“Essere superstiziosi è da ignoranti. Non esserlo porta male”
(Eduardo)
Ho giocato la mia prima partita del 2017: un disastro! Finale di Cavalli e Pedoni irrimediabilmente perdente (e perduto).
Eppure… sono sceso dal letto stando ben attento ad appoggiare il piede destro prima del sinistro, al cenone eravamo in dieci e non in tredici, nessun gatto nero, nessuna…UN MOMENTO!! LA SCALA!!
Sono passato sotto? o no? Non ricordo, NON RICORDO!
In futuro devo stare più attento, anche perché è raccomandato dal mio oroscopo: “Attenzione ai passi falsi” c’è scritto.
Avevo messo la battuta di Eduardo alla fine, ma va bene lo stesso…..
Il solito grazie a Martin per le immagini.
P.S. Qualcuno scriva qualcosa sulle scaramanzie degli scacchisti!
Non mi reputo superstizioso, o almeno mi illudo di non esserlo… infatti a ogni torneo debbo avere la stessa penna per scriver le mosse con cui ho vinto la partita precedente.
Siccome ne vinco ben poche di fatto succede che la cambio a ogni partita…
Poi sul formulario mi sforzo di scriver i dati della partita (nome torneo, nomi dei giocatori, etc… ) sempre nello stesso ordine dell’ultima partita fortunata, e anche qui…
Ciao Paolo Bagnoli. Approfitto della tua lunga militanza presso lo scacchismo emiliano per
domandarti di un paio di cose.
Tu hai per caso conosciuto Paolo Sartori?
Secondo la tua opinione, nel loro periodo di maggior splendore fu migliore come scacchista Fiorentino Palmiotto o Mario Tamburini?
Ciao e grazie per il tuo impegno a favore del sito.
Carissimo Luca, grazie a te per i tuoi incomparabili pezzi!
Ho conosciuto Paolo Sartori: alto, magro, biondo, decisamente bravo (credo fosse CM), si allontanò da Bologna nel periodo in cui anch’io mi trasferii per motivi di lavoro. Giocò due o tre Campionati Bolognesi Assoluti rivelandosi giocatore solido e difficile da battere (siamo nei primi Anni Settanta).
Difficile dire qualcosa sul confronto tra Mario e Fiorentino. Il secondo faceva sporadiche apparizioni in manifestazioni “non bolognesi”, mentre Mario limitava la sua attività al Circolo, al quale dedicava ogni suo momento libero. Diversissimi come stile e come temperamento, reggevano comunque dignitosamente il confronto con Maestri di altre città nel corso di incontri a squadre: Mario impostava il gioco avviandolo verso schemi posizionali, sempre attento alla struttura pedonale in vista del finale, nel quale lo ricordo decisamente bravo, Palmiotto era molto più tattico.
Anche io ricordo Spartaco Sartori, nei campionati a squadre per Bologna.
Era CM ma poi è sicuramente passato maestro.
Dai risultati mi sembra che Tamburini fosse più forte di Palmiotto.
Ciao Giancarlo! Il Sartori del quale parlo è Paolo e non conosco alcun Spartaco.
Probabilmente negli anni migliori Tamburini era più forte di Palmiotto (Mario si giocò un Campionato Italiano all’ultimo turno contro Romani, credo), ma Palmiotto vanta comunque un titolo di Campione Italiano per Corrispondenza. Francamente non saprei, anche perchè li ho incontrati in poche occasioni (Campionati Bolognesi Assoluti, oppure tornrei blitz di Circolo), ma Mario mi è sempre apparso più “solido” e meno “fantasioso”, ma potrei sbagliarmi.
Forse il Sartori che mi ricordo io era di Trieste.
Ci sono parecchie sue partite su chess365, ha giocato nel Campionato Italiano assoluto del 1981 e aveva 2275 punti elo.
Grazie a Bagnoli Paolo e Castiglioni Giancarlo per le risposte.