Enfant prodige

Scritto da:  | 16 Novembre 2016 | 10 Commenti | Categoria: Curiosità

Guardate attentamente questo video:

Sì, è tutto in russo… ma si capisce benissimo lo stesso quello che succede: lui si chiama Mikhail Osipov, ha 3 anni e già si muove sulla scacchiera con una certa disinvoltura… fa le sue mosse contro quell’anziano signore dai capelli brizzolati che tende alla pinguedine, alla fine perde ma …pazienza, e si cimenta anche nella risoluzione di qualche semplice problema… qualcuno si deve per caso preoccupare?!?

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avatar Scritto da: Ramón (Qui gli altri suoi articoli)


10 Commenti a Enfant prodige

  1. avatar
    chess 16 Novembre 2016 at 09:11

    Che simpaticissimo video, complimenti!

  2. avatar
    fabrizio 16 Novembre 2016 at 11:45

    Graziosissimo e divertente video! Solo tre anni? Sembra incredibile!
    PS: ho riconosciuto Carlsen, sorelle Polgar, Fischer, Reshevskj, ma non individuo il bimbo della prima foto; chi è?

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      Carlo 16 Novembre 2016 at 14:36

      Capablanca

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        paolo bagnoli 16 Novembre 2016 at 21:11

        Ma… non è sempre Reshevsky nel corso di una simultanea in USA?

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    The dark side of the moon 16 Novembre 2016 at 14:00

    Ma lo hanno fatto giocare contro Karpov 😡
    Gli esercizi, anche se non erano difficilissimi, li ha risolti con una facilità disarmante.
    Incredibile a soli 3 anni!
    Spero che i genitori lo faranno crescere senza fargli “pesare” il proprio talento.

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    Marco Pic 16 Novembre 2016 at 17:35

    Il video è molto suggestivo e direi anche quasi commovente.
    L’ho seguito con interesse perché mi incuriosiva soprattutto vedere come avrebbe affrontato la sconfitta.
    In effetti nei bambini molto piccoli è proprio quella la difficoltà maggiore.
    Ad età simili (ovvio lui è veramente precoce) dal punto di vista “tecnico” gli scacchi non sono poi così impossibili da apprendere ma dal punto di vista “emotivo” sono molto più duri.
    In effetti il povero piccolo si è messo a piangere (tutti sorridevano ma per lui probabilmente la partita era molto seria).
    Quando però ha avuto una medaglia si è subito ripreso e ha svolto gli esercizi.
    Che invece non erano poi così facili e suppongo conoscesse già (una specie di saggio al pianoforte eseguendo un pezzo a memoria).
    Comunque bravissimo e simpaticissimo.
    Grazie di avercelo mostrato!
    Marco Pic

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    paolo bagnoli 16 Novembre 2016 at 21:43

    Un altro dei numerosi wunderkind la maggior parte dei quali furono meteore. Il video fa tenerezza, col frugolino che corre dalla mamma sciogliendosi in lacrime.

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    Luigi O. 17 Novembre 2016 at 23:32

    Grande Menuhin, artista eccellente ma ancor più intellettuale sopraffino e spirito libero!

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    Franco Trabattoni 9 Dicembre 2016 at 01:20

    Una curiosità. Il terzo problema risolto da questo simpatico bambino è un matto in 3 mosse che rispetta l’assunto anche a colori invertiti. In questo caso la soluzione non è 1.Af6, ma 1.Rf6!, con il seguito 1…g8=D; 2.Cf7+, Dxf7; 3.Rxf7 matto. Come lo so? Perché questo problema è il quiz che mi venne proposto, con richiesta di trovare entrambe le soluzioni, quando nel lontano 1970 partecipai come “esperto di scacchi” alla trasmissione televisiva per ragazzi “Chissà chi lo sa?”, condotta da Febo Conti (si trattava di una gara a squadre fra due classi di terza media). E’ vero che risolsi il problema in entrambe le versioni (mentre l’altro “esperto” non riuscì a cavare un ragno dal buco). Ma avevo 14 anni, non 3! E comunque la mia squadra fu eliminata. Alla fine le due classi ottennero pari punti, e come spareggio si fece… a chi scoppiava più palloncini a forza di fiato. Ogni palloncino scoppiato valeva 2 punti, mentre al quiz di scacchi ne erano stati assegnati 3.

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      Martin 9 Dicembre 2016 at 22:26

      Grazie Franco per questo suggestivo ricordo. Il problema a cui ti riferisci dovrebbe essere quello di Alexander Galitzky pubblicato nell’ormai lontano anno 1900 su Shachmatny Journal.

      Queste le affascinanti posizioni.


      E, sempre a titolo di curiosità vediamo se ricordi questa sigla:

      Col commento, in calce al video, che riporto con un volgare “copia e incolla”:

      “Chissà chi lo sa ?” chiuse, inspiegabilmente, i battenti all’alba del ’72 e fu sostituita dal programma “Scacco al re” per la regia di Cino Tortorella e condotto in studio da Ettore Ardenna.
      Finiva, così, un ciclo che, con il senno di poi, può, davvero, definirsi storico tant’è che, difatti, nel corso degli anni a venire i vertici di viale Mazzini non saran…no in grado di realizzare una trasmissione che, in qualche maniera, riuscisse, davvero, a prenderne il posto.

      (…;) Il tema della trasmissione era quello degli scacchi, in quel periodo reso popolare dalla sfida per il titolo mondiale di scacchi tra Bobby Fischer e Boris Spassky.
      Il gioco si svolgeva fra due squadre di ragazzi di scuola media, di cui ogni concorrente rappresentava un pezzo degli scacchi col suo valore corrispondente (da uno per il pedone a dieci per la regina). Ad ogni prova un pezzo veniva “mangiato”, con conseguente perdita dei punti associati al pezzo. Il numero dei concorrenti andava quindi a mano a mano diminuendo e con essi le possibilità di supporto alla squadra.
      Le prove erano di varia natura: quiz di cultura generale, prove di abilità, prove sportive, e c’era un argomento principale legato all’ospite d’onore della settimana. I dieci punti della regina venivano tolti alla squadra del giocatore che perdeva l’incontro di scacchi, ed alla fine vinceva la squadra che aveva conservato il punteggio più alto.
      Le due squadre a restate per più settimane in gara, quella di Correggio (RE) e quella di Sant’Agnello(NA) (un paese accanto a Sorrento), si scontrarono poi in un incontro finale, con la vittoria della squadra di Sant’Agnello. (…;)

      (Fonte Wikipedia)

      Un cenno particolare va fatto alla sigla omonima ed al gruppo che la interpretava ovvero i “Pane, burro e marmellata” di cui, naturalmente, si è perduta, o quasi, ogni traccia.
      Provenivano dall’Emilia Romagna ed i loro nomi erano, rispettivamente, Claudio Raggi, Morena Onofri e Paride Perini e, purtroppo, furono delle semplici meteore.

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