Ciao Franco

Scritto da:  | 14 Ottobre 2017 | 9 Commenti | Categoria: Italiani, Personaggi

In questi giorni provo una profonda tristezza: Franco Cottarelli ci ha lasciati per sempre e io mi accorgo di quanto contasse per me la sua amicizia.
Ci conoscevamo sin da giovani e insieme abbiamo partecipato a tanti tornei , in Italia e all’Estero.
Maestro nel gioco per corrispondenza, Cottarelli era noto ed apprezzato in Italia e all’estero. Vinse anche, in anni lontani, un campionato italiano – indetto da Ferrantes, mitico direttore de l’Italia Scacchistica e dominus in Federazione al tempo, oltre che organizzatore infaticabile di manifestazioni scacchistiche indette attraverso la sua rivista- .
Fu una edizione contestata (a Ferrantes) da Silli di Torino non so per quali motivi.
Ma Franco era troppo signore per entrare in polemica anche se era parte in causa. Lasciò perdere, pago della soddisfazione di aver dimostrato il suo valore scacchistico a livello nazionale, che non era poco davvero.
A tavolino, fu campione provinciale sia a Parma che a Bergamo, città nella quale ha risieduto diversi anni per motivi di lavoro.

Nel gioco a squadre Parma gli riservò a lungo la prima scacchiera per i suoi meriti scacchistici.
In estate, amava ritirarsi nella sua casa di campagna che gli ricordava gli affetti di famiglia dei suoi avi più cari e lì passeggiare a lungo per i campi e accudire a numerosi gatti e qualche cane che col tempo erano arrivati nella sua casa…
Ma anche nelle stagioni in cui tornava a risiedere in città, quasi quotidianamente si recava “in campagna” come lui diceva per portar il cibo alle sue amate bestiole.
Quando andavo a trovarlo, nelle nostre conversazioni talvolta indugiava a ricordare gli affetti di un tempo.
Ad esempio di un suo avo, colonnello del Regio Esercito Piemontese, che partecipò alle battaglie per il Risorgimento.
O della nonna materna che lo prediligeva tra i nipoti perché spesso e volentieri la portava a fare passeggiate in calessino al quale lui attaccava l’amata Biancona, la cavalla che da tempo immemore era ospite della loro stalla… e si rivedeva con la mente tornare ragazzo, circondato dall’ affetto di tutti essendo sato anche figlio unico.
Un paio di anni fa, ha donato alla biblioteca comunale di Salsomaggiore tutti i suoi volumi e libri di scacchi. Un lascito di grande valore, molto apprezzato.
Mi accorgo di aver detto ben poco delle sue qualità e me ne duole. Non ho l’animo di proseguire ma posso solo dire che fin che avrò vita, il suo ricordo di amico indimenticabile resterà con me.
Alla signora Rossella che con lui ha condiviso 52 anni di matrimonio, e ai loro figli Francesco e Sergio le mie sentite condoglianze.

avatar Scritto da: Antonio Pipitone (Qui gli altri suoi articoli)


9 Commenti a Ciao Franco

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    Martin 14 Ottobre 2017 at 21:25

    Grazie Antonio per questo ricordo di una cara persona…

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    Fabio Lotti 15 Ottobre 2017 at 09:28

    Ti sono vicino.

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    Giorgio Piva 15 Ottobre 2017 at 16:14

    Ho giocato con lui un paio di volte (nell’85 e nel ’98) e ne ho ricavato l’impressione di un gran signore alla scacchiera e fuori.
    Mi unisco alle condoglianze.

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    Giancarlo Castiglioni 15 Ottobre 2017 at 23:02

    Anche io ho un buon ricordo di Franco Cottarelli.
    Andammo insieme in treno al torneo di Napoli nel 1969.
    Ci incontrammo anche nella parte bassa del torneo e facemmo patta.
    Allora era prima nazionale, ho scoperto solo ora dal sito FSI che successivamente era stato promosso candidato.
    Lo avevo battuto qualche mese prima a Milano con la partita pubblicata su SoloScacchi in “Una trappola micidiale”, cfr. qui.
    Qualche anno dopo ci incontrammo per corrispondenza nella finale della “Coppa Ferruccio Castiglioni”. Anche allora finì patta.

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    Valdo 17 Ottobre 2017 at 18:33

    Io ricordo gli anni che Franco ha passato a Bergamo frequentando il nostro circolo e vincendo anche un campionato bergamasco nel…196…Abitava in un piccolo appartamento di fronte ad un grande giardino pubblico dove la moglie portava il piccolo Francesco a prender aria . Sentite condoglianze alla famiglia .

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    Zenone 17 Ottobre 2017 at 18:47

    Ho letto ora questa notizia ed il mio pensiero e alla famiglia. Ho vissuto per alcuni anni in provincia di Parma ed ho frequentato i tornei di quella zona avendo la possibilità di conoscerlo. Pur non avendo confidenza ho potuto apprezzare la sua signorilità nei rapporti con gli altri e il suo sorriso.
    Condoglianze alla famiglia e agli amici.

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    Valerio Luciani 18 Ottobre 2017 at 10:59

    Ci lascia una persona squisita, affabile, sempre col sorriso sulle labbra.
    R.I.P.

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    Andrea Mori 22 Ottobre 2017 at 00:30

    Tanto per completezza di cronaca, la polemica tra Silli e Ferrantes era dovuto al fatto che quest’ultimo non aveva il diritto di indire un Campionato Italiano in quanto l’ASIGC (Associazione Italiana Giocatori per Corrispondenza)presieduta da Silli come unico membro italiano riconosciuto dall’ICCF, e quindi dalla FIDE, era la sola ad averne diritto.

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    walter 9 Gennaio 2018 at 20:23

    non lo conoscevo ma sentito dire un gran signore sia a scacchi che nella vita privata sicuramente troverai grandi campioni con cui giocare…

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