Molti di noi sono stati colpiti dalle immagini di Kill Bill, una ragazza sola che combatte e prevale contro decine di uomini grazie alla sua abilità, ma tutti sappiamo bene che questo è stato frutto della mente di Tarantino, e che nella realtà è molto difficile se non impossibile che una signora riesca ad avere la meglio su un gruppone di maschietti, vero? O forse c’è veramente qualche disciplina in cui una rappresentante del gentil sesso ci prende e ci bacchetta tutti insieme?
Si che c’è, ed è molto vicino a quello che interessa a noi……
Nel lontano 1978 ebbi occasione di pareggiare in simultanea contro Nana Alexandrja, per me che ero 2a nazionale un buon risultato considerato che anche qualche candidato maestro ci lasciò le penne…..Una grande prestazione della forte giocatrice russa, come leggiamo nel resoconto del giornale “La Nazione”:
“Appuntamento d’eccezione il 2 settembre a Fossitermi per gli scacchisti spezzini. La tre volte campionessa sovietica, già campionessa d’Europa e numero due mondiale Nana Alexandrja ne ha infatti sfidati venti in simultanea, riuscendo a batterne, dopo oltre quattro ore di gioco, quattordici, pareggiando con quattro e perdendo con due.
Nana Alexandrja, ventottanni, insegnante di letteratura e filologia all’Università di Tbilisi, in Georgia, sua città natale, ha cominciato a giocare a scacchi all’età di sei anni in una delle tante scuole esistenti in URSS, e in poco tempo è arrivata ai vertici nazionali e mondiali. Attualmente si trova in Italia per un torneo internazionale tenutosi a Genova nell’ambito del festival nazionale dell’Unità.
Non è stato facile per gli organizzatori spezzini dell’Arci portare alla Spezia la campionessa, per via del divieto posto in un primo momento dalle autorità di polizia genovesi, che le avevano permesso di spostarsi solo nell’ambito di cinquanta chilometri dal capoluogo ligure. Poi, all’ultimo momento, è giunto il sospirato nullaosta.
…Sono riusciti a battere la campionessa russa Roberto Merlino di Sarzana e Riccardo Monopoli, due dei più bravi spezzini nel campo scacchistico; hanno pareggiato Sericano, Cogliolo, Bertoli e Scotto.
La graziosa giocatrice sovietica ha impressionato tutti per la sua forza di gioco, vincendo con giocatori del livello di Garvani, Bonamini, Gramignani, Chiappini, e Tizzoni.”
Nel 1978 non era pensabile che una signora potesse rifilare una lezione così pesante a degli uomini, se escludiamo la campionessa del mondo Nona Gaprindashvili, che dopo pochi anni veniva avvicendata da Maia Chiburdanidze. A parte questi pochi nomi le altre giocatrici erano di ben altra categoria, non più forti di un semplice maestro nazionale, fin quando alla fine degli anni ’80 esplose la svedese Pia Cramling e poi le tre sorelle Polgar.
Da allora il livello medio si è talmente alzato che adesso decine di giocatrici possono battersela tranquillamente in una finale del campionato italiano, e per rimanere nell’argomento del nostro articolo, possono tenere una simultanea coi risultati di Nana Alexandrja, se non meglio.
Nelle fotografie che seguono potrete apprezzare una ampia carrellata di simultanee tenute da rappresentanti del gentil sesso.
Un particolare rilievo merita la grande impresa di Susan Polgar, che tra l’ 1 e il 2 agosto del 2005 frantumò ogni record assoluto nelle simultanee, giocando dapprima simultaneamente contro 326 giocatori (+309 =14 -3), poi prolungando a rotazione l’esibizione fino ad arrivare alla incredibile cifra di 1131 partite consecutive giocate (+1112 =16 -3), battendo il precedente record anch’esso detenuto da una donna, la greca Botsari, con 1102 partite giocate. Durante 24 ore percorse oltre 9 miglia e fece 14361 passaggi di scacchiera. Ecco quindi le immagini dei record di Susan.
Assolutamente magnifico! 🙂
Quanto mi piacciono le donne che giocano a scacchi! 😉
…a me anche se non giocano a scacchi!! Vedo che fra tutti… tra varianti e aperture, cronaca e classifiche, calcio e figurine… poi alla fine quello che va per la maggiore è sempre quello…!! Avanti!!
Il pezzo più bello: sempre la Regina!!! 😉