Sigo viendo aquel momento…

Scritto da:  | 8 Maggio 2016 | 9 Commenti | Categoria: Tattica

…quel momento in cui, con eleganza, ecco là…

Sofia 01

avatar Scritto da: GM Pier Luigi Basso (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Sigo viendo aquel momento…

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    The dark side of the moon 8 Maggio 2016 at 14:01

    Da7+! e il nero è spacciato 😉

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      Yanez 8 Maggio 2016 at 14:05

      Mi sa che Pier Luigi allude a qualcosa di più elegante…

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    Paolo Ragni 8 Maggio 2016 at 19:27

    Td5, che libera la casa g5 per l’Alfiere dopo lo scacco in a7 non sembra male…

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    Giancarlo Castiglioni 8 Maggio 2016 at 23:17

    Td5 è la migliore, ma anche f5 mettendo il pedone in presa in due modi è elegante e vincente.
    Credo che anche Da7+ vinca, ma non subito.

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    Roberto Messa 9 Maggio 2016 at 14:55

    Avendo visto in Facebook la posizione di Basso (conclusione della partita Basso-Bonade, giocata il 6 maggio 2016 al Festival Internazionale di Salsomaggiore), ho preso spunto per comporre una sorta di studio/esercizio più sofisticato.
    Questa la mia composizione:
    il Bianco muove e vince
    La soluzione è più lunga e difficile, ma mi sembra istruttiva nella fase finale della linea principale. Inoltre, a differenza della partita di Basso, il Bianco vince in un modo solo.

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      fabrizio 9 Maggio 2016 at 21:51

      Mi sembra che la soluzione sia: 1)Td2; DxD 2) Td7+; Tg7 3)TxT+; Rh6(se ..Rh8 4)Txg6+) 4)Tg8; g5 5)fxg5+; Rh7 6)Tg7+; Rh8 7) g6 e vince

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      Mongo 9 Maggio 2016 at 22:00

      1.Td2, Dxd2; 2. Dxa7+, Dd7; 3. Dxd7+, Rh6; 4. Ag5#
      se 3. …, Tg7; 4. Dxg7#
      se 1. …, Dxg1; 2. Td7+, Rh6; 3. Ag5+, Dxg5; 5. fxg5#
      se 2. …, Tg7; 3. Txg7+, Rh8; 4. Txg6+, Rh7; 5. Txg1, 1 – 0
      se 3. …, Rh6; 4. Tg8, f5; 5. gxf5+, Dxf5; 6. hxf5+, Rh7; 7. Th8+, Rg6; 8. Th6+, Rf7; 9. Ac3, 1 – 0

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    Roberto Messa 10 Maggio 2016 at 08:59

    La soluzione data da Fabrizio è precisa, come pure quella di Mongo salvo che nell’ultima variante (3…Rh6). La mia versione “completa” è quella che segue, dove a me piace da matti il “meccanismo” che lascia impotente la Donna bianca dopo 7. g6!

    1. Td2! (non vince 1. Tf1? Db3+ 2. Ra1 Tg7 con gioco complicato) 1… Dxg1 (1… Db3+ 2. Ra1 Tg7 ogni altra mossa perde 3. Axg7 Rxg7 4. Td7+ Rf8 5. Td8+ Re7 6. Dg5+) 2. Td7+ Tg7 (2… Rh6 3. Ag5+ Dxg5 4. hxg5 matto) 3. Txg7+ Rh6 (3… Rh8 4. Txg6+ Rh7 5. Txg1) 4. Tg8 g5 5. fxg5+ Rh7 6. Tg7+ Rh8 7. g6 Dxg6 (se 7… Ad5 8. Th7+ Rg8 9. Th8 matto) 8. Txg6+ e vince.

    A proposito di composizioni, quasi tutti i giocatori le detestano. I “problemi” sono evidentemente una specialità che ha poco a che vedere con la partita, mentre gli “studi” presentano situazioni e postulati concreti: spesso si tratta di finali o molto belli o teoricamente importanti. Molti grandi maestri risolvono studi per esercitarsi al calcolo e non pochi sono quelli che ne hanno composti (primo su tutti Smyslov, mentre in Italia ricordiamo Paoli, che è stato un compositore di buon livello sia qualitativo che quantitativo). Bisogna però ammettere che per il giocatore medio sono troppo difficili da risolvere e negli ultimi decenni, anche per “colpa” del computer, sono diventati ancor più complessi.

    Personalmente ho composto solo un paio di “studi” che si possano definire tali, mentre mi piace allestire “esercizi” di tattica o di finali abbordabili per chiunque, come quello di cui sopra, magari un giorno ne presenterò una serie qui in Soloscacchi.

    Un paio di anni fa ho scoperto che altri nel mondo cominciano a sentire l’esigenza di “studi” non difficili, sia da comporre che da risolvere. Un certo Azlan Iqbal ha scritto pure degli articoli sul sito Chessbase, dove ha battezzato questa forma intermedia di composizioni “Chess Constructs”. Questi i link:
    http://en.chessbase.com/post/azlan-iqbal-introducing-chess-constructs
    http://en.chessbase.com/post/best-chess-constructs-by-chessbase-readers

    Tuttavia i Chess Constructs comprendono anche “problemi” di matto in N mosse in cui la parte forte vincerebbe comunque grazie al vantaggio di materiale, mentre quelle che io ho battezzato “brutte composizioni” (in un articolo che scrissi qualche anno fa) ammettono solo che il Bianco debba dimostrare la vittoria partendo con materiale inferiore o pari. Praticamente sono studi, ma talmente facili che un vero studista li giudicherebbe “stupidi”. Più semplicemente sono esercizi tattici creati ad arte.

    • avatar
      The dark side of the moon 10 Maggio 2016 at 09:47

      Bella ed istruttiva idea!
      Aspettiamo i tuoi lavori.
      Mi raccomando però di non farli troppo difficili, l’esercizio da te proposto sopra potrebbe andare bene come livello di difficoltà.

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