Mè… mo’ jammo a faticà!

Scritto da:  | 20 Aprile 2016 | 4 Commenti | Categoria: Zibaldone

Tata chess factory

Ci sono domande che spesso bussano alla mia testa di scacchista da strapazzo.

Non sto parlando delle grandi domande: “Chi siamo?”, “Da dove veniamo”,  “Dove andiamo?”, “Il goal di Turone era in fuorigioco?”, “Vale di più l’alfiere o il cavallo?”…

Noooo! Sono domande minimali, frivole, bislacche, che però hanno l’insistenza di un tarlo: “Come fa Diabolik a preparare le sue mega-trappole tutto da solo?”, “Perché Paperino che viaggia con il sedere al vento, quando è in spiaggia se lo copre con il costume?”, “Perché il matto affogato è più matto di quello del barbiere?”, “Che lavoro fanno i personaggi dei fumetti???”

Alt! Fermi tutti!

Non sto parlando di hobbies come ‘salvare il mondo’ o ‘raddrizzare i torti’, sto parlando di lavoro vero, quello che ti permette di arrivare a fine mese, di guadagnati la pagnotta, di pagare l’affitto della casa, del rifugio segreto o della bat-caverna.

Intendiamoci: molti ce l’hanno un lavoro serio: Topolino fa il consulente per il commissario Basettoni; Clark Kent e Peter Parker, quando non sono in giro a pestar cattivi con le loro tutine variopinte, uno fa il cronista per il ‘Daily Planet’ e l’altro il fotografo per il ‘Daily Bugle’; Tex ed i suoi pards lavorano come rangers; Star Winder, quando non la da via al suo collega Silver Bird, fa la poliziotta…

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Qualcun altro ha un impiego già più discutibile…

Cosa metterà Dylan Dog sulla dichiarazione dei redditi? Indagatore dell’incubo? Sai le risate che si faranno i… vampiri del fisco! Ed il povero Zagor? Quale sarà il ‘codice attività’ per il lavoro di trapper?

Però chi mi lascia davvero perplesso sono le ‘spalle’, i personaggi secondari su cui la mano degli autori glissa sempre un po’, per concentrarsi sull’eroe…

Secondo voi cosa fa per vivere il povero Pippo? E Paperoga?

Li vediamo sempre impegnati in una miriade di lavoretti, che culminano in esiti disastrosi quanto comici, ma un lavoro fisso non ce l’hanno…

E ci credo: voi lo dareste un lavoro a Paperoga?

Bisogna ammettere però che gli autori sono furbi: c’è tutta una serie di professioni ‘ad hoc’ che giustificano le entrate dell’Eroe senza creare intralcio all’attività ‘eroistica’: il giornalista, l’avvocato, lo scienziato, il poliziotto privato e, last but not least, l’uomo d’affari o il miliardario-playboy. Come avrete notato, tra le professioni elette ci sono pochissimi ragionieri e mancano totalmente i metalmeccanici… Dal resto mi sembra un po’ difficile uscire di fabbrica, correre a casa, farsi una doccia, mangiarsi un boccone e poi indossare tuta e mantello per andare a salvare la galassia.

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L’animo maschilista degli autori di comics ha fatto si, salvo rarissime occasioni, che per l’universo femminile il set di attività lavorative possibili sia davvero terribilmente limitato: eterna fidanzata del protagonista, spasimante, oca giuliva e, quando va bene, segretaria e dattilografa.

Insomma, alla fine, gli unici ad avere un lavoro solido e redditizio sono proprio loro, i sette nani: hanno una principessa come colf, vivono a contatto con la natura e con tutti i diamanti che hanno scavato dalla loro miniera sono più ricchi di Bill Gates, sempre – è ovvio – che non gli capiti tra capo e collo una visita di quello stakanovista di Diabolik!!!

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avatar Scritto da: Mongo (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Mè… mo’ jammo a faticà!

  1. avatar
    Fabio Lotti 20 Aprile 2016 at 09:02

    Finalmente un po’ di sorriso monghesco!… 🙂

  2. avatar
    fabrizio 20 Aprile 2016 at 18:13

    Divertente! Grazie Mongo! 😀

  3. avatar
    The dark side of the moon 20 Aprile 2016 at 20:36

    Grande Mongo.
    Le domande che ti ronzano per la testa comunque non sono minimali, frivole e bislacche.
    Probabilmente avranno a che fare con qualche reminiscenza di materialismo storico.
    Ci siamo capiti…. 😉

  4. avatar
    Elena G. 25 Aprile 2016 at 18:07

    La simpatia del señor Mongo è proprio proverbiale .

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