Grazie Fabrizio, come sempre troppo buono e generoso…
Tra le tante interpretazioni di questo pezzo immortale, per inciso composto non da un ungherese ma da un napoletano, volevo semplicemente segnalarne due. Quella inserita qui sopra è solo perché “cinematograficamente” d’effetto…
La prima è quella di Nigel Kennedy che, seppur tecnicamente non priva di sbavature (comunque dal vivo), è coraggiosamente geniale, di un’originalità del tutto rara…
Il violino mi ha sempre messo addosso una certa tristezza…
Tranne quando accompagna in pezzi come questo:
Bellissimo pezzo e bellissime foto, che dimostrano che la musica è veramente arte, divertimento e vita per tutti! Grazie Martin!
Grazie Fabrizio, come sempre troppo buono e generoso…
Tra le tante interpretazioni di questo pezzo immortale, per inciso composto non da un ungherese ma da un napoletano, volevo semplicemente segnalarne due. Quella inserita qui sopra è solo perché “cinematograficamente” d’effetto…
La prima è quella di Nigel Kennedy che, seppur tecnicamente non priva di sbavature (comunque dal vivo), è coraggiosamente geniale, di un’originalità del tutto rara…
Ascoltatela e poi ditemi:
L’altra è assolutamente emozionante…
Forse qualcuno lo ha riconosciuto…
Preferisco la seconda , di molto!!!
Un blog di scacchi, di vita, di sentimento come le note del violino e le foto che lasciano qualcosa in fondo al cuore.
Sarà perché del violino sono totalmente incolto, ma quella che “tocca” di più le mie corde emotive è, musicalmente, quella di Nigel Kennedy.
La terza invece mi ha ricordato – non è difficile immaginare per quali inconsce associazioni mentali – Milorad Vujovic, facendo vibrare altre corde…