Presso il grande pubblico il nome di Alan Turing (1912-1954) viene subito associato alla decifrazione della macchina Enigma, che i nazisti usavano durante la Seconda guerra mondiale per crittografare i loro messaggi militari. Ma nella sua pur breve vita, il genio versatile di Turing ha spaziato in diversi campi, dalla logica matematica all’intelligenza artificiale, ed egli è a buon diritto riconosciuto come uno dei padri dell’informatica e del moderno computer.
Un filo conduttore percorre la sua vita e la sua opera: è possibile comprendere e codificare i meccanismi della mente umana? Fino a che punto se ne possono replicare le prestazioni mediante una macchina? È questo tema che mi ha subito colpito e che come un magnete mi ha attirato verso la figura di questo genio visionario in anticipo sui suoi tempi. Un’opera, la sua, che ha lasciato un’impronta indelebile e un contributo sostanziale al pensiero umano.
Per questa ragione ho voluto raccontare che cosa Alan Turing ha fatto. In maniera chiara e comprensibile a tutti, ma al tempo stesso rigorosa sia sul piano scientifico sia su quello storico, e senza appesantire la narrazione con troppi dettagli tecnici o biografici. Il lettore potrà seguire in questo libro cronologicamente le tappe fondamentali della vita di Turing e della sua opera scientifica.
Ho voluto esporre e soprattutto spiegare l’opera di Turing. Qual è il significato dei suoi risultati in logica matematica che sembrano porre dei limiti a ciò che la mente può fare? Che cos’è la macchina di Turing? Come funzionava la macchina Enigma dei nazisti, e come ha fatto Turing a decifrarla? Con quali mezzi si può realizzare una macchina di calcolo? Quali erano le idee di Turing circa l’intelligenza che una macchina può mostrare, e come funziona il test di Turing? L’elenco non si ferma qui.
Turing, tra le altre cose, è stato il primo a prendere in considerazione il gioco degli scacchi quale banco di prova delle capacità delle macchine nell’imitare le prestazioni intellettuali umane. In un’epoca storica in cui non esisteva ancora un computer vero e proprio, Alan Turing sviluppò il primo algoritmo al mondo in grado di giocare a scacchi.
Ma, anche al di là dell’opera di Turing, ho voluto pure prendere in considerazione in generale i rami della conoscenza di cui egli si è occupato, raccontandoli in modo non necessariamente specialistico e spesso spaziando in un più vasto ambito culturale.
Ne viene fuori una trattazione non convenzionale e che ho cercato di rendere inoltre piacevole e divertente, con lo scopo di fornire al lettore un angolo visuale su alcuni fondamentali aspetti della storia delle idee, oltre che di rendere un dovuto omaggio alla figura di Alan Turing.
Giorgio Chinnici, fisico e ingegnere elettronico, vive e lavora a Milano.
La sua attività professionale riguarda i test e la certificazione nel campo dell’energia elettrica.
Alle passioni di sempre per gli scacchi e le lingue unisce quella, grandissima, per la divulgazione scientifica.
Per Hoepli ha pubblicato nel 2015:
“Assoluto e relativo. La relatività da Galilei ad Einstein e oltre”
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)Ho fatto costruire la Torre per salire a scoprire e comprendere i misteri dell'Universo. L'ho fatta costruire per creare la ricchezza della molteplicità di lingue e culture. E naturalmente, ho fatto costruire la Torre per giocare a Scacchi. --- Il Principe Nimrod ---
Su Alan Turing ecco qui anche l’approfondimento del nostro insostituibile Paolo Bagnoli.
Prendero’ sicuramente il libro del prof Chinnici anche se , penso , lo stesso prof Chinnici coverrà che la biografia di Turing scritta da Hodges sia in qualche modo ” conclusiva ( uscita in Italia per Bollati Boringhieri nel 1991 mi sembra)
Interessante e importante il contributo dato a Turing per decrittare i messaggi tedeschi l’apporto di due scacchisti , CHOD Alexander e Milner Barry ( quello del gambetto nella francese) , che vennero cooptati diretamente dal governo inglese al loro ritorno dalle olimpiadi di Buenos Aires nel 1939 ( nel frattempo la Germania aveva invaso la Polonia e l’ebreo Najdorf rimase in Argentina) . Alexander è il ” bel giovane” che in qualche modo viene contrapposto all ‘omosessuale Turing nel film uscito l’anno scorso .
Alexander e Milner Barry diventarono poi alti funzionari del governo inglese mentre la sorte riservata a Turing fu una delle eggiori vergogne inglesi ( recente è stata la sua ” riabilitazione ” da parte del governo inglese)
Esiste un ” premio Turing ” , analogo de il Nobel per altre scienze
Un mio carissimo amico purtroppo scomparso di recente ( e mi manca molto) il professor gianni degli Antoni andò vicinissimo al vincerlo .
Curioso che un dei primi vincitori di questo premio fu un Tarjan ( non ricordo il nome) , americano di origini ungheresi ( la mente matematica degli ungheresi per qualche motivo sembra essere di un altro pianeta ) fratello del fortissimo GM americano James Tarjan che ebbi il piacere di Conoscere a Venezia nel 1974
Una ultima cosa . Turing fu un fortissimo maratometa con tempi che gli avrebbero permesso di far parte della naionale inglese
Uno dei giganti del pensiero e della scienza del XX secolo di cui non mi stancherò mai di leggere .
Ciao Alfredo,
sicuramente Hodges, ma anche Copeland, hanno trattato ogni dettaglio della vita di Turing. La mia però non è una biografia: come dico anche nel mio articolo qui su SoloScacchi ho voluto principalmente spiegare i contributi scientifici di Turing e la loro importanza in maniera accessibile, e riallacciarli alla storia delle idee.
Delle Olimpiadi di Buenos Aires e di Alexander, Milner Barry e Golombek parlo nel mio libro, ovviamente.
Grazie del tuo interesse, e del tuo commento!
Giorgio Chinnici
caro Giorgio
mi ha fatto molto piacere la tua gentile risposta .
come detto sopra prenderò il tuo libro al piu’ presto . penso di avere tutti i libri su turing .
il mio amico da poco scompars , il professor gianni degli antoni , che penso avrai conosciuto , era un grande appassionato di scacchi .
laureato con il grande beppo occhialini fu un eccellente fisico astroparticellare ( lavorò con il nobel giacconi ) per poi essere il pioniere della informatic in italia e ricevere i piu’ importanti riconoscienti scientifici al mondo ( ultimo in ordine di tempo il Ritisch Royal Crown Award , il piu’ importnte riconosciemto scientifico inglese) . Negli anni 90 organizzò con il professor Somalvico ( docnte di robotica) delle interessantissime giornate su scacchi e computer nel polo didattico di Crema .
anche il professor somalvico è mancato una decina di anni fa e il suo posto è ora occupato dalla pluricampionessa italiana di scacchi barbara pernici .
fui anche amico del professor giuliano preparata uno deui piu’ grandi e geniali fisici quantistici del mondo che dedicò gli ultimi anni della sua vita agli studi sulla fusione fredda che Gda ( come era conosciuto ) sostenne .
Gianni ( anche se il suo vero nome era Giovanni) e Giuliano erano entrambi appassionati di scacchi .
Purtroppo ho assistito al funerale di Entrambi . Per Giuliano venne appositamente dall’america Rubbia . Il funerale di Gianni è stato molto piu’ ” intimo” ma mi soino commosso quando ho sentito un noto fisico presente dire la frase ” adesso avranno tutto il tempo per fare le loro partite a scacchi ” !