Ci ha lasciato uno dei più grandi talenti dello scacchismo italiano: Marco Albano. Ricordato soprattutto per aver pareggiato nel 1972 contro Anatoly Karpov.
Albano negli anni ’70-’80 aveva un Elo Italia di 2303, un punteggio elevatissimo per un giocatore non professionista, professore di matematica. Lo avevo appena incontrato nello scorso aprile nell’ultimo CIS. Mi era apparso in forma come sempre, mi aveva pure battuto in quella che credo sia stata purtroppo la sua ultima partita ufficiale. In un’età in cui per tutti comincia il declino, raggiunta la pensione, si era preso lo sfizio di prendersi il titolo di Maestro Fide, una miseria rispetto a quanto avrebbe potuto ottenere in gioventù. Lo conobbi a Imperia nel 1983: quel giorno affrontava Vlastimil Hort, nei primi 10 al mondo. Con un Informatore sotto braccio andava a prepararsi in camera d’albergo per la partita. Mio padre gli disse: “Prendila così: tu puoi prepararti sulle sue partite, mentre lui no!” Quel giorno, il Maestro spezzino pareggiò con il GM cecoslovacco.
La partita che segue, che lo oppone a mio padre, vede Albano confutare l’apertura preparata dal Bianco con un seguito finito addirittura sull’Enciclopedia volume C edizione 5.
Complimenti, Maestro.
Un doveroso e bellissimo articolo a ricordare una figura di scacchista forse ormai scomparsa: grande passione , grande talento, scarsa frequentazione agonistica ( quasi nulla rispetto ai ritmi odierni). E, grande personalità ed umanità che manifestava sempre e comunque con il suo approccio razionale matematico a tutti i problemi della vita; ultimo, la circoscrizione del suo male ad un incognita solo a lui nota.
Tanti cari saluti Marco.
Ora su fb non c’è piu’ ma ricordo qualche anno fa una pagina dedicata a Marco Albano professore di matematica in cui i suoi studenti ed ex studenti prendevano un po’ in giro il suio modo mi sembrava alquanto personale di spiegare la materia a scuola
Anch’io ho un buon ricordo di lui
Una sera al CIS ad analizzare un suo brillante attacco con il Nero contro il Maestro Nestler al CI a squadre a Milano nel 75
In quello stesso torneo fu sul punto di suonarle al GM Mariotti che si salvo’ un un lungo finale . Questi due spezzoni di partite mi sembra siano ancora reperibili suil sito della FSI
sulla Partita Nestler Albano scrisse Monticelli sul Corriere della sera:
Di quella generazione sicuramente uno dei piu’ talentuosi ( un nome che mi viene da affiancargli è quello del M torinese Grinza forse pero’ di qualche anno piu’ giovane)
Grazie a Del Dotto per questo splendido ricordo di un grande personaggio del nostro sport, ancora più grande proprio per non essere mai stato un professionista a dispetto del talento cristallino!
Una notizia che mi tocca personalmente, anche se non lo vedevo da moltissimi anni.
Avevo giocato con Albano nell’ultimo turno del torneo di terza classe di La Spezia nel 1966.
Era il mio primo torneo di promozione, per lui forse il secondo, lui era già promosso seconda nazionale e col pareggio era sicuro di vincere il torneo, io per la promozione avevo bisogno della vittoria.
Sapevo che era più forte di me, naturalmente ci provai, ma dopo l’apertura andai rapidamente in posizione inferiore e mi rassegnai a proporre patta assicurandomi il terzo posto.
Poi giocammo insieme con Rosino e Capece nella squadra italiana a Jbbs nel mondiale studentesco del 1968 e diventammo molto amici.
Lui era solo candidato maestro e questo da l’idea di quanti pochi tornei ci fossero e quanto difficili fossero le promozioni in quegli anni.
Non ho fatto ricerche, ma credo che in quel periodo avesse giocato solo i tornei di La Spezia, passando prima nazionale nel 1967 e candidato nel 1968.
Il torneo di Jbbs fu uno dei più belli che abbia giocato, nella squadra vi era grande affiatamento e solidarietà tra i giocatori, cosa che purtroppo non sempre succede, come dovrebbe essere.
Ho visto scomparire quasi tutti i maestri della generazione precedente alla mia, adesso cominciano ad andarsene anche quelli della mia generazione; dovrò abituarmi anche a questo.
Meglio tornare a ricordi piacevoli come la vittoria a Jbbs della coppia Albano-Castiglioni contro Gingingasvili-Kuzmin, naturalmente a ping-pong.
Ho giocato con Marco il 17 aprile scorso, nella gara conclusiva del CIS di serie B.
A risultato acquisito, 3 a 0 per Lucca, mi stupì l’energia con cui affrontò il finale dopo la quarantesima, al posto suo molto probabilmente io avrei proposto patta. La sconfitta subita un poco mi indispettì. Soltanto dopo ho realizzato quanto per lui fosse importante quella vittoria, quale battaglia effettivamente stesse combattendo.
Un gigante.
Un saluto anche da parte mia e un abbraccio a Riccardo.
La Spezia, nei tempi andati, promosse tornei (famoso quello tradizionale di S. Giuseppe), ogni anno finchè visse Arnaldo Pace appassionato organizzatore anche di incontri a squadre con altre città, Parma inclusa. Credo che a svelare lo straordinario talento di Marco Albano egli abbia contribuito non poco.
Adesso ci lascia Marco e questo mi riempie di tristezza. Lo vidi per l’ultima volta a Forni, due anni fa, credo. E seppi dagli amici spezzini che lo accompagnavano della gravità del suo male che peraltro affrontava con coraggio e dignità davvero esemplari.
Si, grande giocatore di classe eccelsa al quale nessun traguardo sembrava vietato. Solo che a quel tempo era impossibile conciliare – e anche pericoloso – il lavoro, la professione con gli scacchi men che meno in Italia.
Il mio cordoglio va alla Famiglia di Marco e agli amici scacchisti di La Spezia
Remo Calapso, l’avete conosciuto?
rovistando nei miei vecchi libri, sono saltati fuori
paul keres e camp. del 1948 di bagnoli
gambetti x vincere e guida pratica alle apert. di Lotti
la partita di re e a.karpov di porreca
ma in particolare remo calapso:
dentro ci sono partite coi maestri italiani
una con castiglioni del ’43 (suppongo padre di Giulio)
e la strepitosa patta con petrosian
era calapso il piu forte maestro italiano?
Ho conosciuto Remo Calapso, uno dei frequentatori del Circolo Branca della fine degli anni ’60; di origini siciliane si era stabilito a Roma ed era, insieme a Vincenzo Nestler, uno dei maestri della vecchia guardia, dallo stile classico e solido. Nei suoi anni migliori era probabilmente tra i più forti maestri in Italia Puoi travare una sua immagine, insieme ad un giovane Tatai, nel mio articolo “Al Caffé Branca: Titta Bivini”. Dopo la sua morte i suoi amici Netler e Giudici scrissero un libro commemorativo su di lui (che purtroppo ho smarrito).
Ciao Fabrizio,
come ti dicevo ho questo libro
(qui vedi la foto)
http://wpdev2.altervista.org/remo-calapso/
di edizioni scacco
dietro c’e’ scritto
stampato nel 1976 dalla grafica editrice sammaritana
non so se posso aiutarti
potrei fotocopiarlo e mandartelo oppure farne un pdf (80 pagine)
ma dobbiamo chiedere forse a messa se dal 76 sono scaduti i diritti e se si puo’ mettere in rete
della stessa collana “i maestri italiani” leggo
vincenzo castaldi
stefano rosselli
antonio sacconi
mi viene quindi or ora, l’idea che, allo stesso modo, se qualcuno li avesse si potrebbero replicare in formato digitale,
oppure posso regalartelo se ci tieni.
ciao
Ciao Danilo; il libro è proprio quello che citavo, scritto dagli amici di Calapso Nestler e Giudici. Credo proprio che ormai sia fuori commercio da lungo tempo e possa interessare soltanto gli storici dello scacchismo italiano e i “vecchietti” come me. Se non ci sono problemi di diritti e per te, ti sarei grato di un pdf dell’opera, che puoi inviare a fabrianto@gmail.com.
Visto che forse queste sono le ultime possibilità di sentirci tramite Soloscacchi, ne approfitto per salutare e ringraziare te e tutti gli amici del blog.
ok mi segno il tuo contatto,
se hai bisogno di contattarmi puoi usare la pagina contatti
http://wpdev2.altervista.org/contatti/
non farci caso intorno, e’ solo un’area di test di codice.
ma avete pensato come rimanere tutti in contatto?
avete trovato una piattaforma pubblica dove dialogare?
e comunque ultima spiaggia:
se questo sito rimane in linea, anche se non è piu’ aggiornato,
e il box commenti rimane aperto
lo potete sempre usare per scrivervi
Quello su Calapso fu l’unico profilo della collana. I libri su Castaldi, Rosselli e Sacconi furono annunciati, ma mai pubblicati.
Ho saputo anch’io con dispiacere della morte di Albano.
Mi associo al dolore per la scomparsa del maestro Albano, da me conosciuto al campionato italiano seniores del 2013 ad Arco di Trento, da lui vinto. Si distingueva per la sua correttezza, l’umorismo garbato, sportività.
chiedo cortesemente un test a chi ha un account chessbase premium:
dalla pagina http://en.chessbase.com/post/how-to-learn-from-chess-studies
nel visore del finale benno,pal
cliccando sul bottone cloud (nuvoletta celeste)
ti porta al servizio mygames.chessbase.com/
Dopo essersi loggati col proprio account premium,
dovresti vedere la partita del finale benno,pal
e volendo aprire e salvare la partita nel DB in cloud
a me non succede e sospetto che tale funzionalità
è offerta ai soli premium e non a tutti
potete darmi un riscontro in tal senso?
grazie
certo che veder usare come blog una pagina dedicata ad uno scacchista scomparso fà capire come la metà degli scacchisti sono da buttare.
Condivido, Claudio. E la percentuale forse è anche più alta.
…quoto!
comunque sia ( come direbbe Pizzul ) trovo tutto cio’ ” molto bello”
…scusi ma non “ho afferreto”(come direbbe Lino Banfi)…
Trovo tutto ” molto bello” il fatto che tanti scacchisti ricordino con affetto Marco Albano .
Io lo conobbbi ai campionati italiani a squadre del 1974 quando fu sul punto di far fare una brutta fine all’apena diventato GM Mariotti . Vinse una bella patita di Nero contro Nestler ( che fu poi pubbliaata da Monticelli nella sua rubrica sul Corriere)
alla sera ( io dormivo li’ , il mio liceo era a 200 metri) nalizammo la partita con altri amici di Gennova ( mi sembra ci fosse anche Paolo ) e mi si disvelò davanti davero un personaggio molto molto interessante .
anni fa vidi che i suoi allievi gli avevano dedicato una ffettuosa pagina su fb .
In tutti gli istituti c’è un professore , personaggio ” mitico”
come il professor Rattazzi di cui parla Vecchioni nel suo ultimo libro .
Ecco Albano era un personaggio mitico anche per questo , il suo modo di insegnare che veniva definito del utto particolare , non del tutto ortodosso ma efficace .
Spero di esserrmi spiegato .
Valeva sicuramente il titolo almeno di MI
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1525535
Questa è la patta con Mariotti a cui mi riferivo .
la partita è pero’ ” tranciata ” alla 24 mossa . Sul sito fsi mi sembra sia riportato anche lo spezzone finale
Buonasera a tutti,
ho giocato per più di 10 anni per la squadra di La Spezia (praticamente fino al 2015) trovandomi fianco a fianco con Marco Albano svariate volte.
Naturale quindi che ne abbia potuto apprezzare lo stile di gioco brillante e sempre fantasioso.
Le poche volte che si trovava in difficoltà riusciva comunque a portare a casa il punto con qualche “colpo di mano” ed era il vero motore della squadra.
La sua forza la capivi ancora meglio quando, commentando la tua partita che aveva visto solo “di striscio”, tirava fuori idee pazzesche con semplicità, come se niente fosse “perché alla tale mossa non hai fatto questa…?
Dei suoi meriti scacchisti sappiamo tutti. Vorrei solo rimarcare che era stato “Campione Italiano dei Giovani”, aveva praticamente smesso di giocare per motivi di lavoro e famiglia, e da pensionato era tornato a giocare diventando “Campione Italiano Seniores” e passando di categoria (da M a MF) !
Quello che ricordo però con più piacere sono le lunghe chiacchierate durante le trasferte (non abbiamo mai optato per il raggruppamento quindi ogni due settimane si faceva un “piccolo viaggio” dove si spaziava su qualunque argomento, non solo gli scacchi.
Lui affrontava sempre le discussioni con la consueta arguzia ed ironia e dimostrava di avere un’intelligenza non solo limitata al campo degli scacchi.
Al suo funerale a La Spezia sono accorsi tutti i giocatori della zona che hanno saputo la notizia, anche quelli non più in attività, ad evidenziare il rispetto che si era guadagnato non solo come giocatore ma anche come persona su svariate generazioni di scacchisti.
Un saluto a tutti e un grazie a Riccardo che ha aperto questa pagina di ricordo.
Marco Piccardo
Questa invece la vittoria con il Nero contro Nestler caratteristica a mio modo di vedere del suo stile
ebbi la fortuna di esere presente alle analisi di queste due interessantissime partite
http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1525536
oltre alla patta con Karpov patte anche con giocatori del calibro di Hort , Nunn , Mariotti e tanti altri
Sicuramente un giocatore di grande talento
Strano che , se la memoria non mi inganna , non abbia mai giocato almeno un CI assoluto
Ciao Alfredo,
Albano ha preso parte alla finale del Campionato Italiano assoluto del 1981 a Barcellona Pozzo di Gotto, edizione vinta da Roberto Messa.
…cfr Torre&Cavallo pag.18 😉
Grazie Riccardo
ho ovviamente preso il numero di t e c con i bellissimi ricordi di Rogers e soprattutto di Yuri del grande Viktor .
Questo particolare mi era sfuggito tra la marea di emozioni regalatemi da Yuri ( che ho ringraziato di persona e che tengo a fare anche pubblicamente)
Si’ vero il CI vinto dal nostro Roberto
E mi ricordo il momento preciso , a Milano , in cui Roberto vincendo contro il mio amico Paoli conquisto’ il diritto a partecipare alla finale di quel campionato italiano ( il CI maestri vinto da Passerotti davanti per l’appunto a Messa e Martorelli se non sbaglio )
Ho sempre avuto profonda stima di Albano con cui parlai alcune volte di matematica .
In effetti era come dire ” torrenziale” ma anche qui pieno di idee ed entusiasmo
Un mito 😉