Oh, bravo Figaro!

Scritto da:  | 1 Dicembre 2016 | 6 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati, Internazionale, Tattica

fortunatissimo-01Bravo Carlsen per averci risparmiato un titolo mondiale assegnato agli spareggi lampo! Bravo Karjakin per aver pareggiato il match a cadenza lunga contro l’asso norvegese. Dopo la seconda partita rapid pensavo che il quadro psicologico si fosse ribaltato a favore del russo: Carlsen (nella posizione del diagramma qui sotto)

carlsenkarjakin01incomprensibilmente non ha giocato la ovvia 73. Ae6+ che avrebbe coronato tutto il piano precedente, in vista di 73… Rh8 74. Af8 con l’esiziale minaccia 75. Af7, ma il salvataggio finale (diagramma seguente),

carlsenkarjakin02in cui Karjakin pur essendo a corto di tempo ha trovato il modo di sacrificare tutto per concludere con uno stallo da studio, è stato secondo me il lampo di genio più notevole di tutto il match. Il matto con Dh6+ nell’ultima partita è spettacolare; mi pare di aver già visto, tra le altre, una conclusione con lo stesso tema in una partita di Spartaco Paolo Sarno, qualcuno mi aiuta a ritrovarla? Comunque niente di straordinario a questi livelli, tra l’altro Carlsen aveva vantaggio decisivo già da un po’ di mosse.

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avatar Scritto da: IM Roberto Messa (Qui gli altri suoi articoli)


6 Commenti a Oh, bravo Figaro!

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    The dark side of the moon 2 Dicembre 2016 at 16:51

    Eccellente, penso che quella giocata rimarrà nella storia, peccato che non fosse una partita a cadenza classica.
    Il salvataggio di Karjakin è stato fantastico, da studio appunto!
    Sono rimasto impressionato che Sergej sia riuscito a vederlo in poco tempo e questo testimonia la forza di gioco di chi arriva a questi livelli.
    Secondo me non è stato affatto un brutto mondiale, sicuramente meglio degli ultimi 2.
    Bravi ad entrambi!

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    Jas Fasola 2 Dicembre 2016 at 17:36

    Se ha giocato h5 probabilmente aveva già giocato posizioni simili, basta togliere torre e alfiere camposcuro, è stato bravo comunque a vedere che g5 non portava a niente. Mi sembra potesse giocare semplicemente Rh7 o Ta7.

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    Roberto Messa 2 Dicembre 2016 at 19:58

    A proposito del match, estraggo (e riassumo con parole mie) un paio di pillole dalle note di colore scritte dal GM Ian Rogers per Torre & Cavallo di dicembre.

    • La rete televisiva norvegese NRK ha stipulato un contratto (molto oneroso) con l’organizzazione per trasmettere le dirette di tutto il match. I risultati non si sono fatti attendere, dato che già alla quarta partita 400mila norvegesi sono rimasti incollati alla TV fino a notte fonda per seguire le gesta del loro campione, un picco di audience incredibile per gli standard della TV norvegese. Ma è ai playoff che NRK ha fatto letteralmente il pieno con una media di 764mila telespettatori per tutta la lunga serata (in verità per buona parte del territorio norvegese la nottata di questi tempi è davvero lunga… alcuni mesi!) che, nel giorno del suo 26esimo compleanno, ha portato Magnus alla conquista del terzo titolo mondiale.
    • La sede del mondiale offriva un pacchetto VIP che per soli 3mila dollari (tutto il match, 600 per una singola partita) dava accesso a un’elegante sala riservata che permetteva di vedere Carlsen e Karjakin in azione da distanza ravvicinatissima e di commentare ad alta voce (i due erano incapsulati in una teca di cristallo trasparente solo dall’esterno, come in altri eventi scacchistici degli ultimi anni) mangiando e libando a volontà dal ricco buffet. Pare che dopo alcune ore, quando il tasso alcolico degli spettatori VIP cominciava ad elevarsi, il loro vociare si faceva talmente chiassoso da mettere a dura prova l’insonorizzazione della campana di vetro…

    Infine, per la serie “VIP a Manhattan”, la più bella che ho letto su Facebook è uscita dalla pennaccia di Mauro Barletta. Mauro, che lavora all’ANSA di Torino, ha tirato fuori questo finto (attenzione è finto, lo sottolineo perché sennò cominciano a girare le bufale stile Napalm51) lancio d’agenzia:

    FLASH +++ LAPO ELKANN, LE PARTITE DEL MONDIALE DI SCACCHI A NEW YORK ERANO TROPPO NOIOSE. Così l’imprenditore si è giustificato con la polizia: “il gioco di Carlsen non mi piace, preferisco Tal”

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    fabrizio 2 Dicembre 2016 at 21:47

    Dopo il sorprendente salvataggio di Karjakin, anch’io ho pensato/sperato che Carlsen avrebbe avuto danni psicologici. Ma il tutto è durato pochi minuti: le ultime due rapid sono state un dominio netto del norvegese.

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    Giancarlo Castiglioni 2 Dicembre 2016 at 22:17

    Non deve essere stato facile iniziare la terza partita immediatamente dopo non esser riuscito a vincere la seconda.
    Credo che Carlsen non ne abbia risentito perchè era molto sicuro della sua superiorità nel gioco rapid.
    Credo anche che Karjakin si sentisse inferiore e che il suo ritardo di tempo in tutte le partite sia dovuto a questa sua mancanza di fiducia.

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    Martin 3 Dicembre 2016 at 08:49

    Lascio a chi è più esperto di me la ricerca del sacrificio à la Carlsen di Spartaco Sarno… in compenso ho trovato questa perla tra le tante cavatine di Figaro eccellenti del nostro Belcanto (Gobbi, Bastianini, Bruscantini…;)

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