La partita da non perdere

Scritto da:  | 15 Novembre 2015 | 53 Commenti | Categoria: Racconti
Paris 01
Voi avete il Bianco, l’altro ha il Nero. Apertura, medio gioco, e scoprite che, tutte le volte che effettuate uno scambio, il vostro pezzo finisce nella cassetta mentre il pezzo dell’altro, invece di fare la stessa fine, rispunta da qualche parte della scacchiera, “più bello e potente che pria”. Ma così non si può giocare! Altro scambio, un vostro Cavallo se ne va e il Cavallo dell’altro risorge dove meno ve lo aspettavate. Nuove regole, dettate dall’avversario.
Provate a convincerlo che, se proprio vuole vincere, non può commettere una simile vigliaccata, ma lui non vi ascolta: le regole sono le sue, e basta!
Vive la France!
Paris 06
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53 Commenti a La partita da non perdere

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    fabrizio 15 Novembre 2015 at 09:09

    Paolo, non so se ho capito del tutto; purtroppo nel mondo reale le regole (dell’onestà, della correttezza, della solidarietà umana, …;) sono infrante da molti (e non solo da una parte). Il risultato è quello che constatiamo tristemente.

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      paolo bagnoli 15 Novembre 2015 at 11:08

      Era mia intenzione fare un esempio, ma credo di aver sbagliato termini. Forse avrei dovuto dire che il più forte è quello che ha sempre pezzi “di riserva” da mandare al macello.

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    Giancarlo Castiglioni 15 Novembre 2015 at 09:28

    La guerra per sua natura è senza regole.
    Il più forte stabilisce le sue regole e accusa di slealtà il più debole se non le rispetta.

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      paolo bagnoli 15 Novembre 2015 at 11:05

      Nel presente caso, chi è il più forte, colui che rimpiazza sempre i propri pezzi oppure colui che lentamente li perde?

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        paolo bagnoli 15 Novembre 2015 at 11:11

        P.S. Allora avevo ragione quando, un anno fa, dicevo che siamo in guerra?

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        DURRENMATT 15 Novembre 2015 at 11:14

        …chiamiamola semplicemente GUERRA ASIMMETRICA!!!

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    DURRENMATT 15 Novembre 2015 at 11:17

    LA NINNA NANNA DE LA GUERRA (1914)
    Trilussa

    Ninna nanna, nanna ninna,
    er pupetto vò la zinna:
    dormi, dormi, cocco bello,
    sennò chiamo Farfarello
    Farfarello e Gujermone
    che se mette a pecorone,
    Gujermone e Ceccopeppe
    che se regge co le zeppe,
    co le zeppe d’un impero
    mezzo giallo e mezzo nero.
    Ninna nanna, pija sonno
    ché se dormi nun vedrai
    tante infamie e tanti guai
    che succedeno ner monno
    fra le spade e li fucili
    de li popoli civili
    Ninna nanna, tu nun senti
    li sospiri e li lamenti
    de la gente che se scanna
    per un matto che commanna;
    che se scanna e che s’ammazza
    a vantaggio de la razza
    o a vantaggio d’una fede
    per un Dio che nun se vede,
    ma che serve da riparo
    ar Sovrano macellaro.
    Chè quer covo d’assassini
    che c’insanguina la terra
    sa benone che la guerra
    è un gran giro de quatrini
    che prepara le risorse
    pe li ladri de le Borse.
    Fa la ninna, cocco bello,
    finchè dura sto macello:
    fa la ninna, chè domani
    rivedremo li sovrani
    che se scambieno la stima
    boni amichi come prima.
    So cuggini e fra parenti
    nun se fanno comprimenti:
    torneranno più cordiali
    li rapporti personali.
    E riuniti fra de loro
    senza l’ombra d’un rimorso,
    ce faranno un ber discorso
    su la Pace e sul Lavoro
    pe quer popolo cojone
    risparmiato dar cannone!

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    chess 16 Novembre 2015 at 12:18

    Il fine gustifica i mezzi.

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      fabrizio 16 Novembre 2015 at 14:17

      Se vogliamo sembrare cinici(molti amano farlo 😉 ) lo si può affermare tranquillamente(e possiamo aggiungere, per buon peso, “pecunia non olet”;). Io però, certamente sono un ingenuo, non credo che un fine eticamente valido possa essere raggiunto con mezzi eticamente scorretti.

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        chess 16 Novembre 2015 at 15:32

        Hai ragione Fabrizio, la penso un po’ come te, ma sembrerebbe che il mondo insegni il suo contrario. Dobbiamo prenderne atto.

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          fabrizio 16 Novembre 2015 at 21:48

          Prenderne atto sì, rassegnarsi al fatto ed accettarlo no, anche se si passa per ingenui ed illusi.

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            paolo bagnoli 16 Novembre 2015 at 22:49

            Lasciamo perdere ingenuità ed illusioni. Ragioniamo sui FATTI. Quelli là ci hanno dichiarato, apertamente con parole ed azioni, GUERRA. Se qualcuno mi dichiara GUERRA, penso di avere il diritto di rispondere, senza stare ad indagare sui motivi di tale dichiarazione; l’alternativa è arrendersi e smobilitare. E’ questo che vogliamo? Se la risposta è SI’, bene, arrendiamoci ed issiamo il vessillo nero sul Vaticano, su Palazzo Chigi, sul Parlamento, aboliamo la Costituzione, e tutti affanculo. Se la risposta è NO, prepariamoci ad una GUERRA lunga, sanguinosa, atroce (come tutte le guerre). Ma ricordiamoci di una cosa, senza se e senza ma: gli aggrediti siamo noi (come gente comune, come popolo), visto che l’imbecillità di parecchi nostri “governanti” ha provocato questa situazione, e siamo aggrediti da una forza enormemente superiore a quella che noi potremmo mettere in campo (quale campo?).

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              fabrizio 16 Novembre 2015 at 23:35

              Caro Paolo, sarò ingenuo ma non sto affatto dicendo (e credo che non lo pensi veramente nessuno) che non si ha diritto di difendersi dagli attacchi e di cercare di impedirli (tattica). Voglio dire invece che (strategia) bisogna eliminare le cause profonde del conflitto. E tra le tante cause di questo ci sono anche le responsabilità diffuse di una parte e dell’altra (ovviamente parlo soprattutto dei governanti e dei potenti, non della gente comune). Permettimi però di dire : ho l’impressione che tu la prenda in maniera un po’ troppo personale, sentendoti attaccato in prima persona (ovviamente è una reazione naturale ed istintiva viste le modalità degli attacchi terroristici, che hanno per obiettivo proprio questo).

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                chess 17 Novembre 2015 at 11:27

                Infatti il punto nodale di tutta questa situazione allucinante e’ questo: le responsabilita’ sono di tutti, anche dell’occidente che ora vuole fare il santarellino. Ovviamente la gente comun e’ esclusa sia da una parte che dall’altra.

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                  fabrizio 17 Novembre 2015 at 17:20

                  Riguardo le tante responsabilità occidentali sul tema , riporto uno stralcio dell’articolo odierno di Travaglio sul Fatto Quotidiano:
                  “L’altra sera un trafficante d’armi ha svelato a Report che “l’Isis è una creatura dell’Occidente, armato in funzione anti-Iran e poi sfuggito di mano. Anche l’Italia a sua insaputa ha armato l’Isis aiutando la Siria: a febbraio i
                  nostri servizi hanno addestrato nello Yemen un centinaio di combattenti arabi da usare contro l’Isis. Poi questi, finito l’addestramento, in 36 ore si sono arruolati nell’Isis”.
                  Se avesse letto qualche libro oltre alla sua personalissima versione del Corano, al Baghdadi direbbe degli occidentali quel che diceva Lenin dei capitalisti: “Saranno loro a venderci la corda per impiccarli”. ”
                  Forse si può anche dubitare della veridicità del tutto, ma sembra molto plausibile: non dimentichiamo le analoghe vicende in Afghanistan.

                  PS: a scanso equivoci, tutto ciò non significa e non vuole minimamente “giustificare” gli atti terroristici, che rimangono, senza appello, un crimine contro l’umanità.

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                paolo bagnoli 17 Novembre 2015 at 18:22

                Niente di personale, ASSOLUTAMENTE! Alla mia veneranda età poi…..
                Le cause profonde le conosciamo tutti, ma ormai la frittata è fatta e bisogna prenderne atto: siamo in guerra, abbiamo un nemico ben preciso che rifiuta ogni forma di “dialogo” e che mira unicamente alla nostra sottomissione o distruzione.
                Le inconcludenti trombonate provenienti dalle alte sfere della politica non servono, serve una STRATEGIA a lungo termine (sono d’accordo), ma credo che tale strategia sia totalmente assente dalle eccelse menti che ci guidano.
                Dobbiamo accettare il fatto di essere la PARTE DEBOLE di questo conflitto.

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                  fabrizio 17 Novembre 2015 at 19:10

                  Scusa Paolo, ma continuo a non capire bene chi intendi per “parte debole”. Se intendi la gente comune, di una parte e dell’altra, sono ampiamente d’accordo; ma se intendi l’Occidente nel suo complesso, e specie dei suoi governanti, dissento.
                  Inoltre non mi è chiaro chi è per te il “nemico ben preciso” (l’Isis, mostro indefinito generato dall’occidente? Il fanatismo religioso? L’Islam nel suo complesso? O che altro?).

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    paolo bagnoli 16 Novembre 2015 at 18:17

    Quando ho aperto questo post l’ho fatto, lo confesso, sull’onda del disgusto e dell’indignazione: anch’io sarei capace, armato fino ai denti, di fare irruzione in un ristorante e crivellare di colpi gli avventori. Che eroismo! Giustificare, poi, tale encomiabile azione con motivi religiosi, è tragicamente ridicolo!
    Ora si tratta di RAGIONARE, con freddezza, cinismo se volete, ma il mondo funziona in questo modo, e QUEL mondo funziona in QUEL modo, che ci piaccia o no. Nella situazione attuale siamo la parte debole dell’intera faccenda, grazie a tentennamenti, impreparazione, interessi contrastanti e chi più ne ha più ne metta!
    “Se proprio devi fare la guerra, falla bene”: la strategia delle “perdite zero” in previsione di una guerra è pura utopia. Vai a parlare di “perdite zero” ai parenti di quelli morti sull’aereo russo o a Parigi… quelle non sono perdite?!

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      fabrizio 16 Novembre 2015 at 21:35

      Caro Paolo, capisco e condivido il tuo disgusto e la tua indignazione; bisogna ragionare, come dici tu, con freddezza (ma preferirei senza cinismo) ed individuare quale sia la strada che ha più probabilità di risolvere ( ma veramente!) la triste situazione attuale. Forse, e dico forse, una azione militare può essere necessaria per ridurre al momento(non credo eliminare definitivamente, anzi nel breve ci potrebbe essere una escalation) le azioni del tipo che abbiamo vissuto recentemente. Però solo lavorando per eliminare le vere cause che producono questi fenomeni (e qui nessuno è senza colpa! Anche l’occidente, nel suo complesso, è gravemente responsabile) si può sperare di risolvere definitivamente il problema. E siamo al difficile: quali ne sono le cause profonde? Secondo me, ma il discorso è certamente molto complesso, le cause sono fondamentalmente due: le ingiustizie e le macroscopiche disuguaglianze sociali da un lato, l’ignoranza e le carenze culturali dall’altro (sono convinto che il fanatismo religioso, nella sua gran parte, derivi da queste ultime). Certo il tutto non si risolve in tempi brevi, ma se non si comincia subito le cose possono soltanto peggiorare. E mi turba terribilmente che i miei figli e nipoti siano costretti a vivere in un tale mondo. Ciao e non cessiamo di sperare, nonostante tutto. Fabrizio

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    Mongo 16 Novembre 2015 at 18:39

    Io, da subito, ho sentito puzza di ‘mossad’: dopo 11/9 un altro terribile autogoal da parte dei servizi segreti dei paesi imperialisti…
    Ma parliamo di pace: ad Acqui Terme sono in corso i mondiali di scacchi senior, dove bianchi e neri, cattolici e musulmani, atei e tutti gli altri si combattono tra loro sino all’ultimo sangue utilizzando esclusivamente un campo di battaglia di 64 caselle e dei pezzi in legno. Se tutte le guerra si facessero in quessto modo, il nostro mondo sarebbe migliore, quasi perfetto. 😕

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      paolo bagnoli 16 Novembre 2015 at 21:05

      Concordo con te, amico Mongo. Ma questa è una guerra dichiarata unilateralmente in nome (questo il paravento ufficiale da parte LORO) di una divinità. Insisto sul fatto che in questa guerra noi siamo la parte DEBOLE, perchè loro possono continuamente rimpiazzare i pezzi catturati o eliminati, noi no. Prima o poi i nostri pezzi finiranno, e nessuno gioca per perdere (o almeno non dovrebbe…;).
      Se dobbiamo perdere, qualcuno lo dica, ed io mi presento in qualche moschea per essere doverosamente decapitato: alla mia età non me ne frega un c…o, almeno non dovrò assistere alla SOTTOMISSIONE ed all’ UMILIAZIONE dei miei figli e nipoti.
      Naturalmente, se qualcuno ha una soluzione REALIZZABILE (ho appena sentito alla TV qualcuno dire che dobbiamo DIALOGARE con l’ISIS) la suggerisca, la metta in atto, ce la riveli.
      “Se proprio devi fare la guerra, falla bene”.

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      chess 17 Novembre 2015 at 11:40

      Ohh, come puzzano i Mossad!

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    Giancarlo Castiglioni 16 Novembre 2015 at 23:26

    Se guardi gli avvenimenti in una prospettiva storica non è successo niente di nuovo.
    Ogni 4-5 anni c’è un attentato del genere, le torri gemelle, la metropolitana di Madrid, quella di Londra.
    Oggettivamente rapportati alla popolazione del mondo occidentale sono punture di spillo, niente di comparabile alle decine di migliaia di morti all’anno in Siria e Iraq.
    Niente di nuovo anche su un tempo più lungo; nel’800 c’erano gli anarchici, nel ‘900 le brigate rosse, poi ogni tanto c’é qualche pazzo che non ha niente a che fare con i musulmani e che si mette a sparare in una scuola o mette una bomba.
    L’unica differenza rispetto al passato è che con le armi automatiche questi attacchi sono più distruttivi.
    Quindi per me è chiaro che la parte forte siamo noi e che potremmo risolvere il problema se smettessimo di fare errori.
    Bastrebbe capire quali sono i nostri alleati e lasciarli vincere.
    Per esempio l’Egitto voleva intervenire in Libia, l’Italia ha detto di no.

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      The dark side of the moon 17 Novembre 2015 at 14:14

      Anarchici? Brigate rosse? Mi sa che hai messo troppe cose in un contenuto sbagliato.

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        Giancarlo Castiglioni 19 Novembre 2015 at 22:08

        Le motivazioni erano diverse, ma i metodi erano gli stessi.

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          The dark side of the moon 19 Novembre 2015 at 23:06

          Non mi risulta proprio.
          Proprio per niente.

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          Mongo 19 Novembre 2015 at 23:11

          Non è vero che i metodi erano li stessi.
          Le BR non hanno mai messo delle bombe su degli aerei, dei treni e nelle stazioni!
          Le BR non hanno mai lanciato dei missili contro degli aerei di linea civile e non hanno mai sparato all’impazzata, se non in via Fani, ma lì il fuoco era comunque diretto verso i militari che proteggevano Moro. Il loro obiettivo era colpire lo stato. I ‘civili’ gambizzati o assassinati erano comunque dei bersagli studiati ed erano per lo più avvocati o giudici, giornalisti dell’altra sponda, industriali, delle spie o traditori. ❗

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    nikola 17 Novembre 2015 at 00:13

    “gli aggrediti siamo noi” solo perchè noi leggiamo i nostri giornali e guardiamo la nostra televisione. chi vive altrove, magari in nordafrica o in medioriente penserà la stessa cosa nei nostri confronti visto che è da decenni che lì cadono bombe e vengono importate armi (dall’Europa) per alimentare il caos. riguardo alla metafora dei pezzi degli scacchi la trovo alquanto inadeguata visto che agli attentatori di solito l’occidente risponde con gli aerei da guerra, quelli si sostituibili senza sforzo. concludo con una riflessione non mia e con uno spunto storico che magari ci può far capire come mai spesso i terroristi sono europei di seconda generazione.
    “Non si tratta di giustificare, di condonare, ma di capire. Capire, perche’ io sono convinto che il problema del terrorismo non si risolvera’ uccidendo i terroristi, ma eliminando le ragioni che li rendono tali.” Tiziano Terzani
    https://en.wikipedia.org/wiki/Paris_massacre_of_1961#cite_note-1
    ragionando in termini di religione e civiltà, quando secondo me le cause e gli interessi sono altri, ci si pone sul medesimo piano dei terroristi e non si fa altro che alimentare una guerra infinita.

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    danilo 17 Novembre 2015 at 20:40

    sentivo qualche giornalista che il terrorismo alla fine ha sempre perso…
    si, questa volta sta prendendo una dimensione piu’ grande, e piu’ grande sara’ la coalizione contro.
    i danni delle guerre precedenti che hanno portato alla instabilita’ ci sono, e lo sanno, ma non si potra’ rimanere senza far nulla, subendo. poi certo ci sara’ da evitare il piu’ possibile i danni del dopo. deciso quale potra’ essere un equilibrio dei paesi, le azioni si muoveranno per raggiungere quel disegno.

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    paolo bagnoli 17 Novembre 2015 at 22:28

    Adesso, a costo di annoiarvi, vi dico chiaro e tondo come la penso.
    Che ISIS, Bin Laden e compagnia siano state creature della miope politica estera americana (e non solo) è un dato di fatto, ma, come ho già detto, la frittata è fatta.
    Ora si tratta di affrontare la situazione COSI’ COM’E’ ADESSO.
    Se c’è qualcuno che dice che questa non è una GUERRA, apertamente dichiarata, be’, è inutile parlare. LORO l’hanno dichiarata, LORO la stanno combattendo (in modo molto astuto), e non esiste un “campo di battaglia”, proprio perchè LORO, astutamente, hanno capito di poter colpire come, quando e dove vogliono.
    TUTTI i Paesi occidentali, Russia compresa, sono attaccati: TUTTI i Paesi occidentali (Russia compresa) devono reagire, pur sapendo di essere – insisto – la parte debole. Chi, quando Hitler reclamava prima l’Austria, poi i Sudeti, eccetera, ha reagito? NESSUNO! Chamberlain che sventolava l’accordo di Monaco dicendo “vi porto la pace nel nostro tempo” era un povero illuso che sapeva perfettamente che Hitler non si sarebbe accontentato di qualche boccone d’Europa, anche perchè Hitler l’aveva apertamente dichiarato: “la Germania ha bisogno del suo lebensraum”.
    Allora, cosa facciamo? Continuiamo a vivere nella paura del prossimo attacco da parte di qualche gruppo di deboli squilibrati mentali, oppure tentiamo (forse è già tardi) di indebolire questi gruppi? L’ISIS il suo lebensraum se l’è già preso: ne prendiamo atto e ci giriamo dall’altra parte? Ridisegnamo i confini del Medio Oriente? La politica estera russa degli ultimi anni è stata l’ UNICA ad agire sulla base di realismo politico, nudo e crudo, strombazzate e paroloni a parte. La politica estera di Obama ha superato i termini del ridicolo, quella europea non esiste: siamo, ripeto, la PARTE DEBOLE, incapaci di prendere decisioni per miopia, buonismo da quattro soldi, incapacità, interessi contrastanti. Quando l’emozione, della quale io stesso sono stato vittima, passerà, la vita continuerà come prima fino alla prossima morte.
    So benissimo che, volendo assumere la parte dei “più forti”, possiamo farlo, ma sarà una cosa effimera, fino a quando distruggeremo “un centro di comando dell’ISIS” o “un deposito di carburanti destinati al contrabbando”. Palle gigantesche!
    Oppure, come costringere parte della famiglia reale saudita a tagliare i fondi all’ISIS, quando l’altra parte (tutti a cena insieme con i coltelli sotto il tavolo) teme che l’ISIS si insinui anche a Ryad? Stessa musica per i vari sultani sceicchi o come si chiamano degli staterelli del Golfo Persico, con i quali bisognerà pur continuare a fare affari, visto che le nostre auto devono marciare.
    Fare in modo che si scannino tra di loro, accettando l’inevitabile pedaggio di vite umane stroncate da qualche eroico squlibrato mentale in via Montenapoleone o via Frattina o a Piccadilly o ad Amsterdam o Bruxelles? Si può fare? Credo di no.
    “Perdite zero” è da tempo il credo politico americano, ma a Madrid, a Parigi, a Londra ci sono state “perdite zero”? Direi di no, visto che la vita di una ragazza di Madrid, sul piatto della bilancia, vale quanto quella di un soldato.
    Il diritto internazionale, a questo punto, presidiato dalla quella ridicola caricatura che si chiama ONU, è saltato, suicidatosi grazie a veti incrociati dei “grandi”, mai più “piccoli” di così.
    E’ una guerra? Facciamola bene.

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      lordste 18 Novembre 2015 at 01:19

      bravo Paolo. Intervento duro quanto quello di un terzino di seconda categoria, ma ahimè reale e IMHO condivisibile al 100%.
      Scontato dire che anche io in questo caso sono per la politica di Putin, l’unico occidentale che dà l’impressione di essere un leader serio nonostante spesso prenda decisioni controverse, come in Ucraina. Il punto è che lui le decisioni le prende e le porta avanti.

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      Giancarlo Castiglioni 19 Novembre 2015 at 22:43

      Ti rispondo solo sull’accordo di Monaco con una domanda che A.J.P. Taylor fa da qualche parte del suo libro “Le origini della seconda guerra mondiale”.
      A Monaco la Cecoslovacchia è stata abbandonata, mentre l’anno dopo gli Anglofrancesi hanno dichiarato guerra in soccorso alla Polonia.
      Come risultato nel 1945 la Polonia era completamente distrutta con fortissime perdite nella popolazione e la Cecoslovacchia era quasi indenne con perdite umane molto limitate.
      E’ stato meglio essere la Cecoslovacchia “tradita” o la Polonia “salvata”?

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        paolo bagnoli 19 Novembre 2015 at 23:14

        Caro Giancarlo, la faccenda cecoslovacca è stata realizzata nella illusoria speranza che Hitler la smettesse una buona volta di volere questo e quello. Chamberlain che dichiara, sulla scaletta dell’aereo, “vi porto la pace nel nostro tempo” dimostra di non aver capito un benemerito c…o. La faccenda polacca fu la goccia che fece traboccare il vaso: Francia e Gran Bretagna dovettero onorare il loro impegno nei confronti della Polonia e venne il patatrac, anche perchè Ribbentrop e Molotov si erano già accordati sulla spartizione e cancellazione della Polonia. La Polonia non venne “salvata”, certo, ma era impossibile farlo, invasa com’era da Ovest e da Est. Il Protettorato di Boemia e Moravia (ex Cecoslovacchia) invece, ebbe la benevola “protezione” delle SS.
        P.S. Consiglio la lettura di “Mila 18” come memoria della resistenza dei ghetti polacchi.

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          Giancarlo Castiglioni 19 Novembre 2015 at 23:51

          “La Polonia non venne “salvata”, certo, ma era impossibile farlo,”
          Appunto.
          Con la loro alleanza gli inglesi hanno dato in mano ai Polacchi un assegno in bianco che non erano in grado di onorare.
          I generali polacchi al potere erano dei pazzi che non temevano la guerra con la Germania.
          Come prevedibile, il risultato è stato un disastro.
          Adesso tutti sono convinti che Monaco sia stato un errore e che la guerra fosse inevitabile.
          Io credo che Monaco fosse inevitabile e che con più realismo politico la guerra si poteva evitare anche l’anno successivo.

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            Jas Fasola 20 Novembre 2015 at 08:32

            “I generali polacchi al potere erano dei pazzi che non temevano la guerra con la Germania.” ???

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              Giancarlo Castiglioni 20 Novembre 2015 at 13:52

              Lo so che sembra strano, ma è così.
              Tra l’altro l’obbiettivo di Hitler fino a pochi mesi prima della guerra era di avere la Polonia come alleata contro la Russia.
              Certamente voleva Danzica e una autostrada extraterritoriale attraverso al corridoio polacco verso la Prussia orientale, ma i generali polacchi rifiutavano qualsiasi trattativa, volevano far vedere che erano più duri di Hitler.

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                paolo bagnoli 20 Novembre 2015 at 18:25

                Caro Giancarlo, mi spiace non essere d’accordo con te sulla “finis Poloniae”, ma il famigerato patto Ribbentrop-Molotov aveva come scopo dichiarato (da loro) la cancellazione della Polonia dalle carte geografiche.
                Che, poi, l’apparato militare polacco potesse immaginare di resistere alla doppia invasione da Est e da Ovest, mi appare alquanto inverosimile. Secondo quanto dici, la mancata concessione del Corridoio di Danzica fu dettata da orgoglio nazionale o miopia totale, ma – scusa la mia ignoranza – non mi risulta che il governo polacco abbia stimato di poter resistere alla tenaglia. Forse i polacchi confidarono troppo sulla protezione di Francia e Gran Bretagna.

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                  Giancarlo Castiglioni 20 Novembre 2015 at 21:16

                  Il patto Ribbentrop-Molotov è stato firmato solo una settimana prima dell’inizio della guerra.
                  Io mi riferivo alla situazione precedente, comunque i polacchi rifiutarono qualsiasi trattativa fino all’ultimo istante.

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    DURRENMATT 18 Novembre 2015 at 15:57

    …”E’ una guerra? Facciamola bene”…suvvia Signori!! Non scherziamo con le martellate sui “cabasisi”.I ragazzacci dell’IS saranno “fumantini” però ci vendono il petrolio a NERO alla modica cifra di 37,30$ a barile(un regalo praticamente) …e quando ci ricapiterà un ‘occasione del genere! C’è poi di mezzo anche il nostro PIL (con posti di lavoro annessi e si sa “chi non lavora non fa l’amore”;) che sta aumentando vertiginosamente grazie alla vendita di armi(L’Italia è il quarto paese per fatturato al mondo per esportazione e vendita di armi)…facciamo i seri per una volta tanto! …P.S.Abbiamo fatto 30 facciamo 31. Assegnerei il prossimo nobel per la pace a Putin…” l’unico occidentale che dà l’impressione di essere un leader serio nonostante spesso prenda decisioni controverse, come in Ucraina. Il punto è che lui le decisioni le prende e le porta avanti”…son tutto un fremito al solo pensiero!!

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      paolo bagnoli 18 Novembre 2015 at 18:14

      Il Nobel per la Pace a Putin, equivarrebbe a quello ad Obama: il secondo per averlo ricevuto senza aver fatto un c…o, il primo per averne fatte di tutti i colori. Giusto, siamo seri!
      Non è una guerra? Che cos’è? LORO l’hanno dichiarata, e non me ne frega niente delle cause remote, di quelle, semmai, se ne parlerà poi, con le evidenti responsabilità di parecchi governi occidentali. Ma ora va presa in esame la situazione, hic et nunc.
      Trattare? Con chi? Con l’autonominatosi califfo che predica la nostra eliminazione?
      Bombardare? Chi? Dove? Quando e quanto?
      Rimango dell’idea che se qualcuno tenta di spararmi, se posso sparo per primo, anche se ho torto (il che resta da dimostrare) o se semplicemente gli ho detto che le sue idee mi fanno schifo (ma gliele lascio…;).
      Sarà una faccenda lunga e sanguinosa, ma mi sembra che il numero delle nostre perdite tra la popolazione civile (ne abbiamo una anche noi) stia aumentando in modo impressionante.
      Ultima cosa: la distruzione di monumenti storici, propagandata da LORO, mi ha fatto veramente girare i faraglioni!

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        DURRENMATT 19 Novembre 2015 at 15:11

        …si narra che, attentato più attentato meno,l’Isis abbia fatto fuori circa 100.000(centomila) mussulmani.Quindi il binomio NOI/LORO non regge sino in fondo.Riguardo i “faraglioni rotanti” mi preme tranquillizzarti…distruggono solo quello che non possono VENDERE.Tutto il patrimonio storico viene immesso sul MERCATO NERO a disposizione dei ricchi occidentali notoriamente voraci lettori “dell’immensa e insuperabile Oriana”.

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          paolo bagnoli 19 Novembre 2015 at 18:04

          Forse non mi sono spiegato. LORO sono i fanatici, NOI siamo persone abbastanza ragionevoli. LORO sono fermi al LORO MedioEvo, NOI abbiamo avuto l’Illuminismo, che fortunatamente ha tolto alla sfera religiosa ciò che religioso non era (peccato=reato).
          Hanno ammazzato circa centomila mussulmani? LORO ammazzano chiunque non la pensi come loro, NOI no.
          LORO vendono reperti archeologici ai ricchi occidentali? Be’, le persone di m…a ci sono dappertutto, se vogliamo, soprattutto nel tanto vituperato Occidente. Va bene così?
          LORO distruggono solo quello che non possono vendere? Prova di doppia imbecillità: NOI riconosciamo serenamente che gli idoli erano semplicemente idoli e che i meravigliosi monumenti lasciatici dall’arte islamica sono MERAVIGLIOSI MONUMENTI e basta.
          Quando, parecchio tempo fa, NOI occidentali, accecati da superstizione religiosa, arrostivamo come eretici o streghe persone che deviavano dalla “retta via”, gli islamici permettevano a cristiani ed ebrei di vivere e prosperare in cambio del pagamento di una tassa.
          Come cambiano le cose, vero?
          P.S. Ho letto, tanto tempo fa, ciò che scriveva Oriana Fallaci, e ritengo che sia stata una grande giornalista di inchiesta, coraggiosa e senza peli sulla lingua da brava toscana. Forse qualcuno dovrebbe rileggersi quei testi liberando la mente da pregiudizi politici o religiosi, e riconoscere che parecchie cose scritte da lei erano quasi profetiche.
          P.P.S. Eliminate le chiacchiere, NON ACCETTO che qualcuno voglia impormi il SUO modo di pensare (pensare?), pena la morte. Se posso – ripeto – sparo per primo.

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    ilMusso 18 Novembre 2015 at 22:56

    L’Italia ha avuto l’onore di avere una Oriana Fallaci, persona che tutto il mondo ha fortemente ammirato e ci ha invidiato.

    Lei con la sua intelligenza, la sua classe e la sua pulizia mentale capiva le cose con anticipo e parlava chiaro.

    Ma dall’altra parte, si sa, c’è sempre qualche guzzanta pronta a cercare di denigrare e deridere…

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      chess 19 Novembre 2015 at 08:41

      Oriana Fallaci? ma dai, lascia perdere. Non mi piaceva proprio quella donna: negli ultimi anni, anni di delirio saggistico, mi ricordava una fandamentalista occidentale cattolica, un po’ l’esatto contrario di un fondamentalista mussulmano. Alla pari, perfettamente alla pari.

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    Doroteo Arango 19 Novembre 2015 at 06:55

    Ti posso chiedere cosa ti affascina tanto di Donna Oriana?

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      ilMusso 19 Novembre 2015 at 10:15

      E’ una domanda posta con l’evidente scopo di “attaccare briga”.

      E figurati se io mi metto su tale terreno quando in ballo c’è l’immensa e insuperabile Oriana (per vederla magari “sporcata” ancora una volta da te o da altri).

      Lascio ciò alla categoria delle guzzante varie e a gente di quello spessore.

      La Fallaci ha sempre parlato chiaramente e senza ipocrisie, pertanto ciascuno ha già tutti gli elementi a disposizione; non servono parole a vanvera.

      Tra l’altro, si può già trovare una risposta alla tua domanda nelle parole che avevo scritto.

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        Mongo 19 Novembre 2015 at 21:30

        L’irrispettosa Oriana? Peccato sia morta, avrei tanto voluto insultarla dal vivo per le baggianate che scriveva!! Dovrò attendere ancora qualche decennio e poi se Belzebù mi darà il permesso, salirò su a compiere il mio dovere: le cose si dicono in faccia ed è quello che farò!! 😉

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          Chess 21 Novembre 2015 at 18:33

          Condivido. In fondo, negli ultimi 14 anni, le baggianate che scriveva la Fallaci sono state eseguite dall’occidente in tutto il medio oriente passando dall’Irak, al Kuwait, alla Libia, all’Afganistan e in qualsiasi angolino del mondo nel quale la superiore civiltà occidentale aveva qualche piccolo interesse politico economico da difendere con unghie e denti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: devastanti. Eh si! Dovrebbe scusarsi la Fallaci di avere avuto torto, torto marcio.

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    danilo 19 Novembre 2015 at 19:47

    Paolo, non mi hai ancora convinto che siamo la parte debole…..stai gia’ andando a metterti in fila x farti tagliare la testa, non essere cosi catastrofico….io ‘sta fretta non ce l’ho. si va bene siamo un po’ “lenti” ma vedrai che una svegliata ce la diamo. Dunque, questi hanno sfidato il mondo: europa+america+russia (alla cina non ci sono ancora arrivati) perche’ loro sono i fighi che hanno ragione e noi gli infedeli che devono morire. mmhh…va bene ci beccheremo un po’ di attentati e un po’ di morti. 1 anno, 2 anni? a qualcuno gli gireranno le palle molto prima…. a putin gia’ gli fumano, stermineranno tutti e domineranno il mondo? vabbe’ gli faremo venire qualche dubbio. in qualche parte del mondo ha vinto il terrorismo? non mi sembra proprio, un po’ di fanatici capotribu’ moriranno, i mercenari x soldi dopo un po avranno abbastanza soldi per smettere di fare gli straordinari, e in mancanza di rifornimenti smetteranno di urlare oltreoceano. per ogni loro attentato 10 giorni di bombardamenti, non sono proprio caramelle. interessi e affari sporchi? ora si pensa al presente e si sospendono certi affari, visto che questi stanno facendo troppo chiasso, poi certo riprenderanno anche altri interessi, perche’ gli affari sporchi, i soldi, si fanno in silenzio, non con tutta questa cagnara. A meno che qualcuno non decida di andarci pesante come dopo Pearl Harbor, quando furono presi tutti i cittadini giapponesi che vivevano in america e deportati.
    poi se si vuole fare il gioco sporco, …a qualcuno potrebbe anche scappare un atomica…ecco il catastrofico lo faccio anch’io, ma dall’altra parte 😉

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      paolo bagnoli 19 Novembre 2015 at 21:34

      Caro Danilo, come ho già chiaramente detto, A PARTE le chiacchiere con le quali ognuno ha il diritto di continuare all’infinito (da queste parti vige il diritto alla libera opinione), insisto sul seguente concetto: SE QUALCUNO VUOLE IMPORMI IL SUO MODO DI PENSARE, NON CI STO, ANZI, LO MANDO AFFAN…..
      Se costui tenta di sopprimermi, se posso sparo per primo.
      Tengo molto a chiarire una cosa: non sono leghista (quella è propaganda elettorale), sono “quasi” radicale (nel senso più nobile del termine) e non trovo assurde le proposte dei 5stelle, trovo Fonzie come l’ideale successore di Mister B. (il quale ultimo si dibatte in una evidente impotenza elettorale), ma, alla fine della suonata, non trovo altra soluzione (temporanea, ripeto, TEMPORANEA) che difendermi, contrattaccando, da una folle ideologia religiosa (questa è, almeno, la giustificazione di quanto accade) che vuole la mia morte, della quale me ne frega fino ad un certo punto, ma penso soprattutto al mondo nel quale dovranno vivere i miei figli.
      Per esempio, quando negli Anni Venti Mustafà Kemal abolì il califfato, trasformando la Turchia (quello che ne rimaneva) in un moderno Stato laico, sotto la tutela delle Forze Armate, fece un’opera di ragionevolezza, non di democrazia o di libertà, ma di semplice RAGIONEVOLEZZA. Oggi la Turchia è nelle mani di un metadittatore che è ostaggio di correnti integraliste islamiche.
      SE QUALCUNO TENTA DI SPARARMI, SE POSSO SPARO PER PRIMO POI, SE E’ ANCORA VIVO, GLI CHIEDO IL PERCHE’.
      E adesso datemi del fascista, dell’imperialista, dell’integralista. E’ da giorni (da quando ho iniziato ad esprimere le mie idee) che il mio telefono di casa continua a suonare: quando rispondo dall’altra parte c’è la linea, poi riattaccano senza rispondere al mio “pronto?”. Non dubito delle capacità informatiche di “qualcuno”, quindi, se si tratta di un ripetuto errore di digitazione, morta là, me se si trattasse di qualcosa d’altro saprei, sopravvivendo, da quale parte viene la chiamata.
      P.S. Non ho voluto drammatizzare, non mi credo importante fino a questo punto, anzi, credo che quanto esprimo passi inosservato, ma rivendico il DIRITTO DI ESPRIMERLO, cosa che in diverse parti del mondo non è consentita.

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