Imbattendomi nel personaggio di Karl Helling (10 agosto 1904, Luckenwalde – 15 agosto 1937, Berlino) oltre a considerare i suoi risultati sulla scacchiera sono rimasto colpito dal fatto che egli sia stato testimone del passaggio, nell’estate del 1933, dalla Federazione Scacchistica Tedesca alla – inevitabile – nuova e politicizzata Federazione nazionalsocialista. Un altro fattore relativo a Helling è la sua breve carriera, in certo modo paragonabile a quella di altri personaggi che non ebbero modo o tempo (o entrambi) per emergere in ambito internazionale (ed avrei intenzione di parlare in futuro di alcuni di questi).
Helling giocò soprattutto in Germania (molto a Berlino) ed il suo esordio in campo nazionale avvenne nel 1925 col settimo posto al torneo di Chemnitz. Due anni dopo fu quinto al Campionato cittadino, un torneo che generalmente schierava un agguerrito campo di concorrenti, e nel 1928 vinse questo torneo ex aequo con Kurt Richter, per poi batterlo nell’incontro di spareggio vincendo entrambe le partite. Quell’anno fu anche quinto al torneo della Berliner Schachgesellschaft vinto da Nimzovic, secondo dopo Richter a Wiesbaden, quinto a Lipsia e nono al torneo del Kaffee Koenig di Berlino, manifestazione vinta da Bogoljubov.
Dopo il quarto posto a Duisburg nel ’29 giunge per lui una serie di successi nel 1930; vince davanti a Flohr a Zwickau, vince davanti a Post e Richter a Berlino ed è secondo, alle spalle del grande Isaac Kashdan, al Quadrangolare di Berlino.
Nel 1931 gioca nella nazionale tedesca come riserva all’Olimpiade di Praga, perde a Berlino (-1 =1) un brevissimo match con lo svedese Stoltz e, sempre a Berlino, è secondo dopo Herman Steiner e quarto al torneo del Circolo, ed è ancora quarto a Swinemunde (Congresso Federale) nel torneo vinto da Bogoljubov.
Il 1932 è l’anno in cui Helling vince per la seconda volta il Campionato cittadino, poi è quinto al torneo del Mokadoro, e nel 1933 è terzo nel Campionato berlinese, decimo ad Aquisgrana e quinto a Bad Pyrmont, nel primo Campionato Germanico indetto dalla neonata Federazione Scacchistica della Grande Germania e vinto da Bogoljubov.
E’ proprio in questa occasione che si tiene il Congresso inaugurale che vede come presidente Otto Zander, come segretario Erhardt Post e come presidente onorario Goebbels. Ed ecco un piccolo stralcio del discorso tenuto da Zander: “…non abbiamo bisogno degli ebrei nel nostro impegno, essi devono sparire dai nostri Circoli poichè furono gli inventori ed i sostenitori della lotta di classe in Germania ed oggi incitano gli altri popoli contro la nostra patria con la loro mendace propaganda…”. (Alla faccia del Gens Una Sumus)
Helling ricompare al torneo di Dresda del 1936 (ottavo posto) vinto da Alekhine e nel 1937 è quarto al Campionato cittadino vinto da Rellstab e sesto al torneo del Circolo berlinese. Nel numero di settembre 1937 della rivista scacchistica tedesca compare il suo necrologio: Karl Helling è venuto a mancare dopo un improvviso malore a soli trentatre anni.
Karl Helling, col Bianco, al torneo di Berlino del 1928 contro Tartakower (di spalle)
Quante ne veniamo a sapere con il nostro Paolo!
Una vita spezzata troppo presto.
Grazie Paolo per questo ulteriore splendido ritratto di figure poco note
Un’altra gemma! Grazie Paolo.
L'”Enciclopedia Bagnoli” non chiude per ferie!
Grazie Paolo Bagnoli. Personalmente ( ma forse sbaglio) guarderei con un qualche dubbio i risultati dei giocatori tedeschi ottenuti nei tornei germanici quando la loro federazione già nazistizzata.Ogni bene a tutti i lettori.Luca Monti.
La Federazione della Grossdeutschland (nazistizzata) schierava giocatori di un qualche valore per quanto riguardava i primi posti del tabellone (Saemisch, Richter, ecc.) ma il resto delle classifiche non contava giocatori di valore internazionale. Gli stessi “pezzi grossi” come Post o Zander erano modesti Maestri locali.
Quali erano i giocatori esclusi in quanto ebrei?
Mi pare che la nazionale tedesca alle Olimpiadi del 1939 fosse ugualmente molto forte.
I nomi più importanti furono ovviamente Lasker, un ormai anziano Tarrasch, e Mieses. Un ‘campionato ebraico di Germania’ svoltosi nel 1935 fu vinto da Fajarowitsch
Fajarowicz, quello del gambetto di Budapest
Dc2 ?
o meglio d x e5 ce4 ( e non Cg4)
a cui la risposta migliore sembra essere Dc2
Tutti giocatori che nel ’39 non avrebbero comunque giocato in nazionale.
Non ho notizie di Fajarowitsch come giocatore, non credo fosse molto forte.
Paolo sei un mito! Penso che nessuno possa vantare una conoscenza tale. Ma dove le trovi tutte queste informazioni? E’ davvero incredibile.
Bello, bello, bello!
Complimenti per l’articolo, eccellente come tutti gli altri della serie. Non sono però riuscito a identificare nessuno dei giocatori nella foto in copertina. Immagino che uno di essi ovviamente sia lo stesso Helling ma gli altri?
In che occasione fu scattata in ogni caso? Grazie a tutti.
Questa è un’informazione che potrà darti Martin, supremo responsabile dell’iconografia che correda gli articoli (dove le trova tutte queste immagini?).
Riesco soltanto ad identificare in ultima fila secondo da sinistra Mieses e terzo da destra Richter. Per il resto, chiedere a Martin ……
La foto si riferisce ai partecipanti del torneo di Duisburg del 1929 e si possono riconoscere, in prima fila: Heinrich Wagner, Paul Saladin Leonhardt, Heinz Josef Foerder, Carl Ahues, Wilhelm Orbach, Walther Freiherr von Holzhausen, Oskar Antze, Fritz Sämisch, Karl Helling e A. Hild. Dietro: August Babel, Jacques Mieses, Adolf Seitz, Kurt Richter, Max Blümich e Zimmermann.