Era dal 1937 che gli USA non riuscivano a vincere una medaglia d’oro nel torneo open delle Olimpiadi; si, lo so che i puristi contesteranno questa nostra introduzione rinfacciandoci il trionfo a stelle e strisce delle olimpiadi del 1976, ma quella fu un olimpiade senza l’URSS e tutti gli altri paesi appartenenti al Patto di Varsavia.
Dopo gli USA, si sono classificati l’Ucraina e terza la Russia; gli azzurri si sono classificati poi ‘solo’ al 22esimo posto, ma per loro è stata un’olimpiade favolosa.
La nostra nazionale si è permessa il lusso di lasciare a casa un certo Godena, portabandiera azzurro per oltre 20 anni, convocando una formazione composta tutta da giovani non alle prime armi ed un giovanissimo alla sua prima olimpiade con la squadra maggiore.
Su 11 partite giocate, l’Italia ne ha vinte ben 6, pareggiate 3 e perse solo 2, contro i colossi della Cina e della Russia.
Giusto la Russia l’abbiamo affrontata all’ultimo turno con il miraggio, in caso di vittoria, del terzo gradino del podio… Ai giorni nostri il solo pensarlo ci farebbe accusare di essere degli inguaribili utopisti, ma lasciate crescere i vari Moroni ed i suoi ‘fratelli’ e poi potremo dire: ‘Noi, ve lo avevamo detto!’.
Quasi mi dimenticavo di ricordare la formazione: Vocaturo, Rombaldoni, Brunello, Dvirnyy e Moroni, capitanati da Kogan.
Nel femminile ha trionfato la Cina, seguita dalla Polonia e dal’Ucraina, con l’Italia rilegata al 35esimo posto.
Un’olimpiade sotto tono quella delle nostre ragazze, in parte giustificabile dalla coraggiosa scelta del loro capitano, Lexy Ortega, che lasciando a casa la Sedina ha portato a Baku oltre che alle ormai ‘navigate’ Zimina e Brunello, anche tre giovanissime e promettenti giocatrici: Movileanu, Santeramo e Di Benedetto.
Il migliore scacchista di questa olimpiade è stato il filippino Eugenio Torre, capace di portarsi a casa ben 10 punti nelle 11 partite giocate, tutte; considerando che ormai la sua chioma è bianca, diremmo ‘un risultato affatto banale!‘.
Con 9 punti su 10 partite giocate, invece, la migliore giocatrice è la giorgiana Nino Batsiaghvili; in questa classifica è presente anche la nostra Marina Brunello con 8 su 11.
Appuntamento per il 2018 in quel di Batumi.
Tutto questo ve lo abbiamo raccontato senza aver potuto utilizzare alcun piccione viaggiatore.
Foto di: Llada, Emelianova, Kublashvili, Barsky.
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