Nel 1979 la Repubblica del Mali dedicò una serie di francobolli a “illustri scacchisti” (quattro). Il valore facciale più alto – 300 franchi – venne attribuito a Bogoljubov, quello più basso – 100 franchi – a Janowski, ad Alekhine vennero riservati 140 franchi e quello da 200 franchi venne riservato a Willi Schlage.
Willi Schlage! Chi era costui?
Nato a Berlino la vigilia di Natale del 1888, aveva vinto a ventidue anni il torneo sussidiario B di Amburgo, nel corso del quale aveva battuto tale Roesch in una breve partita che venne ripresa nel film “2001: Odissea nello spazio” di Kubrick dove il computer di bordo batte l’astronauta.
Schlage è un assiduo frequentatore del Circolo di Berlino e nel 1913 viene schierato in settima scacchiera (=1 -1) nell’incontro a squadre Berlino-Praga. Nel 1920 lo troviamo in ottava scacchiera (due patte) nell’incontro telegrafico tra Berlino ed una rappresentativa olandese, e l’anno seguente vince il Campionato cittadino berlinese con un notevole 14,5 su 16, per poi piazzarsi al terzo posto ad Amburgo nel torneo del 21° Congresso tedesco. Nel 1922 è in sesta scacchiera nell’incontro Germania-Olanda (+1 =1) ed in quarta scacchiera contro la Svezia (+1 -1), mentre al torneo del 22° Congresso tenutosi a Bad Oeynhausen giunge terzo.
Nel 1926 vince nuovamente il Campionato berlinese (12,5 su 16), nel ’28 è in fondo alla classifica nel torneo celebrativo del centenario della Berliner Schachgesellschaft e nel ’29 chiude, sempre a Berlino, col 50 % dei punti.
La Germania sta attraversando momenti difficili, le formazioni paramilitari contribuiscono al caos che domina il Paese, e si sta mettendo in luce il partito nazionalsocialista guidato da Adolf Hitler. Schlage non nasconde le sue simpatie per quest’ultimo ed alcuni personaggi dello scacchismo tedesco, come Post e Zander, gli fanno compagnia.
Nel 1930 Schlage è quinto a Berlino, nel ’32 è settimo al Campionato berlinese e ottavo al torneo di Swinemunde vinto dallo svedese Stoltz, e nel 1933 è sesto al Campionato berlinese. Nel luglio di quell’anno si tiene il primo congresso della “Grossdeutschen Schachbundes”, la Federazione di ispirazione nazionalsocialista che procederà all’espulsione degli ebrei dai circoli scacchistici tedeschi e che abbandonerà la FIDE.
La nuova Federazione organizza, ovviamente, congressi annuali con relativo torneo e nel 1935 la manifestazione è ospitata da Aquisgrana; Schlage si piazza all’undicesimo posto ma ottiene, grazie alle sue amicizie ed alla fede nazista, l’incarico di “Allenatore Capo della Federazione”. C’è da allenare la squadra che dovrà rappresentare la Germania alla cosiddetta “Olimpiade di Monaco di Baviera” del 1936, che si svolgerà in concomitanza con l’olimpiade di atletica di Berlino, e Willi Schlage si dedicherà anima e corpo a tale compito, scegliendo come “aiutanti” Alekhine e Bogoljubov, quest’ultimo entusiasta ammiratore di Hitler.
Il nuovo incarico non consente a Schlage impegni agonistici di rilievo; nel 1937 è terzo al torneo B di Berlino e nel ’38 è quarto a Krefeld, ma il suo interesse è rivolto soprattutto all’organizzazione dei ranghi giovanili della Federazione. Nel 1939, infatti, a Fuerstenwalde si svolge la “Settimana Scacchistica Giovanile” dove Schlage seleziona un gruppetto di promesse tra le quali il quindicenne Klaus Junge, la diciassettenne Edith Keller ed il quattordicenne Wolfgang Unzicker, dimostrando con ciò di aver un discreto fiuto per il talento.
Da sinistra: Willi Schlage, Karl Krbavac, Edith Keller, Klaus Junge, Wolfgang Unzicker, Rudolf Kunath
Willi Schlage morirà il 5 maggio 1940 a Berlino ignaro tuttavia di quella che sarebbe infatti stata una delle scene di scacchi più celebri e sviscerate nella storia del cinema.
Un film capolavoro per un articolo degno del miglior Bagnoli! Da applausi, grazie.
qualcuno per caso sa se Kubrik si è avvalso di qualche consulente famoso per questa scelta scacchistica oppure ha fatto tutto da solo?
Kubrick era lui stesso un (forte) appassionato di scacchi
Si impara sempre qualcosa…
Bravissimo Paolo!. Grande pezzo!
Mando un caro saluto all’autore ed al Mongo che non leggo da tanto tempo.
Ancora una volta bellissimo!
Domando (all’ottimo Bagnoli o a chi si ricorda): è già stato fatto un “pezzo” sulla (brevissima) carriera di Junge? Tralasciando l’adesione all’ideologia nazista credo che all’epoca si trattasse del giovane più forte e promettente (in un periodo in cui comunque di “enfant prodiges” non c’era l’abbondanza attuale)
Klaus Junge merita indubbiamente una breve biografia su questo sito, ma credo che qualcuno ci abbia già pensato