Montebelluna al microscopio

Scritto da:  | 12 Gennaio 2017 | 54 Commenti | Categoria: Attualità, Nazionale, Tornei

montebelluna-02A inizio anno il circolo “Beniamino Vergani” di Montebelluna, con a capo il giovane MI Pierluigi Basso, ha organizzato una serie di tornei “chiusi” validi per le norme GM e MI, nello stile collaudato dei famosi “First Saturday” di Budapest (quelli dove – ad esempio – ha fatto non una ma ben 3 norme GM un certo Fabiano Caruana).
Nei 5 (!) tornei previsti (uno “Scheveningen” tra giovani MI in ascesa e esperti GM, due validi per norme GM e due per norme MI) alla fine delle danze sono letteralmente piovute norme su norme! Iniziando dagli italiani, terza norma GM e titolo per Andrea Stella, terza norma MI e titolo per Francesco Sonis, prima norma GM per Alessio Valsecchi, più terza norma WIM e titolo per Desirèe Di Benedetto e un paio di norme di Maestro nazionale (Loiacono e Seresin); Aggiungiamo anche per i numerosi giovani stranieri presenti una norma GM (Ashiku, FM albanese) e 4 norme IM (i FM Livaic Percivaldi Martins e Juhasz).
Bene, bravi, complimentissimi a tutti, bene così… ma siam proprio sicuri?!?

montebelluna-09Eh no, perché fin da subito sono comparsi sui social, per ogni dove sulla rete e, ovviamente, soprattutto nei bar più malfamati di Caracas, dei commenti più o meno velati sul fatto che le “norme” ottenute siano state – con qualche giro di parole, ma il concetto era questo – “comprate”. I post incriminati sono stati subito ripuliti dai tavolacci dei suddetti bar, sui social è rimasto qualche accenno molto ironico e molto velato, ma alla fin fine… che c’è sotto? Forse qualcosa di vero? Oppure sono solo voci invidiose? Prendiamoci qualche minuto per esaminare nel complesso la situazione e i dati di fatto.

montebelluna-11Rimanete concentrati, dai…  iniziamo dunque dagli “invitati”. Come sempre accade, per i tornei stile “First Saturday” validi per norme è necessario avere una manciata di titolati disposti a giocare (e quindi ingaggiati).
A Montebelluna nel complesso erano presenti 12 GM più 5 MI che avrebbero giocato senza possibilità di norma:

  • Petkov, Lazic, Arnaudov, Drasko (più il MI Mrdja) nello Scheveningen a 10 turni
  • Mirzoev, Kveinys, Cvitan nel primo torneo valido per norme GM
  • Zelcic, Kosic, Zaja nel secondo GM
  • Naumkin (più gli IM Bonafede e Dragojlovic) nel primo MI
  • Inkiov (più gli MI Rogulj e Biti) nel secondo MI
  • Tutti gli altri giocatori erano giovani in ascesa, provenienti da tutto il mondo (nei tornei Scheveningen e GM1 e GM2 gli italiani presenti ad esempio erano solo 5 in tutto: Stella nello Scheveningen, Sonis e Bove nel GM1, Valsecchi e Damia nel GM2)

montebelluna-03Iniziamo l’analisi dal particolare torneo tipo “Scheveningen”, vinto dai giovani e dove Andrea Stella ha preso la terza norma GM (e anche il giovane FM albanese Ashiku ha fatto norma GM). Sulla norma di Andrea poco da dire: grazie al suo stile solido ha “vinto” tutti i mini-match per 1.5-0.5 tranne che con Arnaudov (due patte) e Mrdja (due vittorie). Le partite sono state quasi tutte combattute (qualche pareggio veloce è più che comprensibile in un torneo con 4 doppi turni…) e in particolare:
La vittoria con il nero contro Petkov (ampiamente commentata da Andrea stesso, in inglese, a beneficio di tutti) è una evidente prova di come gli esperti GM non fossero per nulla accondiscendenti nel far fare la norma ai giovani, ma questi siano semplicemente stati più forti (nella partita in oggetto Petkov è stato semplicemente “surclassato” fin dall’apertura – che Andrea aveva preparato meglio – ma ha opposto la miglior resistanza finendo per capitolare solo dopo il finale)

montebelluna-10L’ultimo turno con Mrdja (in cui Andrea doveva vincere per raggiungere i 2500 punti Elo per il titolo) è stata l’ultima partita a finire di tutto il torneo, con il giovane cremonese che in zeitnot ha rischiato un sacrificio di pezzo complicatissimo che è stato premiato riuscendo a forzare una posizione altrimenti chiusissima.
In generale, a parte l’exploit di Ashiku, i giovani hanno tutti performato leggermente sopra il loro Elo iniziale, mentre i 4 GM esperti (a parte Petkov) un pochino sotto.
Solo Mrdja (su cui alcuni maligni commentatori avevano puntato l’indice per dimostrare che era stato “ammorbidito” per perdere) è stato malamente trattato (1 su 9 per lui e performance di poco sopra ai 2000 punti). Il punto è che Mrdja stesso pochi giorni prima a Robecchetto aveva già palesato uno stato di forma assai carente (patte e sconfitte con giocatori di basso livello 1N e CM) e quindi trivarsi davanti a 5 “assatanati” giovani in ascesa è stato per lui un calvario.
Passando ai tornei chiusi “classici”, l’impressione generale riportata da un osservatore esterno (presente nel torneo secondario) è che (cit.) “Le partite sono sembrate molto combattute tra chi era a caccia di norme, mentre qualche rapida patta si è vista tra i giocatori invitati”. (“fenomeno fisiologico” a detta di Pierluigi Basso, e, a mia modesta opinione, perfettamente logico).
Nel primo torneo GM in realtà gli “invitati” non sono stati per nulla “morbidi” con i “cacciatori di norme”; il torneo è stato DOMINATO dal GM Azer Mirzoev con 7 su 9 (+5 =4 , due patte con gli altri GM invitati e una patta finale con Sonis che andava gran bene ad entrambi), secondi a ben 2 punti l’altro GM Kveinysz e il già citato Sonis. Qui tre norme MI, Sonis e Percivaldi, a cui è bastato performare solo poco sopra il proprio Elo (quindi nulla di particolarmente strano) per prendere la norma (Sonis era accreditado di 2406 punti, il FM danese Percivaldi ben 2445) e Martins, FM portoghese con 2383 di Elo a cui è bastato fare il 50% per la norma.
Nel secondo torneo GM il vincitore netto è stato il MI bergamasco Alessio Valsecchi (che possiamo dire quasi “idolo locale” in quanto vive proprio a Montebelluna da qualche anno), che ha approfittato solo all’ultimo turno di una rapida patta con un GM (Zaja), avendo però già vinto il torneo, avendo il bianco e bastandogli proprio la patta per la norma. Per il resto Alessio ha dovuto sudare parecchio contro gli altri “cacciatori di norme”, soprattutto dopo la sconfitta al secondo turno con un giocatore sulla carta più debole. Per quanto riguarda gli altri giocatori, i GM invitati si sono piazzati tutti nelle posizioni dal 2° a 5° posto, lasciando quindi poche briciole agli altri MI / MF, tranne che all’indiano Iniyan che, da “non titolato (ma con 2360 Elo) ha piazzato per pochissimo la norma MI.
Passando rapidamente ai tornei per norme IM, nel primo c’è stato “l’assolo” dell’unico GM presente (Inkiov) che ha vinto per distacco, e solo il FM tedesco Julian Martin ha strappato la preziosa norma IM. Gli altri due titolati presenti si sono piazzati al terzo e quarto posto.
Nel secondo torneo ha vinto (con norma) il forte e giovane FM ungherese Juhasz, comunque accreditato di elo già vicino ai 2400, mentre due dei titolati presenti (Dragojlovic e Bonafede) hanno onorato al meglio il torneo finendo al terzo e quarto posto. Qui c’è stato qualcuno che ha “storto il naso” a vedere la prestazione del GM, Naumkin, relegato al penultimo posto con solo 3.5 punti. Purtroppo da quanto si è venuto a sapere pare che il problema del maestro Igor non sia solo qualche partita persa male ma si tratta di una situazione ahimè più seria… diciamo che spesso si presentava alla scacchiera non particolarmente lucido e brillante.

SeparatoreTirando le somme, quindi, i tornei hanno visto una notevole “pioggia” di norme internazionali, ma in fin dei conti nessun risultato particolarmente eclatante né in positivo (le vittorie di Stella e Valsecchi erano ampiamente alla loro portata) né in negativo da parte degli invitati (caso Naumkin a parte).
Pertanto: chi vuole essere sospettoso a mio parere non ne ha motivo, ironizzare o fare velate accuse è meschino, e fare accuse dirette (come sembra sia stato fatto, per poi ritrattare / cancellare tutto) senza uno straccio di prova… beh, fate voi.
Come ha scritto uno dei partecipanti, Angelo Damia: “se vinci l’hai comprata, se perdi l’hai venduta, se patti non te la sei voluta giocare”
Benvenuti nella terra della dietrologia ;)

montebelluna-08

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54 Commenti a Montebelluna al microscopio

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    Giancarlo Castiglioni 12 Gennaio 2017 at 10:00

    Tornei di questo tipo ce ne sono stati anche in passato e sicuramente alcuni non sono stati “al di sopra di qualsiasi sospetto”.
    Quindi che sorgano dei dubbi è perfettamente normale.
    Se cercassi una promozione non vorrei ottenerla in uno di questi tornei, ma in un torneo svizzero, in un Campionato Italiano, dove nessuno possa avere qualche cosa da dire.
    Bisogna interrogarsi su cosa è importante, avere il titolo di GM o essere un GM?
    Per me la promozione deve essere la conseguenza naturale di una forza di gioco raggiunta, altrimenti è meglio non ottenerla.
    Credo che la maggioranza di questi giocatori abbia confermato la promozione in tornei successivi, ma questo non significa nulla.
    Ormai l’occasione di ottenere la promozione dalla porta principale la hanno persa per sempre.

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      Jas Fasola 12 Gennaio 2017 at 10:34

      Che catastrofismo… anche con i tornei svizzeri può succedere di tutto (una volta con gli slavi anche più di adesso). Sono invece d’accordo che si debba puntare alla forza di gioco e non ai titoli e all’elo. I giovani non dovrebbero mai offrire patta finchè la partita è da giocare.
      Tornei come questi di Montebelluna nello scorso secolo l’Italia se li sognava, a parte Reggio Emilia ma non in ogni anno.

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        Giancarlo Castiglioni 12 Gennaio 2017 at 12:04

        Rilegga quanto ho scritto.
        Non ho avanzato nessun sospetto su nessuno.
        Ho solo espresso una mia opinione personale, che ognuno è libero di condividere o meno.
        Quanto agli organizzatori, li approvo se l’intenzione era dare la possibilità a dei nostri giovani giocatori di fare esperienza e migliorare il loro livello di gioco, un po’ meno se l’intenzione era di aiutarli ad ottenere promozioni.
        Ovviamente le due cose non sono distinguibili, non si può fare il processo alle intenzioni.
        Comunque non critico gli organizzatori, fare qualcosa è sempre meglio di non fare niente.

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          Jas Fasola 12 Gennaio 2017 at 12:15

          Io facevo riferimento all’ultima frase “Ormai l’occasione di ottenere la promozione dalla porta principale la hanno persa per sempre.”

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            Giancarlo Castiglioni 12 Gennaio 2017 at 13:34

            Intendevo che certe promozioni ottenute a centro classifica magari incontrando giocatori forti ma fuori forma o demotivati, valgono meno.
            Per promozioni dalla porta principale intendo quelle ottenute vincendo il torneo o almeno arrivando nelle primissime posizioni.
            Vincere il torneo successivo avendo già la promozione non è la stessa cosa.

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        Giancarlo Castiglioni 12 Gennaio 2017 at 12:14

        Certamente succedeva di tutto anche nei festival e gli arbitri si voltavano dall’altra parte per non vedere.
        Bisogna riconoscere che era difficile intervenire, ma qualcosa di più potevano fare.
        Più degli slavi che vendevano io condanno gli italiani che compravano.
        Ma non voglio essere catastrofista, il fenomeno era endemico ma non molto diffuso.
        Non so e non voglio sapere se succeda anche oggi.

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    Jas Fasola 12 Gennaio 2017 at 10:13

    Ma un bravo agli organizzatori no? Sono stati fantastici! Ma come hanno fatto? Per quanto riguarda la dietrologia proprio un mese fa mi è stato raccontato qualcosa del genere sul torneo B di Reggio Emilia… lasciamo perdere

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    lordste 12 Gennaio 2017 at 10:14

    Signor Castiglioni, quindi lei giudica “sospetti” anche tutti i First Saturday (la cui formula è stata presa paro paro per Montebelluna)?
    Lei giudica la forza di gioco di Andrea Stella, che ha preso nel giro di un anno tre norme in 3 tornei diversi (questo Scheveningen, un Open in Italia e un Open all’estero) non da GM?
    Giudica forse gli arbitri dei tornei di Montebelluna degli incompetenti e/o dei prezzolati che chiudono non uno ma due occhi?

    E tutto questo: lo fa solo per sentito dire e solo in base al fatto che in passato (quando c’erano controlli meno severi) qualcuno ne ha approfittato per prendere norme IM…meritate? Oppure ha modo di giustificare queste sue convinzioni?

    A me che sia “perfettamente normale” che sorgano dubbi fa un po’ ridere e un po’ ribrezzo.

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      Giancarlo Castiglioni 12 Gennaio 2017 at 13:38

      La mia risposta è finita per errore a Jan Fasola.
      La ripeto.

      Rilegga quanto ho scritto.
      Non ho avanzato nessun sospetto su nessuno.
      Ho solo espresso una mia opinione personale, che ognuno è libero di condividere o meno.
      Quanto agli organizzatori, li approvo se l’intenzione era dare la possibilità a dei nostri giovani giocatori di fare esperienza e migliorare il loro livello di gioco, un po’ meno se l’intenzione era di aiutarli ad ottenere promozioni.
      Ovviamente le due cose non sono distinguibili, non si può fare il processo alle intenzioni.
      Comunque non critico gli organizzatori, fare qualcosa è sempre meglio di non fare niente.

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    Mongo 12 Gennaio 2017 at 17:01

    Colgo l’occasione, anche per far calare un po’ la tensione, per ricordare due anniversari che cadono proprio oggi, 12/01: il compleanno del babbo del nostro Joe Dawson e l’anniversario della scomparsa della donna più amata, dopo la propria mogliera, dal nostro Fabione, ovvero la signora Agatha Christie. ;)

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    Chess 12 Gennaio 2017 at 17:30

    Norme si norme no, tornei puliti tornei sospetti, per ora mi guardo le tette della bionda.Credo che una norma Grandi tette, le aspetti di diritto.

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    Enrico 13 Gennaio 2017 at 07:11

    La bionda è Jayne Mansfield,la mora Sophia Loren.
    Vince il nero ?

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      Chess 13 Gennaio 2017 at 10:34

      Mah! Posizione poco chiara, a dire il vero. Forse il bianco ha qualche possibilita’ tattica in piu’, e’ messo meglio nella posizione alta di scacchiera, mentre il nero, lo sappiamo, offre un gioco classico, posizionale, sia davanti che dietro scacchiera. Un bel problema! Forse meglio una patta e una attenta “analisi” con entrambe le giocatrici. Che ci si scambi e si confronti ogni fantasia: gli scacchi, si sa, sono un gioco creativo!

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    Enrico Cecchelli 13 Gennaio 2017 at 11:14

    Lo sguardo della Loren è’ molto eloquente…

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      chess 13 Gennaio 2017 at 11:53

      Eloquente in che senso?

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        Enrico Cecchelli 14 Gennaio 2017 at 12:06

        Sta guardando qualcuno che sta esponendo sulla bancarella una merce più appetibile con un misto di stupore e disapprovazione per l’esagerata e spudorata, almeno per quei tempi, ostentazione! Almeno così la leggo io.

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    Franco Trabattoni 13 Gennaio 2017 at 23:35

    Non sono in grado di esprimere alcun parere sui tornei di Montebelluna. E in più trovo particolarmente odioso lanciare sospetti nel mucchio senza citare in modo documentato fatti e circostanze precise. Vorrei solo dire, però, che l’analisi delle partite non è decisiva, perché anche a scacchi si possono costruire dei falsi fatti bene. Anche in questa occasione vorrei riportare un episodio personale. Io non ho mai venduto né comprato un punto. Però mi è successo una volta, e anche in un torneo importante, che un punto mi sia stato regalato, da un amico piuttosto bravo, che in quell’occasione aveva deciso a tutti costi che mi doveva aiutare. Me lo annunciò prima di iniziare, resistendo a tutte le mie proteste. La partita fu abbastanza lunga, la vinsi in maniera tutt’altro che eclatante, e il mio avversario si prese un sacco di tempo per riflettere, con i gomiti sul tavolo e la testa fra le mani. Al punto che io mi convinsi che avesse cambiato idea. Così, mentre mi tendeva la mano per abbandonare, gli dissi, come d’uso: “la andiamo a guardare?” Non dimenticherò mai il sorriso benevolo con cui replicò alla mia domanda; che voleva dire, inequivocabilmente: “A Fra’, lassa perde…”

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    Giancarlo Castiglioni 14 Gennaio 2017 at 16:17

    Conoscevo l’episodio, me lo aveva raccontato il tuo avversario; ovviamente tu eri nelle prime posizioni, forse in corsa per la promozione, mentre l’altro era nelle posizioni di fondo.
    Anche io ho un ricordo personale da raccontare.
    All’ultimo turno di un torneo B il mio avversario vincendo è promesso maestro, mentre io sono tagliato fuori dai premi.
    Sono tentato di dare il punto, l’avversario non mi chiede nulla, anche se mi lascia capire che accettebbe volentieri il regalo, comunque decido di giocare.
    Sto peggio per tutta la partita, ma tengo faticosamente in piedi la posizione fin quando, poco prima del controllo di tempo, sfiancato dalla mia resistenza, l’altro sbaglia e vado in posizione vinta.
    Subito dopo sbaglio io, perdo e mi congratulo per la promozione con il vincitore.
    Non lo ho fatto apposta, ma alla fine sono più contento di aver perso.
    Cosa avrebbe capito un osservatore esterno conoscendo la situazione e analizzando la mia partita?
    Avrebbe almeno avuto dei dubbi.
    Queste circostanze si possono verificare in tutti i tornei, ma in quelli del tipo di Montebelluna sono molto più frequenti.
    Preferisco evitare di trovarmi in queste situazioni.
    Dopo tutto si è promossi solo una volta nella vita; meglio farlo quando è chiaro che il risultato è ottenuto solo con le proprie forze.

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    Filologo 28 Settembre 2017 at 17:41

    A suo tempo l’analisi di LordSte mi aveva convinto, oggi invece l’ANSA fa sapere che la procura federale sportiva la pensa un po’ diversamente.

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      Giancarlo Castiglioni 28 Settembre 2017 at 21:03

      Credo ti riferisca a questa notizia:
      (ANSA) – TORINO, 28 SET – Tornei di scacchi con il trucco: partite comprate e vendute, risultati concordati in partenza, giocatori che ricevono favori. Un’indagine in piena regola della Procura federale sportiva (la Fsi-Federazione scacchistica italiana è riconosciuta dal Coni) ha seminato lo scompiglio fra i praticanti: il numero dei tesserati “sotto osservazione” è molto basso (non sarebbero più di tre o quattro, per episodi accaduti lo scorso gennaio in una kermesse internazionale organizzata nel Nord-Est) ma le indiscrezioni sono circolate in fretta nell’ambiente. Un documento relativo all’indagine parla di “quadro preoccupante”.
      A febbraio c’era stata una durissima presa di posizione da parte di alcuni dei migliori giocatori italiani, molti dei quali titolari della squadra nazionale, che con una lettera aperta denunciarono “comportamenti collusivi”. “Non è tollerabile – era scritto – che le partite siano comperate o acquistate, o che ci si accordi per scambiarsi le vittorie”.
      Come sempre sussurri, allusioni, indiscrezioni per iniziati, nessuna notizia concreta.
      Da FSI nessun comunicato ufficiale.

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      DURRENMATT 1 Ottobre 2017 at 19:46

      … si tratta di un’ analisi con tanti punti esclamativi…è da ingenui fidarsi!

      :o :)

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    Chess 28 Settembre 2017 at 22:16

    Ed alla fine nulla succederà

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    Filologo 30 Settembre 2017 at 13:31

    Ho scoperto che il documento citato dall’ANSA è già disponibile da molto tempo sul sito FSI, sezione “Tribunale Federale”. I tesserati sotto osservazione sono Stella, Basso, Damia e Naumkin. Benché siano considerati gravi gli indizi a carico di tutti e quattro, la posizione di Stella sembrerebbe la più compromessa, in quanto ci sarebbe la prova di una “conversazione telematica” con altro tesserato, tanto che il tribunale ne aveva deciso una sospensione dell’attività agonistica, poi rientrata dopo l’assicurazione di Stella che non avrebbe giocato tornei a parte il CIS.
    Forse alla fine non succederà nulla, ma non mi pare che si possa dire che la FSI non ha fatto nulla.

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    Giancarlo Castiglioni 30 Settembre 2017 at 15:44

    Effettivamente non si può dire che la FSI non ha fatto nulla.
    La FSI ha fatto poco e quel che ha fatto lo ha accuratamente nascosto.
    Per mesi in molti abbiamo continuato a chiedere se la FSI stesse facendo qualcosa.
    Finalmente sono uscite le ordinanze del tribunale federale e sono state messe in un posto dove nessuno pensava di andarle a vedere.
    Mascheroni, tu non ne sapevi niente?
    In sintesi:
    – Il 10/04/17 il Procuratore Federale chiede la sospensione cautelare di 4 giocatori, Stella, Damia, Basso e Naumkin.
    – Il 20/04/17 il Tribunale Federale sospende il solo Stella per un mese dal 20/04/17 al 20/05/17
    – Il 24/04/17 dietro promessa di Stella di giocare in quel mese un solo torneo (il CSI), il Tribunale Federale revoca la sospensione di Stella.
    Quindi Stella è rimasto sospeso per 4 giorni dal 20 al 24 aprile.
    Non faccio commenti.
    Aggiungo solo che la partita con cui Stella è diventato grande maestro, Mrdja-Stella pubblicata su Torre&Cavallo di febbraio, non mi aveva convinto.
    In sintesi Mrdja rimane passivo, sta fermo ad aspettare finché viene travolto da un brillante attacco.
    Gioca così chi ha deciso di perdere salvando le apparenze.
    Abbiamo già detto che dalle partite non si può dedurre nulla, però non posso negare che mi siano venuti dei sospetti.
    Se avessero giocato in un altro tipo di torneo non sarebbe successo.

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      Jas Fasola 30 Settembre 2017 at 19:44

      4 giorni? Leggi bene e guarda sul sito FIDE da quanto tempo Stella non gioca.

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        Giancarlo Castiglioni 30 Settembre 2017 at 20:37

        Però potrebbe giocare.
        Forse non gioca perché si vergogna a farsi vedere in giro.

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          Jas Fasola 30 Settembre 2017 at 20:50

          c’è scritto che lui ha assicurato che avrebbe fatto solo il campionato a squadre. A proposito di campionati a squadre, un allievo di Adamski (ehh, Alfredo e Martin…;) giocherà domani il regionale lombardo under 10… attenti, eh!! arrivano… :)

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            Jas Fasola 30 Settembre 2017 at 20:53

            a squadre, a Padenghe sul Garda, per la Scacchistica Milanese.

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      Roberto Messa 5 Ottobre 2017 at 08:27

      Questi atti di aprile 2017 credo che siano stati pubblicati in quella remota pagina del sito FSI solo pochi giorni fa e nonostante tutte le chiacchiere (pro e contro) di cui sono stato bombardato negli ultimi otto mesi, nessuno mi ha mai riferito di questi provvedimenti. Se Torre & Cavallo non ha pubblicato nulla è solo perché purtroppo non avevamo nulla da pubblicare, se non dar fiato alle chiacchiere (rischiando pure qualche querela potenzialmente fatale per la rivista). Anch’io stufo di continuare ad avere solo voci di corridoio, nell’editoriale di Torre & Cavallo di ottobre parlo proprio di questa atmosfera da processo kafkiano e del silenzio assordante (delle fonti ufficiali) di tutti questi mesi. Ovviamente, per la legge di Murphy, non appena la rivista è andata in stampa ho appreso di quegli atti di aprile e delle udienze del Tribunale Federale. La prima è stata il 25 settembre e ce ne saranno altre due il 15 e il 22 ottobre. Il che significa che forse non disporremo di granché neppure per il numero di novembre. Ad ogni modo il direttore editoriale Dario Mione sta cercando di intervistare qualche fonte ufficiale, ma dubito che riesca a farsi rilasciare qualche dichiarazione. Insomma temo che dovremo aspettare la fine del procedimento (secondo me troppo lungo, secondo altri più rapido di così non poteva essere).

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        arturo 5 Ottobre 2017 at 09:25

        Giusto, Roberto. Ti diro’ di piu’: la rivista T&C e’ un patrimonio di tutta la nostra comunita’ e dobbiamo fare ogni sforzo per cercare di preservarcela.
        Ma tu sei anche un giocatore esperto, nonche’ ex-campione italiano. Sono sicuro che qualche dubbio te lo sarai posto, come tanti qui dentro. Quando hai letto questo articolo e sentivi parlare di GM che si presentavano al tavolo da gioco strafatti oppure di MI fuori forma che avrebbero ceduto senza lottare a “giovani assatanati” cosa hai pensato? Quando vedevi le norme fioccare hai provato, con spirito giornalistico, ad indagare un po’? Guarda, io apprezzo molto gli interventi di LordSte, ma la sua “analisi al microscopio” del torneo di Montebelluna aveva secondo me il difetto, peraltro di tanti altri studi scientifici, di dimostrare una ipotesi che lui aveva gia’ in mente.

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          Felix 5 Ottobre 2017 at 10:06

          Di solito l’ipotesi serve per dimostrare una tesi :p

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            arturo 5 Ottobre 2017 at 10:20

            No. L’ipotesi serve per *verificare* una tesi, non per dimostrarla. Lo sperimentatore e’ completamente distaccato dal risultato di un esperimento. Per lui/lei, il risultato in un senso o nell’altro e’ del tutto indifferente.

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              arturo 5 Ottobre 2017 at 10:25

              Scusami volevo dire che l’esperimento o l’analisi serve per verificare una tesi, non per dimostrarla.

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          Roberto Messa 5 Ottobre 2017 at 10:47

          La lettera firmata da vari GM di vertice è stata pubblicata su Torre & Cavallo di marzo con un mio commento che spiegava la linea delle rivista.

          Quello che penso io non è rilevante, comunque una settimana fa, leggendo un post in Facebook di Loris Cereda che dice (più o meno) che si sta facendo solo molto male ai dei ragazzi, senza alcuna prova, e che tutti coloro che parlano e che insinuano sono degli “infami” ecc. ecc. E siccome, con mio stupore, alcuni hanno commentato con i soliti argomenti (son cose che son sempre successe, cosa sarà mai, ecc.),
          ho commentato come segue:

          “Posto che non ho mia pubblicato un nome (ma ovviamente sarò obbligato a farlo se ci saranno delle sanzioni ufficiali), mi oppongo al ritornello del “da che mondo è mondo” che “così fan tutte” e che è tutta una guerra politica. Trovo giusto che esista una procura federale e che faccia il suo lavoro; se questo lavoro si concluderà con tutte assoluzioni sarò sinceramente sollevato, perché vorrà dire che quegli illeciti di cui si chiacchiera sono solo chiacchiere (oppure che la giustizia sportiva avrà applicato il criterio del “in dubio pro reo” del quale sono un convinto sostenitore da circa 2mila anni). E non è vero che siamo tutti uguali, quando giocavo non ho mai comprato o venduto una partita e in questo non ero migliore della stragrande maggioranza dei giocatori da maestro in su.”

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            arturo 5 Ottobre 2017 at 11:25

            A proposito di non far nomi, anche la seguente frase dell’articolo non e’ particolarmente bella e forse anche passibile di rimostranze. Se non le fa, poi e’ pure peggio…

            “Purtroppo da quanto si è venuto a sapere pare che il problema del maestro Igor non sia solo qualche partita persa male ma si tratta di una situazione ahimè più seria… diciamo che spesso si presentava alla scacchiera non particolarmente lucido e brillante.”

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        Giancarlo Castiglioni 5 Ottobre 2017 at 11:11

        Hai ragione. Non puoi spulciare tutti i giorni il sito della federazione per vedere se è successo qualcosa.
        Come hai saputo delle udienze del 25 settembre e 15 22 ottobre?
        E’ una notizia ufficiale?

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          Roberto Messa 5 Ottobre 2017 at 11:37

          Riguardo ai provvedimenti di aprile, non è stata questione di spulciare o meno, credo che siano stati pubblicati SOLO alla fine di settembre. Altrimenti l’avremmo saputo prima.
          Riguardo alle udienze, Dario Mione ha trovato e mi ha passato i verbali del 25 settembre in cui è contenuta la convocazione del 15 e 22.

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    Filologo 30 Settembre 2017 at 16:24

    Io immagino che una sospensione cautelare sia volta ad evitare la possibile reiterazione del resto, come nella giurisprudenza ordinaria la custodia cautelare. Ciò non vuol dire che le indagini non continuino, in vista o meno di un deferimento. Mi stupisce invece che la notizia sia passata completamente sotto silenzio nella stampa specializzata, a differenza di quanto avvenne per il caso Ricciardi. Mentre cercavo notizie su questa vicenda, mi sono poi imbattuto in un caso di giustizia ordinaria, un noto istruttore scacchistico che patteggia una condanna per pedofilia verso suoi allievi, che forse, visto lo straordinario impatto che il fenomeno del coaching ha attualmente nel nostro gioco, avrebbe meritato una ripresa sulla stampa specializzata. Insomma, ho l’impressione che i nostri media siano molto riluttanti all’idea di ‘sporcare il giocattolo’.

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      Jas Fasola 30 Settembre 2017 at 19:43

      quella notizia dell’istruttore credo abbia alcuni anni.

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        Giancarlo Castiglioni 30 Settembre 2017 at 21:34

        Da quanto scrive La Tribuna di Treviso, i fatti risalgono al 2008 e al 2011, ma nell’ottobre 2016 è saltato fuori un video pedopornografico dato a un ragazzino, per cui al maestro è stato rinviato a giudizio con obbligo di dimora.
        La prima udienza del processo era fissata il 13 settembre 2017.

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      Giancarlo Castiglioni 30 Settembre 2017 at 20:49

      Più che stupito sono amareggiato del fatto che la notizia sia uscita su ANSA e non su una rivista specializzata.
      Naturale supporre che il silenzio sia stato consigliato da FSI.
      Come anche che a Stella sia stato detto: noi non ti squalifichiamo, però tu non giochi.
      “Troncare sopire, sopire troncare.”

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        Roberto Messa 5 Ottobre 2017 at 11:39

        La FSI non consiglia nulla, semplicemente tace.
        Come Torre & Cavallo non abbiamo nessun contatto con i suoi vertici.

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    arturo 4 Ottobre 2017 at 20:58

    Alla luce degli ultimi avvenimenti, questo articolo e le valutazioni dei comportamenti di Stella, Naumkin e Basso appaiono paradossali. Si preferisce addirittura additare un giocatore come un avvinizzato, piuttosto che cercare spiegazioni alternative alle sue scarse performance.

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      Giancarlo Castiglioni 4 Ottobre 2017 at 22:53

      A che avvenimenti ti riferisci?

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        arturo 4 Ottobre 2017 at 23:39

        mi riferisco ai gravi indizi di colpevolezza a loro carico di cui parla il tribunale federale. Mentre qui non si cercavano ipotesi alternative al fatto che uno di loro giocava male perche’ beveva…un altro era fuori forma e l’organizzatore non ne sapeva niente.

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      rossana 9 Ottobre 2017 at 17:39

      Arturo, se ti riferisci alle considerazioni dell’autore dell’articolo
      non puoi impedire al medesimo di avere le sue particolari e personali
      frequentazioni e simpatie..

      FURRUMBA VS DEATH STAR

      CHESS: Boring game???

      Posted by Tourbillon International Federation on Dienstag, 18. November 2014

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    Loris Cereda 6 Ottobre 2017 at 21:58

    Fermi tutti… Rileggevo i vari commenti e devo correggere Roberto Messa che ha interpretato male (sicuramente in buona fede) il mio post su Facebook. Io non parlavo di chi parlotta qua e là, insinua, insomma fa gossip. Attività che personalmente non mi entusiasmano ma contro le quali non mi sarei certo scagliato. Io parlo di attività delatorie ben organizzate ed indirizzate ad uno scopo ben preciso, con abili registi ed impeccabili esecutori. E quando questi esecutori sono amici che fanno parlare l’altro per poi andare a dire alla Procura Federale ciò che hanno sentito… Queste non sono prove, è un’attività molto simile a quella con cui la polizia stalinista identificava i nemici del regime: si chiama delazione, si chiama Colonna Infame, si chiama Servizi Segreti e odora di fogna.

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      Giancarlo Castiglioni 6 Ottobre 2017 at 23:09

      Non capisco il senso del tuo intervento.
      Parla chiaramente facendo nomi e cognomi.
      Altrimente è solo gossip.

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    Loris Cereda 6 Ottobre 2017 at 23:55

    Non faccio nomi e cognomi, se vuoi puoi seguire il processo e te li troverai di fronte. Però vedo di darti qualche indizio. Ammettiamo che io, per ragioni mie, voglia eliminare dal mondo degli scacchi Cereda e Zoldan, giocatore ed organizzatore noti amici. Mi rivolgo ad un amico di Cereda che, per ragioni sue, ha i miei stessi obiettivi. L’amico fa parlare Cereda che sta per andare ad un torneo organizzato da Zoldan con l’obiettivo di fare la norma da MI.
    Ecco il dialogo:
    -Allora vai a Taormina?
    -Si parto domani.
    -Pensi di fare la Norma
    -Ci provo
    -beh poi li magari qualche patta facile la porti a casa
    -Beh se fosse necessario ci proverò
    -Beh con Matteo che organizza… Un favore glielo puoi chiedere?
    -Si certo, piuttosto che andar lì per niente…
    Ecco, ovviamente i nomi sono inventati, però non escludo che io potrei trovarmi davvero in questa situazione e che con leggerezza potrei dire queste parole.
    Poi la norma la faccio e l’amico (presunto) va a raccontare (anzi viene mandato a raccontare) questa conversazione alla Procura Federale.
    Bene, cosa ne pensi di tutto ciò ?

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      Giancarlo Castiglioni 7 Ottobre 2017 at 08:01

      Penso che se Cereda sta andando ad un torneo open questa conversazione non significa nulla, se sta partendo per un torneo chiuso con inviti accuratamente selezionati come Montebelluna è una conferma di quanto è sotto gli occhi di tutti.

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    Filologo 7 Ottobre 2017 at 00:02

    Non so cosa pensa Castiglioni, ma se il tenore della famigerata conversazione di Stella fosse questo, io direi che non dimostra nulla.

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    Roberto Messa 7 Ottobre 2017 at 09:19

    Dal verbale dell’udienza del 25 settembre ho ricavato (nella mia ignoranza in faccende giuridiche) l’impressione che i giudici del Tribunale Federale siano molto scrupolosi nelle procedure, direi tendenzialmente garantisti. Ci sono testimoni per l’accusa e testimoni per la difesa. Testimoniare è un dovere civico, non è delazione. Secondo Loris Cereda (chiedo scusa se di nuovo interpreto male le sue parole) è invece in atto un meccanismo ben orchestrato, con delazioni organizzate, per infangare la reputazione di altre persone. Questo sarebbe, ai miei occhi, un reato ben più odioso di qualsiasi compravendita di partite (diffamare è un reato contro le persone, tanto più terribile se ordito da una sorta di associazione a delinquere; l’illecito sportivo credo sia solo un reato “contro le cose” ) e se Cereda ha degli elementi dovrebbe andare subito dai carabinieri a denunciare i fatti, invece di parlarne con leggerezza nel web. Insomma mi sembra un bel gazpacho e a me il gazpacho non piace.

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    Loris Cereda 7 Ottobre 2017 at 10:18

    Roberto io non ho detto che i delatori abbiano inventato ciò che dicono (per altro non ne avrei le prove) sicuramente però “una bella mattina” si sono trovati tutti a raccontare cose che convergevano “casualmente” contro alcuni (pochissimi) giocatori. Mi è stato riferito anche che durante alcuni tornei veniva proprio fatto il “casting”. Il sistema é noto e purtroppo è legale in Italia come lo era durante lo stalinismo.
    Si definisce il colpevole, si spingono (a volte prospettando vantaggi) altri a parlarne male, si costruisce il teorema e boom… Si spara.
    Io alla giustizia italiana non credo più da molto tempo, quindi non ritengo dovere civico andare a fare il delatore. Io credo alla giustizia delle PROVE, non a quelle delle interpretazioni, dei teoremi, delle delazioni. Credo alla giustizia che accusa in modo preciso su FATTI, e su questi fatti dimostra le colpevolezze. Dal pentitismo in poi l’Italia ha preso questa china dove gli infami diventano eroi (per le procure) china per altro così poco liberale ed europea che paesi come la Francia non riconoscono le sentenze italiane in materia di anti terrorismo.

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    Giancarlo Castiglioni 20 Marzo 2018 at 18:43

    Sull’ultimo numero di Torre & Cavallo è stata pubblicata una lettera del presidente FSI Pagnoncelli che finalmente si è sentito in dovere di rispondere alle critiche alla FSI in merito al torneo di Montebelluna e successive squalifiche.
    Giustamente Roberto non risponde, si limita a ringraziare e lascia giudicare ai lettori.
    Avendo seguito la vicenda fin dall’inizio ed essendo intervenuto più volte, mi sono sentito in dovere di superare il disgusto che mi assale quando ripenso a queste cose e leggere la lettera.
    È stata una lettura faticosa che ha ancora più sconfortato.
    La lettera è una puntigliosa difesa legale dell’operato della FSI e cerca di spiegare con riferimenti a procedure ed articoli del regolamento come non si potesse intervenire, dare informazioni o comunque procedere diversamente.
    Non mi ha convinto, ma il Presidente avrà anche ragione, non è il mio campo.
    La lettera conclude scrivendo “… i giovani sono condotti al bene dagli esempi concreti di una vita onesta e laboriosa, non dai vuoti proclami di ovvietà”.
    Purtroppo ai miei occhi e a quelli di molti altri scacchisti non sembra tanto ovvio che Federazione e Arbitri siano determinati a combattere con decisione la compravendita delle partite; dirlo almeno una volta non sarebbe stato di troppo.
    Ritengo che il Presidente di una Federazione sportiva, oltre che di procedure e regolamenti, ogni tanto debba parlare anche di onestà e di correttezza sportiva.

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