.
Ansel Polak Daniels nacque all’Aja il 2 agosto 1842 e vi morì il 1° aprile 1891.
Levi Benima nacque l’ 11 maggio 1838 in un villaggio nei pressi di Groningen, era venditore ambulante, e morì ad Amsterdam nel 1922, non senza aver fondato nel 1874 il Circolo scacchistico di Winschoten, la cittadina non lontana dal suo luogo di nascita e nella quale si era stabilito. Tale Circolo venne intitolato ad Antonius van der Linden, il primo storico scacchistico.
Si è formato, a questo punto, un primo nucleo di appassionati olandesi e di Circoli in contatto tra loro. Si inizia a pensare ad un torneo di carattere nazionale, visto che già nel 1851 si era svolto, ad Amsterdam, un torneo vinto da Maarten van’t Kruijs, nato nel 1813, e che ha legato il proprio nome all’apertura 1. e3 , di modeste pretese ma abbastanza “elastica”. Nel 1873, all’Aja, si gioca infatti una specie di “campionato olandese” non ufficiale vinto da Gifford e nel quale figurano nomi destinati a finire nell’anonimato. E’ un inizio, ed infatti l’anno seguente ad Alsterdam si gioca un altro “Campionato olandese” vinto da tale De Lelie, mentre nel ’75, a Rotterdam, si ripete il successo di Gifford.
Nel ’77, all’Aja, vince Daniels Polak, che si ripete l’anno seguente precedendo di mezzo punto Benima ed un gruppo di altri giocatori tra i quali figurano nomi che ritroveremo più avanti: Loman, Messemaker, Van Foreest. Nel ’79 il titolo nazionale va a Dupre, che vince a Rotterdam. Si è ormai consolidato un movimento scacchistico dei Paesi Bassi dal quale rimane estraneo tuttavia un valido giocatore, Louis van Vliet, nato nel 1854 ma trasferitosi in età adolescenziale prima da uno zio a Londra, poi da un altro zio negli Stati Uniti, e che rientrerà in Olanda nel 1889 per giocare al torneo di Amsterdam, ma che subito dopo tornerà a Londra dove trascorrerà il resto dei suoi giorni.
foreestenSeduti due arzilli novantenni: Arnold e Dirk Foreest. In piedi Jan Hein Donner e Hans Bouwmeester
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Negli anni Sessanta del XIX secolo nascono alcuni giocatori destinati a consolidare il movimento scacchistico olandese.
Il 14 ottobre 1861 nasce ad Amsterdam Rudolf Loman, che vincerà i Campionati non ufficiali del 1888 (Rotterdam), 1890 (L’Aja), 1891 (Utrecht), 1893 (Groningen), 1894 (Rotterdam) e 1897 (Utrecht). Trascorrerà a Londra gran parte della sua vita, esercitando la professione di suonatore d’organo e giocando (per soldi, ovviamente) con dilettanti della capitale britannica. Affinerà il gioco di un suo allievo scacchistico olandese, Jacques Davidson, di ventinove anni più giovane, e vincerà nel 1912 il secondo Campionato olandese “ufficiale” tenutosi a Delft. Morirà ad Amsterdam il 4 novembre 1932.
Nel 1862 nasce il primo dei fratelli Van Foreest, Dirk, che morirà a 96 anni dopo una onorevole carriera, ed un anno dopo nasce Arnold, decisamente più attivo agonisticamente del fratello ed anch’egli longevo, visto che scomparirà nel 1954.
Adolf Georg OllandNel 1867 nasce ad Utrecht, il 13 aprile, Adolf Georg Olland. Di professione medico, fu probabilmente il miglior giocatore olandese prima di Euwe, e fu attivissimo in tornei e match individuali. Terzo ad Amsterdam nel 1887, nel torneo vinto da Dirk van Foreest, primo al Torneo sussidiario di Amsterdam del 1889, secondo dopo Loman ad Utrecht nel ’91, quinto a Groningen due anni dopo, secondo dopo Loman nel ’94 a Rotterdam, primo ad Arnhem l’anno seguente, nel 1899 si iscrisse al torneo internazionale di Amsterdam; questo torneo venne vinto dal fortissimo britannico Atkins con l’incredibile risultato di 15 su 15, ed Olland occupò il secondo posto, e l’anno seguente, a Monaco di Baviera, fu nuovamente secondo dopo lo sfortunato Swiderski, che morirà suicida nove anni dopo. Nel 1901 Olland vince il  torneo di Haarlem (una sorta di Campionato olandese non ufficiale) e decide di lanciarsi nell’agone internazionale iscrivendosi al torneo di Hannover del 1902, dove giunge ottavo, lasciandosi alle spalle giocatori come Swiderski, Marshall, Gunsberg, Bardeleben e Mason.
Preso dai doveri professionali scompare per qualche anno e ricompare nel 1907 a Carlsbad, ma il campo dei partecipanti è di altissimo livello, e finisce terzultimo. Due anni dopo si disputa a Leida quello che viene considerato il primo Campionato olandese ufficiale (cinque giocatori a doppio turno) ed Olland lo vince ex aequo con Abraham Speijer, e nel 1912, al Campionato nordico vinto dal giovane Alekhine, giunge quarto. A Scheveningen, nel 1913, è terzo dopo il vincitore Alekhine e Janowski, ed inizia per lui, anche a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, un lungo periodo di assenza dalle maifestazioni internazionali.
Torna nel 1919 ad Hastings (“Torneo della Vittoria”;) e si classifica ottavo. Ha superato i cinquant’anni, ma continua a frequentare manifestazioni di alto livello, come quella del Campionato olandese del 1921 (Nimega) dove è quarto e dove si rivela il talento del ventenne vincitore Max Euwe. La sua ultima apparizione in importanti manifestazioni avviene a sessantasei anni, al Campionato olandese (L’Aja-Leida). Viene fulminato da un attacco cardiaco il 22 luglio del 1933 mentre sta disputando questo torneo.
Nel 1873 nasce Abraham Speijer (a volte ricordato come Speyer), un giocatore che parteciperà a numerosi tornei locali con parecchi successi, ed ad altrettanto numerosi tornei di maggiore importanza con piazzamenti generalmente deludenti. Il suo miglior risultato fu il primo posto ex aequo con Olland al Campionato olandese del 1909. Morirà ad Amsterdam il 5 settembre 1956 senza lasciare grande traccia di sè nella storia degli scacchi.
Nel 1874 nascono due giocatori che ebbero una certa importanza nell’ambito degli scacchi olandesi. Il primo di questi è Willem Andreas Theodorus Schelfhout, che giocò in alcuni tornei minori negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale e che, nel dopoguerra, fu attivo a livello internazionale: ultimo ad Amsterdam nel ’20, venne tuttavia chiamato a far parte della squadra olandese nelle Olimpiadi del 1927 (Londra, riserva), del 1928 (L’Aja, terza scacchiera) e del 1930 (Amburgo, riserva). La sua ultima apparizione è quella del torneo “bellico” di Amsterdam del 1940, dove giunse penultimo. Morì nel 1951 ad Amsterdam.
Suo coetaneo fu Jan Willem te Kolsté, nato ad Utrecht. Giocò quasi esclusivamente in tornei in terra olandese, soprattutto in Campionati nazionali ufficiali e non ufficiali. Vinse nel 1907 ad Utrecht, ed ebbe piazzamenti più o meno onorevoli in parecchi Campionati, classificandosi nei primi posti in tornei di discreta importanza: primo all’Aja nel 1904, secondo ad Amsterdam nel 1907, primo all’Aja nel ’17 (l’Olanda era neutrale nel corso della Prima Guerra Mondiale) ed ancora primo nel ’22. Nel 1925 si iscrisse al grande torneo di Baden-Baden vinto da Alekhine, e giunse ultimo, racimolando unicamente tre patte. Due anni dopo vinse ad Amsterdam e venne reclutato per l’Olimpiade di Londra dove, in quarta scacchiera, ottenne 7 1/2 su 13. Morì all’Aja il 31 gennaio 1936.
nk1887Campionato Olandese 1897: in piedi da sinistra: Benima, Süsholtz, Veraart, Tresling, Olland, Arnold van Foreest. Seduti: Pinedo, Loman, Tinholt, Rothe, Dirk van Foreest.
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Dirk Bleijkmans (a volte citato come Bleykmans) nacque nel 1875, e giocò parecchio, sia in Olanda che oltre i confini. A ventuno anni vinse a Leida uno dei numerosi campionato olandesi non ufficiali, e già l’anno precedente si era messo in luce giungendo secondo dopo Olland ad Arnhem. Sempre nel ’96 fu secondo a Groningen dopo Arnold van Foreest, e nel ’97 fu ancora secondo dopo Loman ad Utrecht; quello stesso anno venne battuto in match da Van Lennep e fu terzo ad Amsterdam. Nel ’98 partecipò ad alcuni tornei sussidiari: settimo all’Aja e quinto a Colonia, nel ’99 ad Amsterdam ottenne un prestigioso terzo posto dopo lo stravincitore Atkins ed il secondo classificato Olland. Rientrò, dopo alcuni tornei sussidiari, nel “giro” magistrale nel 1905 a Scheveningen, con un non entusiasmante undicesimo posto ma potendo vantare vittorie contro il vincitore Marshall ed il secondo classificato Benjamin Leussen, un suo compatriota che ebbe una carriera abbastanza breve ma di tutto rispetto. Quello stesso anno fu sesto al torneo sussidiario di Barmen, con una vittoria contro Rubinstein. Al Campionato olandese di Leida del 1909 giunse ottavo, poi scomparve dalla circolazione per poi pubblicare, nel ’17, un manuale. Si trasferisce a Giava, nelle Indie Olandesi (oggi Indonesia), stabilendosi a Jakarta (all’epoca Batavia) e vincendo il non eccelso campionato dell’isola. Nel 1933 affrontò Alekhine in simultanea, venendo battuto, e le sue ultime prove agonistiche sono datate al 1941, sempre in Indonesia. E’ ignota la data della sua morte.
nk1898Campionato Olandese 1898: in piedi da sinistra: Moquette, Bleijkmans, Heemskerk, van den Berg. Seduti: Loman, Benima, Te Kolsté, Arnold van Foreest, Tresling, Meiners, Olland.
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Personaggio interessante quello di Johannes Fredericus Samuel Esser, nato a Leida il 13 ottobre 1877, e laureatosi in medicina nel 1903. Giocò parecchio, a volte con risultati di prestigio, come nel 1913 quando vinse il Campionato olandese, dopo un match di spareggio con Loman e quando battè Janowski in match. Fu un pioniere della chirugia plastica ricostruttiva e per tutta la sua vita, spinto da una smisurata ambizione e da una visione “grandiosa” dell’esistenza umana, fece di tutto, giungendo ad accumulare una ingente fortuna per poi piombare nella assoluta povertà. Amante dell’arte, collezionò quadri di Mondrian quando quest’ultimo era uno sconosciuto pittore, per poi donarli a diversi musei olandesi. Esercitò a Brno, Vienna, Budapest e Berlino, giocando saltuariamente a scacchi, ebbe come “assistente” al tavolo operatorio nientemeno che la cognata del kaiser, ed introdusse tecniche di chirurgia plastica che, negli Anni Sessanta del XX secolo, vennero “inventate” da chirurghi statunitensi che mai avevano sentito nominare il dottor Esser. Si trasferì negli Stati Uniti d’America, a Chicago, dove morì, povero, il 9 agosto 1946.
Siamo così arrivati a parlare della pattuglia di giocatori olandesi che nacquero prima di Euwe e che furono attivi negli anni precedenti e seguenti la Prima Guerra Mondiale.
Gerard Cornelis Adrianus Oskam nasce all’Aja il 12 aprile 1880 e a vent’anni vince a Groningen. Nel 1904 è secondo a Leeuwarden, nel 1905 nuovamente secondo ad Amsterdam, ma quello stesso anno, quando si affaccia alla ribalta internazionale al torneo di Scheveningen, non va più in là del 12° posto, battendo tuttavia il terzo classificato Spielmann. Nel 1906 si laurea in Giurisprudenza ad Amsterdam, per poi esercitare a Rotterdam. Nel 1907 è secondo all’Aja, terzo a Utrecht e quarto ad Amsterdam, e nel 1908 è quarto a Haarlem, nel torneo vinto da Esser. Negli anni della Prima Guerra Mondiale rimane all’interno dei confini olandesi, disputando diversi tornei: nel ’15 è terzo a Rotterdam e secondo a Scheveningen, nel ’17 è primo all’Aja e a Scheveningen e nel ’18 divide il primo posto con Te Kolsté a ‘s Hertogenbosch. Viene invitato al “Torneo della Vittoria” di Hastings, gioca al Campionato olandese del ’19 (vinto da Marchand), torna in Gran Bretagna e nel ’20 è quinto a Bromley e quarto a Edimbuirgo, rientra in Olanda e gioca al Quadrangolare di Utrecht, nel ’21 vince un piccolo torneo a Buesum, nel ’22 è terzo all’Aja e nel ’23 è quarto sia a Margate che a Scheveningen. Al torneo di Parigi del 1924, nel corso del quale venne fondata la FIDE, è presente in rappresentanza dei Paesi Bassi, e nel ’25 è primo a Groningen. Muore il 7 maggio 1952.
Olland MarshallOlland impegnato con Marshall, 1911
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Nel 1888 nasce ad Amsterdam Max Marchand. Negli anni bellici gioca in Olanda e Danimarca, Paesi neutrali: nel ’15 vince a Scheveningen ed è secondo sia a Rotterdam che ad Amsterdam. L’anno seguente è a Copenhagen per disputare il nono Campionato Nordico, e si piazza al seocndo posto dopo il vincitore Paul Johner, nel ’17 è terzo a Scheveningen, vince ad Amsterdam e ad Arnhem nel 1918 e nel ’19 vince il Campionato olandese. E’ nella seconda parte della classifica al Torneo della Vittoria di Hastings, è terzo a Scheveningen e vince ad Amsterdam (sempre nel ’19). Il 1920 è l’ultimo anno della sua attività agonistica, con risultati tutt’altro che deludenti. Muore a Baarn nel 1957.
Nel luglio del 1890 nasce George Salto Fontein e già a diciannove anni ottiene un risultato di prestigio piazzandosi terzo al primo Campionato olandese ufficiale vinto da Olland. Nel ’14 partecipa al torneo sussidiario di Mannheim e rientra in Olanda allo scoppio delle ostilità; giocherà in diversi tornei olandesi del tempo di guerra, con risultati che lo vedranno costantemente nei primi posti della classifica. Dopo la guerra è secondo a Scheveningen nel ’19 e terzo sempre a Scheveningen l’anno seguente nel torneo vinto dal giovane ed emergente Max Euwe. Verrà convocato dalla Federazione olandese per far parte della squadra nazionale in parecchi incontri, ed otterrà altri successi individuali in torneo: primo all’Aja nel 1920, primo a Scheveningen nel ’22, primo all’Aja nel ’23, nel ’25 e nel ’30 (ex aequo con Loman). Nel ’38 è secondo a Baarn e nel ’40 vince all’Aja. Nel ’46 è secondo a Leida e l’anno seguente fa parte della squadra olandese che affronta la Gran Bretagna. Morirà nel 1963.
Coetaneo di Fontein è Jacques Davidson, nato ad Amsterdam il 14 novembre 1890. Adolescente, segue il padre in Gran Bretagna, e da lui impara il gioco, che migliorerà notevolmente grazie all’incoraggiamento ed ai consigli di Loman, che in quel periodo – come abbiamo visto – vive e lavora a Londra. Il giovane Jacques gioca, nel periodo prebellico, esclusivamente in Gran Bretagna; nel 1911 è terzo a Tunbridge Wells, l’anno seguente è secondo a Londra e nel ’13 è quarto sempre nella capitale inglese. Dopo la guerra rientra in Olanda e nel ’21 è secondo dopo Euwe a Nimega, sempre dopo Euwe è secondo ad Amsterdam nel ’23 e nel ’24, per poi vincere il Quadrangolare del ’25. Nel 1926, al torneo di Semmering, dove ai nastri di partenza c’è il gotha degli scacchi europei, è soltanto sedicesimo, pattando tuttavia con il vincitore Spielmann, con Nimzovich, Rubinstein e Reti. Un anno dopo, ad Utrecht, è secondo dopo Euwe nel Quadrangolare. Non ancora quarantenne si ritirerà dal gioco agonistico, e morirà nella sua Amsterdam il 13 gennaio 1969.
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1953, da sinistra a destra quattro ottuagenari e Foreest che di anni ne ha 10 in più degli altri:  G. H. Bruins, Jhr. A. E. di Foreest, W. Piper, il dottor A. Schuckink Kool, A. H. van Wijngaarden.
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Concittadino di Davidson fu Henri Gerard Marie Weenink, nato il 17 ottobre del 1892. Nel 1919 fu terzo a Rotterdam nel torneo vinto da Reti e secondo ad Amsterdam dopo Speijer, e nel 1920 fu sesto pur avendo pattato con i primi tre classificati Reti, Maròczy e Tartakower. I suoi risultati vennero spesso compromessi da una salute che non lo sorreggeva, ma nel ’29, al Campionato olandese, divise il secondo posto con Landau alle spalle del vincitore Euwe. Nel 1930 vincerà, davanti ad Euwe e Spielmann, il torneo di Amsterdam. La Federazione olandese lo schiererà in quattro Olimpiadi: Londra 1927 (seconda scacchiera), L’Aja 1928 (prima scacchiera), Amburgo 1930 (prima scacchiera) e Praga 1931 (prima scacchiera), ma in questa ultima manifestazione la tubercolosi che lo affliggeva da anni si fece sentire pesantemente e morì il 2 dicembre di quello stesso anno ad Amsterdam.
Wijnans
Un doveroso ricordo va ad Arthur Wijnans, classe 1920 (nella foto qui sopra impegnato con Euwe), che morì a soli venticinque anni nel bombardamento della sfortunata Cap Arcona, dopo aver conseguito piazzamenti di prestigio nei tornei prebellici e del periodo bellico, e che fece parte della Resistenza olandese.
Chiudo questa galleria di personaggi olandesi con una figura che ebbe un peso notevole nello sviluppo del movimento scacchistico mondiale: Alexander Rueb, nato all’Aja il 27 dicembre 1882. Laureato in Giurisprudenza, facente parte del servizio diplomatico olandese, venne eletto presidente della neonata FIDE nel corso del congresso di Parigi del 1924. Era già presidente della Federazione olandese dal ’23 e terrà tale incarico fino al ’28, quando sarà assorbito dalla sua nuova carica, che terrà fino al 1949. Negli ultimi mesi del ’45 i bombardamenti distrussero la sua famosa libreria scacchistica, ma egli riuscì a ricostituirla negli anni immediatamente successivi per poi lasciarla alla Libreria Universitaria di Amsterdam. Appassionato degli studi di finale, morì il 2 febbraio 1959.
cap_arcona_campo_da_tennis_sul_ponte
il campo da tennis sul ponte del piroscafo tedesco Cap Arcona affondato nell’attacco del 3 maggio 1945 e che vide perire oltre 7000 persone tra le quali Arthur Wijnans chiuso sottocoperta come prigioniero dei tedeschi
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avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


12 Commenti a Olandesi

  1. avatar
    Galois 17 Maggio 2015 at 09:26

    Un’altra perla estratta dal magico scrigno di Paolo!

  2. avatar
    The dark side of the moon 17 Maggio 2015 at 10:34

    Paolo, la tua conoscenza in ambito storico scacchistico è infinita.
    Sei veramente un grande!
    Grazie.
    PS.
    Ho conosciuto un tipo durante un torneo che mi ha raccontato l’esperienza che fece nei tornei minori di Wijk aan Zee qualche anno fa.
    Tornei nei quali c’erano molti amatori tutti ovviamente non professionisti.
    Mi disse che ebbe la netta sensazione che il livello medio di gioco rispetto al nostro è circa due categorie superiore.
    Questo a testimonianza di quanto siano seguiti gli scacchi in Olanda che è una terra che mi piace tantissimo pur non essendoci mai stato.

    • avatar
      paolo bagnoli 17 Maggio 2015 at 11:22

      Mio figlio Stefano, che vive e lavora ad Amsterdam, è rimasto sbalordito dalla diffusione del gioco: in molti bar non mancano le scacchiere, nei parchi si può giocare contro il primo che passa grazie a grandi scacchiere pavimentali con pezzi di quasi un metro d’altezza e che vengono regolarmente riordinati alla fine della partita, per non parlare poi del “Max Euwe Museum” che è situato in pieno centro della città e che è stato allestito in un edificio che, durante l’occupazione nazista, era un carcere. Altro mondo…

    • avatar
      Joe Dawson 17 Maggio 2015 at 17:12

      > c’erano molti amatori tutti ovviamente non professionisti.

      Io invece purtroppo ho avuto sempre a che fare con amatrici tutte ovviamente professioniste… e per colmo nessuna olandese! 😉

      • avatar
        The dark side of the moon 17 Maggio 2015 at 18:25

        La sai sempre lunga te… 😛

  3. avatar
    paolo bagnoli 17 Maggio 2015 at 11:16

    Un grande ringraziamento alla Redazione per le foto, veramente belle!

    • avatar
      Ramon 17 Maggio 2015 at 11:44

      Grazie a te Paolo… so che hai ancora tanti articoli in scaletta ma questo, l’ultimo che hai inviato, no? li ha scavalcati tutti! 😉

  4. avatar
    Mongo 17 Maggio 2015 at 12:01

    Che gran bel pezzo! Di chi è? Ah, del grandissimo Paolo Bagnoli.
    Sono rimasto senza aggettivi… Fantasmagorico Paolo !! 😎
    Complimenti anche al nostro grafico, che è da gennaio che è rinchiuso in redazione legato ad una catena, a pane ed acqua e pagato il minimo contrattuale: solo 15 minuti d’aria alla settimana. 😉

  5. avatar
    Jacar 17 Maggio 2015 at 12:15

    Se lo definisco SPETTACOLARE rischio di apparire riduttivo?!? 😉

  6. avatar
    Enrico Cecchelli 17 Maggio 2015 at 12:39

    INCOMMENSURABILE!!

  7. avatar
    The dark side of the moon 17 Maggio 2015 at 13:41

    L’Olanda come tutti i Paesi del Nord Europa è culturalmente avanti rispetto a questa “italietta” amministrata da gente che l’unica cosa che ha capito è che fondamentalmente siamo un popolo di ignoranti e che come tale deve essere governato.
    So della figlia di una amica di mia moglie che si è trasferita in Olanda per motivi di lavoro ed è entusiasta del luogo in cui vive.
    Purtroppo caro Paolo è proprio vero: altro mondo…

  8. avatar
    Luca Monti 8 Luglio 2015 at 07:08

    La competenza in campo storico di Paolo Bagnoli è disarmante.Non sembri piaggeria la mia;sempre in gamba davvero,saltando da un argomento al successivo.Sei la Treccani di SoloScacchi!

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