Quando chiesero a Mikhail Tal quale campione avesse lo stile di gioco più simile al suo, il Mago di Riga non ebbe dubbi: “Viktor Kupreichik”. Lui, la Meraviglia di Minsk, aveva Cavalli più veloci degli altri, purosangue dal talento assoluto, in fuga verso l’immaginazione più sfrenata. Per noi, avidi ammiratori di idoli minori, di quel passato da cartolina in bianco e nero, dai toni di cenere e di seppia, leggere ancora in classifica il nome di Kupreichik era come una sforbiciata al volo che gonfia il cuore di gioie inspiegate. Dove il genio può arrivare, dove la vertigine mescola le carte e il gioco perde ogni riferimento, Kupreichik ha dipinto in pochi tratti l’istante puro e sconvolgente che proclama lo scacco matto, nella sacra espressione di un’arte che si fa eterna.
Addio, Maestro.
Igor Ivanov-Viktor Kupreichik, Campionato Urss (I Lega), 1978, il Nero muove e vince.
Tal aveva ragione: nella partita riportata, il bianco sembrerebbe Misha e invece….
Provo a dare la soluzione del diagramma (vado ad occhio):
1…,Txg2+
2.Rxg2,De2+
3.Tf2,Dxf2+
4.Rxf2,Ce4++
5.Rg1,Cxc3 e il N. vince
Se:
3.Rg1,Dxf1+
4.Rxf1,Ce4+
5.Df3,Cxg5
6.Dxf8+,Rxf8 il N. ha 2 cavalli e 1 pedone in più x la Torre.
non ho nemmeno considerato Txg2+, troppo evidente, ne ho vista un’altra più “posizionale” e il mio pc la preferisce
Grandissimo Kupreichik, da sempre uno dei miei idoli: della serie scacchi senza compromessi. Taimanov nel suo libro sui campionati russi lo chiamò “disturbatore della pace” per i suoi scalpi famosi a fronte di rovesci contro outsiders. Ad esempio nel campionato del 1981 batte i primi due in classifica ma non riesce ad andare oltre un sesto posto (vedere 24.Cf5 contro Razuvayev o la Vaganian – K. del 1974) oppure il campionato del 1985 dove arriva ultimo ma batte il primo in classifica Gavrikov. È stato autore di combinazioni fantastiche. Grazie per averlo ricordato e celebrato. È stato uno dei grandi di quell’epoca. Poi si trasferì in Germania e si diede agli Open.
Paradossalmente non avevo mai visto le partite di questo giocatore. Chapeau!
Un altro grande protagonista del passato che se ne va, restano i ricordi delle sue partite, speciali e dallo stile unico.
Grazie, Riccardo!
Ho giocato con Kupreichik al mondiale universitario a Ybbs nel 1968.
Nella partita il bianco ha già un pedone in più e posizione migliore, normale che vinca.
Deve scegliere tra due mosse molto forti.
1…De5 da maggior vantaggio materiale ed è quella scelta dal PC.
1…Txg2 porta in una posizione semplificata con vantaggio materiale comunque notevole.
Credo che Kupreichik la abbia scelta considerando la posizione finale più facile da vincere.
Mi dispiace, non sapevo che fosse morto (come non sapevo che fosse mancato Stefano Tatai; ma qui si richiederebbero ben altri commenti, che rinvio a quando avrò più tempo: senza omettere per ora di ringraziare Pino per le sue memorie). Il nome di Kupreichik è legato per me a uno dei ricordi più piacevoli della mia carriera. Nel 1979 andammo a Tunisi per un quadrangolare a squadre (pensate: Urss, Italia, Tunisia 1 e Tunisia 2!), e siccome eravamo in ritardo passammo direttamente dall’aereoporto alla sala torneo, senza nemmeno il tempo di andare in bagno. Così mi sono ritrotavo seduto proprpio davanti a Kupreichik, con i pezzi neri. La sorpresa fu che dopo qualche ora di gioco mi rialzavo da quella sedia con il punto segnato sul formulario. Adesso vedo se riesco a ritrovare la partita.
Korncoy , analizzando la sua partita con il Nero , Open di Munster 1996 definisce Kupreicick un ” ricercatore e non solo un giocatore pratico
Ritengo sia un bel complimento