Emozioni in punta di lapis

Scritto da:  | 27 Gennaio 2010 | 3 Commenti | Categoria: Zibaldone

Apro un dizionario a caso e vi leggo alla voce Lapis: “Asticina di legno in cui è racchiuso  longitudinalmente un cannellino di grafite o di altra materia colorante, usata per scrivere o disegnare (Sinonimo: matita)”

Strano… non dice che con quest’asticina l’artista crea le emozioni più belle, e del lapis autentico Artista, con la A maiuscola,  fu Carmelo Silva.

1931: Italia - Austria 2-1 rete di Meazza dopo un'incredibile discesa da centrocampo

Non esisteva neppure la televisione e, a quell’epoca, la partita o si aveva la fortuna di poter andare allo stadio per assistervi di persona oppure semplicemente la si “sognava” alla radio. Termini ed espressioni quali “televisione”, “90º minuto”, “moviola” o “replay” nemmeno eran state coniate. La gente viveva d’emozioni forse molto più di oggi e quelle emozioni calcistiche, una volta fattesi ricordi, era difficile riviverle visivamente. I più fortunati, coloro che potevano permettersi di andare al cinema, i gol (anzi le reti!) e le azioni di Meazza e Piola riuscivano a (ri)vederli in sbiaditi filmati, dalla tecnica peraltro ancora incerta, al Cinegiornale oppure alla “Settimana Incom”. Per tutti gli altri comuni mortali c’erano le fotografie mentre il vero lusso consisteva nel poter sfogliare qualche numero de “Il Calcio e il Ciclismo illustrato” in cui quegli epici gol venivano riprodotti dalla matita magica di Carmelo Silva. Un matita che ha fatto sognare grandi e piccini per quasi sessant’anni, precisamente dal 1937 anno della sua prima “striscia” al 1996 quando, ormai prossimo alla soglia dei novant’anni, il grande disegnatore decise che era giunta l’ora di lasciar andar a riposare per sempre quella fantastica matita…
Ecco, giusto per lasciar spazio alle immagini, cosa sia stato il progresso tecnologico nel mondo calcistico si evince facilmente esaminando queste tre tappe di un momento emotivamente unico nella storia, non solo calcistica, di tutti noi. Stiamo parlando del celeberrimo gol di Marco Tardelli nella storica finale del Mundial ’82 vinta dall’Italia di Bearzot contro la Germania di Rummenigge.
Ecco quel momento eccezionale “interpretato” prima secondo la matita di Silva, poi con una memorabile immagine fotografica che è rimasta stampata indelebilmente nella memoria di tutti noi, ed infine con le riprese televisive vere e proprie.

il lapis magico di Silva "interpreta" la magia di Tardelli

Un altro esempio?!? Primavera 1977, in Italia i cosiddetti anni di piombo, ma a Bilbao, precisamente il 18 maggio, per il popolo juventino è una giornata storica: la Juventus conquista il suo primo e tanto atteso trofeo internazionale. E’ la partita di ritorno della finale della Coppa UEFA; i bianconeri devono difendere la vittoria a Torino per 1 a 0 con rete, guarda caso, di Tardelli. La Juventus parte alla grande e subito al 7′ segna un pesantissimo gol con Roberto Bettega insaccando, con un formidabile colpo di testa in tuffo, il pallone nella rete difesa dal mitico portiere basco Iribar. Gli spagnoli con una reazione furibonda segneranno due reti, con Irurete e Carlos, ma la rete in trasferta di Bettega sarà decisiva per la conquista dell’ambita manifestazione.
Ecco la sequenza fotografica di quel gol e l’interpretazione artistica di Carmelo Silva.

Curioso risulta il fatto che il grande disegnatore, per motivi di miglior leggibilità grafica, decise di modificare il colore della maglia da trasferta della Juve: da blu scuro che era in realtà, in bianco completo. Per la cronaca la casacca dei Bilbaini è a strisce rosse su sfondo bianco, che in riportata in vignetta, o sui monitor in bianco e nero di quegli anni, risultava del tutto identica a quella juventina. Un dilemma brillantemente risolto da quell’artista geniale che è stato Carmelo Silva.

Ovviamente a tutti noi appassionati di scacchi vengono alla mente mille caricature di notissimi scacchisti, grandi Campioni e grandi ritratti. Eccone alcuni insieme a vignette, a tema scacchistico, di matite celebri.

Boris Spassky

Vasily Smyslov

David Bronstein

Arthur Jussupov

Alekhine, in una vignetta alquanto "irriverente"

E per concludere ecco infine un emozionante ricordo di Silva uscito dalla penna ispiratissima del redattore di GolCalcio ma che, per somiglianze emotive, immaginiamo esser lo stesso di tutti noi calciofili.

Carmelo Silva

“E’ considerato l’inventore del calcio disegnato. Le sue partite sul “Calcio Illustrato”  hanno fatto epoca.
La prima volta che vidi un disegno di Carmelo Silva ero un bambino di soli otto anni; un regalo molto desiderato, l’Almanacco Del Calcio Panini,era l’astronave dove stavo per salire per entrare in un viaggio nella fantasia del calcio, fatta di eroi, racconti, imprese leggendarie. Casualmente sul finire del libro vidi i piccoli disegni tracciati da una mano esperta; con pochi tratti si rivivevano le grandi emozioni di un mondiale, quello di Messico 1970, che aveva affascina e che continua ad affascinare intere generazioni di sportivi di tutto il mondo.
Le pagine scorrevano con interesse e partecipazione, rivivendo passo per passo, come in una fantastica radiocronaca raccontata con matite e china, le azione e i gol della partite dell’Italia.Da allora aspettavo ogni anno con grande interesse la pubblicazione dell’Almanacco del Calcio, pronto a scartarlo dal cellophane e a rivedere grazie alla magia di Carmelo Silva, le reti degli incontri della nazionale azzurra. Le emozioni che rivivevo in quei momenti erano le stesse che il maestro aveva fatto provare per tanti anni ad intere generazioni di sportivi; la sua leggenda calcistica nasce della pagine del Calcio Illustrato, il settimanale che dal 1930 aveva raccontato agli italiani, le gesta e le imprese degli eroi della domenica.

La rete che rese celebre Cesarini

Nato a Treviglio aveva studiato a Bergamo e le sue prime vignette, vere e proprie caricature, le troviamo sul giornale satirico “Il Tifone”, settimanale romano degli anni trenta; poi la lunga collaborazione con “Il Calcio Illustrato”. In ogni numero al maestro era riservata una sua pagina dal titolo “La partita di Carmelo Silva” , dove raccontava con i suoi disegni e con i suoi commenti, spesso ironici e da narratore al tono epico, un incontro della precedente domenica. Ecco che dalla sua matita  rivivevano i fasti e le magie dei grandi calciatori e delle grandi squadre; ecco il Torino di Mazzola e Loik, il Milan del trio Gre-No-li, la Juventus di Sivori e Charles,l’Inter di Herrera, il Milan di Rocco e tutti i protagonisti di un calcio da leggenda. Per decenni Carmelo da buon giornalista partiva la domenica mattina  e si recava nella città per raccontare il big-match della settimana; i suoi viaggi erano per la  maggior parte a Milano a Torino ma spesso andava anche  più lontano come a Firenze e a Roma… del resto il Calcio Illustrato era letto in tutta la penisola. Poi seduto in tribuna, attorniato dagli amici giornalisti e da qualche curioso, Silva si apprestava a seguire con attenzione tutta la partita, nessuna fase dell’incontro doveva sfuggire, la distrazione di un gol non visto non era affatto permessa.
Ovviamente dopo ogni azione e dopo ogni rete Silva non disegnava il preciso modellino che poi sarebbe stato pubblicato il mercoledì successivo, ma creava con rapidità schemi e bozzetti come in un prezioso promemoria; i calciatori atletici e dinamici al momento erano delle semplici righe e silhouete essenziali ma sufficienti per ricordare l’azione da raccontare, il tutto condito da freccette che indicava la direzione dei tiri. In  poche parola il maestro “stenografava” con una matita celere quello che di una partita di doveva poi disegnare.
Poi in redazione o nel suo studio, fra appunti, lapis e gomme da cancellare, si compiva la creazione artistica della domenica. I bozzetti diventavano giocatori dal dribbling proibito e dalla tecnica eccezionale, i cerchietti erano visi affaticati e le freccette diventavano palloni dalla traettoria imprendibile. I lettori seguivano con attenzione la pagine di Silva, il tutto in un mondo dove il calcio si sentiva alla radio e si vedeva sul “muro di casa”, trasmesso attraverso l’immaginazioni di chi ascoltava la voce di Nicolò Carosio.

la celebre "Mano de Dios" in azione

In un periodo in cui la televisione non esisteva e la pay-tv era troppa anche per la fantascienza, le partite erano per pochi eletti che andavano allo stadio; per tutti gli altri solo qualche cinegiornale e il grande appuntamento con il mercoledì del Calcio illustrato e con un incontro da vedere in diretta attraverso la saggezza della china di Carmelo. Il fascino delle sue realizzazioni erano frutto della sua esperienza come vignettista e caricaturista;infatti chi disegna i visi di personaggi ha la sapienza di capire, catturare e riprodurre anche la personalità del protagonista. Ecco sul foglio non un viso, non un disegno, ma il volto di un  personaggio che racconta la sua personalità. Questo aspetto psicologico, che personalmente affianca Silva ad un novello Caravaggio del calcio disegnato, era la differenza che si notava nei suoi gol. Infatti non solo semplici schizzi, ma in pochi tratti il disegnatore riusciva a trasmettere l’emozione del gioco del calcio. Ecco il difensore in difficoltà, ecco il centravanti che stanco per la lunga fuga sta per scoccare il tiro, ecco il portiere battuto nonostante un plastico tentativo di parata…

ed ecco invece un non meno celebre e celebrato gol del "Piede de Dios"

Addirittura la drammaticità veniva trasmesso nei volti dei suoi piccoli calciatori; per tutti un esempio, il portiere Maier nella leggendaria Italia-Germania dopo la rete di Rivera; Silva disegna il volto del portiere come un cerchietto vuoto, ma in quella mancanza di tratti,si vede la consolazione e il “vuoto” dell’impotenza del portiere di fronte ad una rete, il “vuoto” che lo schiaccia per la desolante umiliazione della sconfitta.
Dopo la lunga militanza del Calcio Illustrato, che si concluse nel 1966, in contemporanea con la fine delle pubblicazione del giornale, Silva disegnò per alcuni anni per “La Notte” di Milano, giornale che nell’edizione del lunedì sera presentava le reti e le azioni della  “sua” partita.Poi la collaborazione con la Panini durata per quasi più di venti anni, con gli incontri della stagione azzurra per l’Almanacco Illustrato e in contemporanea tantissimi disegni per la Gazzetta dello Sport;  sul fondo rosa del prestigioso quotidiano sportivo ecco arrivare le imprese di Platini, Falcao e Maradona  raccontate dalla sua precisa matita.

1973: con questo gol di Capello l'Italia espugna il mitico stadio di Wembley

Carmelo Silva, ormai anziano, continuava a raccontare con lo stesso entusiasmo e passione dei primi giorni le grandi avventure del calcio, imprese che disegnò che dedizione ed amore fino al giorno della sua scomparsa. Sono stati tantissimi i gol di Silva, tanti come i gol della storia di calcio, la storia che attraverso i suoi disegni si può ricominciare a raccontare di nuovo,come le vecchie favole che rinascono negli occhi dei bambini che le ascoltano per la prima volta. “


avatar Scritto da: Martin (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Emozioni in punta di lapis

  1. avatar
    Rasko 28 Gennaio 2010 at 14:07

    Seppur in un periodo in cui videocassette e figurine ce n’erano in abbandonanza, anche io sono cresciuto con le vignette di Silva, un mito! E complimenti per il bellissimo articolo!

  2. avatar
    Mandriano 28 Gennaio 2010 at 16:18

    Troppo belli questi resoconti calcistici… dovresti farti pagare!! Bussa alla cassa dai!!

  3. avatar
    Bilguer74 31 Gennaio 2010 at 19:32

    Almanacco Panini o Informatore Scacchistico? Quale il più bello? Bella gara… davvero bella gara!

Rispondi a Bilguer74 Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Ultimi commenti

Problema di oggi