Silenzio. Nella sala del torneo, quando tutti se ne sono andati via. Silenzio. Svaniscono, come per incanto, i ticchettii degli orologi, i bisbigli degli astanti, il piccolo rumore dei pezzi spostati. Silenzio. Eppure qualcosa rimane. Non so se sia capitato anche a voi. Anzi, ne sono sicuro. Immagini di figure chine sulla scacchiera, qualche volto particolare immerso nell’analisi, qualche momento di eccitazione per una mossa indovinata, il brivido che nasce da uno scontro sempre in bilico, la fibrillazione nell’aria. Magari le prime strette di mano e le ultime a sancire il vincitore e lo sconfitto, il senso di una lotta, di una ricerca, di una scoperta. Qualcosa rimane. Sicuro. Ricordi del passato, proprio lì, in quella sala ora vuota che riemergono voluttuosi nella nostra memoria con tutto il corredo delle loro vitali sensazioni. Qualcosa che scivola dentro di noi, bella, pulita, sorridente. Quella di far parte di un gruppo unito nell’amore per questo mirabile giuoco, per questa eterna passione per gli scacchi.
Qualcosa rimane.
Veramente poetico ! Complimenti !
Qualcosa rimane! (Forse tutto, come dice Bontempelli!) Grazie Fabio
“Il gioco degli scacchi preesisteva probabilmente all’apparizione dell’uomo sulla terra, e forse anche alla creazione del mondo; e se il mondo ripiomberà nel caos e il caos si dissolverà nel nulla, il gioco degli scacchi rimarrà, fuori dello spazio e del tempo, partecipe dell’eternità delle Idee.”
Massimo Bontempelli, La Donna del Nadir
Splendido!
Propongo per il premio Nobel alternativo per la letteratura nientepopodimeno che il nostro Fabio Lotti! 😉
Quando si invecchia si diventa, forse, più sensibili ma ogni tanto mi piace ancora buttar giù qualche stronzata.
Uscite le Letture al gabinetto di dicembre. Che qualcuno venga a farmi compagnia!… 🙂 http://theblogaroundthecorner.it/2015/12/letture-al-gabinetto-di-fabio-lotti-dicembre-2015/
Grazie dell’intervento, Mongo, ma la prossima volta porta più carta igienica!… 🙂
Fabio, i gialli sono una grande mia passione.
Ora però, tra un impegno e l’altro, sto leggendo solo Simenon alternandolo a Trotsky ed al Che.
Poeta per poeta…
“E qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure (…” (De Gregori).
Comunque, grazie Lotti!
Esempio negativo del “qualcosa che rimane” la famosa frase di Talleyrand: “Calunniate, calunniate, qualcosa resterà”.
Quel qualcosa evocato da Fabio, invece, è deliziosamente positivo.
Siamo un bel gruppo affiatato. Su vostra richiesta sto scrivendo “Garry Kasparov” però aspettatevi solo una “summa” personalizzata. Tanto per mettere le mani avanti.
Mitico Fabio! 🙂