Dignità e fede

Scritto da:  | 5 Maggio 2016 | 16 Commenti | Categoria: Zibaldone

Dignita e fede 01Nel corso degli attuali campionati italiani la squadra cui appartengo ha giocato in trasferta il primo turno.
Giunti per tempo alla città ospite, siamo stati pregati di accomodarci al bar della struttura sociale che ci ospitava perché la sala destinata al gioco degli scacchi era momentaneamente impegnata.
Abbiamo consentito di buon grado in attesa che si liberasse e l’attesa fu anche breve.
Entrando, ho notato con sorpresa che si era tenuta una manifestazione o raduno -non so come altrimenti chiamarlo – religioso.
L’ho arguito da bibbie e altre pubblicazioni in evidenza, e ho visto tre neri di mezza età, in clergyman che, con fare molto dignitoso, finivano di rassettare l’ambiente da loro utilizzato.
Al termine, sulla soglia si sono voltati verso di noi salutandoci e uno di essi, il più giovane all’apparenza, ha concluso il suo dire esclamando con trasporto, a voce forte, questa frase:
Abbiamo pregato anche per voi: vi vogliamo bene!
A quale confessione appartenessero, non ho avuto modo di arguirlo ma la cosa a mio modo di vedere non è di primaria importanza: mi sono sembrate persone dedite al bene altrui, e provviste di cultura e tanto mi basta.
Darei anche per scontato che sostengano moralmente e materialmente loro connazionali che vivono e lavorano in Italia contattandoli periodicamente e, appunto, celebrando funzioni e riunioni di preghiera.
Sia come sia, l’episodio mi ha indotto a riflessioni che mi appartengono da tempo e riguardano la gente africana che lascia la propria terra, i propri cari per affrontare l’incognito, dapprima con la traversata del deserto per poi consegnarsi ai cosiddetti scafisti per i quali -stando ai nostri media- ciascuno di loro avrebbe pure pronto un malloppo di 1500-2000 euro per trovare posto -e che posto!- su un barcone che ha pari probabilità di naufragare quanto di arrivare alla sospirata meta, cioè le coste europee.

Riflettiamo un momento su questo inverosimile particolare.
Secondo i media -e non solo italiani- questa enorme massa di sventurati, che a casa propria ha fatto e fa la fame tutti i giorni e si reputa fortunata quando può disporre di un misero pasto al giorno e quando è chiamata al lavoro si accontenta di un salario di due- tre euro a giornata; dopo una traversata del deserto, affrontata a piedi o in carovana, ripeto questa gente sventurata dispone e ha con sé il denaro sufficiente per pagare il compenso a quelli che si riveleranno i loro aguzzini e che sono pronti a fustigare e gettare in mare chi degli sventurati si azzarda a protestare per il trattamento inumano.
Una affermazione del genere non è soltanto inverosimile: è indecente e offensiva dell’intelligenza di tutti noi. Si perché con quei soldi, se davvero quei poveretti ne disponessero camperebbero alla grande a casa loro per lungo tempo. Questo a non voler fare altre considerazioni quali ad esempio il singolare trattamento loro riservato dagli scafisti che invece di ringraziare così buona clientela la brutalizza; oppure prendere in considerazione le alternative esistenti di mezzi di viaggio più comodo, sicuro e meno costoso.
Ci deve essere dell’altro allora, che spinge o addirittura costringe quella gente all’esodo. Qualcosa che non si può (o non si deve?) rivelare e la cosa inquieta. E molto.
La domanda allora sorge spontanea:
Chi paga gli scafisti e perché?
Io una risposta intuitiva la teorizzerei così:
Le Potenze A e B hanno bisogno di raccolti agricoli supplementari a quelli del loro territorio; perciò stipulano contratti di enfiteusi (66 – 99 anni) con tiranni africani per acquisire territori vasti quanto due – tre regioni italiane messe insieme. Ma quei territori sono da secoli popolati da nativi che sono i veri proprietari per diritto naturale e la loro presenza rende quindi impossibile realizzare i piani di A e B. Come fare per risolvere il problema?
Semplice:

  • iniziare e continuare tutti i giorni sino al parossismo, con tutti i mezzi disponibili, una propaganda visiva ingannevole da bengodi presso quella gente locale se solo approdasse in Europa, il paradiso in terra;
  • privilegiare i giovani offrendo loro il viaggio (agli anziani, no perché non più in grado di procreare e quindi in un lasso di tempo sopportabile e preventivato destinati a scomparire per le leggi della natura);
  • concordare e pagare direttamente o per interposta persona a scafisti senza scrupoli il costo del viaggio (e a monte, anche ai carovanieri- per la traversata del deserto) ben al di sotto degli enfatizzati 1500-2000 a persona;

Tutte fantasie?
Può essere e da un certo punto di vista sarebbe augurabile.
Resta il fatto che:

  • le potenze A e B esistono;
  • anni fa stipularono i contratti di enfiteusi cui ho fatto cenno.( Ne diede notizia la stampa dell’epoca);
  • hanno intrapreso tipiche coltivazioni che richiedono largo impiego di mezzi meccanici e scarsa mano d’opera per cui i nativi che restano in quei territori non ricavano benefici dalla loro presenza.

Di riflesso in Europa succede il casino che conosciamo…
Si dirà: eh ma fosse veramente così, sentiremmo i governi europei strillare come aquile.
NO, perché le due potenze interessate rappresentano mercati di assoluta rilevanza e importano molto e di tutto dall’Europa.
E ancora una volta prevale il business…
Ditemi che sbaglio e ne sarò felice…

Dignita e fede 05

avatar Scritto da: Antonio Pipitone (Qui gli altri suoi articoli)


16 Commenti a Dignità e fede

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    Enrico 5 Maggio 2016 at 08:46

    Non avevo mai considerato questo scenario,che dopo la lettura del suo scritto mi appare verosimile ed inquietante.Effettivamente le forti somme agli scafisti ( con le quali un poveraccio camperebbe dignitosamente al suo paese) sembrano impossibili da raggranellare per i disperati che salgono sui barconi . Che un carico di ,poniamo,cento persone su una bagnarola frutti 130000-150000 euro non è credibile.

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    fabrizio 5 Maggio 2016 at 11:28

    Caro Antonio, forse la tua è, nello specifico, solo una plausibile ipotesi. Ma quello che è certo è che una società come quella attuale, che ha una sola “vera” religione globale (il pensiero economico ridotto al cosiddetto “libero mercato”, micidiale strumento ideologico a disposizione dei potenti), produce e accresce inevitabilmente storture e disuglianze (economiche e di diritti), sempre a sfavore dei più deboli. E tutto ciò, direttamente o indirettamente, produce le migrazioni sempre più imponenti e disperate a cui assistiamo.

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      The dark side of the moon 5 Maggio 2016 at 13:58

      Bravo Fabrizio!
      E’ squallido vedere lo sciacallaggio dei vari politicanti di turno verso questi poveracci.
      Il potere specula su l’ignoranza di molte persone che credono (dopo essere state indottrinate bene dai mass media) che l’immigrato sia l’origine della maggior parte dei problemi della nostra società.
      Il potere sta cercando una specie di “caos organizzato” per mettere contro le classi sociali meno abbienti e distogliere cosi l’attenzione sui reali problemi creati da questo sistema criminale.
      E’ ora che si torni a studiare un po la storia e non solo, prima che qualche rigurgito di un triste passato possa rigenerare quei mostri.
      E speriamo che non sia troppo tardi.

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    Mongo 5 Maggio 2016 at 14:07

    Deciso: mi licenzio e faccio lo scafista per un paio di notti e poi me ne vado in pensione!!!
    Lo scenario che proponi è pauroso e forse per questo può anche essere vero e la società dello spettacolo ovviamente lo tiene nascosto.
    Permettimi solo un piccolo appunto: la guerra, per i residenti benestanti forse è meglio fuggire… Ma chi le provoca queste guerre e chi le fa sopravvivere, vendendo armi e procurando eserciti di mercenari? Siamo tornati al tempo delle vecchie colonie, con uno sfruttamento pazzesco di ogni centimetro di terra non ‘libero’.
    Perché noi siamo ‘liberi’? No, siamo degli schiavi che con la gioia dello stipendio e l’illusione della libertà ci sentiamo felici.
    Povero mondo ignorante alla mercé del più sfrenato capitalismo!

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      Antonio Pipitone 5 Maggio 2016 at 16:02

      La guerra, certo! ma direi che coinvolge di più i Paesi arabi, non quelli africani.
      E poi, permane la colossale, inverosimile balla della disponibilità di tutti quei soldi da versare agli scafisti…

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    paolo bagnoli 5 Maggio 2016 at 18:16

    Nel giro di un anno il numero di “minori non accompagnati” (sotto i 18 anni) è quadruplicato secondo i conteggi ONU, e c’è da rivolgersi una domanda: un ragazzo di quell’età possedeva una tale somma? Risposta: NO.
    La famiglia rimasta in patria ha pagato per lui? Poco probabile.
    Il “passaggio” gli è stato concesso a determinate condizioni? Quali?

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      Antonio Pipitone 5 Maggio 2016 at 20:00

      Bravo !
      Concretezza ci vuole e determinazione.
      Io mi sento preso per i fondelli per un fatto simile e amareggiato perchè -che io sappia – nessun politico ha posto il problema a chi di ragione e nel dovuto modo .
      Mala tempora currunt !
      Anche per coloro che tengono la tssta sotto la sabbia

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    jas fasola 5 Maggio 2016 at 21:23

    Se l’argomento vi interessa, prima di fare dubbie supposizioni, cercate “migranti minori non accompagnati”.Ci sono molti rapporti, libri, etc. Io ho guardato qualche spesso minuto e ho visto che questi minori hanno 16-17 anni e cercano di ricongiungersi con familiari che gia’ sono in Europa. Per quanto riguarda gli importi non ditemi che con 3000 euro da quelle parti si vive come signori. Alcune nazioni, come la Siria, erano anche abbastanza ricche. Infine gli scafisti adesso sono pure loro migranti e prendono poco o niente, i soldi rimangono alla partenza.

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      Antonio Pipitone 6 Maggio 2016 at 22:21

      Jas, io mi riferivo agli africani, non agli arabi.
      C’è una differenza abissale, di cultura e di disponibilità economiche. Resta il fatto che le terre concesse in enfiteusi sono africane.
      Non facciamo di tutt’un erba un fascio..
      Cordialità.

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    paolo bagnoli 5 Maggio 2016 at 22:25

    Bravo Jas! Alla partenza! Per quanto riguarda i “ricongiungimenti”, complimenti ai familiari che hanno abbandonato un minore in zona di guerra! Oppure, se il minore è orfano per cause belliche e vuole andare dalla zio che vive in Europa, a QUALE PREZZO ha ottenuto il passaggio? E perchè, di questa massa di minori, più della metà sparisce senza lasciare tracce? Dove vanno? Cosa fanno? A chi servono?
    Meno pietismo e più concretezza, per favore: siamo in presenza di un traffico di esseri umani che nasce e prospera all’interno del mondo islamico (asiatico o africano non importa), mondo che sta attraversando un processo involutivo (altro che Primavera!) decisamente preoccupante, così come tutti i fanatismi che si giustificano richiamandosi a precetti religiosi ma che perseguono ben altri fini, cioè denaro e potere (invertendo l’ordine dei fattori… eccetera).
    Quando Al Baghdadi predica e spinge qualche povero deficiente a sgozzare un essere umano indifeso, credete proprio che lo faccia in nome della Vera Fede? Quando un altro povero deficiente fa saltare per aria un monumento storico (della SUA STORIA!), lo fa in nome della Vera Fede?
    Quando vedo i ripetitissimi filmati con processioni di persone imbacuccate e reggenti un AK47 o processioni di pickup sui quali sono stati saldati cannoncini a tiro rapido, continuo ad insistere sulla mia domanda di parecchio tempo fa: a quando un vero e concreto “illuminismo” islamico? Averroè ed Avicenna erano MOLTO più progrediti dei loro discendenti odierni, poveri deficienti manovrati da un gruppetto di affaristi MOLTO RELIGIOSI…..

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    Enrico Cecchelli 6 Maggio 2016 at 12:59

    In effetti anch’io mi son sempre chiesto come possano trovare quelle cifre! Qualcuno intervistato parla anche di 3- 4000 euro. Non mi risulta che qualche giornalista sia andato un po’ più’ a fondo nel domandarsi come era stata racimolata quella cifra e su che rete di aiuti possono contare i migranti ( con cosa campano i parenti-amici già indigenti di per se’ che eventualmente partecipano a queste improbabili collette?). Oltretutto se contiamo un costo del lavoro ( ovviamente da sfruttamento) di 2-3 euro al giorno come indicato dal Sig. Pipitone abbiamo un’autonomia di diversi anni ( certo…. In condizioni molto precarie e squalificanti , non lo metto in dubbio), ma ev parenti già all’estero che raccogliessero loro la cifra potrebbero mantenerli da distante con meno pericolo ed esborsi… Insomma gli interrogativi sono effettivamente molti….

  8. avatar
    nikola 11 Maggio 2016 at 22:43

    Ringrazio per l’ennesima volta il Sig. Pipitone per la lucidità dell’intervento. Buona parte dell’Africa è stata ed è tutt’ora nelle mani di multinazionali e/o governi di mezzo mondo e la sua ipotesi potrebbe essere una spiegazione plausibile delle ondate migratorie provenienti da quei luoghi.
    Quando la si confonde con il Medio Oriente o si mette in mezzo il fanatismo religioso si dimostra solo poca lucidità nel trattare l’argomento: la stessa che hanno i nostri politici o i media che ci indottrinano.

  9. avatar
    paolo bagnoli 12 Maggio 2016 at 22:32

    Lungi da me l’idea di confondere l’Africa Subsahariana col Medio Oriente. Politicamente sono due cose ben diverse, ma la domanda è sempre la stessa: guerre, stragi e conseguente migrazione di massa derivano da… da cosa? O fanatismo religioso, oppure desiderio di potere (giustificato dal suddetto fanatismo), e tertium non datur.
    Personalmente propendo per la seconda (Giordano Bruno non venne arrostito per le sue idee RELIGIOSE, bensì per il desiderio delle Gerarchie di consolidare il proprio potere grazie al terrore). Ciò che non riesco ad accettare è che un branco di imbecilli armati ANCHE da Paesi a noi vicini accettino supinamente di eseguire gli ordini del Califfo di turno (morto Al-Baghdadi se ne farà un altro…;).
    Fortunatamente in Europa abbiamo avuto il Settecento e l’Ottocento, mentre nel mondo islamico pare si siano fermati al Trecento.

    • avatar
      alfredo 14 Maggio 2016 at 11:00

      beh anche il 900 con Einstein , Heisenberg , Bohr , Freud , Kafka , Picasso , Russell non è stato male . o sbaglio ?

  10. avatar
    alfredo 14 Maggio 2016 at 10:58

    RICORDIAMOCI DI OXFAM

  11. avatar
    paolo bagnoli 14 Maggio 2016 at 23:13

    Carissimo Alfredo, sono d’accordissimo con te. Io, tuttavia, mi riferivo al periodo illuminista ed alla conquista fondamentale della libertà di pensiero.

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