75º Campionato Italiano

Scritto da:  | 8 Dicembre 2015 | 225 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati Italiani, Nazionale

Milano CIA 2015Per quasi due settimane Milano sarà la capitale italiana degli scacchi in quanto sede della 75ª edizione del Campionato nazionale assoluto, dodici i partecipanti a contendersi il massimo titolo, uno il nostro inviato speciale in loco: l’ingegner Giancarlo Castiglioni, già apprezzato colonnista di SoloScacchi. Ogni pomeriggio alle 15 un incontro con l’eccezione di domenica 6 dicembre, riposo, e dell’ultimo turno, schedulato per il giorno 11 in cui le partite inizieranno alle ore 10 del mattino.

Di seguito una rapida carrellata dei candidati al titolo…

SONY DSCGM Daniele Vocaturo, Elo 2588

Dopo il trasferimento di Caruana sotto la bandiera statunitense è il giocatore italiano di punta e quindi appare come il logico candidato al titolo, almeno in virtù del suo Elo o, meglio, dell’ottima forma dimostrata ai recenti Campionati Europei a squadre appena conclusisi a Reykjavik ove, in prima scacchiera le ha suonate a personaggi del calibro di Shirov!

DavidGM Alberto David, Elo 2580

Giocatore solido e roccioso, da anni sulla ribalta dei palcoscenici scacchistici di tutta Europa sarà uno dei più seri e accreditati contendenti per la vittoria finale. Chi scommetterà su di lui per un nome sicuro tra i tre sul podio difficilmente sarà smentito.

BrunelloGM Sabino Brunello, Elo 2562

Ormai non più una promessa ma una certezza sta attraversando una fase di assestamento in quella che sarà sicuramente una carriera di sicuro prestigio. Dopo esser approdato a quota 2600 ha attraversato un periodo di momentaneo appannamento agonistico ma le risorse per tornare alle vette che gli competono, e soprattutto, per iscrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della manifestazione, di certo non gli mancano, auguroni!

DvirnyyGM Danyyil Dvirnyy, Elo 2561

L’uomo col maggior numero di ypsilon iscritto all’anagrafe italiana è un altro dei pretendenti più seri alla conquista del titolo per bissare quello ottenuto due anni addietro a Roma. Di certo non sarà tra i comprimari ma protagonista di primo piano.

RombaldoniGM Axel Rombaldoni, Elo 2539

Genio e sregolatezza, questo forse lo slogan del giovane asso… ooops, del giovane Axel pesarese, sempre pronto a far assaggiare la polvere ai più blasonati frequentatori dell’agone scacchistico così come a regalarci inaspettate scivolate contro outsider di giornata. Se solo sarà capace di non partire col freno a mano tirato come in altre occasioni potrebbe fare il bis dopo il titolo ottenuto l’anno passato a Boscotrecase.

GodenaGM Michele Godena, Elo 2508

Michelone Nazionale non ha certo bisogno di presentazioni, dopo Mariotti è il giocatore italiano che più ha ottenuto successi e riscontri in campo internazionale negli ultimi decenni. Dipenderà tanto da lui l’esito di questo campionato, o meglio dal numero di patte che si concederà e dagli zeitnot in cui incapperà…

ValsecchiIM Alessio Valsecchi, Elo 2466

Un altro giovane in ascesa, potrebbe essere la sorpresa del torneo, se di sorprese a questo livello si può parlare. Avranno in ogni caso da fare i conti col giovane bergamasco gli aspiranti alle posizioni che contano.

MoroniFM Luca Jr Moroni, Elo 2460

Classe 2000, un giovanissimo. Insieme a Francesco Rambaldi, grande assente della manifestazione, è già, ad appena 15 anni, uno dei nostri migliori scacchisti, destinato a bruciare rapidissimamente le tappe vedremo se sarà questo il trampolino di lancio verso vette che si preannunciano altissime.

BelliaIM Fabrizio Bellia, Elo 2452

Dal più giovane al più vecio: Fabrizio, classe 1963, quindi non certo un matusa, si presenta comunque come il veterano della manifestazione. Dieci partecipazioni al campionato italiano alle spalle, due argenti e un bronzo già in carniere, arriva in questo 2015 al suo rating più alto: un segnale per tutti?!? 😉

BassoFM Pier Luigi Basso, Elo 2435

Campione under 20 in carica è uno dei giovani da seguire, sarà a Milano non certo per fare solo esperienza ma per sfruttare la ghiotta occasione di esprimere un talento di incontestata matrice.

BorgoIM Giulio Borgo, Elo 2372

Grande Maestro under rating condition, attivo sulla scena scacchistica italiana da tre decenni abbondanti, Giulio le ha praticamente viste tutte: campione italiano a squadre, olimpionico azzurro in svariate olimpiadi, didatta e trainer di prestigio, capitano di enne formazioni tricolori… insomma, potrebbe cogliere quello che forse gli manca ancora in una già brillante carriera.

BoveFM Alessandro Bove, Elo 2360

Alla prima partecipazione alla massima competizione nazionale individuale Alessandro potrebbe essere l’outsider l’esito dei cui incontri attribuirà punti importanti di cui tener traccia alla resa dei conti finale. Da non sottovalutare assolutamente, teniamo d’occhio questo ragazzo!

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Segui qui le partite in diretta tutti i giorni dal 30 novembre all’11 dicembre alle 15 in punto!

avatar Scritto da: Ramón (Qui gli altri suoi articoli)


225 Commenti a 75º Campionato Italiano

  1. avatar
    fabrizio 29 Novembre 2015 at 19:59

    In bocca al lupo a tutti! (Ma io spero e punto sugli “ex ragazzini” 😀 😀 del defunto Circolo Inps di Roma , Bellia e Vocaturo).

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    paolo bagnoli 29 Novembre 2015 at 20:38

    Dove si gioca?

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      Sergio 30 Novembre 2015 at 07:13

      Al Grand Hotel Doria, proprio dietro la stazione centrale 😀

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    lordste 30 Novembre 2015 at 10:36

    segnalo un refuso: il riposo è DOMENICA 6 (non “martedì” come è scritto)

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      Martin 30 Novembre 2015 at 20:33

      Corretto! Grazie LordSte 😉

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    lordste 30 Novembre 2015 at 22:00

    finito il primo turno (chilometrica patta tra Bove e Borgo l’ultima a finire), solo Brunello vince (contro David) patte tutte le altre

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    chess 1 Dicembre 2015 at 09:02

    Speriamo in Brunello.

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    Giancarlo Castiglioni 2 Dicembre 2015 at 09:34

    Primo turno

    Martin mi ha nominato inviato speciale di SoloScacchi e non ho potuto sottrarmi.
    Sapevo che sarebbe stato più comodo vedere le partite da casa via internet, ma ero curioso di vedere l’ambiente almeno una volta ci sarei andato comunque.
    Ho visto di persona un Campionato Italiano Solo un’altra volta, nel 1968 al Castello Sforzesco, sempre a Milano.
    Vinse abbastanza a sorpresa Paoli e secondo per lo spareggio fu l’Ing. Grassi di Genova, sicuramente il miglior suo risultato in carriera; aveva una società di costruzioni edilizie e naturalmente giocava poco, faceva i campionati a squadre e qualche torneo ogni tanto.
    I miei amici di Genova lo prendevano in giro perché aveva una biblioteca scacchistica sterminata e dicevano che se la avesse letta tutta sarebbe diventato campione del mondo.
    Tornando ad oggi sono andato al Grand Hotel Doria, ovviamente in via Andrea Doria, un albergo elegante abbastanza vecchio stile. La sala torneo è al secondo sotterraneo, piuttosto piccola, ci stanno comodamente le 6 scacchiere ai 2 lati, il tavolo per gli arbitri in testa e tra le due file di scacchiere ci sono un paio di metri dove può stare il pubblico.
    Tra i giocatori conosco solo Godena che ho visto iniziare da bambino, Borgo e Bellia con cui avevo pareggiato una partita quando era candidato, credo ad un campionato Italiano a squadre.
    Stanno giocando, non voglio disturbarli e sicuramente non si ricorderanno di me, quindi non li saluto neanche.
    Poi c’è Ravagnati che è arbitro principale, un altro arbitro che non conosco e come pubblico Gongalov, Podetti e pochi altri; verso la fine arriva anche qualche rappresentante femminile, credo mogli, fidanzate, parenti dei giocatori.
    Non c’è sala analisi, o se c’è è ben nascosta.
    Avevo visto l’inizio delle partite da casa, arrivo che le partite sono iniziate da un paio di ore; purtroppo oggi scopro che sul sito è visibile solo l’ultimo turno, quindi dirò quello che mi ricordo a memoria.
    Dopo un po’ vedo che in una partita, credo la Basso-Dvirnyy c’è un sacrificio di pezzo che da il perpetuo; che farei io al suo posto? Il bianco sta un filo meglio, ma non basta nemmeno lontanamente per vincere; forse farei il ragionamento ipocrita, intanto prendo i due pedoni per il pezzo poi vedo, se non c’è niente do il perpetuo. Il bianco fa il sacrificio, potrebbe prendere un terzo pedone e continuare con posizione dubbia, ci pensa un po’ e poi da il perpetuo: prima patta.
    Godena col nero contro Bellia sta leggermente peggio per tutta la partita, va come al solito indietro col tempo e quando la partita si avvicina a diventare interessante propone patta, subito accettata.
    Moroni col nero contro Rombaldoni va a star meglio in apertura, una classica partita col pd5 isolato, vantaggio di sviluppo, gioco più libero dei pezzi. Rombaldoni riesce faticosamente a tirarsi fuori andando indietro col tempo e un paio di volte mi sembra che Moroni possa andare in vantaggio, ma preferisce non rischiare semplificando.
    Alla fine Rombaldoni sacrifica una qualità per un pedone, idea che mi lascia molto scettico; la sera scopro che Moroni ha restituito subito la qualità entrando in un finale di torre assolutamente patto e il pari è subito concordato; la cosa mi delude un po’ mi sembra che dopo i suoi ultimi risultati Morono possa affrontare questo campionato senza sentirsi inferiore a nessuno.
    La partita più drammatica è la David-Brunello; David sta meglio dall’apertura, ha attacco e dopo una lunga pensata sacrifica un pezzo; io vedo che una delle due varianti principali non funziona, ma non mi permetto di criticare, gli do fiducia.
    Brunello guarda il sacrificio con aria preoccupata, si toglie la giacca e si sprofonda in una lunga pensata.
    L’arbitro per evitare l’affollamento eccessivo fa un po’ ruotare gli spettatori fuori dalla sala, così mi trovo fuori con Gongalov che mi fa vedere l’altra variante in cui sostiene che il bianco vince e mi pare convincente.
    Alla fine della pensata Brunello accetta il sacrificio e una o due mosse dopo fa una mossa, nemmeno troppo difficile (dopo), che non avevamo visto; adesso è David che si mette a pensare, ma c’è poco da fare, dopo un altro paio di mosse Brunello restituisce il pezzo con posizione chiaramente vincente.
    David preferisce non prenderlo tentando di continuare l’attacco e la sera vedo che poco dopo ha abbandonato.
    Le altre partite tutte patte, più o meno combattute.
    Concludendo senza Caruana è un torneo molto equilibrato, potrebbe concludersi con diversi vincitori ex-aequo e forse per questo vedo tutti molto prudenti.

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    Giancarlo Castiglioni 2 Dicembre 2015 at 12:16

    Secondo turno

    Al Grand Hotel Doria non c’è nessuna indicazione che si sta svolgendo il Campionato; anche all’interno devo chiedere alla reception che mi manda al secondo sotterraneo.
    Il pubblico non è previsto, non c’è spazio e poi cosa verrebbe a fare?
    Tanto le partite si possono vedere su internet.
    Insomma è un torneo per pochi intimi, capisco le ragioni ma non mi convince.
    Si potrebbe abbinare il Campionato ad un altro torneo, che tra l’altro c’è già; in questi giorni a Milano c’è il Crespi.
    Per il Campionato Italiano sono sempre stato favorevole al torneo all’italiana, ma mi viene il dubbio che uno svizzero, magari limitato a 20-24 giocatori, sarebbe meglio; sicuramente i giocatori sarebbero più combattivi.
    Ci sono vantaggi e svantaggi.
    Tornando alle partite e alla combattività basta dire: tutte patte.
    La mia non è una critica, solo una constatazione.
    Unica partita veramente combattuta la Bove-Dvirnyy 78 mosse.
    Premetto che guardo le partite senza commenti (so che ci sono, ma non so come fare a leggerli) e senza usare il PC, quindi se dirò delle sciocchezze correggetemi.
    Bove imposta un gioco piano apparentemente poco aggressivo, ma è un tipo di posizione che in passato mi ha messo in difficoltà con il nero e che mi piace ed interessa.
    In realtà non c’è molto, poi Bove si mette nei guai rischiando di perdere il controllo della colonna aperta per cui perde un pedone alla 30 mossa e approda ad un finale di alfiere e cavallo contro 2 cavalli e pedone in meno; quindi niente patta, Dvirnyy deve cercare di vincere.
    Per me Bove dovrebbe perdere, per lungo tempo tiene il cavallo nelle retrovie avversarie, fastidioso ma continuamente a rischio di rimanere intrappolato; la sua posizione sembra peggiorare continuamente, ma per avanzare Dvirnyy deve cambiare pedoni e finisce che il bianco riesce a dare l’alfiere sull’ultimo pedone.
    Era un finale difficile, una buona difesa da parte di Bove.
    Un po’ di movimento nella Moroni-David: il nero sacrifica un pedone in apertura che Moroni, direi giustamente, non prende, anzi ne sacrifica uno lui, ma con rischio inesistente, il nero ha due pedoni isolati e doppiati sulla colonna c.
    Dopo aver recuperato il pedone si arriva ad una ripetizione di mosse che inizia alla 28ª mossa, direi evitabile da entrambe le parti.
    Ripeto il mio giudizio sulla precedente partita, per me Moroni dovrebbe puntare a vincere il Campionato, ma è meglio non dirglielo.
    Brunello-Basso patta alla 16ª mossa in posizione complicata, direi con Basso preferibile.
    Combattuta la Vocaturo-Rombaldoni dove il bianco guadagna un pedone, ma dando contro gioco al nero che entra con le torri in settima ed è costretto a dare una qualità per salvare un cavallo intrappolato; finisce patta alla 49ª in una posizione in cui Vocaturo ha qualità per pedone, potrebbe continuare, ma per cercare di vincere correrebbe qualche rischio.
    Godena-Valsecchi una siciliana chiusa in cui il bianco mi sembra sempre preferibile ma non concretizza e patta alla 36ª in posizione equilibrata in cui Valsecchi ha risolto i suoi problemi.
    Borgo-Bellia una inglese con fianchetti patta alla 19ª con Bellia preferibile, ma niente di concreto.

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      Roberto Messa 2 Dicembre 2015 at 18:55

      Bene Giancarlo, io quasi sicuramente farò una visita sabato 5 dicembre nel primo pomeriggio, spero di incontrarti.
      Riguardo alla location, non mi sembra ci sia bisogno di vederla di persona per sottoscrivere in toto The dark side.

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        Giancarlo Castiglioni 2 Dicembre 2015 at 20:41

        Conto di esserci

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    The dark side of the moon 2 Dicembre 2015 at 14:19

    “Al Grand Hotel Doria non c’è nessuna indicazione che si sta svolgendo il Campionato; anche all’interno devo chiedere alla reception che mi manda al secondo sotterraneo.
    Il pubblico non è previsto, non c’è spazio e poi cosa verrebbe a fare?
    Tanto le partite si possono vedere su internet”.

    Eppoi ci si chiede come mai gli scacchi restino una disciplina per pochissimi.
    Siamo ancora all’anno zero al livello di visibilità soprattutto ora che non c’è più Caruana.
    Bisognerebbe investire i tanti soldi che la Federazione riservava all’ex numero uno per crescere come movimento in generale (anche a livello di visibilità) visto che tra l’altro molti ragazzi stanno venendo fuori.
    Come fa un qualsiasi sponsor a sponsorizzare quello che (dalle parole di Castiglioni) sembra una riunione massonica?
    A proposito di ragazzi, peccato che Rambaldi sia assente, mi sarebbe piaciuto vedere con quale tipo di approccio avrebbe affrontato l’evento.

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    paolo bagnoli 2 Dicembre 2015 at 17:35

    Ringrazio Giancarlo per la sua disponibilità a commentare l’evento. Non ho analizzato la posizione di Dvirnyy al secondo turno, ma ero convinto che potesse vincere, soprattutto dopo la spinta di Pedone in f4 del Bianco, ma la mia opinione non conta.
    Condivido il giudizio del Lunare.

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    Giancarlo Castiglioni 2 Dicembre 2015 at 21:05

    Terzo turno

    Mi è piaciuto “The dark side” che paragona il campionato ad una riunione massonica, rende l’idea.
    Il peggio è che invece di andare avanti si va indietro.
    Il Campionato 68 era al Castello insieme ai tornei di altre categorie in una sala di prestigio e molto grande, tutti avevano la possibilità di vedere le scacchiere e c’era molta gente.
    Certamente in maggioranza giocavano di altre categorie, di pubblico vero e proprio ce ne sarà stato poco; io ero tra quelli perché ero in periodo di esami e non potevo giocare.
    I partecipanti al campionato non avevano titoli altisonanti e avevano forse un rimborso parziale, ma rapportato ai tempi e ai mezzi della federazione certo minori degli attuali si era fatto di più.
    In questo turno si sono svegliati tutti, due sole patte Bellia-Bove e David-Vocaturo.
    Vince il bianco in Valsecchi-Borgo e Rombaldoni-Godena, vince il nero in Basso-Moroni.
    Non posso dir niente sulle partite perché sul sito non ci sono.

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    paolo bagnoli 2 Dicembre 2015 at 21:44

    Sabato verso le due, se sto bene, ci sarò anch’io

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      Roberto Messa 4 Dicembre 2015 at 10:45

      Paolo, se vieni per darmi le busse, ne avresti buona cagione 😉

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    Giancarlo Castiglioni 3 Dicembre 2015 at 08:41

    Terzo turno

    Sfruttando la segnalazione di lordste e di jas ho visto le partite su chessbomb.
    Avere le analisi riduce gli errori miei, è più comodo, ma in fondo meno divertente.
    Basso-Moroni un impianto tipo Olandese equilibrata fino a verso la 15ª quando il bianco invece di arroccare corto arrocca lungo dietro ai pedoni spinti. Moroni apre il centro, la posizione crolla rapidamente e abbandono alla 26ª mosso.
    Bellia-Bove patta in 20 mosse in una posizione tutta da giocare, con Bove preferibile.
    David-Vocaturo Spagnola del cambio verso la 30ª, David sta meglio, ma preferisce una ripetizione di mosse a cui l’avversario non può sottrarsi.
    Dvirnyy-Brunello una slava con complicazioni tattiche per cui Brunello deve spingere in profondità un pericoloso pedone che alla fine non potrà sostenere e abbandona alla 32ª mossa.
    Rombaldoni-Godena una Cigorin che mi ha incuriosito e ho scoperto teorica fino alla decima mossa; la posizione di Godena non è mai completamente convincente e crolla rapidamente verso la 20ª appena tenta di guadagnare un po’ di spazio per non rimanere soffocato; abbandona alla 31ª mossa.
    Valsecchi-Borgo una catalana molto combattuta in cui il bianco sacrifica un pedone in apertura e gioca buona parte della partita col pedone in meno; dopo una lunga fase equilibrata Borgo passa in vantaggio, ma poi se lo lascia sfuggire, rinuncia a dare il perpetuo, non coglie l’occasione di liquidare forzando il pari e abbandona alla 56ª mossa.

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      Sergio 3 Dicembre 2015 at 11:18

      Trovo molto interessanti i suoi commenti signor Castiglioni. Grazie, mi sembra quasi di esser anch’io in sala di gioco.

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    Giancarlo Castiglioni 3 Dicembre 2015 at 21:14

    Quarto turno

    Moroni-Dvirnyy: Nella variante del cambio della slava il nero sacrifica subito il pedone b7 ottenendo una posizione con vantaggio di sviluppo e buon gioco di pezzi in cui il pedone in meno è pienamente compensato; tipica posizione con pd5 isolato come nella prima partita, evidentemente Moroni le gradisce. Alla 20ª mossa Dvirnyy è più o meno costretto a ridare il pedone e sembra ottenere un minimo vantaggio che sfuma subito. Si approda ad un finale di torri e alfieri di colore contrario assolutamente pari e patta siglata alla 25ª mossa, prima partita a finire.

    Godena-David: Godena gioca la sua siciliana con c3, la partita è senza scosse, sempre equilibrata, posizione finale che non ispira iniziative, ma volendo tutta da giocare, patta in 15 mosse.

    Vocaturo-Basso: Slava variante Merano partita che ho sempre evitato perché vi sono anche seguiti teorici di 30 mosse; alla 13ª mossa Vocaturo sacrifica un cavallo, Basso lo prende, sacrifica una qualità che Vocaturo non prende e l’attacco si arena.
    Il nero ha il Re scoperto, ma un pezzo netto in più e gli basta evitare sviste per portare a casa il punto alla 31ª mossa.

    Borgo-Rombaldoni: Siciliana con Ab5 e pd3, Borgo sempre leggermente meglio fino alla 35ª mossa quando tutti e due hanno 3 minuti e viene concordata la patta.

    Bellia-Valsecchi: Partita di donna con fianchetti di Re in cui Bellia sta sempre un po’ meglio ed ottiene il pd5 libero sostenuto; alla 35ª mossa guadagna un pedone, ma poi sbaglia qualcosa e Valsecchi può dargli il perpetuo. Patta alla 45ª mossa.

    Bove-Brunello: Il bianco imposta una 4 cavalli molto prudente con Ae2 e va meritatamente a stare subito leggermente peggio; poi riequilibra la posizione, entrambi vanno indietro col tempo e alla 23ª mossa Bove, che si è già ridotto con pochi secondi, guadagna un pedone. Anche Brunello ha poco tempo, partita drammatica.
    Come prevedibile, pressato dal tempo in posizione difficile, Bove non riesce a continuare con la precisione necessaria, subisce un attacco improvviso e alla 41ª abbandona.

    Facendo il punto della situazione, come mi aspettavo classifica cortissima, tutti e 12 in un punto, tutti ancora in corsa per la vittoria.
    In testa a 2 punti e mezzo rimangono Rombaldoni, Dvirnyy, Moroni e Valsecchi.
    Come gioco i più convincenti mi sembrano Moroni e Dvirnyy, che tra l’altro si sono già incontrati tra loro.

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      Mongo 3 Dicembre 2015 at 23:07

      Grazie GC per i tuoi aggiornamenti quotidiani.
      Personalmente vedo sul podio, in rigoroso ordine alfabetico: Brunello, 2D4Y e Rombaldoni.
      Temo che il KO subito oggi da Vocaturo possa destabilizzarlo facendolo arrivare lontano dai primi, ma il campionato è ancora lungo.

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    Giancarlo Castiglioni 4 Dicembre 2015 at 08:25

    Mi correggo, ai 4 già in testa si aggiunge Brunello.
    Quindi:
    Dvirnyy, Moroni, Rombaldoni, Valsecchi e Brunello a 2½
    Basso e Bellia 2
    Vocaturo, Borgo, Bove, Godena e David a 1½

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    lordste 4 Dicembre 2015 at 09:58

    Per aggiungere ulteriori motivi di interesse (che però potrebbero far fare qualche patta rapida di troppo), ricordo che oltre alla classifica alcuni giocano anche per le norme MI (Moroni Basso e Bove) e GM (i tre FM citati più Valsecchi e Bellia – Borgo ha già le norme GM ma non il rating)

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      DURRENMATT 4 Dicembre 2015 at 15:55

      …Una partita a scacchi è un’OPERA D’ARTE fra due menti,che deve bilanciare due scopi talvolta disparati:vincere e produrre BELLEZZA.(Valery Smyslov)…dedicato ai “fansi” delle patte rapide!!

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        lordste 5 Dicembre 2015 at 00:40

        All’improvviso uno sconosciuto… e chi sarebbe VALERY Smyslov? :mrgreen:

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          DURRENMATT 5 Dicembre 2015 at 14:48

          …grande BARITONO(una volta in Svizzera durante una festa a margine di un famoso torneo intonò Stenka Razin scatenando gli entusiasmi e gli applausi degli astanti)e SCACCHISTA a tempo perso(ai suoi tempi ebbe la sfacciataggine di considerare la moda del momento,l’Indiana di Re,un sistema semi-corretto dato che il Nero,a suo dire, non prestava sufficiente attenzione allo spazio)ANDREI,compagno di innumerevoli battaglie, aveva il pallino dell’ARMONIA.Il nostro leggendo il tuo “elogio” agli Speedy Gonzales della scacchiera si starà certissimamente rivoltando nella tomba!!…P.S. spero conoscerai Stenka Razin vero? 😉

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            lordste 7 Dicembre 2015 at 01:07

            credo che tu ti stia confondendo con un certo Vasily Vasilievic Smyslov, baritono e grande maestro nonchè campione del mondo di scacchi. “valery” Smyslov invece lo conosci solo tu, come solo tu hai trovato un mio “elogio” alle patte rapide (quando parlo di “qualche patta rapida di troppo” non mi pare di sperticarmi in elogi, anzi…;)

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              DURRENMATT 7 Dicembre 2015 at 11:09

              …”credo che tu ti stia confondendo con un certo Vasily Vasilievic Smyslov”… in realtà mi sto divertendo un mondo!Ti facevo più sveglio… 😉

  16. avatar
    Giancarlo Castiglioni 4 Dicembre 2015 at 22:28

    Quinto turno

    Basso-Godena: Gambetto di donna accettato che finisce patta alla 11ª quando Godena ha un microscopico vantaggio ma solo 4 minuti per arrivare alla 40ª; anche se ci sono i 30” di incremento non si può giocare così, è incredibile che dopo tanti anni Godena non riesca a controllarsi con il tempo, sicuramente ottiene risultati inferiori alle sue possibilità.

    Valsecchi-Bove: Gambetto di donna con tentativo di difendere il pedone, posizione equilibrata, seguono dei cambi e si raggiunge una posizione simmetrica con 4 pedoni sul lato di Re con poche possibilità di gioco e patta alla 24ª mossa.

    David-Borgo: Siciliana chiusa in cui David passa in vantaggio dalla 17ª mossa; la posizione di Borgo crolla rapidamente, ma continua in posizione persa fino alla 29ª quando abbandona.

    Rombaldoni-Bellia: Ortodossa cambio con arrocco lungo bianco e attacco sul Re, una apertura che ho giocato verificando che il nero può difendersi senza grossi problemi. Secondo Stockfish alla 21ª mossa Rombaldoni perde l’occasione di andare in netto vantaggio, alla mossa successiva sacrifica una qualità non accettata, ma alla 27ª il nero in posizione tenibile non vede un sacrificio di torre dell’avversario e l’attacco sfonda; Bellia arriva al controllo di tempo con un pedone per il pezzo alla 42ª abbandona.

    Dvirnyy-Vocaturo: Una inglese in cui il bianco arriva al controllo di tempo con un minimo vantaggio non sufficiente per forzare la vittoria; alla 43ª Vocaturo perde la pazienza e invece di rimanere ad aspettare crede di poter semplificare con una spinta di rottura per raggiungere il pari; esce dalle complicazioni in posizione persa, ma poi Dvirnyy sciupa e alla fine preferisce dare il perpetuo alla 58ª.

    Brunello-Moroni: Ovest indiana Moroni va in vantaggio, ma poi sciupa e va a star peggio, in posizione complicata con Brunello in zeitnot; si arriva alla sospensione in un difficile finale di torre a pedoni pari in cui Re più avanzato e pedone libero dovrebbero bastare a vincere per il bianco. Da qui si passa ad un altro difficile finale di torre contro 3 pedoni liberi uniti in cui Brunello, leggermente preferibile, invece di arretrare con il Re per fermare i pedoni lo avanza per guadagnarli. Risultato la classica posizione di 2 pedoni liberi uniti in 6ª che la torre non può fermare. Si finisce con donna contro torre e Moroni vince alla 76ª.
    Grande partita.

    Moroni oggi ha fatto anche errori e questo mi convince ancora di più della sua forza; quando va tutto bene vincere è relativamente facile, riuscire a resistere e recuperare in una partita di 70 mosse contro un forte avversario è molto più difficile.
    Credo che Moroni abbia giustamente iniziato il torneo con un po’ di timore reverenziale, ma che dopo le prime due partite si sia reso conto che può giocare per vincere con tutti e che adesso può puntare concretamente al titolo.

    Una osservazione sui “vecchi” Borgo e Bellia che dopo un buon inizio stanno cedendo; probabilmente come gioco sono all’altezza degli altri, ma la stanchezza e l’allenamento inferiore si fa sentire.

    Situazione:
    Moroni, Rombaldoni 3½
    Dvirnyy, Valsecchi 3
    Basso, Brunello e David 2½
    Vocaturo, Bove, Godena e Bellia 2
    Borgo 1½

  17. avatar
    Controgambetto 5 Dicembre 2015 at 12:29

    Ho seguito con passione e stordimento le due partite brunello-moroni e dvyrny – vocaturo , sono state un altalena di posizioni perse e poi vinte , ogni volta che percepivo come in vantaggio uno dei contendenti questi mi stupiva con piani imprevisti ! Mi fa piacere che le valutazioni del commentatore confortino le mie sensazioni ..
    Belle partite e complimenti a moroni che ha continuato quando io mi sarei pacificamente arreso , ricercando quella piccola possibilità che c’era proprio la in fondo …

    Complimenti a castiglioni, è come essere lì . ( credo che staremmo strettini )

  18. avatar
    ilMusso 5 Dicembre 2015 at 14:20

    Bravo Castiglioni.

    Molto bene l’iniziativa di Martin e i resoconti di Giancarlo.

    Suggerirei spassionatamente, se posso, al narratore Castiglioni di ficcare un 10/15 percento di “cattiveria” nei report, sebbene non sia nella sua natura (intendo giusto un minimo, non di più, e comunque per “cattiveria” intendo semplicemente un po’ di “pepe”;).

    In ogni caso, ripeto, molto bene.

    Mi fa anche molto piacere che da settimane, se non mi è sfuggito qualcosa, regni la tranquillità.

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      Giancarlo Castiglioni 5 Dicembre 2015 at 23:16

      Non mi sembra di aver lesinato critiche quando erano meritate.
      C’ qualcuno che pensi abbia trattato troppo bene?

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        ilMusso 6 Dicembre 2015 at 09:41

        No, hai ragione, tutto a posto.

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    Giancarlo Castiglioni 5 Dicembre 2015 at 23:33

    Sesto turno

    Godena-Dvirnyy: Caro Kann variante principale, Godena esce bene dall’apertura ma poi pensa a lungo senza riuscire a concretizzare. Alla 23ª mossa una imprecisione di Dvirnyy permette a Godena di sacrificare un pezzo per tre pedoni alla mossa successiva. Il sacrificio sembra migliore di quanto non sia effettivamente e Godena, invece di prendere una qualità e continuare per vincere correndo grossi rischi, preferisce ripiegare su uno scacco perpetuo; patta alla 34ª.
    Come al solito tempo di Godena 13’ contro 53’.

    Vocaturo-Brunello: Slava che rimane lungamente in parità, la fase drammatica inizia alla 30ª mossa quando Brunello apre la posizione sul Re avversario con una spinta di rottura. Sembra che debba vincere, ma Vocaturo si difende con precisione e si arriva ad un finale di torre assolutamente patto siglato alla 45ª.

    Bellia-David: Indiana Nimzovich in cui il nero esce un filo meglio dall’apertura, ma non c’è niente di concreto. Bellia si innervosisce e si lancia in una inutile combinazione al solo scopo di cambiare i pezzi e andare in finale. Potrebbe ancora fermarsi cedendo l’alfiere per il cavallo, invece insiste e finisce con un pedone in meno in un finale di torre e alfiere e torre contro torre e cavallo. Evidentemente scoraggiato, continua solo poche mosse e alla 32ª abbandona a mio avviso prematuramente; oggettivamente in posizione persa, ma l’avversario aveva ancora molto lavoro da fare.

    Valsecchi-Rombaldoni: Inglese con fianchetti di Re che evolve in una Est Indiana dove il bianco spinge in d5 e subisce la spinta di rottura in b5. Giocavo aperture simili e per esperienza diretta ho imparato che queste posizioni non promettono niente di buono per il bianco.
    Alla 16ª mossa Rombaldoni fa un bel sacrificio di pezzo che non si può accettare, ma alla successiva manca il colpo da KO (una combinazione difficile) e rimane solo in lieve vantaggio.
    Dalla 25ª alla 28ª mossa posso assistere ad una manovra da antologia che finora ho visto solo sui libri: il trasferimento del Re da un lato all’altro della scacchiera in centro partita con l’intenzione di spingere i pedoni dell’arrocco contro il Re avversario.
    La manovra riesce e al controllo di tempo la posizione è vinta; Rombaldoni continua con qualche imprecisione, ma senza mai perdere il controllo della situazione e Valsecchi abbandona alla 49ª.
    Ottima partita di Rambaldoni, superiore impostazione strategica e originale sfruttamento del vantaggio.

    Borgo-Basso: Caro-Kann variante principale a lungo equilibrata fino a quando Borgo, in lieve vantaggio, spinge i pedoni dell’arrocco subendo un pericoloso sacrificio di 2 pezzi per torre e 2 pedoni. In una posizione complicata con poco tempo è inevitabile fare errori e naturalmente chi ha meno tempo ed il Re esposto, cioè Borgo, fa gli errori più gravi e perde alla 53ª.

    Bove-Moroni: Francese Tarrash in cui Moroni fa qualche imprecisione in apertura e si trova subito in difficoltà. Gioca tutta la partita in posizioni oscillanti tra appena peggio e molto peggio e arriva faticosamente ad un finale di torre e cavallo, patta alla 53ª. Buona partita di Bove, ha avuto qualche la possibilità di fare il punto intero, ma la strada era ancora lunga. Moroni ha confermato le sue doti di resistenza in posizione inferiore.

    Oggi tutti erano combattivi, forse in vista del riposo di domani.
    Sono in maggioranza professionisti, giusto riposare di domenica.
    Domani anche io riposo.
    Oggi sono andato di persona, di fianco alla reception è comparso un cartello che annuncia “Campionato Italiano di Scacchi”.
    Non c’è l’indicazione che la sala è al secondo sotterraneo, non esageriamo!
    Come spettatori ho incontrato Messa e Trabattoni, ho mancato Bagnoli che era già andato via.

    Tornando al Torneo Rombaldoni è in testa, ha giocato bene, ma ha avuto un calendario più facile. David è rientrato nel gruppo di testa. Bellia e Borgo si stanno staccando in coda.

    Situazione a metà torneo
    Rombaldoni 4½
    Moroni 4
    Dvirnyy, Basso e David 3½
    Brunello e Valsecchi 3
    Vocaturo, Bove, Godena 2½
    Bellia 2
    Borgo 1½

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      Martin 6 Dicembre 2015 at 08:55

      Di nuovo un grande grazie anche da parte mia a Giancarlo che ci fa vivere tutti i giorni l’atmosfera del torneo come se fossimo anche noi lì davanti, col naso incollato al bordo delle scacchiere… scritte con sobrietà e dall’alto della sua esperienza è davvero un piacere leggere osservazioni come queste…

      Peccato solo non esser stato presente anch’io ieri: Messa, Castiglioni, Trabattoni, Pili… una grande parte di SoloScacchi a Milano! 😉

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        Roberto Messa 6 Dicembre 2015 at 10:58

        “Mr. Bagnoli, I presume?”
        Mezz’ora prima dell’inizio, ancor prima di scendere nelle viscere delle Cascate Vittoria (pardon del Grand Hotel Doria) mi si para davanti una figura alta due metri. Sapete come ci si fiuta, anche a distanza di 35 anni, tra noi esploratori erranti del continente nero-bianco. E sì, ho indovinato, è proprio lui: Paolo Bagnoli in persona, il tempo di salutarsi e lui si eclissa. Andava di fretta. Immagino che in un altro sotterraneo, nella vicina Stazione Centrale, fosse in partenza una macchina del tempo che doveva portare il nostro autore alla scoperta di altri personaggi e storie fantastiche dei secoli decimonono e ventesimo.

        Della rimpatriata con Giancarlo Castiglioni e Franco Trabattoni spero di avere le fotografie entro 24 ore.

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          paolo bagnoli 6 Dicembre 2015 at 12:11

          Mi dispiace di aver mancato Castiglioni, ma DOVEVO proprio andare!

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      Ramon 7 Dicembre 2015 at 09:29

      Oggi alle 15 si riprende, sei pronto Giancarlo? Ecco il dettaglio degli incontri:

      David – Valsecchi
      Rombaldoni – Bove
      Basso – Bellia
      Dvirnyy – Borgo
      Brunello – Godena
      Moroni – Vocaturo

      A occhio potrebbe esser l’occasione per Rombaldoni di allungare il distacco…

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        Giancarlo Castiglioni 7 Dicembre 2015 at 10:49

        Sono pronto, ma da casa, questo pomeriggio ho in programma di andare a vedere il Crespi.
        Negli ultimi 4 turni Rambaldoni avrà David, Basso, Dvirnyy, Brunello, mentre Moroni avrà Godena, Borgo, Bellia, Valsecchi.
        David e Dwirnyy vincendo lo scontro diretto con Rambaldoni rientrerebbero pienamente in corsa.
        Il calendario è chiaramente dalla parte di Moroni, naturalmente non è detto che continui così fino alla fine.
        Chiedergli di vincere il Campionato alla prima partecipazione è un po’ troppo.

        • avatar
          DURRENMATT 7 Dicembre 2015 at 11:12

          …e allora TUTTI per MORONI…ALE’!! 😉

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    Mongo 6 Dicembre 2015 at 01:36

    Qui Londra: dopo 2 turni conduce Giri con 1,5, tutti gli altri ne hanno 1 tranne Topalov che è al palo con 0,5.

  21. avatar
    Mongo 7 Dicembre 2015 at 19:23

    In attesa del sunto della giornata del nostro GC, anticipo solo che oggi l’Italia ha due nuovi Maestri Internazionali: Moroni (per la verità già da sabato scorso) e Basso; entrambi poco più che ragazzotti. 😛

  22. avatar
    danilo 7 Dicembre 2015 at 21:47

    ciao Martin
    non puoi inserire una scacchiera cosi da seguire meglio i commenti di Giancarlo?

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      Martin 8 Dicembre 2015 at 08:54

      Ciao Danilo, non è così semplice, per inserire un visore occorrerebbe almeno avere il file in formato pgn coi commenti…

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        danilo 8 Dicembre 2015 at 09:39

        se ti interessa su chessbomb mettono a disposizione tutto

        quindi puoi creare una pagina e metterci dentro il richiamo
        (ma ti becchi anche la pubblicita’;)

        altrimenti prendi solo il pgn e lo usi col plugin tipo rpbchess

        le note le mette sempre GC

        ciao
        Danilo

  23. avatar
    Giancarlo Castiglioni 7 Dicembre 2015 at 23:18

    Settimo turno

    Basso – Bellia: Partita di donna variante del cambio, il bianco mantiene una minima prevalenza fin quasi alla fine quando in nero equilibra completamente. La patta è concordata alla 32ª in una posizione con due torri, due cavalli e sei pedoni per parte.

    Brunello – Godena: Gambetto di donna accettato, forse più che la posizione bisogna seguire il tempo di Godena, che pensa 40 minuti all’ottava mossa e alla 14ª è rimasto con 19 minuti contro 1 ora e 13’ di Brunello. La decisione arriva alla 27ª mossa quando entrambi hanno circa un minuto e Godena non vede una complessa serie di cambi che gli avrebbe consentito di rimanere a materiale pari o con un alfiere contro 3 pedoni, comunque sempre con parità.
    Fino a quel momento la partita era sempre rimasta equilibrata, dopo si va in modo praticamente forzato in un finale di torre con due pedoni in meno e alla 42ª Godena abbandona.

    Rombaldoni – Bove: Apertura Alechin non convenzionale con fianchetto di Re nero e immediato h4 h5 bianco. La posizione è sostanzialmente equilibrata fino alla 22ª mossa quando Rombaldoni ha 1’ contro i 20 di Bove, ma è lui che fa una imprecisione e poi un errore che consente uno pseudo sacrificio di pezzo; per il momento perde solo un pedone, che sarebbe già decisivo, ma segue un altro errore, la posizione crolla rapidamente e Bove abbandona alla 36ª.

    Dvirnyy – Borgo: Apertura Tarrash equilibrata fino alla 23ª quando Borgo, tentando di vincere, spinge in profondità il pe5 che arriverà fino a d7; segue una fase confusa, Dvirnyy sacrifica una qualità alla 27ª e alla 30ª arriva a un finale vinto, donne e una torre per parte con un pedone in più.
    Borgo tenta un contrattacco disperato sacrificando due pedoni e abbandona alla 45ª.

    Moroni – Vocaturo: Inglese in cui Moroni prende un minimo vantaggio e sembra più volte sul punto di concretizzare, ma subito prima del controllo di tempo, rimasto forse per la prima volta con soli due minuti, permette all’avversario di passare in vantaggio.
    Si arriva subito ad un finale di torre, alfiere e tre pedoni per parte, da giocare con attenzione, ma dove nessuno corre gravi pericoli. Alla 67ª rimasti con torre e 2due pedoni per parte, finalmente si ufficializza la parità.

    David – Valsecchi: Siciliana in cui alla 11ª mossa il bianco sacrifica un pedone senza ricavarne nulla e già alla 27ª siamo in un finale di donna e torre a pedoni pari.
    Alla 36ª David arriva con un pedone in meno, ma probabilmente con soli 3 pedoni contro 2, questo non è decisivo.
    Alla 44ª si cambiano le torri, alla 73ª i pedoni diventano due contro uno, ancora più difficile da vincere. Il finale prosegue estenuante fino alla 85ª quando Valsecchi si rassegna e da il perpetuo.

    Situazione a 4 turni dalla fine:
    Rombaldoni 5½
    Moroni e Dvirnyy 4½
    Basso, Brunello e David 4
    Valsecchi 3½
    Vocaturo 3
    Bellia, Bove e Godena 2½
    Borgo 1½

    Il torneo è entrato nella fase più calda, tutti giocano alla morte, ogni partita può essere decisiva.
    Rombaldoni ha allungato, come previsto, ma adesso ha gli scontri diretti con David, Dvirnyy e Brunello.
    Moroni deve incontrare solo giocatori nella seconda metà della classifica, tra cui i due in coda, ma con nessuno è facile fare il punto.
    Comunque in un torneo così equilibrato i recuperi sono difficili, credo che ormai la lotta per la vittoria sia ristretta ai primi tre.

  24. avatar
    The dark side of the moon 8 Dicembre 2015 at 19:46

    Dvirnyy che gioca la “scandinava” e per di più in quel modo (6….,Ad7 ma soprattutto 7….,g6 che non a caso non riesco a trovarla su nessun database) aveva deciso di soffrire o più semplicemente di sorprendere l’avversario?
    Buon per lui che Bellia si è accontentato della patta, il nero non mi sembrava messo benissimo.
    Che ne pensi Giancarlo?

    • avatar
      Giancarlo Castiglioni 8 Dicembre 2015 at 20:54

      Condivido, Dvirnyy voleva far giocare l’avversario con la sua testa, ma Bellia non si è lasciato impressionare. Alla fine il bianco stava sicuramente meglio, ma non io non vedo un chiaro piano per vincere; Bellia ha solo l’obbiettivo di evitare l’ultimo posto, la sua patta non è criticabile.

  25. avatar
    Giancarlo Castiglioni 8 Dicembre 2015 at 21:00

    Ottavo turno

    Bellia-Dvirnyy: Scandinava con fianchetto di Re nero; Bellia passa subito in vantaggio e alla 26ª mossa fa una ripetizione che è una implicita proposta di patta. Dvirnyy preferisce non rischiare e accetta.

    Godena-Moroni: Pirz che rientra in una Philidor; minimo vantaggio del bianco si arriva alla 20ª quando Godena con 4’ propone la patta in una posizione abbastanza semplice in cui è in pratica inevitabile il cambio di tutte le torri sull’unica colonna aperta e la partita è quindi avviata ad un finale di alfieri patto. Proposta accettata.

    Borgo-Brunello: Inglese simmetrica con fianchetti di Re, Brunello 43’ contro 1 ora e 30’ alla quinta mossa; il nero va quasi subito in leggero vantaggio, guadagna spazio e blocca la posizione sul lato di donna, piazza i cavalli al centro e poi attacca sul lato di Re. Il bianco non fa veri e propri errori, ma sembra incapace di trovare contromisure, la sua posizione peggiora rapidamente e verso la 20ª mossa si può gia considerare persa. Intanto Brunello ha esaurito il suo tempo e un paio di volte manca la mossa migliore, pur mantenendo sempre un largo vantaggio; Borgo perde per il tempo alla 28ª in posizione disperata.
    Una vittoria troppo facile.

    Bove-Vocaturo: Siciliana che rimane in equilibro fino alla 28ª mossa quando Bove non vede un sacrificio di pezzo che nel giro di 3 mosse gli costa due pedoni; la partita prosegue fino alla 40ª quando Bove abbandona.

    Valsecchi-Basso: Slava in cui alla 31ª si entra in un finale in cui il nero ha 2 alfieri contro alfiere e cavallo; stockfish lo considera pari e forse non è possibile vincerlo forzatamente, ma è chiaro che se uno vince sarà il nero. Stokfish poi attribuisce la sconfitta ad un paio di mosse deboli di Valsecchi, ma forse in quella posizione era inevitabile fare prima o poi mosse deboli. Alla fine cadono i due pedoni sull’ala di donna e alla 49ª Valsecchi abbandona.

    Rombaldoni-David: Partita di Donna all’inizio il nero è in lieve svantaggio, poi lentamente recupera fino a passare in vantaggio; alla 25ª sono entrambi con 4 minuti sull’orologio; la partita continua equilibrata fino alla 49ª quando si concorda la patta.

    Situazione a 3 turni dalla fine:
    Rombaldoni 6
    Moroni, Dvirnyy, Basso, Brunello 5
    David 4½
    Vocaturo 4
    Valsecchi, 3½
    Bellia, Godena 3
    Bove, 2½
    Borgo 1½

    Invece di diminuire i candidati alla vittoria aumentano.
    Rombaldoni ha mantenuto il punto di vantaggio, non è poco, ma adesso deve incontrare 3 dei diretti inseguitori; anche 3 pareggi potrebbero non bastare.
    Basso ha raggiunto il gruppo dei secondi, sta giocando bene, riconosco di averlo sottovalutato.
    David doveva vincere, ha mancato l’occasione di ricongiungersi e ormai è tagliato fuori.
    Con cinque in corsa su dodici giocatori si preannuncia un finale rovente.

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      lordste 9 Dicembre 2015 at 14:11

      situazione piuttosto inusuale per Moroni oggi. Deve vincere per assicurarsi la norma GM su 9 turni, e gioca di bianco contro il fanalino di coda del torneo. Che però è il suo allenatore nonchè compagno di squadra, Giulio Borgo…
      Immagino che se fosse bastato mezzo punto per la norma, no problem, così la situazione è piuttosto ambigua: pattare, e rimandare tutto alla partita (da vincere) con Bellia? o giocarla per vincere ma in situazione psicologica non agevole?

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        DURRENMATT 9 Dicembre 2015 at 14:37

        …Per me la scacchiera è un campo di battaglia e non la tenuta dei libri contabili.(Il Mago di Riga)

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        Renato 9 Dicembre 2015 at 16:20

        Imbarazzante. Davvero non vorrei trovarmi nei panni né di Luca né di Giulio.

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          lordste 9 Dicembre 2015 at 17:12

          Per il momento giocano… senza affrettarsi troppo
          Stiamo a vedere…

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            lordste 9 Dicembre 2015 at 19:15

            vince Moroni… norma GM per lui! :mrgreen:

  26. avatar
    lordste 9 Dicembre 2015 at 16:27

    é incredibile che a ogni mio *neutralissimo* commento (in particolare sulle possibilità di norma di Moroni) ci sia qualcuno pronto a punzecchiare con citazioni ad capocchiam.
    Ed è ancora più incredibile che il qualcuno, quando sbaglia clamorosamente una delle precedenti citazioni, mostri una faccia di bronzo colossale e se ne esca con il classico “hahahah l’ho fatto apposta per prendervi in giro” invece di abbozzare…
    Ma in fondo, potremmo anche perdonare tutto… però di solito vorrei sapere almeno il reale nome del mio interlocutore prima di essere disposto al perdono…

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      DURRENMATT 9 Dicembre 2015 at 21:57

      …Dovete trascinare il vostro avversario in una profonda oscura foresta,dove due più due fa cinque,e il sentiero per venirne fuori è largo solo per permetter il passaggio di uno solo dei due(Il Mago di Riga da non confondersi con il Mago d’Arcella)…e bravo Moroni!!A dir la verità tengo per Sabino ma vuoi mettere l’esuberanza giovanile… 😉

  27. avatar
    The dark side of the moon 9 Dicembre 2015 at 17:00

    Anche oggi un Dvirnyy interessante nell’approccio.
    Gioca una Inglese, cambia volontariamente l’alfiere campo chiaro e poi arrocca lungo 😯
    Vediamo come va a finire, comunque inizia a incuriosirmi questo ragazzo, quasi quasi mi schiero e faccio il tifo per lui 😉

  28. avatar
    paolo bagnoli 9 Dicembre 2015 at 22:07

    Interessante notare, almeno superficialmente, gli “stili” individuali. Da quello che ho potuto vedere, Dvirnyy vince in “fantasia” (mi piace la sua accettazione dei rischi), Rombaldoni in “concretezza” (lo metterei ex aequo con Brunello) e Basso in “tecnica” (‘sto ragazzo gioca veramente bene). Non ho ancora ben capito quale sia la vera forza di Moroni (“lucidità” ?).

  29. avatar
    paolo bagnoli 9 Dicembre 2015 at 22:10

    P.S. Affascinante il prossimo arrivo in volata, con alcuni incontri diretti che potrebbero risultare decisivi.

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      Franco Trabattoni 9 Dicembre 2015 at 23:25

      La forza di Moroni (azzardo qualche impressione, come suo compagno di squadra) è difficile da definire, così come è tipicamemte difficile da definire (spesso) la forza dei giocatori già molto forti quando sono ragazzini. Le differenze,in rapporto ad altri giovani giocatori che all’occorrenza riescono a essere alrettanto bravi, ma non sono così costanti nei risultati, a mio parere sono soprattutto le seguenti: 1) la disposizione a giocare bene, e a divertirsi giocando a scacchi, in qualunque tipo posizione (e non solo in quelle più congeniali); 2) l’assenza di pregiudizi (e dunque la capacità di cercare e trovare delle mosse buone in qualunque tipo di posizione, anche quelle difficilmente classificabili); 3) la ferma convinzione che si può giocare alla pari, e dunque cercare di vincere, praticamente contro chiunque; 4) il non accontentarsi mai del mezzo risultato, anche se buono o addirittura ottimo (credo anch’io, come dice Giancarlo, che Moroni punti semplicemente al titolo italiano); 5) e infine (ma senza questo negli scacchi non si combina niente) una buona capacità di calcolo accompagnata dalla calma necessaria per pensare in modo ordinato, senza fare errori e senza sprecare tempo.
      Detto per inciso, se Bellia oggi avesse giocato 33…Te2+ Brunello avrebbe preso matto…

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        DURRENMATT 10 Dicembre 2015 at 15:09

        …sintesi perfetta prof!

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          paolo bagnoli 10 Dicembre 2015 at 17:54

          Concordo sulla perfetta sintesi realizzata da Franco. Dando per scontato il suo punto 5), ammiro particolarmente il punto 3) (io me la gioco con chiunque!), e prendo come dogma il punto 1).
          Come ho già detto, un arrivo in volata decisamente interessante e, forse, quella che io definivo “lucidità” di Moroni giocherà un ruolo importante.
          P.S. E Dvirnyy?

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            paolo bagnoli 10 Dicembre 2015 at 18:11

            Rombaldoni-Dvirnyy patta… quasi d’accordo, ma qualunque forzatura sarebbe stata pericolosa. Vediamo cosa combina Moroni, a questo punto.

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              paolo bagnoli 10 Dicembre 2015 at 18:13

              La partita di Moroni credo stia evolvendo verso una inevitabile patta

              • avatar
                paolo bagnoli 10 Dicembre 2015 at 18:25

                Per Basso, stavolta, la vedo un po’ grigia

                • avatar
                  paolo bagnoli 10 Dicembre 2015 at 18:32

                  Moroni ci sta provando, ma è strapatta

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            Franco Trabattoni 10 Dicembre 2015 at 23:18

            Grazie, amici. Ora vi svelo un segreto. Non ho fatto altro che mettere insieme tutte le cose che mi mancavano quando la giovane promessa (giovane, si intende, per quei tempi) ero io…

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    Giancarlo Castiglioni 9 Dicembre 2015 at 22:22

    Nono turno

    Dvirnyy-Valsecchi: Inglese simmetrica con fianchetti di Re in cui il bianco alla sesta mossa cede l’alfiere del fianchetto per doppiare i pedoni sulla colonna c; una manovra già vista, crea una struttura di pedoni tipo indiana Nimzovich in contromossa, ma non mi sembra consigliabile.
    Forse Valsecchi si trova in una posizione per lui inusuale e non trova le contromisure giuste, fatto sta che stavolta il piano funziona.
    Il bianco arrocca lungo e spinge i pedoni sul re avversario, il nero non può fare altrettanto sull’ala di donna per via dei pedoni doppiati che bloccano la posizione e cerca di reagire al centro; come prevedibile viste le premesse il bianco arriva prima, esce dalle complicazioni con un cavallo in più il nero abbandona alla 30ª.
    Una buona partita di Dwirnyy che per la classifica doveva vincere e ha vinto senza correre rischi.

    Moroni-Borgo: Gambetto di donna accettato in cui Moroni rinuncia all’arrocco alla 6ª mossa presumo per non cambiare gli alfieri neri. Era una partita che per la classifica doveva essere vinta a tutti costi e Moroni la ha vinta giocando in modo diverso da tutte le altre partite, cercando le complicazioni, andando in zeitnot e rischiando. Secondo Stockfish ad un certo punto era addirittura in posizione persa, ma non mi sento di confermare, è una partita molto complessa, andrebbe analizzata con calma. Fatto si è che alla 22ª mossa Moroni ha 1’ contro 2’ di Borgo che prima perde i 2 pedoni sul lato di donna, poi un pezzo e abbandona alla 38ª
    Non sapevo che Borgo fosse il suo allenatore, è evidente che, come giusto, la partita se la sono giocata e che il problema di diventare GM non è passato neanche per la testa di Moroni, pensa a vincere il campionato.

    Altre partite che avendo tempo commenterò in seguito.
    Vocaturo-Godena: Spagnola 1/2
    David-Bove: Russa 1-0
    Basso-Rombaldoni: Ovest Indiana 1/2
    Brunello-Bellia: Ovest Indiana 1/2

    Situazione a 2 turni dalla fine:
    Rombaldoni 6½
    Moroni, Dvirnyy 6
    Basso, Brunello, David 5½
    Vocaturo 4½
    Bellia, Godena, Valsecchi, 3½
    Bove, 2½
    Borgo 1½

    Ormai i candidati alla vittoria sono rimasti in 3 divisi da mezzo punto.
    Rombaldoni ha ridotto il vantaggio, ha due scontri diretti, penso che per vincere il torneo debba vincerne almeno uno.
    Finale drammatico.

  31. avatar
    Enrico Cecchelli 10 Dicembre 2015 at 17:36

    Un grazie anche da parte mia a Castiglioni per lo splendido racconto di questo Campionato Italiano che ha permesso una moltitudine di interessantissimi interventi rendendo questo “articolo” (non so se si possa definire così) uno dei più belli mai apparsi su SoloScacchi.

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      Ramon 10 Dicembre 2015 at 18:56

      Grazie Enrico, uno dei più belli non penso, sono i vostri commenti che lo hanno reso vivo e affascinante. Si tratta, secondo me, della riprova che SoloScacchi pur non occupandosi strettamente di attualità, quando ne ha occasione non teme confronti con nessuno, no? 😉

  32. avatar
    Giancarlo Castiglioni 10 Dicembre 2015 at 22:04

    Decimo turno

    Rombaldoni – Dvirnyy: Slava che si trasforma in una Catalana, apertura già vista in questo torneo. Sembra che Dvirnyy non ci creda più che tanto e che si accontenti del piazzamento; verso la decima mossa propone una ripetizione di mosse che Rombaldoni rifiuta, poi la partita segue senza scosse fino ad un finale di torre e alfiere lasciato patto alla 39ª mossa.

    Bove – Godena: Spagnola cambio. Bove sembra giocare per la patta, cambia pezzi e pedoni appena ne ha l’opportunità; come spesso succede in questi casi, esagera e va a star peggio.
    Godena ha 3’ alla 14ª mossa e alla 17ª sacrifica una qualità che non si doveva accettare.
    Alla 21ª in posizione persa Bove sbaglia ancora e la mossa dopo abbandona.

    Borgo – Vocaturo: Siciliana chiusa in cui Borgo sta leggermente peggio in tutta la partita, ma la posizione è difendibile fino a quando dopo la 40ª perde un pedone; abbandona alla 55ª.

    Bellia – Moroni: Francese Tarrash con cambi dei pedoni centrali che già alla 21ª approda ad un finale in cui Bellia ha due alfieri contro alfiere e cavallo. Moroni conta sui pedoni deboli doppiati sull’ala di donna e infatti ne guadagna uno alla 29ª ma non è che per questo il suo vantaggio aumenti.
    Il tema del finale è chiaro: cambiando il cavallo con l’alfiere delle case bianche o gli alfieri delle case nere si vince, cambiando il cavallo con l’alfiere delle case nere si pareggia con gli alfieri di colore contrario. La partita continua con lunghe manovre senza uno scopo preciso, patta alla fine 89ª.

    Valsecchi – Brunello: Slava che si trasforma in una Catalana, come nella Rombaldoni – Dvirnyy. Si continua fino alla 34ª in parità, quando Brunello, probabilmente nel tentativo di vincere, fa una mossa debole, nel tentativo di rimediare consuma tutto il tempo per la mossa successiva, sbaglia ancora e abbandona alla 39ª per non prendere il matto in due mosse. Con l’onore delle armi, almeno lui ci ha provato.

    David – Basso: 1-0 Caro Kann in una variante che non avevo mai visto e in cui Basso spinge in e5 alla 7ª mossa; stockfich non ci vede niente di strano, ma per un ex giocatore di caro-Kann come me, non può che essere sbagliata.
    Difatti alla 13ª mossa David ha un pedone in più e posizione vincente.
    La partita continua senza eventi particolari, Basso si difende come può fino alla 43ª quando abbandona.

    Situazione prima dell’ultimo turno:
    Rombaldoni 7
    Moroni, Dvirnyy, David 6½
    Basso, Brunello, Vocaturo 5½
    Godena, Valsecchi 4½
    Bellia 4
    Bove 2½
    Borgo 1½

    Con 4 giocatori in mezzo punto può succedere ancora di tutto, ma il mezzo punto in più di Rombaldoni dovrebbe risultare decisivo; dalle ultime partite il suo avversario Brunello è in un momento di crisi.
    David è tornato in corsa, vincendo con Dvirnyy dovrebbe essere almeno secondo.
    Moroni ha il bianco con Valsecchi, sicuramente ci proverà.

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      Ramon 10 Dicembre 2015 at 23:00

      Domani ultimo turno, orario non più 15 ma 10 del mattino, rimanete sintonizzati! 😉

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    paolo bagnoli 10 Dicembre 2015 at 22:25

    Ipotesi: Rombaldoni-Brunello, patta. Moroni-Valsecchi, uno a zero. Chi vince il campionato? E tra David e Dvirnyy come finirà? Bello sprint finale.

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    Roberto Condorelli 11 Dicembre 2015 at 00:26

    Complimenti per gli splendidi ed avvincenti resoconti. Li ho seguiti dall’inizio e oramai aspetto solo di sapere chi sarà l’assassino… :)

    Sembra davvero un thriller…

    Peccato apprendere che la manifestazione non ha avuto il seguito di pubblico che nella mia ingenuità immaginavo.

    Non ho mai visto un torneo di scacchi tranne anni fa quando per lavoro capitai nell’albergo Tirana International in Albania e c’era credo il mondiale femminile o qualcosa del genere. C’era molta gente. Chissà perchè pensavo che ad un campionato italiano maschile, in un periodo così positivo per lo scacchismo italiano, bisognasse fare a gomitate per poter passare…

    Buona serata.

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      The dark side of the moon 11 Dicembre 2015 at 10:07

      Io credo perché in Italia non c’è una cultura scacchistica a prescindere dal numero dei tornei organizzati, dei tesserati FSI etc.
      Una volta Korcknoi disse che qualsiasi tassista moscovita sapeva giocare i finali meglio di Carlsen; a parte l’infausta battuta, prova a chiedere a qualche tassista italiano se sappia giocare a scacchi: forse uno su cento ti risponderebbe che sa a malapena come muovere i pezzi.
      L’Albania ha fatto in qualche modo parte dell’impero sovietico dove gli scacchi costituivano insieme al balletto e al circo la vetrina del comunismo (parole di Taimanov)…

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        Roberto Condorelli 11 Dicembre 2015 at 12:18

        Beh, a dire il vero l’Albania non ha mai fatto parte dell’impero sovietico, anche se per un periodo di tempo ne ha subito la forte influenza.
        In Albania, paese che conosco piuttosto bene per i tanti viaggi per ragioni professionali e successivamente familiari, non è particolarmente sviluppata la cultura scacchistica.
        Non saprei dare delle misure, ma a spanna direi che li conoscono meglio che in diversi paesi europei ma molto, molto meno di qualunque paese balcanico e soprattutto di area ex URSS.

        Hai però perfettamente ragione quando, riportando la battuta di Korchnoi, sottolinei la completamente diversa impostazione culturale riguardo gli scacchi fra quell’aera del mondo e questa.

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          The dark side of the moon 11 Dicembre 2015 at 20:22

          Mi sono forse spiegato male, comunque come giustamente hai detto tu l’Albania ha subito una forte influenza della cultura sovietica, almeno per un determinato periodo.
          Questo era il concetto 😉

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        Doroteo Arango 11 Dicembre 2015 at 18:15

        “impero sovietico”? …ecco, se gli scacchi, il balletto ed il circo costituivano “la vetrina del comunismo” si trattava comunque di una stupenda vetrina. Lasciamo stare quello che c’era dietro, un paese che per decenni è stata la culla e la patria di scienziati, artisti, musicisti e matematici ma anche la loro “vetrina” potrebbe bastare da sola, soprattutto se paragonata alla nostra in cui -aiutatemi- cosa ci andavamo a mettere? il miglior calcio del mondo (transeat), i migliori McDonald del mondo (transeat?), la miglior Coca-Cola del mondo (transeat???), e poi che altro?? 😯

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          Giancarlo Castiglioni 11 Dicembre 2015 at 18:37

          Che la vetrina fosse stupenda ci sarebbe da discutere.
          Pensa alla stampa di centinaia di migliaia di volumi con le opere di Stalin. Era questa la cultura sovietica?
          Ma non si può trascurare quello che c’era dietro la vetrina.
          Come erano le condizioni di vita di operai e contadini?
          Trascurando pure i milioni di persone finite nei gulag ai lavori forzati.
          I nostri operai e contadini stavano enormemente meglio.

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      Enrico 11 Dicembre 2015 at 18:13

      Caorle,luglio 1973.Internazionale di 3a classe+torneo minore di contorno (cui partecipo).La sera prima del torneo simultanea ,se non ricordo male su un centinaio di scacchiere equamente divise fra Bela Toth,il campione d’Italia Micheli e il campione di Svezia (credo si chiamasse Seen Eslon). C’era una folla di vacanzieri a vederci giocare.Aprii con la difesa Cambridge Springs a Toth e conclusi patta dandogli scacco perpetuo.Il mio momento di gloria : intervistato da Angelo Cillo,scacchista e campione di Rischiatutto (costretto a giocare in una saletta isolata,con ampia vetrata,per farlo osservare dalla massa dei curiosi e lasciare giocare in pace gli altri).Cosulich geniale fricchettone,gli yugoslavi bravi e girovaghi.Vinse Toth.All’epoca credo fosse da poco arrivato in Italia,era spaesato,facemmo amicizia malgrado la differenza d’età (avevo 17 anni,lui credo una trentina).Ecco,da scacchista di retrovia (“sburlalegna” direbbe il Maestro Pipitone…;) penso che gli anni 70 siano stati gli anni d’oro dello scacchismo italiano.D’accordo Fisher-Spassky a fare da volano,Cillo a Rischiatutto,Mariotti e Tatai,il Porreca e il Capablanca da consultare febbrilmente.Ma lì a Caorle c’era proprio tanta gente.Vorrei sapere che ne pensano gli scacchisti “veri” che giocavano a quei tempi.Come finii il torneo (ecchissenefrega…;) ? Ero e sarò per sempre un 5/3 (terza sociale…esiste ancora?) : tre vittorie,tre sconfitte,un pareggio.Peccato che due delle tre vittorie le ottenni per forfait…però sul numero del mese dell’Italia Scacchistica (o era “Scacco !” ?) fui immortalato accanto a Toth intento a giocare l’ultima partita (io ero libero,causa il secondo forfait…;)

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        marco bettalli 15 Dicembre 2015 at 18:06

        Caro Enrico,

        a Caorle 73 c’ero anch’io e avevo più o meno la tua età (e quindi, direi, ce l’ho ancora…). L’unica cosa veramente migliore dello scacchismo italiano anni 70 era che io e te eravamo giovani e ora non più. Una cosa terribile, lo so, e la nostalgia è un sentimento forte e condivisibile. Pagherei milioni per tornare a quei giorni.

        Ma, frequentando i tornei poiché mi capita di avere un figlio di 11 anni bravino e un tantinello fanatico, ti assicuro, e spero tu mi creda: ora è molto molto meglio. Migliore l’organizzazione, migliori le scacchiere (se provavi a scendere in 50esima, giocavi con pezzi… inquietanti), infinitamente di più i ragazzini che giocano, infinitamente più alto il livello tecnico (dietro il mitico Sergio e gli “ungheresi” non c’era molto…), infinitamente di più i tornei: è vero, a Caorle c’era molta gente, ma in Italia c’erano 10 tornei all’anno…

        Con amicizia

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          Enrico 11 Maggio 2016 at 15:26

          Caro Marco…….
          abbiamo giocato (quarto turno) :paganelli-Bettalli Difesa Francese,patta alla 14a mossa su richiesta del Nero.Ho ancora il foglietto.Non so se leggerai questa nota tardiva.Tu giochi ancora,io ho smesso da più di quarant’anni (gioco e perdo con Arasan,non propriamente un software potente).Leggo molto volentieri Soloscacchi conoscendo il Maestro Pipitone e il mio carissimo amico Petrillo. Sicuramente le cose ora sono fatte meglio,ma allora,forse per i miei sedici anni,tutto aveva un fascino speciale. I “giovani leoni” erano Trabattoni e Taruffi (con cui mio fratello minore giocò una bella partita) adesso mi sembra ci sia una fioritura di giovani fortissimi (Moroni,Rambaldi,i fratelli Rombaldoni,Basso) per quanto possa valutare da quel che leggo e dalla posizione di “ex mediocre scacchista” (quello di Caorle fu il quarto e ultimo torneo che disputati (torneo delle scuole 71-72,torneo del Circolo 1972,Torneo di Portogruaro 1972,Caorle 1973),vi fu un match Parma-La Spezia (la mia ultima apertura Larsen),poi basta : ero troppo teso in partita;l’attenzione e la concentrazione sono essenziali ma l’arte degli scacchi deve anche dare piacere,non solo tensione e paura di perdere.Tanti bei ricordi,che hai ravvivato col tuo scritto.Ciao

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    Roberto Condorelli 11 Dicembre 2015 at 13:22

    Tornando agli assoluti, le due partite ancora in corso sono proprio quelle decisive.

    Forse Moroni ce la potrebbe anche fare…

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    Roberto Condorelli 11 Dicembre 2015 at 13:29

    Come non detto.

    Complimenti a Rombaldoni.

    Bel torneo, tirato fino alla fine.

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      lordste 11 Dicembre 2015 at 13:41

      UN attimo, la Brunello- Axel non è ancora terminata… e i motori danno Sabino in vantaggio
      IN caso di sconfitta di Axel credo che si debba fare uno spareggio a 3.

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        Roberto Condorelli 11 Dicembre 2015 at 14:32

        Vero.

        Moroni è comunque fuori.

        La Dvirnyy – David sembrerebbe non essere stata particolarmente combattuta: patta alla 9a mossa.

        Come fu nel calcio, forse i 2 o 3 punti per la vittoria potrebbero essere una buona idea.

  37. avatar
    Enrico 11 Dicembre 2015 at 15:21

    Ringrazio tutti per avermi fatto seguire giorno per giorno con interesse e aspettative questo torneo.
    Resto impressionato dal quindicenne Moroni.Che un giovanissimo abbia basi culturali,talento ed autocontrollo bastevoli a diventare un campione assoluto di scacchi è qualcosa che mi lascia sbalordito.

  38. avatar
    Giancarlo Castiglioni 11 Dicembre 2015 at 15:59

    Undicesimo e ultimo turno

    Dvirnyy – David: Rapida patta non giocata in 11 mosse; evidentemente entrambi soddisfatti del sicuro 3° 4° posto finale.

    Godena – Borgo: Altra patta in 11 mosse in questo caso di giocatori che non hanno niente da chiedere alla classifica, ma Godena ha pensato oltre un’ora, Borgo pochi minuti.

    Basso – Bove: Ortodossa col cambio in cui all’uscita dall’apertura il nero guadagna un pedone al prezzo della perdita di molti tempi, per cui tutto sommato il bianco è in vantaggio; alla 19ª mossa il bianco con una combinazione non semplice come sembra a prima vista, prende due pezzi per una torre e quattro mosse dopo il nero abbandona.

    Vocaturo – Bellia: Spagnola variante principale, lieve vantaggio bianco verso la 20ª mossa, alla 28ª il nero perde un pedone, forse pensando di riprenderlo, da quel momento al sua posizione continua a peggiorare e abbandona alla 35ª mossa.

    Moroni – Valsecchi:
    Partita di donna simmetrica con fianchetti di Re già vista nel torneo; alla decima mossa il nero sacrifica un pedone che anche questa volta Moroni giustamente non accetta per non dover cedere l’alfiere in fianchetto. La partita prosegue equilibrata fino alla 28ª mossa, quando Moroni sacrifica due pedoni senza vedere un sacrificio di qualità di Valsecchi con attacco vincente.
    Moroni abbandona alla 41ª a due mosse dal matto.

    Brunello – Rambaldoni: Vecchia indiana in cui Brunello esce bene dall’apertura ed inizia ad attaccare sull’ala di re, facendo lentamente progressi. Alla 31ª mossa Rombaldoni con 4’ contro 2’ decide che invece di stare ad aspettare è meglio tentare un violento contrattacco aprendo la posizione al centro sul Re bianco scoperto e sacrifica 2 pedoni. L’azzardo non riesce, si supera il controllo di tempo in posizione dove il bianco ha 2 pedoni in più, ma il Re scoperto, quindi c’è ancora da giocare. Brunello gioca in modo concreto evitando le avventure suggerite da stockfish e, anche se permette qualche scacco di troppo, costringe l’avversario all’abbandono alla 60ª mossa.

    Adesso rimane da sapere chi ha vinto il campionato, visto che nessuno ci ha detto come sarebbero andati gli spareggi.

    Classifica finale:
    Rombaldoni, Dvirnyy, David 7
    Moroni, Basso, Brunello, Vocaturo 6½
    Valsecchi 5½
    Godena 5
    Bellia 4
    Bove 2½
    Borgo 1½

  39. avatar
    Roberto Condorelli 11 Dicembre 2015 at 17:17

    Più della metà dei partecipanti in mezzo punto la dice lunga sull’equilibrio del torneo…

  40. avatar
    Mongo 11 Dicembre 2015 at 18:48

    Spareggi:
    Rombaldoni – 2D4Y 0 – 1
    David – Rombaldoni 0 – 1
    2D4Y – David 0 – 1
    Ci sarà un secondo giro di spareggi; aggiornamenti a seguire. 👿

  41. avatar
    Mario 11 Dicembre 2015 at 20:29

    Sul sito della Federazione non ci sono aggiornammenti da un pezzo… Un ufficio Stampa efficientissimo… :-O

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      Franco Trabattoni 11 Dicembre 2015 at 20:54

      Il campione è Dvirnyy

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        The dark side of the moon 11 Dicembre 2015 at 21:11

        Che finale però!
        L’ultima partita è chiaramente patta, quindi essendo stato dato il punto a Dvirnyy, presumo che David abbia perso per il tempo.
        Che finale!

  42. avatar
    Roberto Condorelli 11 Dicembre 2015 at 21:03

    La mia totale inesperienza non mi fa capire cosa sia successo.

    Vedo che dopo il primo turno di spareggi, finito con una vittoria ciascuno, appaiono due partite senza risultato di Rombaldoni. Poi compaiono 4 partite fra gli altri due, con una patta e poi una vittoria a testa ed infine una vittoria di Dvirnyy.

    Ha vinto lui? Oppure qualcosa non va nel software di arena online?

  43. avatar
    Mongo 11 Dicembre 2015 at 21:15

    Pessimo campionato italiano questo, gli unici a salvarsi, con lode, sono stati i giocatori ed i commentari che turno dopo turno hanno commentato le partite, nonostante un pessimo collegamento.
    Organizzazione pessima, con un caso (stando alle parole di Garrett) di cheating non voluto approfondire dagli arbitri!! 🙄 Anziché far chiarezza e consentire al ‘colpevole’ di scagionarsi, hanno insabbiato il fatto lasciandoci con il sospetto sulla regolarità di questo campionato.
    Tranquilli, il prossimo anno sarà meglio… Ma così dicevano anche gli anni passati.

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      Kob 18 Dicembre 2015 at 12:23

      Non c’è stato alcun caso di cheating. Ho parlato personalmente con l’arbitro principale del torneo e sono state fatte tutte le verifiche e i controlli del caso. Molto rumore per nulla e tanti commenti per sentito dire da parte di chi non c’era possono solo fare male allo scacchiamo italiano e al giocatore ingiustamente preso di mira.

  44. avatar
    The dark side of the moon 11 Dicembre 2015 at 21:39

    Caso di cheating?
    Gli arbitri che non hanno approfondito?
    Ma scherziamo?
    Mongo, dimmi che non è vero…
    Gli arbitri si sarebbero dimostrati peggio degli organizzatori, il che è tutto dire.
    Schifo e vergogna, queste sono le uniche parole che attualmente mi vengono in mente 👿

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      Mongo 11 Dicembre 2015 at 22:06

      Dalla pagina Facebook di Yuri Garrett:

      “Ora che l’ultimo turno è cominciato e non rischio più di influenzare lo stato d’animo dei concorrenti del CIA 2015 (e quindi influire ulteriormente sul suo regolare svolgimento), posso rendere pubblico quanto accaduto negli ultimi giorni e che mi ha amareggiato enormemente – per non usare che un blandissimo eufemismo. Avrete notato che ho smesso di commentare il CIA, come invece avevo fatto fino all’ottavo turno. C’è un motivo ben preciso, che intendo rendere pubblico prima della fine ufficiale del CIA.

      Durante il nono turno, il cellulare di uno dei giocatori si è collegato a Internet. Il fatto è documentato.
      Perfino il meno avveduto degli avvocati difensori ribatterà immediatamente che ciò non significa che il giocatore abbia lui stesso manovrato quel dispositivo elettronico. Verissimo. Lo so anche io e mi guardo bene dal dire che le prove documentali di accesso a internet del cellulare del giocatore equivalgono a prova di uso del cellulare stesso. Ma è altrettanto innegabilmente vero che la circostanza che un giocatore del CIA ceda il proprio cellulare a terzi durante il gioco è per lo meno singolare. A maggior ragione perché lo stesso è soggiornante presso la sede di gioco,
      E’ evidente che nella mia posizione di Segretario della Comitato Anti-Cheating FIDE non potevo sottovalutare né tanto meno ignorare un indizio così grave di possibile uso di un dispositivo elettronico durante il gioco.
      Ho immediatamente contattato il Presidente della CAF, Emilio Bellatalla – con il quale avevo collaborato in occasione del caso Ricciardi, infine risolto – affinché chiedesse all’Arbitro Principale del CIA (e in via sussidiaria all’Organizzatore) di mettersi in contatto con me per prendere tutte le misure necessarie per accertare cosa fosse successo. L’unico modo per farlo era intervenire all’istante e nelle giuste maniere – ogni altra misura sarebbe stata vana. Preciso che non dispongo dei contatti personali di questi signori e che Emilio ha giustamente preferito fare da tramite anziché darmi i loro recapiti. Al suo posto e nella sua posizione avrei fatto lo stesso.
      Sia l’Arbitro Principale che l’Organizzatore opponevano un (incomprensibile e reiterato) rifiuto alla mia richiesta. Ogni tentativo mio e di Emilio in tal senso è caduto nel vuoto. L’Arbitro Principale ha perfino richiesto un ‘reclamo scritto’, che evidentemente non era necessario data la provenienza della richiesta: ai sensi delle vigenti Linee Guida, tutti i membri del Comitato Anti-Cheating della FIDE hanno poteri di ispezione (anche a sorpresa) e organizzatori e arbitri hanno l’obbligo di cooperazione. Tale obbligo è stato palesemente violato.
      Nella mattinata di ieri, ho presentato l’esposto che pure non era dovuto, sempre per il tramite del Presidente della CAF (continuo a non avere i recapiti dell’Arbitro Principale, che di fatto non conosco personalmente). A volte la ragionevolezza è la miglior risposta. Ho chiesto nuovamente un contatto urgente a mezzo telefono per concordare un intervento comunque tardivo e per tenere quanto più possibile circoscritto l’episodio. Non ho ricevuto contatto alcuno, né ieri né oggi.

      Il fatto è gravissimo. Il comportamento dell’Arbitro Principale ha fatto sì che:
      i) al giocatore in questione non sia stata data occasione di chiarire la sua posizione; ora il sospetto rimarrà tale per sempre, a detrimento del giocatore stesso;
      ii) non è stato possibile accertare – tramite la corretta applicazione delle linee guida anti-cheating – se il giocatore in questione avesse o meno accesso a un cellulare durante il gioco; ora il sospetto rimarrà tale per sempre, a detrimento di tutti i partecipanti del CIA;
      iii) una vicenda che avrebbe potuto rimanere confinata agli addetti ai lavori (adottando le giuste precauzioni) è ora di dominio pubblico, con evidente danno per tutti;
      In caso di clima collaborativo, infatti, si sarebbero prese misure DEFINITIVE volte ad accertare l’esistenza o meno della violazione. Adottando le giuste precauzioni i controlli non sarebbero stati invasivi, sarebbero stati effettuati su più giocatori (per occultare il destinatario dei controlli) e non ci sarebbe stato alcun commento se non un ‘oggi al CIA hanno fatto dei controlli anti-cheating approfonditi’. I giocatori professionisti non sono affatto infastiditi da questi controlli, se effettuati nella giusta maniera: al contrario, li ritengono una tutela ormai necessaria del loro lavoro.

      Oggi, grazie alla mancata collaborazione dell’Arbitro Principale, posso serenamente affermare che non sapremo mai se i risultati del CIA siano falsati o meno. Il dubbio, che sarebbe stato fugato seguendo le Linee Guida e adottando il comportamento collaborativo prescritto, ora rimarrà per sempre.

      Sono due anni e mezzo che mi occupo di cheating. Ho dedicato alla causa quasi tante ore quante ne dedica un impiegato al proprio lavoro. Sono stato il principale motore dietro la redazione delle Linee Guida, tanto da vedermi assegnato il posto di Segretario del neonato Comitato Anti-Cheating della FIDE pur non avendo mai operato in quegli ambienti prima di allora. Mi sono consultato con i più grandi organizzatori, dirigenti, arbitri e giocatori del nostro tempo, ma anche con giudici, avvocati e esperti di diritto dello sport. Ho lavorato in via ufficiale in tutto il mondo: Francia, Islanda, Regno Unito, Azerbaijan, Stati Uniti, Israele, Emirati Arabi, Grecia, Norvegia e sicuramente anche altrove. Ovunque sono stato accolto con un clima di cooperazione, nonostante la evidente delicatezza della mia ‘missione’. Ho avuto momenti di confronto anche accesi con dirigenti e giocatori, ho dovuto ‘ammonire’ amici e redarguire ‘leggende’ della nostra disciplina. Ho sempre avuto il rispetto dei miei interlocutori e mai un momento di confronti è degenerato o si è risolto senza la soddisfazione almeno parziale di entrambe le due parti. Ho sempre interpretato il mio ruolo con un atteggiamento di comprensione e collaborazione, mai di imposizione.

      Nel mio paese invece sono stato umiliato, professionalmente e umanamente. Con me però, cosa ben più grave, sono stati umiliati gli scacchi nel loro insieme.

      La lotta al cheating è la sfida ultima degli scacchi. Se non sapremo mantenere la nostra immagine di sport pulito, perderemo ogni credibilità e con essa quelle poche fonti di finanziamento che ancora abbiamo. Lentamente, lo stanno capendo in tutto il mondo, Ovunque, ma evidentemente non in Italia – dove i personalismi vengono ancora davanti all’interesse della collettività. E’ evidente che il mio intervento d’urgenza era a tutela del CIA, della FSI e degli scacchi tutti, e non certo un tentativo di destabilizzare la manifestazione o esautorarne la direzione o chissà cos’altro. Non c’era motivo alcuno di adottare il comportamento che è stato adottato.

      Dal punto di vista della lotta al cheating, il Campionato Italiano 2015 è stato semplicemente impresentabile. Nessun controllo sui giocatori, né in entrata né in uscita dalla sala di gioco. Mancanza (fino al nono turno) di ogni dispositivo elettronico di controllo, che le mie fonti comunque mi dicono non essere stati mai utilizzati. Area di gioco disposta su più piani e al di fuori del controllo visivo degli arbitri, con nessun controllo supplementare nei dintorni dei bagni o delle aree per fumatori e ad ogni interfaccia pubblico/giocatori. Mancata interazione con il Prof. Regan per il controllo statistico. E la lista potrebbe senz’altro allungarsi.

      Tutte queste misure vengono ormai prese di routine da tutti i maggiori eventi FIDE e privati del mondo. Evidentemente in Italia siamo diversi e/o migliori.

      Sì, gli ultimi due sono stati giorni tristissimi per me e per gli scacchi italiani in genere.”

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        Enrico 15 Dicembre 2015 at 14:51

        Scusate,qui abbiamo il meglio del meglio dello scacchismo italiano, non Arcangelo Ricciardi.Voglio sperare con tutte le forze (anzi,sono certo) che nessuno abbia barato. Ma era meglio chiarire subito l’esatta portata della vicenda invece di chiudere il discorso all’italiana.

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      Kob 18 Dicembre 2015 at 12:24

      nessuno schifo, nessuna vergogna, solo molto rumore per nulla: basta informarsi e chiedere all’arbitro principale che ha diretto il torneo e ha potuto accertare che non vi è stato alcun omesso controllo e neppure alcun caso di cheating

  45. avatar
    paolo bagnoli 11 Dicembre 2015 at 22:51

    Ho messo il naso un paio di volte (l’ultima oggi) nel luogo di gioco, decisamente triste e corrispondente, in linea di massima, a quanto asserisce Mongo. Non conoscendo il Regolamento non me la sento di puntare il dito contro l’amico Ravagnati (era lui l’Arbitro Principale, credo) la cui presenza ho trovato assidua ed attenta, almeno da quanto ho potuto vedere.
    Posso tuttavia confermare che le condizioni per un EVENTUALE episodio di cheating c’erano tutte.
    P.S. Gradirei sapere cosa è accaduto al nono turno, o chiedo troppo?
    P.P.S. Il successo finale di Dvirnyy è, tutto sommato, meritato, ma non posso fare a meno di sottolineare la mia ammirazione per lo stile di Moroni che, nel tentativo di forzare la posizione, è stato sconfitto nel turno finale. Mi piace anche Basso ed attendo entrambi a nuove prove di alto livello.

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    Franco Trabattoni 12 Dicembre 2015 at 00:01

    Mi associo alla richiesta di Paolo Bagnoli. Ho letto con molto interese il lungo articolo di Garrett; ma forse sarebbe stato più opportuno, per far apprezzare a chi non c’era la consistenza dell’episodio denunciato, diffondersi un po’ meno sul contorno e un po’ di più sui fatti (non le persona, sia chiaro, che è giusto lasciare anonime). Che cosa vuol dire che “il cellulare di uno dei giocatori si è collegato a Internet”. Adesso i cellulari “si” collegano a internet da soli? E se “il fatto è documentato”, in che modo lo è? Anche la frase “cedere il cellulare a terzi” non è chiara; da dove salta fuori questo “terzo”? Insomma, il ruolo e l’espereinza che ormai ha Garret in questo settore mi assicurano che se lui ha visto qualcosa di potenzialmente grave, qualcosa di potenzialmente grave deve essere successo. E dunque, perché non spiega un po’ meglio quello che è accaduto? Detto per inciso, nelle tre o quattro partite all’anno che ancora mi capita di giocare anch’io talvolta lascio il cellulare a terzi (così se per caso la mia casa va a fuoco mentre sto giocando qualcuno mi avverte); è così grave?

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      Davide 12 Dicembre 2015 at 08:54

      Sì, la famosa prova “prova” in cosa consiste esattamente? Se davvero esiste bisognerebbe darne evidenza pubblica, o almeno spiegare nei dettagli di che si tratta.

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      Roberto Messa 12 Dicembre 2015 at 16:45

      Ho potuto visionare più di uno screenshot con timer che dimostrerebbero che una app di un giocatore si è attivata più volte nel corso di una partita. Mi dicono che certe app, per esempio quelle dei social, possano partire in automatico all’accensione dello smarthphone, anche quando viene acceso per fare altro (o per non fare niente). Una richiesta di chiarimento avrebbe consentito, ribadisco le parole di Garrett: “al giocatore in questione di chiarire la sua posizione” e di fugare ogni sospetto. Comunque credo che Garrett non possa al momento pronunciarsi in modo più esplicito, almeno finché la FIDE non prenderà una decisione, che al limite potrebbe anche essere la mancata omologazione del Campionato. Anche questa volta tocca aspettare i verbali, speriamo non si arrivi alle carte bollate.

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        Franco Trabattoni 12 Dicembre 2015 at 17:49

        Roberto, scusa l’ignoranza. Che cos’è che hai visionato?

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          Roberto Messa 12 Dicembre 2015 at 21:24

          Oh mamma, spero di non aver sbagliato il termine tecnico, di cui forse sono più ignorante di te: è quando fai l’istantanea di tutto ciò che ti compare a video (e questo lo so fare anch’io con il mio computer) con un marchingegno che certifica l’orario (e questo non lo saprei fare). Serve per esempio per avere prova che su una pagina web sono comparse determinate cose in una determinata ora.

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            wolf 13 Dicembre 2015 at 00:14

            Oh mamma anch’io. Continuo a non capire cosa é successo. I giocatori giocavano praticamente dentro un bunker e presuppongo fossero stati privati dei loro cellulari . Qualcuno é riuscito a vedere che il cellulare di uno dei giocatori si é collegato a internet. La mia prima domanda da perfetto ignorante della tecnologia é: mi spiegate come diavolo é stato possibile scoprire questa cosa?

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              Franco Trabattoni 13 Dicembre 2015 at 22:22

              E’ esattamente quello che volevo dire io. Avevo capito (va bene, va bene: non subito!) che Roberto ha visto una schermata video; ma che cosa si vedeva, in quella schermata?

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                danilo 14 Dicembre 2015 at 20:51

                riepilogando
                (tutto giusto screenshot)

                1) i cellulari lavorano anche da spenti, ad esempio la sveglia, che accende il telefono e suona. le app si collegano a internet per 1000 motivi e non aspettano che sia l’utente a farlo.

                2) ero rimasto che il giocatore NON deve avere il telefono, se ce l’ha partita persa, e non mi importa che ce l’ha acceso o spento, se sei reperibile ti organizzi di conseguenza, ad esempio chiamano al cell dell’arbitro.

                3) se la sede faceva schifo, i giocatori si dovevano rifiutare di giocare TUTTI,
                anzi per me devono fare un sopralluogo prima del torneo e firmare se accettano o no

                4) tutti i giocatori per protesta non si iscrivono ad un torneo importante del 2016

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                wolf 15 Dicembre 2015 at 22:20

                Su Scacchierando kob scrive: Mi sembra che si stia discutendo sul nulla assoluto: ho parlato con l’arbitro principale (le verifiche si fanno così e non per sentito dire o con supposizioni non supportate) e i controlli sono stati effettuati (dagli arbitri della manifestazione) e non era in corso alcun tentativo di cheating. Il cellulare incriminato era in carica in stanza e quando un messaggio su FB veniva postato sul profilo dell’utente il cellulare registrava – per così dire – il messaggio sul detto profilo del giocatore (che evidentemente non era online ma regolarmente in sala da gioco e in vista di tutti i presenti). Insomma, molto rumore per nulla ……

                Questo mi chiarisce un pó le idee anche se non del tutto. Quindi io posso avere il cellulare a distanza e questo in automatico riceve dei messaggi da facebook e fin qui va bene…ma chiunque poi riesce a vedere che io ho col mio cellulare mi sono connesso per vedere (solo vedere non scrivere) quei messaggi? Lo so, me lo hanno già detto. Sono obsoleto

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                  DURRENMATT 16 Dicembre 2015 at 15:08

                  …CAPPERI!! Fonte autorevolissima la tua.Ora sì che siamo a cavallo!!

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        MS 14 Dicembre 2015 at 10:08

        Ciao Roberto,
        mi risulta che il giocatore abbia assolutamente “chiarito la sua posizione”, e che l’indizio che citi sia completamente fuorviante.
        Come rappresentante dei giocatori in CF (e personalmente sensibilissimo ai temi di cheating) sono particolarmente interessato alla questione, e per questo voglio aspettare comunque di vedere tutte le carte prima di andare oltre in discussioni pubbliche.
        Sono in questo senso amareggiato che una persona che svolge un compito così delicato in seno alla Fide come Yuri abbia sentito il bisogno di esternare in questa maniera e in un luogo come Facebook le sue considerazioni, senza aspettare valutazioni più a freddo e i chiarimenti sulla situazione. Per di più prestando il fianco a facili accuse di conflitto di interessi, intervenendo così in un torneo dove erano impegnati dei giocatori di cui è “manager”. Approfitterò della prima occasione utile per parlargli direttamente di questo aspetto.
        grazie dell’attenzione e ciao, marco

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          DURRENMATT 14 Dicembre 2015 at 15:55

          …trovo scorretto e fuorviante il tuo intervento.Garrett con il suo post su “faisbùc” ha messo tanta carne al fuoco.Il punto non è l’eventuale “outlier” al CIA ma…”DAL PUNTO DI VISTA DELLA LOTTA AL CHEATING,IL CAMPIONATO ITALIANO 2015 E’ STATO SEMPLICEMENTE IMPRESENTABILE”…commentiamo questo aspetto,please!

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            MS 14 Dicembre 2015 at 20:19

            Caro Durrenmatt,
            anche tutti gli altri interventi precedenti, da Messa a Trabattoni, sono giustamente centrati sul casus belli concreto, eppure se lo faccio io sono scorretto e fuorviante?!… Vabbè..
            E’ dal caso concreto, e dall’accusa che ritengo infondata del suo mancato approfondimento, che deriva tutto il resto dell’intervento di Yuri; senza di questa si parlerebbe del nulla.
            Mi pare sia tu quindi che voglia distogliere il discorso dal punto fondamentale, comunque voglio in ogni caso esaudire al tua richiesta, per quello che ho potuto conoscere direttamente, e provare a commentare il tuo virgolettato.

            Sono stato in visita in più di un’occasione (NB: Garrett non c’è stato, parla di sue “fonti”;), e mentre ritengo le critiche rispetto alla dimensione della sala e alla conseguente accessibilità degli spettatori fondate, l’affermazione “dal punto di vista della lotta al cheating il cia 2015 è stato semplicemente impresentabile” la ritengo fuori luogo.
            Faccio un esempio concreto: è vero che non c’era una sala fumatori direttamente visibile dalla sala di gioco (per inciso mi piacerebbe sapere in quanti tornei è così), ma l’unico giocatore fumatore (David), quando aveva necessità veniva sempre accompagnato fuori da uno dei due arbitri presenti (ricordo 2 per 6 scacchiere) che gli faceva compagnia fino a fumata conclusa. Scortato e guardato a vista da un arbitro: dov’è il problema?
            Mancato utilizzo dei metal detactor. Da quel che mi risulta è vero, ma lo era stato anche nelle edizioni precedenti: questo giustifica le roboanti, gravi e perentorie accuse all’edizione 2015?

            A questo punto chiedo invece a te la cortesia di un paio di commenti: ti sembra normale che il segretario della commissione anticheating della Fide si lanci in queste accuse verso il massimo campionato italiano a torneo ancora in corso, senza alcun ulteriore approfondimento, suo e degli organi preposti (sia della Fide che della FSI)?
            E non ti sembra che, almeno per ragioni di opportunità, se ti dichiari manager di giocatori che partecipano ad una competizione, ti dovresti astenere dall’intervenire in prima persona sul tema cheating in tale competizione?

            A scanso di equivoci aggiungo un’ultima personale considerazione: penso che Yuri abbia svolto e stia svolgendo un’attività meritevole e degna di nota su un tema difficile e pericolosissimo per il nostro gioco. Ciò non toglie che in questa occasione ritengo abbia davvero sbagliato.

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            Kob 18 Dicembre 2015 at 12:26

            Come ho già avuto modo di scrivere poco più sopra, non c’è stato alcun caso di cheating. Ho parlato personalmente con l’arbitro principale del torneo e sono state fatte tutte le verifiche e i controlli del caso. Molto rumore per nulla e tanti commenti sul sentito dire da parte di chi non c’era possono solo fare male allo scacchiamo italiano e al giocatore ingiustamente preso di mira.

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              DURRENMATT 18 Dicembre 2015 at 15:30

              …fanno male allo “scacchismo italiano” le MERDE D’ARTISTA(siti web) che diffondono deliberatamente informazioni false, fuorvianti o non oggettive, distorcendo o alterando la realtà dei fatti allo scopo di ingannare, confondere o modificare le opinioni di qualcuno verso una persona, un argomento, una situazione, TRAENDONE SPESSO VANTAGGIO…P.S.chiedo scusa all’artista Piero Manzoni per l’accostamento!!

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      Roberto Messa 12 Dicembre 2015 at 17:02

      Un arbitro internazionale che ho consultato sostiene che finché il regolamento anticheating della FIDE (che esiste già) non verrà ratificato dall’assemblea plenaria delle Federazioni (il che avverrà nel 2016) i membri della Commissione anticheating non hanno il potere di imporre a un arbitro di svolgere un controllo su un giocatore, possono solo raccomandarlo. Garrett invece sostiene che gli arbitri abbiano già oggi il dovere di “cooperare in tutti modi venga loro richiesto con la Commissione anticheating FIDE”.
      Questo è tutto quello che ho potuto sapere.

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      YG 17 Dicembre 2015 at 18:05

      Cari Franco e Paolo,
      non mi sono dilungato sui fatti poiché ormai essi sono davvero poco rilevanti. Ho rilevato delle attività sospette del cellulare di uno dei giocatori e ho – secondo coscienza e regolamento – cercato la collaborazione dell’arbitro principale del CIA. Questi si è RIFIUTATO di interagire con me, un membro della Commissione anti-cheating. Un fatto gravissimo, reso ancor più grave dal fatto che si sia rifiutato di collaborare anche l’organizzatore. Il resto è onorevole fuffa. E quanta ne è stata scritta…

      Il seguito dimostra che tale mancata cooperazione (obbligatoria ai sensi di un regolamento in forza da novembre 2014) ha influenzato gravemente i risultati di almeno una partita del CIA e quindi potenzialmente la classifica di tutto il torneo.

      1. L’arbitro del CIA era manifestamente non aggiornato sulla normativa anti-cheating. E’ semplicemente indecoroso (se non anti-regolamentare) designare un arbitro che non sia aggiornato per la massima manifestazione italiana. E’ chiaro che se un arbitro non si aggiorna da tempo non può conoscere gli ultimi sviluppi in materia di anti-cheating, tanto che si rifiuterà di collaborare con un membro dell’ACC basandosi su considerazioni personali ma del tutto infondate e in aperta violazione dei regolamenti internazionali. Ho presentato un esposto alla CAF in materia e presto seguirà un esposto alla FIDE Arbiters Commission.
      2. Al CIA non sono state prese misure sufficienti anti-cheating. Per tutte valga l’assenza del metal-detector. Ma non è certo finita qui. Ad esempio, è assolutamente vero che David veniva scortato all’area fumatori (e ci mancherebbe altro!), ma è altrettanto vero che si giocava a porte chiuse e che i bagni erano su un piano diverso e nessuno controllava i giocatori (nemmeno a campione) mentre si recavano al bagno in un altro piano. in pratica, per lungo tempo i giocatori rimanevano al di fuori dello sguardo degli arbitri e di qualunque addetto al controllo. Tale circostanza mi è stata confermata da più giocatori e da diversi spettatori (che hanno perfino interagito con i giocatori senza la presenza di un arbitro!!). La sede del CIA semplicemente non era adatta e la sua sfortunata scelta (o imposizione) richiedeva l’adozione di misure anti-cheating più vigorose del solito. Spero sia chiaro a tutti che la FSI deve essere semplicemente cristallina nel rispetto dei regolamenti, e un esempio per tutti. Se infatti è la stessa FSI a non rispettare i regolamenti, perché dovrebbero farlo gli organizzatori privati?
      Si noti che il motivo per cui i) nel 2013 e ii) nel 2014 non sono stati fatti rilievi di sorta è che al tempo le Linee Guida Anti-Cheating i) non erano in vigore (ma la collaborazione di arbitri e organizzatori a Roma fu esemplare!); e ii) erano appena state adottate. Se nel 2014 un intervento dell’ACC per chiedere il rispetto delle normative sarebbe stato un fiscalismo eccessivo (e infatti mi sono guardato bene dal farlo), a oltre un anno dalla loro adozione non c’è scusante per non essere in linea con i requisiti. Trovo aberrante che una Federazione Sportiva qualsiasi violi scientemente i regolamenti internazionali, perfino in presenza di un richiamo da parte di un componente dell’entità preposta alla vigilanza.
      3. Poiché mi era giunta voce autorevole che le normative anti-cheating non erano state rispettate, ho fatto pervenire in via riservata al Presidente della CAF una richiesta scritta di adeguamento, che ho sostanziato come minimo nel reperimento e nell’uso di un metal detector manuale. Credo di essere stato del tutto ragionevole e discreto nelle mie richieste, come il mio ruolo impone. Sia come sia, ad oggi non sono riuscito a capire se il metal detector sia mai stato portato in sala, ma so per certo che non è mai stato utilizzato (!). Vi sembra un comportamento non dico adeguato, ma semplicemente difendibile?
      4. Per un caso fortuito, durante il nono turno ho rilevato l’attività sospetta di un cellulare. Dato il mio ruolo di componente e segretario dell’ACC FIDE, e senza formulare accuse ad alcun giocatore, ho cercato l’immediata collaborazione dell’arbitro e dell’organizzatore per acclarare i fatti (tramite misure non intrusive ma da prendersi sul luogo e sul momento). Spero sia chiaro a tutti che nella mia posizione non potevo esimermi dal condividere queste informazioni e cercare di adottare le giuste misure. Purtroppo, arbitro e organizzatore hanno negato immotivatamente ogni collaborazione, nonostante abbia più volte chiesto un contatto tramite Emilio Bellatalla. Aggiungo che mai prima d’ora era successo un caso simile, a nessun livello e in nessuna parte del mondo, e che se collaborazione vi fosse stata il ‘caso’ si sarebbe risolto senza che venisse data alcuna pubblicità ai fatti. Nel corso del colloquio, avrei scambiato informazioni con il responsabile di sala e, sulla base di quanto da questi relazionato, si sarebbero prese le misure più idonee – CHE IO STESSO NON POTEVO CONOSCERE IN MANCANZA DI INFORMAZIONI DALL’ARBITRO. L’accusa che io mi dovessi astenere perché nel torneo giocavano persone a me vicine – un attacco personale chiaramente costruito a bella posta e a posteriori per abbozzare una strategia difensiva altrimenti inesistente – è talmente ridicola che non merita di essere commentata.
      5. A seguito della mancata collaborazione, ho trasmesso per iscritto – nella mia qualità di Segretario ACC FIDE – una serie di procedure del tutto non intrusive da adottare a tutela del CIA. Adottando quelle procedure, i controlli si sarebbero applicati a tutti e non sarebbe stato reso noto il nome del giocatore il cui cellulare era stato attivo. Il giorno successivo invece arbitro e organizzatore adottano misure diverse, completamente innecessarie, SBAGLIATE e gravemente lesive dei diritti di un giocatore. Nella fattispecie, un giocatore è stato ISOLATO prima dell’inizio del decimo turno e verosimilmente informato di ‘accuse’ sul suo conto, forse perquisito. Il giocatore esce dal confronto a porte chiuse visibilmente choccato e perde senza opporre resistenza.
      6. A seguito della mancata collaborazione di arbitro e organizzatore, si sono ottenuti i seguenti risultati: 1) non è stato possibile appurare la natura del collegamento a internet del cellulare (se non tramite successive dichiarazioni del giocatore), né stabilire un nesso tra il cellulare e il suo proprietario; i collegamenti a Internet si sono ripetuti anche all’undicesimo turno (ma non nel decimo) e sempre sul tempo dell’avversario. Ora sarà necessaria un’indagine molto più complessa, che si sarebbe evitata se arbitro e organizzatore avessero rispettato i regolamenti. 2) E’ stato falsato il risultato di un incontro del decimo turno, il cui inizio è stato perfino ritardato (!). E’ evidente infatti che isolare un giocatore prima dell’inizio del turno è inaccettabile e ne turba gravemente l’equilibrio psicologico. A mio avviso, la partita non va omologata. 3) I fatti, come anche il nome del giocatore, sono diventati di dominio pubblico perché non è stata utilizzata la dovuta riservatezza – e che io avevo ricercato contattando arbitro e organizzatore con la massima discrezione e richiedendo per iscritto altrettanta discrezione. ATTENZIONE: Non si creda che la prima pubblicità ai fatti sia stata data dal sottoscritto: al contrario, è stato l’arbitro, convocando a porte chiuse un giocatore anziché lasciarlo giocare la partita senza turbamenti, ad avviare la girandola di voci. E’ chiaro che una volta aperta la stalla i buoi scappano. Ecco perché ho deciso di dare pubblicità ai fatti tramite facebook.
      6. La mancanza totale di controlli anti-cheating è testimoniata, tra le tante altre cose, dal fatto che il cellulare dell’addetto Stampa FSI è squillato nelle fasi finali della partita decisiva del campionato tra i GM Brunello e Rombaldoni, segno evidente che non c’era alcun controllo in sala. Come se lo squillo non fosse già grave in sé, il proprietario del cellulare ha tranquillamente risposto in sala…

      Capisco che agli organizzatori e ai loro sostenitori faccia comodo parlare di circostanze del tutto accessorie evitando il nodo centrale: la mancata collaborazione con l’ACC e i conseguenti enormi danni causati da arbitro e organizzatore. Io però nei miei esposti nelle varie sedi competenti non mi lascerò fuorviare. La centralità del tema qui è la violazione palese, intenzionale, ingiustificata e reiterata della sezione D2 delle Linee Guida Anti-Cheating in forza dal 14 novembre 2014. Il resto è onorevole fuffa.

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        The dark side of the moon 17 Dicembre 2015 at 22:04

        Organizzatori ed arbitri palesemente non all’altezza del compito, “dilettanti allo sbaraglio” che hanno minato gravemente la credibilità di questo campionato.
        YG, condivido al 100% ciò che sostieni, ti invito ad andare avanti nei tuoi intenti visto che oltre all’inefficienza (dei personaggi che citi) c’è anche arroganza (nel non voler collaborare) ed ignoranza (la mancata conoscenza delle regole anti-cheating)….. 😯
        E’ grave il fatto che ciò che è successo sia passato in secondo piano su altri siti che si occupano di scacchi, la cosa mi indigna parecchio! 😈

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        Ms 17 Dicembre 2015 at 23:42

        Caro Yuri,
        I fatti e la correttezza del comportamento di tutti verranno tranquillamente appurati, nelle sedi opportune come e’ giusto che sia. Della ricostruzione della tua interazione con arbitro, caf e organizzatore non metto becco, perche’ non ne ho conoscenza diretta, e ho parlato solo di quello che ho constatato direttamente.
        Sono quindi contento di sentire che, a diffenza di quanto hai riprotato su facebook, l’assenza della sala fumatori non sembra adesso piu’ un problema. Posso anche dirti che secondo me
        hai torto su un altro fatto concreto che riporti, quello dei bagni: scrivi che non erano controllati nemmeno a campione, mentro non e’ vero. Per inciso, la logistica e la facilita di controllo dei bagni non era certo peggiore di quella delle edizioni 2014 e 2013 (che mi porti invece a modello).

        Rimango infine fermamente convinto sia che tu abbia agito del tutto sconsideratamente e illegittimamente su facebook data la tua veste istituzionale (e ricordiamo che all’arbitro invece e’ vietato rilasciare dichiarazioni pubbliche per difendere il proprio operato), sia che situazioni di conflitto di interesse in temi di cheating vadano assolutamente evitate. Non si tratta (sempre che ti riferissi al mio intervento) di un’accusa ex post per confondere le acque: ne ho apertamente parlato durante il campionato con Brunello prima ancora di venire a conoscneza del tuo post su Facebook. E non ho remore a dichiarare che si tratta di questione disgiunta dalla fondatezza o meno dei tuoi rilievi

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          DURRENMATT 18 Dicembre 2015 at 15:50

          …il tuo “politichese” mi ricorda il “trattamento” che lo sport italiano ha riservato al paladino della lotta al doping farmacologico Sandro Donati.Segnalo ai lettori di SoloScacchi(l’unico sito web serio che sta tentando di approfondire la questione) l’intervista rilasciata da Yuri(Garrett)a Torre&Cavallo(ottobre 2015)intitolata…”BISOGNA CAMBIARE MENTALITA'”.

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            Ms 19 Dicembre 2015 at 18:13

            Senti, invece di evitare di andare sui contenuti, prova a fare un esercizio e rileggiti prima il primo comunicato di Garrett e poi il secondo che ha postato qui.
            Il primo e’ centrato sul fatto che un sospetto di cheating e’ rimasto tale, perche’l’arbitro si sarebbe disinteressato completamente della denuncia, con conseguente grave macchia sul campionato italiano, il secondo invece (oramai essendo noto che invece la verifica era stata fatta) perche’ l’arbitro e’ stato troppo invasivo nel controllo.

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              YG 19 Dicembre 2015 at 21:09

              E facciamolo questo esercizio. Le due cose sono entrambe vere (salvo che non c’è mai stata alcuna accusa di cheating, ma che lo spiego a fare?): i controlli non sono stati fatti quando andavano fatti e sono stati inutili e invasivi quando sono stati fatti (cioè al momento sbagliato, anzi il peggiore in assoluto).
              Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e cieco di chi non vuol vedere.

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              nikola 20 Dicembre 2015 at 10:44

              non è necessario rileggere i post di Garrett per capire che ci sono stati dei problemi.
              le norme anticheating sono state rispettate? (a sentire il segreterio della relativa commissione Fide pare di no).
              se tali norme sono state rispettate perchè si è dovuto provvedere ad un controllo a posteriori nei termini che ci sono stati descritti? (quindi o le norme sono risultate inefficaci o sono state disattese; ad occhio la seconda).
              questo florilegio di interventi che mirano a rassicurare e a spostare il punto del problema lasciano pensare che qualcosa di storto ci sia stato, e che la FSI senta il bisogno di intervenire ufficialmente sul suo sito ancora di più.
              comunque se non riusciamo manco a metterci d’accordo con gli organi ufficiali della Fide inutile lamentarsi al prossimo caso di cheating.

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          Geppe Brillo 26 Dicembre 2015 at 09:21

          > ricordiamo che all’arbitro invece e’ vietato rilasciare dichiarazioni pubbliche per difendere il proprio operato

          Potresti mettere un link della norma?

          http://bit.ly/1KBcWEU da 5.34.17

          http://bit.ly/1SfWvRK

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            Luigi O. 26 Dicembre 2015 at 20:04

            Esatto, anch’io ho cercato questa norma ma non l’ho proprio trovata. Mi pare che quando conviene l’arbitro può parlare, quando invece forse non farebbe una gran figura meglio se si sta zitto, vero?

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              Edoardo Bonazzi 28 Dicembre 2015 at 12:25

              Secondo me le norme sono queste.

              Regolamento per il Settore Arbitrale, articolo 52 (Condotta), comma 2:

              “L’Arbitro deve astenersi in modo assoluto dal criticare pubblicamente l’operato dei propri colleghi, tanto verbalmente quanto per iscritto attraverso la stampa o qualsiasi altro mezzo di diffusione, e tanto meno entrare in polemica con pubblico, atleti, dirigenti o altri tesserati FSI”.

              Poi c’è l’articolo 53 (Doveri degli arbitri), comma (e):

              “Gli arbitri sono tenuti a mantenere la massima riservatezza sui fatti inerenti alla propria funzione”.

              Inoltre, al comma 2 del medesimo articolo si dice che:

              “Agli arbitri è vietato rilasciare dichiarazioni agli organi di informazione con apprezzamenti riguardanti l’organizzazione, la conduzione e lo svolgimento di una qualsiasi manifestazione autorizzata dalla federazione”.

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                Luigi O. 28 Dicembre 2015 at 13:57

                grazie Edoardo, molto utile, faccio ammenda.

              • avatar
                Geppe Brillo 29 Dicembre 2015 at 09:34

                Per Bonazzi:

                1) Potresti gentilmente mettere anche DIRETTAMENTE qualche link delle norme che hai trascritto e del Regolamento che hai preso in considerazione?

                2) Sapresti trovare il provvedimento disciplinare punitivo nei confronti dell’arbitro Coqueraut (se fatto)?

                3) Il Regolamento che hai tirato in ballo è per gli arbitri di scacchi italiani?

                4) Sei per caso il testimone del caso Cereda?

                • avatar
                  Edoardo Bonazzi 29 Dicembre 2015 at 10:04

                  1) http://www.federscacchi.it/doc/reg/d20150928055053_rsa_regolamento_settore_arbitrale.pdf

                  2) No, i provvedimenti nei confronti degli arbitri non vengono resi pubblici (articolo 57 del medesimo regolamento)

                  3) Sì, è il regolamento del settore arbitrale della FSI

                  4) Sì

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                  Geppe Brillo 29 Dicembre 2015 at 11:34

                  Grazie a Bonazzi per la risposta fornita (*) a questa mia domanda.

                  (* ‘Edoardo Bonazzi 29 dicembre 2015 at 10:04’ –
                  non riesco a replicare alla stessa, credo per impostazione tecnica del sito)

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                  Ramon 29 Dicembre 2015 at 11:34

                  Gentile Geppe Brillo, Edoardo correttamente ed educatamente non ha nascosto la propria identità e lo ringraziamo per questo invitando anche te a fare altrettanto se non altro inviando un’email alla nostra redazione indicando chi sei (soloscacchi@gmail.com).

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    Mongo 12 Dicembre 2015 at 00:05

    A Londra, organizzazione perfetta, pubblico in sala gioco, telecamera sulle scacchiere e commenti… Beh, il VII turno è finito ora, 23.55, con lo spettacolare finale giocato da Carlsen che ha annichilito, con un sublime sacrificio di alfiere, Nakamura.
    Classifica ancora corta con Topalov fanalino di coda, ormai rassegnato all’ultimo posto e vicino ad una clamorosa uscita dalla top ten live. 😉
    Magnus is back!! 😛
    Classifica dopo 7 turni su 9:
    Vachier-Lagrave 4,5
    Carlsen 4
    Aronian 4
    Giri 4
    Grischuk 4
    Adams 3,5
    Caruana 3,5
    Nakamura 3,5
    Anand 2,5
    Topalov 1,5

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      chess 16 Dicembre 2015 at 08:55

      Mai visto un torneo cosi’ brutto.

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    Roberto Condorelli 12 Dicembre 2015 at 14:48

    Qualcuno sa dove si giocheranno gli assoluti il prossimo anno?

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      Ms 18 Dicembre 2015 at 08:17

      Ciao, non sono stati ancora assegnati.

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        Roberto Condorelli 18 Dicembre 2015 at 21:11

        Grazie 🙂

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    Mario 18 Dicembre 2015 at 01:01

    Grazie a Yuri per la denuncia. Purtroppo quanto è seguito non è molto doverso da ciò che è avviene in altri ambiti, dove le persone che si battono per la serietà e l’onestà secondo standard che all’estero sono normali, qui da noi vengono guardate quasi come dei marziani. Penso che questi arbitri debbano essere sanzionati, perché è inaudito il loro comportamento nei confronti di Yuri, per non parlare del fatto inconcepibile che nel 2015 non si usi il metal detector in competizioni di questo livello. Dovrebbe essere usato ogni scrupolo per proteggere questo sport che altrimenti rischia di perdere, prima o poi, credibilità.

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    Ms 18 Dicembre 2015 at 08:35

    Ciao,
    Sorvolando sulle implicazioni offensive nei miei confronti del tuo commento, mi piacerebbe sapere di quali tornei all’estero hai esperienza per dire che altrove certi canoni sono normali, e non lo chiedo per polemica, ma per capire a cosa fai riferimento.

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    Roberto Condorelli 18 Dicembre 2015 at 21:43

    Innanzitutto rinnovo i complimenti a SoloScacchi: nonostante la delicatezza del tema (ci sono anche profili di responsabilità penale nei fatti di cui si discute), e quindi le inevitabili asperità e contrasti, lo svolgimento della discussione mantiene toni di rara misura, impensabili in moltissimi altri contesti in Italia (e spesso anche altrove).

    I complimenti vanno quindi anche a chi è intervenuto.

    Sono complimenti sinceri da un grande curioso del mondo degli scacchi, e pessimo giocatore.

    Venendo al tema, qualche considerazione su quanto ho letto la vorrei fare.

    La prima è che ho davvero apprezzato la precisione, la puntualità, l’asetticità e la perfetta messa a fuoco di YG, di cui avevo letto qualche scritto, e che ritengo non sia un caso che sia stato incaricato di svolgere il ruolo che attualmente ricopre.

    Capisco, per contro, la perplessità che può suscitare nelle persone più esperte dell’ambiente l’esternazione pubblica, effettivamente inaudita altera parte (almeno in questa sede).

    Questa dell’opportunità o meno di utilizzare canali non ufficiali per fare giustizia di una situazione o almeno raccontare dei fatti che altrimenti, attraverso altri canali, potrebbero non essere diffusi o esserlo in modo poco preciso, è un argomento che affligge un po’ tutti gli sport, e non solo.

    Che fare in questi casi?

    Io, in linea di massima, se i fatti sono raccontati in modo preciso, puntuale ed appropriato, propendo per l’opportunità dell’esternazione.

    Diciamocelo: se non avessi letto qui l’accaduto, non lo avrei probabilmente mai saputo, e quindi avrei una conoscenza meno precisa, per usare un eufemismo, dei problemi che oggi affliggono le competizioni scacchistiche e degli sforzi che molti, talvolta apparentemente distanti, fanno per risolverli.

    Detto questo, chiudo con una battuta, che poi non è nemmeno tanto tale.

    Io a scacchi sono quasi impresentabile (il quasi è una clausola di stile), ma una cosa è certa: se un giorno dovessi partecipare ad un torneo, di qualunque livello, MAI un mio cellulare si collegherà ad internet. Su questo non ci sono dubbi, e credo che, al di là delle procedure e dei sistemi di controllo, se ciò accade ad un giocatore, di qualunque livello, c’è un problema più profondo di natura culturale ed etica.
    Le regole, il diritto, sono solo la conseguenza.

    Buona serata a tutti

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      Ms 19 Dicembre 2015 at 18:29

      Ciao Roberto, se non altro, pensa pero’ all’arbitro che e’ stato cosi’ accusato su facebook (da un altro organo istituzionale, non da un tifoso o giornalista) e che non ha la minima possibilita’ di difendersi pubblicamente perche’ gli e’ fatto divieto dai regolamenti, e dunque deve rassegnarsi a ingoiare la gogna…

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        Roberto Condorelli 19 Dicembre 2015 at 21:12

        Ciao Ms,

        ci ho pensato, ed infatti l’ho scritto: “…capisco le perplessità che può suscitare….l’esternazione…inaudita altera parte”.

        Lo capisco benissimo.

        Da un punto di vista strettamente regolamentare, nulla quaestio.

        Io però, egoisticamente lo riconosco, sono contento che con veemenza ma a mio avviso senza debordare nei toni, la notizia sia stata resa pubblica.

        Io non sono dell’ambiente, e non l’avrei altrimenti mai saputo.

        Fra il sapere ed il non sapere, io preferisco sapere.

        Tra l’altro è mia convinzione che questo episodio, e mi riferisco non all’episodio del presunto cheating, ma all’episodio del sicuro contrasto fra ACC e arbitro-federazione, nel tempo gioverà alla questione “controlli”.

        Quando infatti ci si accusa a vicenda di non aver rispettato le regole che servono a tutelare qualcosa, in questo caso il corretto svolgimento di un importante torneo, di solito nel tempo, anche se restano rancori, mugugni e quant’altro, tutti fanno più attenzione a non sgarrare…

        Buona serata.

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        Ramon 20 Dicembre 2015 at 00:10

        “Purtroppo sono corse voci incontrollate in merito a un “sospetto caso di cheating” nel Campionato Italiano assoluto 2015, conclusosi recentissimamente.
        La F.S.I. smentisce ufficialmente tali voci, assolutamente prive di fondamento.
        Il Campionato si è svolto regolarmente, sotto ogni profilo.
        Tutti i giocatori, come sempre, hanno mantenuto una condotta impeccabile.
        Gli arbitri hanno svolto il loro compito in modo ottimale, con piena soddisfazione di tutti.
        La F.S.I. ha ritenuto opportuno inviare alla F.I.D.E. una lettera circostanziata in relazione alle voci infondate di cui sopra.”

        Con questo comunicato la Federazione ha sancito la chiusura del caso.

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          Doroteo Arango 20 Dicembre 2015 at 00:19

          Amen

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          The dark side of the moon 20 Dicembre 2015 at 15:39

          Quindi non è successo niente…
          Area di gioco disposta su 3 piani, assenza di metal detector e il cell. di uno dei partecipanti che si collega ad internet durante le partite.
          Tutto normale…., che strano questo Paese 😐

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            Giancarlo Castiglioni 20 Dicembre 2015 at 18:40

            Visto che si continua a parlarne dico anche la mia.
            In questo caso non è successo niente, ma non va bene lo stesso.
            Il punto è che alla federazione non credono che esista un problema.
            Per loro solo pensare che un giocatore possa barare è un insulto.
            Anche usare il metal detector è un insulto.
            Preferiscono non parlare del cheating.
            A proposito, che fine a fatto Arcangelo?
            Non mi risulta che sia stato squalificato.

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              Roberto Condorelli 20 Dicembre 2015 at 19:40

              Se fosse come dici, sarebbe preoccupante. Spero non lo sia.

              A parte questo, il caso Ricciardi l’ho trovato affascinante. Una vicenda che meriterebbe un libro, magari anche in chiave romanzata.

              Se ci si pensa, siamo nel campo dell’incredibile.

              A mia memoria l’unico caso al mondo in cui l’imbroglio non è realizzato per vincere una particolare gara o per riuscire a primeggiare fra concorrenti di pari categoria, ma per costruire una scalata da giocatore amatoriale a chissà dove.
              Nemmeno nella Germania dell’est erano arrivati a tanto, visto che dopavano atleti che erano comunque fior di atleti, non imbolsiti guidatori di camion.
              Se non lo avessero fermato, non possiamo escludere che sarebbe andato avanti fino ad arrivare chissà dove.

              E’ un po’ come se invece di doparsi Nadal (dico per dire, non me ne voglia), per battere Federer, mi dopassi io per tentare, partendo dal mio circolo, di arrivare a giocarmi Wimbledon…

              Un caso che meriterebbe molta attenzione da parte non solo della federazione, ma da parte di psicologi, studiosi dello sport, storici, antropologi, scrittori e registi.

              E poi quel nome…sembra un destinato ad una storia memorabile: Arcangelo, apicoltore, imbroglia per battere tutti i grandi giocatori di scacchi e fino ad un certo punto ci riesce.
              Poi, colto sul fatto, scappa, accusa e scompare con le sue api.

              Sensazionale 🙂

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              Kob 20 Dicembre 2015 at 20:25

              Posso tranquillizzarti che alla FSI conoscono bene il problema e – nel caso specifico – sono stati effettuati i controlli del caso (confermato dall’arbitro principale del torneo: mica per sentito dire …;).
              Non c’è stato alcun caso di cheating ma solo molto rumore per nulla e disinformazione da chi continua – per esempio – a sostenere che l’area di gioco era su 3 piani differenti insinuando che fosse possibile allontanarsi indisturbati e non controllati.
              Insomma un sacco di panzane e a qualcuno piace gettare discredito sulla finale del CIA. Tutto qua.

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                Roberto Condorelli 20 Dicembre 2015 at 20:49

                Ciao Kob, avevo letto la tua opinione sulla vicenda.

                Se mi dici che la Federazione ha ben chiara tutta la situazione, mi tranquillizzo senz’altro.

                Da quanto scrivi, e dal modo in cui lo scrivi, mi sembra però di notare una discreta dose di insofferenza (se ho notato male ti prego di scusarmi) e una messa a fuoco sul problema cheating (c’è stato o non c’è stato), che mi sembra non fosse il punto cruciale della questione (che era: le procedure non hanno funzionato perchè c’è stato – questo è fuori discussione – incomprensione e diversità di vedute e di interpretazione delle regole da parte di ACC e arbitro).

                Come ho già scritto, io comunque resto fiducioso: questo genere di “dissapori” fra parti in causa e rispettivi sostenitori, quando tutti (e questo spero e mi sembra sia il caso) sono dalla stessa parte della barricata (quella di tutelare l’attività e combattere il cheating), di solito portano effetti benefici.

                Buona serata

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                Renato 20 Dicembre 2015 at 20:53

                Puoi tranquillizzarci? Scusa ma a che titolo? Chi sei?? Parte in causa? Facevi parte dell’organizzazione, sei un impiegato della federazione o eri un semplice fattorino dell’Hotel Doria?

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                  Renato 20 Dicembre 2015 at 20:55

                  Scusate, era per Kob, non per Roberto

              • avatar
                Giancarlo Castiglioni 20 Dicembre 2015 at 21:32

                Sintetizzando il tuo intervento: “Tutto va bene madama la Marchesa”.
                Non è proprio così.
                Io sono stato sul posto, la sede di gioco era su due piani differenti, le toilettes erano al primo sotterraneo, si saliva una lunga scala ed erano abbastanza lontane dalla sala di gioco.
                Non ho mai visto un arbitro seguire un giocatore che andava alle toilettes.
                Io stesso con altri ho parlato ad un giocatore mentre la sua partita era in corso e non ho visto nessun arbitro nei dintorni.
                Intendiamoci, tutte cose normali, successe sempre durante i tornei, senza nessuna effettiva scorrettezza.
                Si è fatto per anni, ma adesso è giusto continuare così?
                E se “alla FSI conoscono bene il problema” rispondi alla mia domanda:
                che fine ha fatto Arcangelo?

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                  Roberto Condorelli 21 Dicembre 2015 at 17:23

                  Mi associo alla domanda: ma quel bravo ragazzo di Arcangelo, che fine ha fatto?

                  Io intanto penso al libro che ci si potrebbe scrivere 🙂

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                  Kob 22 Dicembre 2015 at 00:10

                  Non ho idea che fine abbia fatto Arcangelo Ricciardi e poco mi interessa: ha imbrogliato ed è stato scoperto. Ora immagino stia a casa sua. Lui non c’entra assolutamente nulla con il CIA 2015.

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                DURRENMATT 22 Dicembre 2015 at 14:32

                …A lava’ ‘a capa a ‘o ciuccio, nci pierd ‘o tiemp, l’acqua e ‘o ssapon.

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              Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 09:13

              Mi sembra strano che possano pensarla in questo modo visto che uno dei punti inseriti nel programma elettorale del Presidente della FSI 4 anni orsono era proprio la lotta al cheating ma sopratutto mi sembra strano che chiunque sano di mente possa pensarlo. Forse dunque la questione è un po’ diversa e non riguarda l’obiettivo su cui è difficile credere che non siamo tutti d’accordo. Ovviamente poi ci vogliono i fatti per dimostrare che non sono solo pie intenzioni.

              Proviamo dunque a parlare di fatti e ne prendo uno a caso visto che viene citato proprio da te….il metal detector…scusa come fai tu a dire che non sia stato mai usato al CIA ?

              Te lo chiedo perché io non so se sia vero o meno però a me è’ stato detto che lo sia stato.

              Vero o no quanto riporto vale quanto tante altre affermazioni fatte da altri che al CIA non sono mai stati ma che comunque di sono espressi.

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    The dark side of the moon 21 Dicembre 2015 at 10:42

    Per chi ancora non l’avesse capito il problema riguarda il contesto in generale.
    Personalmente faccio fatica a pensare che uno dei giocatori abbia voluto fare il furbo ma non è questo il punto.
    In questo caso NON SONO STATE GARANTITE le condizioni necessarie anti cheating per un corretto svolgimento del torneo e ciò che si è verificato è stata la logica conseguenza di tali negligenze.
    Sul risultato finale gravano tutti i dubbi citati sopra e questo va a discapito di tutti i giocatori.
    Se fossi nei panni del vincitore (Dvirnyy) sarei il più incazzato, l’incompetenza dimostrata da arbitri e organizzatori è grave.

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      Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 09:01

      Non sono state garantite le condizioni necessaria anti cheating questo lo sostieni tu o qualcun altro o è una cosa già assodata ?

      Credo le prime due perché non mi sembra che esista un parere univoco in merito e sicuramente non è questa la valutazione del l’organizzatore e dell’arbitro (internazionale) presenti sul posto.

      Quello che posso dirti è’ che sia il vincitore del torneo che il giocatore verificato durante il medesimo sono sereni e soddisfatti e ritengono che nel complesso le cose anche se migliorabili si siano svolte correttamente ma soprattutto non hanno sospetti che ci siano stati caso di cheating.

      In conclusione non credo che il problema riguardi il contesto ma semmai i rapporti ed il coordinamento fra FIDE e FSI e questo lo dico perché si evince chiaramente leggendo gli interventi su questo stesso sito da parte Yuri Garrett (FIDE) e Marco Sbarra (FSI).

      Prima di chiudere vorrei sottolineare che sono apparsi qui degli interventi molto discutibili e con valutazioni molto pesanti nei confronti soprattutto dell’arbitro del torneo, il quale tra l’altro non può difendersi visto il ruolo e gli obblighi statutari che questo comporta.

      Certe affermazioni sono discutibili ma accettabili se fatte da chi come ad esempio Yuri Garrett è’ informato sui fatti e ci mette la propria firma molto meno da parte di chi senza avere conoscenze dirette fa lo stesso, spesso anche dietro nickname vari.

      È’ spiacevole doverti ricordare Roberto (Messa) che chi gestisce uno spazio di questo tipo ha fra le sue anche quella responsabilità di vigilare in merito altrimenti diventa corresponsabile.

      Saluti e auguri di buon Natale

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        DURRENMATT 23 Dicembre 2015 at 11:32

        …ARRIVANO I NOSTRI!!!Classico intervento “politico”.L’obiettivo è rendere le acque torbide.Soloscacchi,in questo caso, ha fatto SERVIZIO PUBBLICO(altre “siti”,invece,sull’argomento tacciono o disinformano o,peggio ancora,OFFENDONO). Trovo il tuo intervento(nel mio mondo si chiama intimidazione)disdicevole(eufemismo).Allora riportiamo la nave sulla giusta rotta a beneficio dei LETTORI.I post da leggere, utili per farsi un’opinione sul CIA 2015 sono:Yuri Garrett,MS,KOB.A questi scritti affiancare,possibilmente, l’intervista rilasciata da Yuri Garrett(Torre&Cavallo,ottobre 2015)dal titolo…BISOGNA CAMBIARE MENTALITA’.Il resto è fuffa!!!…P.S.il comunicato della FSI(stimolato dai lettori/commentatori di Soloscacchi) meriterebbe un “trattamento” a parte.Pace e bene.

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          Un lettore libero 23 Dicembre 2015 at 14:53

          “politico”?? A me più che altro sembra disgustosamente intimidatorio. Sarebbe infatti interessante che Silversurfer ci spiegasse a che titolo parla.

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          Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 15:50

          Sapevo già cosa avresti scritto prima che lo scrivessi…ho perso solo la scommessa perché manca la consueta ditta citazione (pazienza…;)

          Ti lascio proseguire sereno posso solo dirti che nella frase “Arrivano i Nostri” dice già tutto, della tua mentalità inutile perdere tempo.

  53. avatar
    Giancarlo Castiglioni 22 Dicembre 2015 at 21:06

    @ Kob
    Non far finta di non capire.
    Mi costringi a tornare su questa odiosa faccenda.
    Anche a me non interessa se Arcangelo passa le feste al mare o in montagna.
    Mi interessa che non si faccia vedere a un torneo di scacchi.
    Deve essere squalificato.
    Il torneo di Imperia è stato omologato?
    Esiste un referto arbitrale?
    Sono passati quattro mesi e non è successo niente.
    Indecente, assurdo, incomprensibile.

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      Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 08:36

      Scusa Giancarlo ma sei una persona intelligente che conosce il mondo scacchistico e lo frequenta da decenni dunque mi chiedo che senso abbiano le domande che poni.

      Innanzitutto va premesso che il fatto che non si conoscano gli sviluppi non significa che non ce ne siano stati, a questo si aggiunge che la giustizia in Italia non brilla per velocità e così pure la giustizia sportiva che hai suoi non veloci tempi.

      Premesso tutto questo è’ ovvio che sì esiste un verbale come è’ ovvio che prima di arrivare alla eventuale condanna definitiva per cheating (sperando che gli arbitri gabbiano operato correttamente nel rispetto del regolamento e che dunque le prove trovate siano ammissibili) ci sarà tutta una procedura da seguire. Nel frattempo che questa ha la sua conclusione il giocatore è sospeso e dunque non può fare altri danni…dunque come puoi immaginare la cosa non è’ stata dimenticata richiede solo i suoi tempi e purtroppo non ci può fare molto nessuno per abbreviarli.

      A me la cosa interessante anche personalmente visto che ho giocato al torneo Expo con Ricciardi, vincendo, dopo essere finito in posizione persa. Ebbene nell’occasione egli gioco’ le prime 27 o 28 mosse tutte comprese fra le prime due scelte del motore scacchistico (Houdini).

      Saluti e auguri di buon Natale!

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        Giancarlo Castiglioni 23 Dicembre 2015 at 19:36

        Non capisco questo cavilloso tentativo di difendere l’indifendibile, cioè il comportamento della FSI.
        Prima dici che il giocatore è stato sospeso, poi si scopre che non è vero.
        Dici che potrebbero esserco stati sviluppi che non conosciamo e che la giustizia è lenta, come se questa fosse una giustificazione.
        Io non giudico in base a supposti sviluppi gelosamente nascosti nei cassetti della FSI, giudico in base a quello che è di dominio pubblico.
        Da quanto ci è stato comunicato dobbiamo concludere che in quattro mesi la FSI non ha fatto assolutamente nulla.

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          Maurizio Mascheroni 23 Dicembre 2015 at 22:17

          No Giancarlo, non è così, ha ragione Silversurfer.
          La Giustizia (sportiva e non) ha i suoi tempi, i suoi metodi, le sue leggi, e occorre tutelare i diritti di tutti (anche degli accusati).
          La Giustizia non è un blog o un sito internet.
          Succede un fatto, uno qualunque, e chiunque può scrivere su Internet la sua propria “sentenza” nell’arco di pochi minuti.
          Nella vita reale non è così.

          Se controlli le sentenze del Giudice Sportivo Nazionale noterai che anche una “semplice” ammonizione arriva, mediamente, dopo un paio di settimane. Dato il complicato iter da seguire (puoi verificare il Regolamento di Giustizia e Disciplina) non si riesce a fare prima.
          Nota che le regole sono uguali per tutte le federazioni. Non dipende dalla FSI.
          Ci sono alcune regole particolari per gli sport di squadra che si basano su un “campionato” (calcio, basket, pallavolo, ecc.) in cui alcune sentenze devono essere prese per forza *prima* dell’incontro successivo, eccetera.

          Per quanto riguarda invece gli atti (più complessi, di norma) del Procuratore Federale, i suoi tempi “praticamente” non possono essere inferiori a un paio di mesi circa, e la durata totale del procedimento può arrivare anche a 270 (duecentosettanta) giorni.
          Nota che questo è il tempo che il PF potrebbe impiegare solo per decidere se archiviare, patteggiare una pena minima, oppure deferire al Tribunale Federale. In pratica è il tempo per decidere se mandare a giudizio o meno; poi c’è l’ulteriore tempo del tribunale federale.

          Naturalmente tutti gli addetti cercano sempre di fare prima possibile, ma alcuni tempi non possono essere accorciati neanche a cannonate.

          Pensa a Carolina Kostner (tanto per fare un esempio non-scacchistico): lei ha consumato il suo “reato” il 30 luglio 2012, ma è stata “mandata a giudizio” solo il 28 novembre 2014 (!) e poi squalificata dal tribunale il 16 gennaio 2015 (!).
          Nota: data la formidabile presenza mediatica della Kostner si è potuto seguire tutto l’iter della procedura perchè veniva seguita dai giornalisti ogni volta che entrava e usciva dagli uffici CONI, ma questo è un altro discorso.
          Se i tempi della Kostner ti sembrano troppo lunghi … è perchè allora c’era un altro regolamento; adesso c’è un nuovo regolamento e i tempi della procura sono stati *accorciati* al massimo che ti ho detto (270 giorni!). Tanto per farti capire quanto sia complicata la compressione di queste tempistiche.

          Detto questo, quello che le federazioni devono pubblicare è solo la sentenza.
          Quindi, finchè non c’è un provvedimento non viene pubblicato nulla.

          E’ perciò vero che il giocatore di cui si parla non ha avuto una sospensione cautelare, perchè altrimenti tale notizia sarebbe stata pubblicata. Ma solo questo è certo.

          Sei caduto, per finire il discorso, nell’errore tipico in cui cade un sacco di gente (e contro il quale mi batto da vari anni su siti, su IHS, ecc.).
          L’errore è molto semplice: se *la cosa non si sa*, *NON* vuol dire che *la cosa non sia accaduta*.

          La tua frase “Da quanto ci è stato comunicato dobbiamo concludere che in quattro mesi la FSI non ha fatto assolutamente nulla” è profondamente sbagliata. Sbagliata proprio come “forma mentis”: è sbagliato il ragionamento.
          Dato che “non sai nulla”, non puoi e non devi trarre alcuna conclusione!

          La frase corretta potrebbe essere questa:
          “Da quanto ci è stato comunicato dobbiamo concludere che in quattro mesi la FSI non ci ha comunicato nulla”

          Giusto? Sbagliato? Non lo so, ma è così che deve essere in base alle leggi. Fatevene una ragione 🙂

          Buone Feste a todos!

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            Giancarlo Castiglioni 24 Dicembre 2015 at 10:04

            Non viviamo in un mondo ideale.
            Viviamo nel mondo della comunicazione, dove la realtà è quello di cui si ha notizia.
            Le tue motivazioni giuridiche mi interessano relativamente.
            In certi casi vedo pubblicati sui giornali atti che dovrebbero essere segreti, in altri casi non si sa niente fino ad arrivare alla prescrizione.
            La mia impressione è che certi magistrati facciano quello che vogliono e poi, se necessario, inventino motivazioni giuridiche per giustificare il loro operato.
            Ma sarò io che non capisco.
            Tornando al caso Arcangelo ti dico quello che a mio avviso la FSI avrebbe dovuto fare per reagire in modo adeguato ad un caso gravissimo e senza precedenti.
            Il lunedì successivo alla fine del torneo emettere un comunicato stampa che descrivesse i fatti avvenuti.
            Il giorno stesso presentare denuncia alla magistratura ordinaria per frode sportiva.
            Entro la settimana emettere sospensione cautelare del giocatore.
            Su questo punto ti sei dato torto da solo:
            “Ci sono alcune regole particolari per gli sport di squadra che si basano su un “campionato” (calcio, basket, pallavolo, ecc.) in cui alcune sentenze devono essere prese per forza *prima* dell’incontro successivo,”
            Appunto la sospensione doveva essere pubblicata prima dell’inizio del torneo successivo.
            Non crediate che ce l’abbia il modo particolare con Arcangelo.
            E’ un caso umano, una persona da compatire.
            Ma i colpevoli vanno puniti.

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              Silversurfer 24 Dicembre 2015 at 10:51

              Che la FSI in fatto di comunicazione non brilli spesso per velocità e condivisione la cosa ci può stare però è’ surreale che tu dica che non ti interessano i tempi della giustizia sportiva quando stiamo parlando fondamentalmente di un caso di giustizia sportiva!

              Detto questo quello che io contesto è’ il tuo teorema di partenza che dice “Io non ne so niente dunque non è’ stato fatto niente” le cose non stanno così…

              In conclusione rutto quello che ti ho avevo detto nel messaggio precedente è’ verosimile e te lo ha confermato anche Mascheroni, l’unica cosa su cui sono stato impreciso è’ la sospensione…pensavo che nel frattempo l’avessero sospeso cautelativamente ma non è’ così.

              Il perché non lo so ma come ho detto lo puoi chiedere a Maurizio Mascheroni comunque a livello sostanziale non mi sembra cambi molto visto che pare che il soggetto non stia giocando.

              Non mi interessa particolarmente sapere perché l’abbia fatto, sempre che sia effettivamente colpevole, cosa che tutti danno per scontato vista l’espulsione ma che in realtà non lo è’ affatto finché non ci sarà una sentenza definitiva.

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                Giancarlo Castiglioni 24 Dicembre 2015 at 14:10

                Se vuoi fare polemica leggi almeno quello che scrivo e non cambiare le carte in tavola.
                Non ho mai scritto che “non mi interessano i tempi della giustizia sportiva”.
                Anzi, mi interessano e sto proprio protestando perché da tre mesi non è successo nulla.
                Tu dici che dietro le quinte i dirigenti FSI stanno lavorando alacremente al caso.
                Può darsi, ma come fai a saperlo? Chi te lo ha detto?
                Io sono libero di pensare che non stiano facendo nulla.
                Poi scrivi “a livello sostanziale non mi sembra cambi molto visto che pare che il soggetto non stia giocando.”
                Appunto “pare”.
                Magari Arcangelo si è già presentato ad un torneo all’estero con il suo marchingegno.
                Se è successo che figura ci fa la FSI quando la cosa salta fuori.
                E poi piantiamola con questa ipocrisia del “sempre che sia effettivamente colpevole”.
                Che Arcangelo sia colpevole è una certezza assoluta, io lo ho capito ancora prima che fosse smascherato, guardando semplicemente le partite che giocava.

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                  Maurizio Mascheroni 26 Dicembre 2015 at 19:36

                  Ma perché continuate a fare illazioni?
                  Se Arcangelo ha giocato oppure no potete controllarlo sulla sua scheda sul sito FIDE.

              • avatar
                Luigi O. 26 Dicembre 2015 at 20:09

                Tra livello sostanziale e livello giuridico esiste una differenza fondamentale!
                Faccio un esempio: se un ladro vi entra in casa e ve la svuota ma poi si ritira dal “mestiere” e non commette più altri “colpi” ecco, rimane un ladro oppure per voi va bene così, visto che “a livello sostanziale” si comporta ora come una persona onesta??

            • avatar
              Maurizio Mascheroni 24 Dicembre 2015 at 10:57

              Questo è quello che tu pensi la FSI avrebbe dovuto fare.
              Evidentemente ha fatto altro.

              Se rileggi con calma quello che ho scritto, noterai che tutto il mio “sproloquio” era per puntualizzare un particolare sbagliato di quanto avevi detto e cioè la frase:

              “Da quanto ci è stato comunicato dobbiamo concludere che in quattro mesi la FSI non ha fatto assolutamente nulla.”

              Ecco, questa frase è un errore di pensiero, è il classico “a pensar male si fa peccato”; parte da un assunto sbagliato per arrivare a una conclusione errata, facendo passare i dirigenti e gli addetti ai lavori della FSI come dei menefreghisti e dei nullafacenti.

              *Solo* questo io contestavo. Io contesto (controlla i miei miliardi di post degli ultimi vent’anni su internet) solo particolari
              tecnici e particolari sbagliati. Della “politica” scacchistica, a me, non importa nulla.
              Parlo solo e soltanto di fatti.

              Fatevene una ragione: se *non* sai che una cosa sia successa, *non* puoi arrogarti il diritto di trarne conclusioni negative.
              Per spiegarti questo semplice concetto, ti ho spiegato quali siano le leggi sportive attuali.

              Ti ripeto: non mi occupo di politica scacchistica e non so se questo sia giusto o sbagliato. E non mi interessa se è giusto o sbagliato. Ma questo sono le leggi.

              Quindi andate pure avanti a discutere di quello che la FSI avrebbe potuto o non potuto fare. Sono vostre opinioni. Dite pure quello che volete. Ma nel momento in cui qualcuno dirà una fesseria *tecnica*, cioè una cosa semplicemente sbagliata, io interverrò dicendo semplicemente “guarda che la cosa che hai detto è una caxxata”.
              Esempio: Silversurfer aveva detto che c’era stata una sospensione. Ha citato un *FATTO*, però sbagliato. E io sono intervenuto a dire che non c’era stata alcuna sospensione. Fine. Capita a tutti di sbagliare, persino a me 🙂
              In queste discussioni su internet, non pensare mai a me come a un uomo con delle opinioni (a meno che sia io a richiederlo). Io non sono un uomo con delle opinioni: io sono una macchina. Correggo fatti. Espongo fatti.

              Inoltre il discorso che fai della sospensione prima dell’incontro successivo è ancora sbagliato, ma deriva sempre dalla scarsa conoscenza delle leggi sportive. I “campionati” sono considerati un evento “unico e collegato”, quindi ci si comporta come ti ho detto (sospensione prima dell’incontro successivo). I tornei nostri invece sono eventi a se’ stanti.
              Esattamente come nel calcio: campionato e coppa italia sono due cose diverse; se viene sospeso in campionato, puoi però giocare in coppa italia. Spero sia chiaro il concetto.
              Inoltre la sospensione cautelare non c’entra nulla con la sospensione “prima dell’incontro successivo” che è tutt’altra cosa.

              La realtà non è quella di cui si ha notizia. La realtà è la realtà e basta.

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                fabrizio 24 Dicembre 2015 at 13:29

                “La realtà non è quella di cui si ha notizia. La realtà è la realtà e basta.”
                “Parlo solo e soltanto di fatti.”
                “Io non sono un uomo con delle opinioni: io sono una macchina. Correggo fatti. Espongo fatti.”

                Gran bella cosa la sicurezza!! 🙂 Permette di trascurare millenni di ricerca filosofica ed il lavoro di tante menti brillanti.
                Bisognerebbe però ricordare che qualcuno (certamente esagerando e sbagliando, ma con qualche motivo) si permetteva addirittura di affermare “non esistono fatti, soltanto opinioni”. 😉 😉
                Buon Natale a tutti 😀 😀

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                  Maurizio Mascheroni 24 Dicembre 2015 at 13:46

                  Capito tutto eh!?

                  “In queste discussioni su internet …” eccetera eccetera.

                  E’ ovvio che io ho anche le mie opinioni.

                  Perché la gente legge solo un po’ qui e un po’ là!?

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                  fabrizio 24 Dicembre 2015 at 15:11

                  @MM
                  Mi scuso per la mia limitatezza. :oops: Mi era sembrato di capire che persino lei può sbagliare! 😯
                  Ma, scherzi a parte, volevo soltanto dire che parlare “solo” di “fatti” è impresa titanica nella grande maggioranza dei casi. Di nuovo buone feste.

              • avatar
                Maurizio Mascheroni 26 Dicembre 2015 at 19:34

                Certo che posso sbagliare. L’ho detto io stesso.
                Se esprimo un’opinione posso sbagliare.
                Invece un fatto rimane un fatto.

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                  fabrizio 26 Dicembre 2015 at 20:47

                  Fiùùù!! 😀 Meno male!! Credevo di essere rimasto solo io a non capire 😉 😉

  54. avatar
    Roberto Condorelli 23 Dicembre 2015 at 09:14

    Salve.

    Le riflessioni di Silversurfer sono a mio parere assolutamente condivisibili.

    L’unica cosa che mi lascia perplesso è che le sospensioni, anche cautelari, in qualunque contesto sportivo (e non), non vengono solamente comunicate all’interessato, ma anche pubblicate per evidenti ragioni di trasparenza, di prevenzione e di applicazione effettiva del provvedimento.

    Come ho scritto sono rimasto molto colpito dal caso Ricciardi, che considero interessantissimo sotto vari profili, non ultimo quello psicologico ed umano (aspetto che mi affascina in modo particolare), e quindi sono andato a verificare se da qualche parte fosse stato pubblicato qualcosa di ufficiale.

    Io non ho trovato nulla, nemmeno sul sito della Federazione.

    Ricordo, prima di tutti a me stesso, che se è vero che per l’irrogazione della sanzione occorrono ovviamente accertamenti, contraddittorio e via discorrendo, per l’applicazione della misura cautelare la tempestività è d’obbligo in ogni contesto.

    La misura cautelare, come la sospensione, serve proprio ad evitare che nelle more del procedimento disciplinare il soggetto possa reiterare il comportamento o creare altri danni.

    In quasi tutti i contesti sportivi di cui ho conoscenza, normalmente la sospensione viene applicata nel giro di massimo qualche giorno.

    Se in questo caso è accaduto, non è stato reso noto.

    Se non è accaduto, è anche comprensibile perchè non è che stiamo parlando di Jack lo squartatore e comunque l’ambiente avrà bisogno di tempo per oliare e consolidare il contrasto al cheating.

    L’importante è che la ragione dell’eventuale scarsa reattività o scadente comunicazione risieda in questo, e non in altre ragioni, come quella di non voler sollevare polvere, come talvolta in questi casi si è piuttosto propensi a pensare.

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      Maurizio Mascheroni 23 Dicembre 2015 at 09:56

      Infatti Ricciardi non ha avuto alcuna sospensione cautelare.

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        Roberto Condorelli 23 Dicembre 2015 at 10:32

        Se come dici non è stato sospeso, ed effettivamente non risulta lo sia stato, l’intervento tranquillizzante di Silversurfer perde un po’ di efficacia.

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          Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 15:25

          Scusami Roberto ma io mi sono espresso in merito al CIA 2015 per quanto riguarda Ricciardi ne so quanto te…

          Quello che so è’ che stato espulso dal torneo di Inperia a settembre e che non risulta aver successivamente giocato altri tornei.

          Hai qui a disposizione Maurizio Mascheroni puoi chiedere a lui di darti lumi in merito e decidere poi se sei tranquillo o meno.

          Per il resto attendiamo la conclusione del percorso nella giustizia sportiva di tale giocatore.

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    Roberto Condorelli 23 Dicembre 2015 at 09:22

    Dimenticavo una precisazione.

    Una sanzione risulta effettivamente applicata a Ricciardi, ed è quella della “deplorazione”, stabilita il 7 luglio 2015 per aver abbandonato il torneo (quello incriminato) all’ultimo turno.

    Una sanzione che non ha nulla a che vedere con il cheating e che è stata regolarmente pubblicata sul sito FSI nella pagina del Giudice Sportivo Nazionale.

    Su tale pagina c’è una lunga sfilza di sanzioni irrogate a diversi tesserati per varie ragioni, ma nulla sulla asserita sospensione di Ricciardi.

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      Maurizio Mascheroni 23 Dicembre 2015 at 09:57

      No, quel torneo è *un altro* torneo.

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        Roberto Condorelli 23 Dicembre 2015 at 10:26

        Hai ragione, il torneo incriminato è di settembre.

        Quindi deduco che non è stato preso ad oggi alcun provvedimento, nemmeno riguardo l’allontanamento prima del termine del torneo (quello incriminato).

  56. avatar
    Roberto Condorelli 23 Dicembre 2015 at 09:45

    Una seconda precisazione è d’obbligo, per evitare confusione in chi magari non conosce o non ricorda bene le norme.

    Nel “Regolamento di Giustizia e disciplina” della Federazione sono previste due forme di sospensione (quelle cui ho fatto riferimento prima e come del resto accade in molte altre discipline).

    La prima è la sanzione disciplinare della sospensione (art. 24), che è una delle numerose sanzioni che possono essere irrogate al tesserato.
    Su sette tipi di sanzioni previste, la sospensione è al terzo posto per gravità. Può essere da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 2 anni.

    La seconda, che è quella di cui si discuteva, è la sospensione CAUTELARE, che è cosa ben diversa (come ho spiegato).

    L’art. 28 la disciplina in modo dettagliato e spiega che può essere decisa solo dall’organo giudicante su richiesta (ovviamente) del procuratore federale.
    Devono ricorrere alcuni presupposti, peraltro molto simili a quelli previsti in qualunque altro contesto:

    – gravità dell’infrazione (andrebbe aggiunto contestata, certo non ancora dimostrata)
    – gravi indizi di colpevolezza
    – esigenza di garantire il non inquinamento delle prove e la non reiterazione delle violazioni

    Orbene, senza per carità voler fare processi sommari, ma tentando di rimanere su un piano strettamente tecnico, direi che:

    – riguardo la gravità dell’infrazione contestata, trattandosi di aver barato in diverse partite con l’ausilio di mezzi tecnologici, vincendo ed arrivando in testa all’ultimo turno, direi che la gravità c’è tutta
    – riguardo i gravi indizi di colpevolezza, direi che l’essersi inizialmente rifiutato di farsi controllare, l’essere poi stato scoperto con fili strani sotto la camicia e un curioso ciondolo che si è ben guardato dal far verificare e l’essere di fatto sparito appena capito che oramai era stato smascherato, direi che ci siamo.
    – riguardo la possibilità di reiterare, ovviamente ci sta tutta: se non è sospeso chi gli impedisce di rigiocare altrove e di riprovarci?

    L’unico punto su cui si potrebbe discutere è sulla sussistenza del rischio di inquinamento delle prove. Il punto è che quel “e” nella frase è ovviamente un refuso, in quanto in nessun contesto è immaginabile che il requisito della non reiterazione e quello del non inquinamento debbano concorrere INSIEME.

    Del resto la norma, diversamente opinando, sarebbe priva di senso: un soggetto è accusato di una grave violazione, ci sono gravi indizi di colpevolezza, esiste il rischio che lo possa rifare ma le prove non possono essere inquinate perchè oramai sono state raccolte e fissate. Che fai, non lo sospendi?

    Detto questo, ho notato che il “Regolamento di Giustizia e disciplina” è stato approvato proprio quest’anno da un commissario ad acta.

    Certamente qualcuno di voi, conoscitore dell’ambiente scacchistico e federale, potrebbe spiegarmi il retroscena, e cioè perchè è stato nominato un commissario ad acta invece di procedere come normalmente avviene attraverso le delibere degli organi federali preposti.

    Buona giornata a tutti.

    • avatar
      Maurizio Mascheroni 23 Dicembre 2015 at 10:02

      Il CONI aveva rivisto tutto il proprio regolamento di giustizia, e i principi stessi della giustizia sportiva. Tutte le Federazioni e le Discipline Associate (non solo la FSI) si dovevano adeguare. Per fare in modo di non gravare economicamente sulle singole federazioni e per essere sicuri che ognuna recepisse esattamente quello che il CONI chiedeva e in tempi brevi, il CONI ha nominato un commissario ad acta per ogni federazione (in realtà mi sembra sia stato uno solo per tutte, ma non ne sono sicuro) che hanno avuto il compito di sistemare tutti i regolamenti di tutte le federazioni.

      • avatar
        Roberto Condorelli 23 Dicembre 2015 at 10:23

        Grazie molte Maurizio.

        Ora mi è chiaro.

        Buona giornata.

  57. avatar
    The dark side of the moon 23 Dicembre 2015 at 12:00

    Era chiaro fin dall’inizio.
    Ora però sappiamo che ci si può dare almeno una contata tra i “signorsì” e i soliti “cani sciolti”, razza sempre considerata pericolosa…
    PS.
    Non rispondo all’intervento dell’utente “Silversurfer” perché penso non ne valga la pena visto che il sottoscritto non ragiona MAI per partito preso.
    Ricordo però che la censura in questo blog ancora non esiste per fortuna.
    Educazione e rispetto, si.
    Colgo l’occasione quindi per ringraziare Roberto Messa e la redazione di SOLO SCACCHI per il loro atteggiamento su tali argomenti.
    Qui TUTTI possono esprimere il loro parere.
    La libertà rende liberi, qualcuno forse non se ne è mai reso conto.

    • avatar
      Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 16:01

      Questo lo definisci un post di Educazione e Rispetto ?

      Un post dove dall’alto della tua posizione di giudice unico e insindacabile e sulla base di un’unica testimonianza emetti una sentenza definitiva nei confronti di organizzatori e arbitri, peraltro senza aver verificato nulla e senza aver nemmeno sentito l’altra campana ?

      Spero tu ti renda conto che sarebbe sbagliato *anche* se fosse tutto oggettivamente corrispondente al l’unico riscontro ufficiale esistente.

      The dark side of the moon 17 dicembre 2015 at 22:04
      Organizzatori ed arbitri palesemente non all’altezza del compito, “dilettanti allo sbaraglio” che hanno minato gravemente la credibilità di questo campionato.
      YG, condivido al 100% ciò che sostieni, ti invito ad andare avanti nei tuoi intenti visto che oltre all’inefficienza (dei personaggi che citi) c’è anche arroganza (nel non voler collaborare) ed ignoranza (la mancata conoscenza delle regole anti-cheating)….. 😯
      E’ grave il fatto che ciò che è successo sia passato in secondo piano su altri siti che si occupano di scacchi, la cosa mi indigna parecchio! 😈

  58. avatar
    Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 15:41

    Guarda a me che tu risponda o meno mi interessa veramente poco posso solo presumere che tu abbia pochi argomenti per poterlo fare con successo; per il resto non conoscendoti posso solo esprimere un’opinione in base ai tuoi interventi, ed il tuo intervento in merito a questo argomento, dove tranci giudizi ed emetti sentenze, senza peraltro avere informazioni dirette o competenze specifiche (ne hai ?) è’ profondamente scorretto.

    Non so se sia vincolato o meno dalla clausola compromissoria (la quale comunque è’ aggirabile con gli strumenti opportuni) ma SE fossi io l’arbitro del torneo non lascerei certo cadere la cosa senza chiedertene conto.

    Per chiudere due parole sul patetico e trito e ritrito pistolotto finale, da sempre in uso a tutti coloro che credono (o fanno finta di…;) che siccome siamo sul web uno possa permettersi di scrivere qualsiasi cosa: non è’ così secondo la legge italiana.

    Quanto alla libertà, che rimane un diritto imprescindibile ed una bellissima conquista, la libertà di ogni individuo ha dei limiti sono quelli ad esempio quando essa diventa prevaricazione nei confronti degli altri individui.

  59. avatar
    Roberto Condorelli 23 Dicembre 2015 at 18:13

    Contrariamente a quanto pensato ed affermato all’inizio, la discussione sta prendendo una piega sgradevole, che non mi piace, e che sembra, almeno sulla carta, presupporre tesi e pregressi rapporti o screzi personali fra gli intervenuti.

    Siccome queste discussioni tendono ad annoiarmi, perchè sono sempre uguali, con cordialità mi defilo.

    Buon Natale a tutti.

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      Silversurfer 23 Dicembre 2015 at 19:59

      Solo per precisare che da parte mia non ci sono pregressi e sinceramente al momento non ricordò neppure chi si celi dietro lo pseudonimo del mio interlocutore, la questione dunque riguarda solo il qui e adesso e la sostanza dei messaggi postati e nient’altro.

      Ti porgo i miei migliori auguri di buon Natale Roberto.

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      DURRENMATT 23 Dicembre 2015 at 20:11

      …se non te ne fossi accorto la “discussione” è finita da un pezzo!Anche per quanto mi riguarda non ci sono screzi personali o pregressi.Buon Natale.

  60. avatar
    Silversurfer 24 Dicembre 2015 at 10:58

    Nella tua magnanimità decidi anche quando è’ finita…e di fatto dici agli altri di stare zitti.

    Prendo atto che tu puoi farlo ed invece se io dico che offendere soggetti senza prove è’ scorretto è’ cosa intimidatoria.

    Ripeto non sono sorpreso.

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      DURRENMATT 24 Dicembre 2015 at 12:22

      …sei anche tu una macchina che corregge fatti ed espone fatti? Bienvenidos queridos hermanos y hermanas! 😉

  61. avatar
    Roberto Messa 24 Dicembre 2015 at 13:16

    @ Maurizio – forse puoi aiutarmi a verificare un fatto: un partecipante alla finale di Milano mi ha detto che per la pensione completa al Grand Hotel Doria la FSI avrebbe speso 170 euro al giorno (da moltiplicare per 12 giorni per 12 finalisti). E’ un’informazione rilevante ma la prendo con le pinze. Grazie per tutte le puntuali precisazioni.

    @Silversurfer – riguardo alla tua richiesta di censurare alcuni commenti, tengo a ribadire che nel bene e nel male la linea editoriale e la redazione di questo blog è affidata al buon Martin, che fa quasi tutto da solo. Evidentemente come editore sono responsabile in solido di tutto quello che viene pubblicato, ma in verità non ho nemmeno il tempo di leggere tutti i commenti che escono a getto continuo. Sicuramente alcuni qui sono andati sopra le righe e per come sono fatto mi piacerebbe che le discussioni anche più accese ruotassero intorno ai fatti e alle opinioni, non “contro” le persone. Tuttavia per adesso mi sembra che stiamo entro la normalità dei “peggiori blog di Caracas” dove opinioni, giudizi personali e commenti non molto garbati sono ampiamente tollerati in tutto il mondo occidentale.

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      Maurizio Mascheroni 24 Dicembre 2015 at 13:25

      Non so, non mi occupo di questioni contabili, quindi non ti so dire la spesa.
      Da vari anni però è vero che i partecipanti hanno tutto “spesato” per la loro partecipazione al CIA.

      P.S. sto uscendo e per qualche giorno sarò irreperibile: metto la macchina in stato stand-by 🙂

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        Roberto Messa 24 Dicembre 2015 at 14:36

        Grazie lo stesso. Se la cifra fosse quella, la mia opinione coinciderebbe con quella dei tre finalisti con i quali ho parlato dell’organizzazione del campionato: sono stati soldi spesi male.

        Penso che per Natale e Santo Stefano staccheremo un po’ tutti. Mi viene in mente…
        http://www.lagrandeguerra.net/gglatreguadinatale.html

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          Anastasi 25 Dicembre 2015 at 08:31

          Se le cifre sono quelle (170 euro solo di hotel al giorno per 12 finalisti per 12 giorni) fanno la “misera” cifra di 24480 euro “solo” di hotel.

          Poi ci sono i due arbitri: altri 4080 euro che, sommati ai precedenti, fanno circa 30 mila euro SOLO di hotel per una manifestazione “a porte chiuse”, ecco… stiamo ancora a parlare di campionato organizzato con successo??

          Penso che alla luce di questo (e di altre cose come questa) non rinnoverò la mia tessera per il 2016 ma la stessa somma la investirò lo stesso per gli scacchi, in libri e riviste che almeno mi aiuteranno a migliorare il livello di gioco e contribuiranno -pur se in minima parte- a non affossare ulteriormente la cultura in questo già stagnante Paese.

          Saluti a tutti e buone feste.

          p.s. dai calcoli di sopra forse bisogna escludere le spese per Bellia e Ravagnati che abitano a Milano e può darsi che la sera siano andati a dormire a casa propria.

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            Marramaquìs 25 Dicembre 2015 at 19:54

            S.S.Lazio organizza fra pochi giorni a Roma il 4° festival internazionale.
            Quest’anno ero sul punto di iscrivermi (tra l’altro la sede di gioco è ad appena trecento metri da casa mia).
            Non lo farò, perché condivido in pieno le riflessioni del lettore Anastasi.
            Troppo influisce e mi disturba la consapevolezza che anche i miei piccoli 54 euro (45 di tessera + 9 di quota FSI x iscrizione al torneo, se ben ricordo) sarebbero dilapidati dalla Federazione Scacchistica Italiana in qualche maniera così vergognosa e folle come pare sia accaduto a Milano.
            Buon Anno.

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            Silversurfer 26 Dicembre 2015 at 15:51

            Premessa…purtroppo libri e riviste da sole difficilmente possono realmente far migliorare il proprio livello di gioco comunque ognuno ha diritto di investire i propri soldi come preferisce.

            Ho paura che le cifre qualche migliaia di euro in più o in meno siano indicativamente queste e la cosa deve riflettere e molto e non solo noi lettori…

            Da parte mia che ogni anno negli scacchi ne investo molti di più e che tra l’altro sono e opero negli scacchi a Milano c’è altrettanta insoddisfazione per gli aspetti di format e comunicazione di questo campionato però ritengo ancora che le cose si possano cambiare e migliorare impegnandosi a farlo piuttosto che abbandonandole a sé stesse o semplicemente non rinnovando la tessera.

            Una postilla finale, ma a parte la questione cheating che fa storia a sé, chi seriamente può aver scritto e ritiene che questo CIA sia stato un successo ?

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              Marramaquìs 26 Dicembre 2015 at 22:02

              Quando ritengo che un governo mal governa o che un’associazione è mal guidata, non vedo proprio perché dovrei, facendo o rinnovando la tessera, dar loro il mio appoggio.
              Quando i cattivi (e ormai reiterati) comportamenti spariranno, o alla guida ci saranno altri che opereranno ben diversamente, allora vedrò di darlo.

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                Silversurfer 27 Dicembre 2015 at 13:05

                Premessa: ognuno ha diritto di comportarsi cioè crede meglio in casi come questi

                Obiezione: se non ti tesseri non partecipi alla fase elettiva e non essendo tesserato è’ più difficile anche far valere le proprie ragioni

                D’altronde capisco che se il motivo di insoddisfazione diventa profondo e persistente si tende a disamorarsi e abbandonare le cose al loro destino.

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                  Marramaquìs 27 Dicembre 2015 at 20:48

                  Di certo questa è un’argomentazione sostenibile.
                  Tuttavia, riallacciandomi alla tua conclusione, siccome la mia insoddisfazione (e non solo mia) è annosa e persistente, è altrettanto valido (e forse più dirompente) un altro tipo di ragionamento: se una gran parte dei tesserati non rinnovasse la propria iscrizione, ecco che questo potrebbe automaticamente far riflettere e probabilmente portare alla sostituzione di una classe dirigente che non sembra stia offrendo (per usare un eufemismo) prove convincenti e felici.

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            Sandro 30 Dicembre 2015 at 09:10

            30 mila euro di hotel per giocare un torneo che praticamente potevi vedere solo su internet?? Scusate, non voglio passare per nostalgico ma di questi tempi fino a pochissimo tempo fa si disputava il celebre Torneo di Capodanno, vanto e orgoglio del nostro movimento scacchistico. Bene, non voglio passare per superficiale, ma forse con quei soldi si sarebbe potuto tentare un rilancio della manifestazione, oppure devo credere che è stata affossata per sempre?

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              Marramaquìs 30 Dicembre 2015 at 22:02

              Sante parole, Sandro. Insomma, per farla breve: dalle stelle alle stalle (o forse ancor peggio). E rabbrividisco accorgendomi che ancora c’è qualcuno che ritiene di difendere o perdonare l’attuale dirigenza federale.

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              Silversurfer 31 Dicembre 2015 at 20:54

              È’ come comparare le mele con le pere. Il campionato italiano è’ un evento istituzionale che assegna ogni anno il titolo di campione assoluto in Italia. Il torneo di Reggio Emilia è’ invece un torneo privato che è’ vincolato ad altre logiche. Le due cose non possono essere intercambiabili o sovrapporsi. Chiarito questo ancora rimpiangiamo l’Interruzione della manifestazione, forse la FSI e gli organizzatori avrebbero potuto provare a lavorare insieme.

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                Sandro 1 Gennaio 2016 at 12:36

                Le mele con le pere? Ok, anche se solo in parte comprendo il tuo distinguo tra evento “privato” ed evento “pubblico”, uno finanziato con capitali privati, l’altro con soldi pubblici, no? Ma allora proprio perché questi soldi sono “pubblici” (quelli delle nostre tessere, giusto?) perché si è organizzato un evento che più “privato” non poteva essere??
                Per giunta in un posto costosissimo, via! Se lo scopo era quello di mettere sei tavoli inaccessibili alla vista degli spettatori tanto valeva organizzare la cosa nel garage di casa mia: avremmo risparmiato 30 mila euro che si sarebbero potuti investire appunto per “il pubblico”. Orsù, personalmente ritengo il tutto un’offesa a noi tesserati che ogni anno ci mettiamo i soldi: magari per il 2016 fateveli dare da quell’hotel al centro di Milano!

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                  Marramaquìs 1 Gennaio 2016 at 15:36

                  Senza il “forse”, Silversurfer, senza il “forse”! Qui di scacchi si sta parlando, non di bowling e croquet.
                  E le mele con le pere con le confondo io, ma la FSI.
                  L’evento che più di ogni altro ha gratificato lo scacchismo italiano nello scorso secolo ed oltre, il torneo di Reggio Emilia del mai abbastanza rimpianto Enrico Paoli, avrebbe dovuto (chiunque lo avesse organizzato, privato o istituzioni) essere poi difeso con forza da una dirigenza capace e competente e forse meno legata alle solite logiche italiche avvinghiate principalmente al potere personale e alla salvaguardia delle proprie posizioni e di quelli degli amici.
                  Sarebbe come se il governo del Paese dovesse restare indifferente di fronte alla ventilata chiusura delle più grandi aziende private italiane.
                  Tanto è vero che alla fine lei fa la medesima considerazione che ho fatto io: dispiace che la FSI non sia intervenuta. Condivido di nuovo in pieno le osservazioni di Sandro sul campionato: lo si giochi in un garage o all’aperto in piazza Duomo la prossima volta, e la si smetta di regalare soldi a qualche furbo albergatore.

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                  Silversurfer 3 Gennaio 2016 at 10:36

                  Marramaquis – il forse deriva dal fatto che io a differenza sua sono abituato per forma mentis ad esprimermi in forma dubitativa quando non posseggo tutte le informazioni e le certezze. Lei dice che la federazione non abbia fatto nulla per salvare il torneo di Reggio Emilia ma di questo non vi è’ certezza (lei ha mai avuto occasione di chiederlo direttamente ad un appartenente al CF o al Presidente ?) quello di cui vi è certezza è’ che anche se è’ stato fatto la cosa non ha avuto esito positivo.
                  In conclusione lei ed io concordiamo sulla sostanza meno sulla forma con cui si arriva a tale sostanza.

                  Comunque tutto questo è’ collaterale al nocciolo del discorso che rimane il fatto che il torneo non esiste più, almeno per ora.

                  Quello che invece mi risulta surreale è’ che ed alcuni altri qui mi trattate sovente come se fossi l’avvocato difensore della FSI quando invece da altri altrove mi è’ stato rivolta l’appunto opposto ovvero quello di essere eccessivamente critico.

                  La realtà è’ che sono semplicemente una persona che ha il coraggio di esprimere la propria opinione, non ho alcun incarico in FSI (e quando l’avevo era a livello regionale) semmai ce l’ho in FIDE e proprio per questo non può che essermi dispiaciuto durante il CIA.

                  Rimane che è qui parlo a livello generale non mi riferisco a lei le cose vanno dette come sono e che i giudizi si possono esprimere ma senza offendere le persone è possibilmente avendo reale conoscenza dell’argomento su cui ci si esprime.

              • avatar
                Roberto Messa 1 Gennaio 2016 at 18:27

                Matteo, d’accordo sul fatto che Campionato italiano e Torneo di Capodanno di Reggio Emilia sono cose molto diverse, ma dato che oggi è Capodanno, anche se hanno già detto abbastanza Sandro e Marramaquis voglio aggiungere la mia opinione: il Torneo di Capodanno non era un torneo “privato”, voglio dire che nessuno poteva e può reclamarne la proprietà, se non tutti gli scacchisti italiani quale patrimonio prezioso della nostra storia. Il totale silenzio della FSI, quando tre anni fa il torneo interruppe la gloriosa serie, è stato sconcertante. Il presidente Pagnoncelli e i suoi consiglieri non hanno fatto non dico un misero tentativo per salvarlo, non hanno speso nemmeno una parola per dire che alla Federazione spiaceva che uno dei tornei più antichi e gloriosi al mondo cessava di esistere, dopo 54 edizioni consecutive.

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                  Silversurfer 3 Gennaio 2016 at 10:53

                  Roberto, concordo con te che si il torneo di Reggio Emilia era patrimonio di tutti ma allo stesso tempo dissento da te perché si era un torneo privato e si aveva una cosiddetta proprietà cioè il circolo scacchistico organizzatore. Quanto al fatto che fosse di tutti se veramente fosse stato sentito tale dalla maggioranza degli scacchisti italiani salvarlo sarebbe stato possibile.
                  Bastava lanciare una sottoscrizione e con 12/13 Mila tesserati sarebbe stato sufficiente donare 10/20 euro a testa per uscirne alla grande!
                  Purtroppo i fatti dimostrano che non è stato così…uno dei motivi è’ molto semplice…è’ facile indignarsi e alzare la voce sui Blog…lo è’ meno mettere mano al portafoglio oppure semplicemente attivarsi e fare qualcosa. Anche qui non mi sto riferendo a te che in passato mi sembra hai anche sostenuto economicamente qualche edizione ma in generale.

                  È’ facile scagliarsi contro la FSI per il deficit di comunicazione dell’ultimo CIA (permettimi i precedenti non erano stati molto diversi) più difficile è’ proporre delle soluzioni alternative economicamente sostenibili.

                  Per la cronaca da parte mia l’avevo fatto proprio per l’edizione milanese e non era certo essere ospitati da qualche circolo scacchistico (oggettivamente l’unico che poteva avere una sede conforme ad ospitarlo era Accademia Scacchi Milano) perché vista la, eccessiva, lunghezza del torneo ed il fine di fare comunicazione e renderlo evento alla portata di tutti serviva ben altro!

                  La proposta dunque esisteva ma evidentemente non è’ piaciuta o per altre ragioni non è stata ritenuta utile.

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      Martin 24 Dicembre 2015 at 18:49

      Faccio mie le parole di Roberto e rinnovo l’invito a tutti di apportare il proprio contributo con civiltà, educazione e rispetto delle idee altrui.
      Ovviamente ringrazio anche Matteo che invito a contribuire in modo più assiduo anche con qualcuno dei suoi apprezzati reportage dai tornei di tutto il mondo.
      Buone feste e buon anno a tutti!

      • avatar
        Silversurfer 26 Dicembre 2015 at 15:41

        Martin,
        apprezzo la tua richiesta di partecipare nel rispetto con le l’attitudine e le qualità che citi e ti faccio i miei migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo.

        Mi spiace ma non posso contribuire in modo assiduo (i motivi penso tu li conosca..) ma mi dovrai continuare a sopportare come saltuario lettore e raro commentatore 🙂 comunque un plauso a chi come voi dedica ogni anno centinaia di ore del proprio tempo a beneficio degli scacchi, una dedizione che merita ammirazione e gratitudine da parte di chiunque li apprezzi a propria volta.

  62. avatar
    paolo bagnoli 29 Dicembre 2015 at 22:26

    Chi è Matteo alias Silversurfer (se posso saperlo)? Sicuramente si tratta di qualcuno che dedica parecchio tempo al faticoso progresso scacchistico italiano. Alcune sue idee mi lasciano dubbioso, ma ognuno deve avere il DIRITTO di esporle, pacatamente e mediante argomentazioni.
    Per favore, basta con le polemiche che a volte sfiorano l’insulto.

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      lordste 30 Dicembre 2015 at 01:35

      credo che sia noto che sotto il nickname di Silversurfer si celi l’organizzatore e Candidato maestro Fide Matteo Zoldan

  63. avatar
    Jas Fasola 1 Gennaio 2016 at 15:52

    Scusate, posto che ci saranno stati sconti, sapete dirmi quanto costa un hotel 4 stelle (meno non sarebbe da campionato italiano) camera singola pensione completa a Milano? se poi non vi va bene Milano da qualche altra parte, così potete proporre per il prossimo anno

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      Roberto Messa 1 Gennaio 2016 at 18:46

      La spesa alberghiera di cui stiamo discutendo per sentito dire (è bene ribadirlo poiché i 170 euro di cui io stesso ho parlato è un “referta refero”;) ci sta tutta in una città come Milano, e se a fronte di questa spesa ci fosse stato un progetto, almeno un tentativo di valorizzazione come fecero le sedi precedenti (Siena, Perugia, Roma, Boscotrecase e Torino nel 2012 che forse è stata la più riuscita degli ultimi cinque anni) potremmo discutere sulla bontà del progetto. Altrimenti, come ho già scritto in un altro post, se l’unica ambizione era quella di offrire ai giocatori una sede confortevole, in novembre sicuramente trovi la pensione in un quattro stelle a 80 o 90 euro al giorno su uno qualsiasi dei bei laghi lombardi se gli porti 12 persone + 2 arbitri per 12 giorni. E magari coinvolgi uno dei circoli locali che ci costruisce intorno qualcosa. Va detto che quando 10 o 12 anni fa Pagnoncelli decise di spendere questi 30mila euro (credo ben di più considerando il montepremi) all’anno per la finale del campionato, l’idea piacque un po’ a tutti, non solo ai giocatori di vertice che finalmente videro una soluzione alle gramaglie e alle incertezze degli anni precedenti. Piacque ovviamente anche ai circoli a cui veniva donata l’organizzazione della finale con tutte le spese coperte. Per esempio ricordo due edizioni che si svolsero in Puglia, nei primi anni in cui giocava anche Caruana, in cui vennero coinvolti centinaia di alunni delle scuole del territorio in cui si faceva scacchi.

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      Sandro 1 Gennaio 2016 at 22:21

      Come ha spiegato anche il signor Messa non si tratta né di Milano in quanto tale né di quell’hotel in particolare, anzi Milano è un palcoscenico ideale ed eccezionale ma, per fare un esempio, sarebbe come dare un’opera alla Scala e poi tenere chiusi i cancelli: tanto poi te la puoi “vedere” alla radio 🙄

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        Jas Fasola 2 Gennaio 2016 at 11:06

        Quindi non si tratta dell’importo, che più o meno va speso, ma di come è stato speso.

  64. avatar
    Marramaquìs 2 Gennaio 2016 at 13:36

    Roberto e Sandro, mi trovo in perfetta intesa con voi.
    Aggiungo qualche mio pensiero.
    La finale di un torneo di calcio viene giocata in una località e in uno stadio dove spesso o sempre si gioca a calcio; parimenti la finale in ogni altro sport viene giocata presso una località e una struttura dove quello sport ha luogo permanentemente, e presso degli organizzatori (e degli appassionati) che a quello sport sono costantemente vicini. E’ chiaro.

    Non si comprende, di conseguenza, perché la finale di un campionato di scacchi debba invece svolgersi nei locali di un albergo (sic!) anziché presso uno dei tanti circoli italiani. Forse in un albergo affinché i giocatori nemmeno si scomodino ad attraversare una strada? Assurdo.
    E non mi si dica che gli scacchi non hanno bisogno di una struttura e attrezzatura fissa “ad hoc” come altri sport.
    Anzi, è proprio per questo che l’organizzazione di una manifestazione scacchistica dovrebbe in teoria essere ancor più facilitata.
    Ad esempio, il circolo organizzatore di una finale di campionato potrebbe anche scegliere, per dare più visibilità all’avvenimento, di appoggiarsi presso i locali di una scuola o altri locali pubblici (e gratuiti ! ….) messi a disposizione dal comune o da altre istituzioni pubbliche.

    Basterebbe, a questo scopo, un poco di buona volontà e capacità e non lasciarsi attrarre da altri obiettivi e ragionamenti che non hanno nulla a che fare con il gioco degli scacchi e con lo sviluppo del movimento scacchistico italiano.

    E penso ancora che il giocare “a porte chiuse” sia una iniziativa pessima e deleteria per ogni sport: lo sportivo non ha bisogno soltanto di guardare e studiare sul PC le partite dei campioni, ma avrebbe bisogno di vedere dal vivo i suoi campioni, di toccarli, di farsi fare l’autografo, perché solo in questo modo è possibile instaurare un feeling duraturo con i propri idoli e beniamini e pertanto con lo sport che amiamo.

    Domanda (retorica) conclusiva e forse banale: ma la finale di un campionato non dovrebbe essere automaticamente intesa come un momento di massima concentrazione e aggregazione dell’ interesse degli sportivi ed insieme come il miglior momento per la immagine e la pubblicità di qualunque sport?
    Forse agli scacchi italiani ciò non occorre? E, se non occorre, PERCHE’ non occorre? Mah!

  65. avatar
    Marramaquìs 3 Gennaio 2016 at 11:51

    Silversurfer, buongiorno.
    Per dovere di chiarezza e cortesia rispondo a questa sua domanda postami stamane:
    “Lei ha mai avuto occasione di chiedere al CF o al Presidente se la FSI ha mai fatto nulla per salvare il torneo di Reggio Emilia?”.
    Ovviamente no, come spiego più avanti.
    Del resto io non posso dire che la FSI non ha tentato di salvarlo (perché non posso saperlo), ho scritto semplicemente che non lo ha salvato e che io ritenevo dovesse salvarlo, come qui hanno scritto anche persone di me ben più autorevoli.
    Mi limito ad osservare gli incontestabili fatti, ovvero la sparizione del torneo di Reggio, ovvero l’organizzazione criticabile di certi campionati italiani.

    Lei aggiunge, rivolgendosi a me, che: “a differenza sua sono abituato per forma mentis ad esprimermi in forma dubitativa quando non posseggo tutte le informazioni e le certezze”.
    Mi dispiace, si tratta di un’incomprensione.
    Vede, io sono solo un privato cittadino e appassionato di scacchi, sono sempre stato estraneo alle istituzioni che guidano il movimento scacchistico italiano, e non è pertanto mio compito o desiderio informarmi sul “come” e “perché” si arrivi a determinate scelte e conclusioni.

    E’ però senza dubbio mio diritto esprimere dei giudizi sui risultati pratici di tali scelte e conclusioni, cioè sui fatti, e credo di esprimermi al riguardo con la massima e disinteressata franchezza e senza mai offendere nessuno.
    Un saluto cordiale.

  66. avatar
    Sandro 8 Gennaio 2016 at 23:38

    Vorrei scriver due cose in merito al commento di Silversurfer del 3 gennaio 2016 delle 10:53.

    In particolare mi interesserebbe sapere qualcosa circa la sua “soluzione alternativa economicamente sostenibile”: ritengo che ogni idea possa esser utile soprattutto per aprire nuove prospettive e, possibilmente, discussioni costruttive.

    Solo quando parli di “metter mano al portafoglio” dissento e, secondo me, proprio questo è il punto fondamentale: noi tesserati “mano al portafoglio” siamo proprio i primi a metterla, caro Silversurfer (e carissima federazione!) e siccome lo facciamo, puntualmente, ogni anno, in anticipo, quello che ci urta e ci offende è il modo con cui questi quattrini vengono davvero buttati dalla finestra: ripeto, non mi sta assolutamente bene che vengano spesi 170 euro al giorno per alloggiare ciascun partecipante al Campionato Italiano quando, punto primo: se ne sarebbero potuti spendere tranquillamente meno della la metà, e, punto secondo, per nulla, son stati spesi per nulla! Insisto: son stati davvero soldi buttati perché i giocatori hanno giocato in un luogo inaccessibile al pubblico e se questo “pubblico” siamo noi (gli stessi di sopra, caro Silversurfer e carissima federazione, quelli appunto che “mettono mano al portafoglio” da cui la medesima federazione “attinge”;) questo è assolutamente inaccettabile. Ritengo che chi ha deciso in tal senso abbia il dovere, almeno morale, di fornire delle spiegazioni circa tali scelte.

    • avatar
      topkapi 9 Gennaio 2016 at 19:50

      L’establishment, come nella miglior tradizione italica, tace. Nei paesi seri qualcuno si sarebbe dimesso già da tempo.

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