Eroi semidimenticati: Daniël Noteboom
Nel 1924 il gruppo di scacchisti residenti a Noordwijk, una cittadina non lontana dal litorale del Mare del Nord, organizzò un torneo che venne vinto dal quattordicenne Daniël Noteboom, nato il 26 febbraio 1910 e che praticava il gioco da appena due anni. La faccenda arrivò a conoscenza del segretario del vicino Circolo Scacchistico di Leida il quale, esaminati i testi di alcune partite giocate da quel ragazzo e rimasto favorevolmente colpito, propose ai soci di accettare l’adolescente come membro effettivo del club, cosa assolutamente insolita visto che lo statuto prevedeva l’associazione unicamente di maggiorenni.
La proposta del segretario venne comunque accettata e Daniël divenne socio della Società Scacchistica di Leida nel 1925, mettendosi immediatamente in luce come giocatore estroso e votato all’attacco, con insolite doti tattiche che nei tre anni successivi gli fecero vincere il Campionato sociale.
Il giovane Daniël, incoraggiato dalla famiglia e supportato anche dai soci del Circolo di Leida, necessita di una serie di “collaudi”, il primo dei quali è un match di allenamento del 1927 col Maestro Van Mindeno, seguito nel 1928 da un match con Salo Landau – all’epoca secondo giocatore olandese dopo Max Euwe – e dalla partecipazione, in luglio, al torneo di Tenby in Gran Bretagna. A fine anno sarà ad Hastings per partecipare al torneo “B”.
Fermatosi in Gran Bretagna, nell’agosto del 1929 è presente al torneo “B” di Ramsgate; la sua vittoria contro Winter fa il giro delle riviste scacchistiche mondiali in considerazione della formidabile combinazione che il diciannovenne realizza, con doppio sacrificio di Torre e di Cavallo.
Nel 1930 giunge per lui una grossa occasione; non tanto il torneo “B” di Nizza, quanto l’essere schierato in terza scacchiera – ma l’ordine delle scacchiere non era fisso – all’olimpiade di Amburgo, dove realizza 11,5 su 15 compresa una convincente vittoria contro Salo Flohr.
Rientra in Olanda, gioca a Rotterdam e disputa due match di allenamento contro Landau, poi si sposta a Berlino partecipando al Campionato cittadino ed in seguito a Brno, poi è a Praga all’olimpiade schierato in seconda scacchiera dove ottiene 9,5 su 17.
A fine anno è tra gli iscritti ad Hastings, ma durante il torneo viene aggredito da un attacco di polmonite; ricoverato in ospedale, muore il 12 gennaio 1932, non ancora ventiduenne.
Il solito grazie a Paolo. Gli scacchi, la vita…
Come sempre spettacolare, grazie Paolo!
Sempre interessante! Non conoscevo la breve, ma luminosa, vita scacchistica di Noteboom.
Bravissimo Paolo. Noteboom è’ stato uno dei miei eroi e quando giocavo ancora adottavo regolarmente la variante da lui ideata che ne porta il nome .
Un saluto all’instancabile Bagnoli ed uno al caro Mongo