Ultimi fuochi

Scritto da:  | 3 Novembre 2016 | 9 Commenti | Categoria: Mediogioco, Partite commentate

Ultimi fuochi 03Con “Direttamente dai fondali dell’Adriatico…” Fabio Lotti ha cercato di dimostrare che i veterani capiscono ancora qualcosa di scacchi e mi ha fatto venire la voglia di imitarlo.
Io sono molto più modesto, la mia partita non è in un torneo magistrale, ma contro un giocatore di seconda nazionale nel torneo Regionale Lombardo.
La mia vittoria non è certo un gran vanto, ma proprio la differente categoria dei giocatori a mio avviso rende la partita didatticamente interessante.
Quando misi le mani su bollettini di torneo anni ’60 andavo sempre a guardare le partite tra i primi in classifica e gli ultimi, che nei tornei di allora erano spesso giocatori nettamente più deboli.
Volevo vedere come i giocatori più forti vincevano con tecnica superiore e senza correre rischi.
Seguendo la stessa idea, quando tenni un corso per giocatori inclassificati o di categorie sociali lo conclusi facendo vedere e commentando tutte le partite del mio torneo di La Spezia in cui conseguii la promozione a seconda nazionale; ero prima sociale, ma probabilmente avevo già la forza di candidato maestro. Infatti dopo essermi complicata la vita giocando orribilmente le prime partite, vinsi infilando sei vittorie consecutive.
A questi giocatori non serve molto sapere come si vince contro un maestro, un risultato comunque fuori dalla loro portata, è più utile capire come si vince con giocatori della loro stessa categoria.
Nella partita si toccano molti concetti semplici, che i giocatori fino un certo livello spesso non tengono nella dovuta considerazione.
E non si può dar loro torto, perché le loro partite sono quasi sempre decise da errori ben più gravi.
Anche per me è stato sempre molto difficile vincere partite con questi mezzi dall’apertura al finale.
Mi è capitato naturalmente di giocare cercando di accumulare piccoli vantaggi posizionali, ma generalmente rovinavo tutto con una mossa debole o magari vincevo per errore dell’avversario.
Questa partita mi ha quindi dato grande soddisfazione, ho giocato rapidamente praticamente senza avere praticamente mai la necessità di fare calcoli tattici e senza fare fatica.
Da notare che il materiale è sempre stato pari dall’apertura al finale.

Marino Versari vs Giancarlo Castiglioni, 0-1
Campionato Regionale lombardo, 2016

1 d4 A Huston dove si giocavano tornei open con tempi rapidi ero arrivato alla conclusione che con giocatori più deboli contro 1 d4 l’opzione migliore fosse l’Est Indiana, anche se non la avevo mai studiata con l’intenzione di giocarla in torneo. Ma in un torneo a squadre, in un incontro di ritorno dove per passare bastava 1 punto nelle prime 3 scacchiere, non vedevo necessità di faticare per vincere e ho preferito ripiegare sulla Slava da sempre la mia apertura principale, una partita più riposante.

1…d5; 2 c4 c6; 3 Cc3

Molti giocatori abituati a giocare 3 Cc3 contro l’Ortodossa lo fanno anche contro la slava e pensano sia indifferente giocare prima il Cf3 o il Cc3 e molti avversari rispondono comunque 3…Cf6 rientrando nella variante principale. Questo anche a livello di grandi maestri. Giocare prima Cc3 può invece dar luogo a posizioni del tutto diverse che a mio avviso danno al nero prospettive leggermente migliori rispetto alla variante principale, oltre al vantaggio di essere meno conosciute.

3…dxc4; 4 e3

avevo studiato attentamente queste posizioni 30 anni fa ed ero arrivato alla conclusione che contro a4 ed e4 fosse meglio e5 e contro e6 meglio b5; purtroppo in queste ultime partite non ricordando vagamente le vecchie aperture studiate, faccio sempre qualche pasticcio. Quindi, questa volta per fortuna senza creare grossi guai, invece di b5:

4 …e5; 5 Axc4 exd4; 6 Dxd4

Posizione dopo 6.Dxd4

Posizione dopo 6.Dxd4

Una prima imprecisione. Il bianco ha il pedone centrale isolato, un gioco più libero, deve attaccare e quindi fa meglio a mantenere in gioco le donne. Comprensibile che il cambio sia attraente per il giocatore più debole; anche così il bianco è in lieve vantaggio.

6…Dxd4; 7 exd4 Cf6; 8 Cf3

Altra imprecisione; con 8 Ag5 avrebbe costretto il nero a scegliere tra l’impedonatura in f6 e 8 …Cbd7 che intralcia lo sviluppo dei pezzi.

8 …Ad6; 9 O-O O-O; 10 Ce5

Posizione dopo 10.Ce5

Posizione dopo 10.Ce5

Mossa apparentemente attiva che in realtà non minaccia nulla; si doveva continuare lo sviluppo e non muovere per la seconda volta un pezzo in apertura. Il nero raggiunge la parità.

10…Cbd7; 11 Te1 Cb6; 12 Ab3 Af5; 13 Ag5 Cfd5; 14 Cxd5 Cxd5; 15 Axd5

Posizione dopo 15.Axd5

Posizione dopo 15.Axd5

Non si può ancora dire che il nero stia meglio, ma il pedone isolato bloccato dal cavallo era diventato una effettiva debolezza; il bianco decide di eliminarla dando la coppia degli alfieri, ma così peggiora la situazione. Prima conversione del vantaggio, da pedone isolato a coppia degli alfieri.

15…cxd5; 16 Ad2 f6; 17 Cf3 Ae4; 18 Ac3

Si doveva evitare la doppiatura con 18 Ch4 calcolando che 18 …g5 non guadagna il cavallo, per 19 f3. Il vantaggio nero aumenta. Seconda conversione del vantaggio, da coppia degli alfieri a pedoni doppiati e isolati, inoltre alfiere buono nero contro alfiere cattivo bianco.

18…Axf3; 19 gxf3 Rf7 20 Rg2

Posizione dopo 20.Rg2

Posizione dopo 20.Rg2

Mossa inutile, ma che non peggiora la situazione; da g2 il Re non va da nessuna parte; meglio 20 h3 e 21 Rf1.

20…Tfe8; 21 Ad2 Tac8; 22 Ac3 Tc4; 23 Txe8 Rxe8; 24 Te1+ Rd7; 25 h3 Ab4; 26 Tc1 Axc3;

Terza conversione del vantaggio, da alfiere buono contro alfiere cattivo a pedone arretrato su colonna aperta.

27 bxc3 b5; 28 a3

Posizione dopo 28.a3

Posizione dopo 28.a3

La partita è persa comunque, ma era meglio 28 Tb1 puntando ad un finale di torre con un pedone in meno e gioco attivo. Molti giocatori tendono a mantenere la parità materiale anche quando non è più ragionevole farlo.

28…a5; 29 Rf1 Rc6; 30 Re2 b4; 31 axb4 axb4; 32 Rd2 Rb5; 33 Rd3 Txc3+;

Quarta conversione del vantaggio, da pedone arretrato su colonna aperta a più avanzata posizione del Re.

34 Txc3 bxc3; 35 Rxc3 Ra4;

Posizione dopo 35...Ra4

Posizione dopo 35…Ra4

I pedoni bianchi cadono uno dopo l’altro; dopo qualche mossa il bianco abbandona.

Ultimi fuochi 02

avatar Scritto da: Giancarlo Castiglioni (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Ultimi fuochi

  1. avatar
    alfredo 3 Novembre 2016 at 08:10

    A Giancarlo Castiglioni vorrei fare una domanda: negli anni 60 hai conosciuto il dottor Berni (il nome purtroppo non me lo ricordo più) per molti anni primario pneumologo (e molto bravo) nell’ospedale in cui lavoro?
    lo l’ho visto partecipante a uno dei campionati milanesi degli anni 60 .
    Era un socio della SSM. Anche i nipoti giocavano a scacchi fino a raggiungere un buon livello per poi dedicarsi agli studi.
    Adesso avrà piu’ di 80 anni credo, ma fino a qualche anni fa lo vedevo ancora ‘bazzicare’ nell’ambiente.
    Un caro saluto e grazie.
    alfredo

    • avatar
      Giancarlo Castiglioni 3 Novembre 2016 at 09:46

      Lo ricordo vagamente.
      Mi pare fosse una persona alta, distinta, leggermente brizzolato.
      Dovrebbe essere oltre i 90 anni.
      Non ci ho mai giocato e non credo di aver mai scambiato con lui qualche parola.

  2. avatar
    Fabio Lotti 3 Novembre 2016 at 09:33

    Mica male…

  3. avatar
    Mongo 3 Novembre 2016 at 10:25

    Lezioncina interessante! 😉

  4. avatar
    Giancarlo Castiglioni 3 Novembre 2016 at 10:36

    Volevo spiegare meglio quanto intendevo mettere in rilievo con questa partita.
    In ogni categoria c’è un certo livello di comprensione posizionale, per cui certe cose sono evidenti ed altre, evidenti ad un livello superiore, sfuggono.
    I giocatori di qualsiasi categoria non prestano attenzione a certi fattori posizionali che pure conoscono, perchè gli avversari che normalmente incontrano non giocano con sufficente precisione per evidenziare gli inconvenienti.
    Ricordo una partita pubblicata su I.S. tra due giocatori seconda nazionale, in cui il nero in una partita di Re, verso la quindicesimq mossa giocò f5.
    Era il classico affiancamento al pe5, un mossa aggressiva, normalmente un obbiettivo da raggiungere, ma io vidi istantaneamente che l’attacco non andava da nessuna parte e che in realtà la mossa era un grave indebolimento; infatti il nero perse rapidamente.
    Io mi dissi: “questo è un errore da seconda nazionale”.
    Naturalmente questo vale anche in senso inverso.
    In una delle pochissime partite giocate contro un GM, Janosevic, in una siciliana alla fine dell’apertura arroccai lungo invece di arroccare corto.
    Non era un errore vero e proprio, la posizione era e rimase equilibrata, per il momento non successe nulla, ma più avanti la posizione del Re fu l’origine dell’errore tattico che mi costò la partita.
    Dopo sia Janosevic che Rosino mi convinsero che in quella posizione l’arrocco lungo era sbagliato.
    Un GM lo definirebbe un “errore da candidato maestro”.

  5. avatar
    Giancarlo Castiglioni 3 Novembre 2016 at 11:35

    Ma come fate a trovare sempre immagini bellissime e correlate all’argomento?
    Almeno alcune le designate per l’occasione?
    Mi ha colpito particolarmente la scacchiera incendiata.
    Bravissimi!

    • avatar
      Joe Dawson 3 Novembre 2016 at 12:22

      Organizza tutto il vecchio Martin… questa volta però i vigili del fuoco li ho dovuti chiamare poi io 😉

  6. avatar
    Dino 3 Novembre 2016 at 22:24

    Interessante la partita, acuti i commenti ma quello che mi piace di più è lo stile narrativo di Giancarlo. Spero che anche quest’anno riesca a seguire il campionato italiano a dicembre così come fece l’anno scorso con l’edizione milanese: mai reportage fu più apprezzato!

  7. avatar
    Ramon 3 Novembre 2016 at 22:40

    Sì, confermo: Giancarlo seguì praticamente giorno per giorno, sia in sala di gioco che poi analizzando dal suo studio, tutte le partite… qui il link all’epico resoconto!
    Speriamo davvero che anche quest’anno conceda il bis… La manifestazione si terrà non più a Milano bensì a Roma e, novello inviato d’eccezione, dovrebbe essere anche il nostro prode Fabrizio! 😉

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