Chess made in Italy

Scritto da:  | 16 Dicembre 2016 | 12 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati Italiani, Nazionale

il 76° Campionato per immagini…
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avatar Scritto da: Fabrizio (Qui gli altri suoi articoli)


12 Commenti a Chess made in Italy

  1. avatar
    Dino 16 Dicembre 2016 at 09:10

    Grazie Fabrizio e grazie anche a tutto lo staff di soloscacchi: siete i migliori! ;)

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    Luca Monti 16 Dicembre 2016 at 09:25

    All’autore.
    Per caso tu sei Fabrizio Conca?
    Se si come penso, noi ci siamo conosciuti negli anni ottanta ad un torneo A.R.C.I.
    a Dumenza, nell’alto varesotto vicino alla svizzera. Ti ricordi di me? Ciao.
    Complimenti per i tuoi articoli di attualità e sono felice del successo che
    ricevono qui in SoloScacchi.

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      fabrizio 16 Dicembre 2016 at 11:22

      Ciao Luca, purtroppo non sono il Fabrizio di tua conoscenza: io sono Fabrizio Antonelli di Roma e temo proprio che ci siamo incrociati solo sulle pagine di SoloScacchi. Ma, visto che solo le montagne non si incontrano, spero di avere prima o poi il piacere di conoscerti dal vivo. Ciao e complimenti a te per i tuoi sempre interessanti articoli

  3. avatar
    fabrizio 16 Dicembre 2016 at 11:48

    Vorrei aggiungere qualche breve notazione personale alle fotografie che ho fatto in occasione della ottava giornata del Campionato Italiano 2016.
    Il CIA si svolge presso l’hotel Roma Aeterna, in via Casilina zona Pigneto (quartiere che ha avuto una bella rinascita negli ultimi anni, diventando uno dei punti di ritrovo dei giovani romani). Per prima cosa vorrei sottolineare l’ottimo livello dello staff arbitrale e tecnico (Franca Dapiran, Remo Sayour, Sergio Pagano) che dirige con cortesia e competenza il torneo.
    La sede di gioco appare dignitosissima, ma un po’ nascosta e forse poco adatta ad un pubblico potenzialmente numeroso; purtroppo di questo difetto non ci si accorge nemmeno perché (perlomeno per quello che ho constatato io nelle quasi 5 ore di mia presenza) la scarsa partecipazione di appassionati o curiosi è forse l’unico grosso neo del Campionato. In tutto il pomeriggio siamo stati soltanto in cinque o sei ad assistere alle partite: veramente uno spettacolo per pochi intimi, che spero possa però avere maggior seguito nel fine settimana. Credo proprio che il livello tecnico del campionato, forse mai così alto, meriterebbe molto ma molto di più. Scarsa promozione pubblicitaria, scarso interesse degli scacchisti romani, periodo natalizio e traffico imprevedibile ? Purtroppo Roma, per tanti motivi, si conferma una piazza difficile in materia.

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      Ramon 16 Dicembre 2016 at 11:55

      Grazie Fabrizio per il reportage e le interessanti considerazioni. Purtroppo la scelta di dove organizzare la manifestazione appare un problema di non poco conto: in una grande città o in un piccolo centro? Già l’anno scorso, per l’edizione ospitata a Milano (cfr. qui) si è discusso tanto. Non credo che la soluzione sia facile da trovare, spero ci siano delle proposte e dei progetti in merito…

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      Luigi O. 16 Dicembre 2016 at 12:00

      Una domanda: il pubblico può assistere de visu agli incontri oppure è relegato in una saletta a parte con opportuni schermi?

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        fabrizio 16 Dicembre 2016 at 12:38

        Vista la tranquillità della situazione, ho assistito alle partite da un paio di metri dalle scacchiere dei protagonisti (come si può vedere dalla seconda foto). C’è anche una sala con PC e schermo sul quale vengono proiettate le partite trasmesse in internet, nel caso ci fosse maggiore affluenza di spettatori.

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    Fabio Lotti 16 Dicembre 2016 at 15:15

    Grazie, Fabrizio!
    Le immagini rendono più vivo il torneo.

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    Mongo 16 Dicembre 2016 at 17:39

    Non credo che l’handycap sia la metropoli: il mondiale a New York ha avuto sempre il pienone, nonostante l’esorbitante costo dei biglietti.
    Credo che la colpa sia tutta della incapacità dei dirigenti della federazione di far conoscere l’evento attraverso i media nazionali!
    Tra l’altro non spendono più i soldi per il Caruana e fare un po’ di pubblicità agli scacchi (al campionato italiano, mica a quello del mio condominio) non sarebbe una brutta cosa.

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      Jas Fasola 18 Dicembre 2016 at 13:56

      Meglio non spendere troppi soldi per eventi del genere, caro Winwar (auguri!). Ieri sera ho visto un tuo “amico”, Hellboy, inc…ato nero con uno che gli aveva spento il sigaro…

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    alfredo 16 Dicembre 2016 at 19:23

    GRAZIE DI CUORE

  7. avatar
    Luca Monti 17 Dicembre 2016 at 16:11

    Ho fatto confusione allora.Effettivamente a memoria non rammento di avere mai conosciuto un Fabrizio Antonelli ne tantomeno alcun scacchista di Roma (località troppo distante dai miei angusti orizz :o onti). Cmq è un piacere incontrarti qui. Ciao ciao.

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