Ancora una volta saltiamo a bordo della nostra immaginaria macchina del tempo e, dalle nebbie invernali emiliane del 1961, traslochiamo ai primi tepori primaverili liguri del 1973. Infatti negli anni settanta, il torneo magistrale di La Spezia ebbe tra i suoi partecipanti l’anziano Canal. Sovente questo fu anche l’unico torneo che lui giocava nell’anno, forse anche in omaggio ad una terra, la Liguria appunto, che lo attendeva come ospite desiderato già nel giurassico 1930 a San Remo, quando il grande Alexander aggiunse un’altra gemma alla sua ricca corona. Per amore della verità tra Esteban Canal e la ospitale Liguria dovette esistere una speciale attrazione, tante siano le volte che la frequentò: Genova, Imperia, La Spezia, Lerici, Porto Venere, etc…
Nel 1973, verso la conclusione del torneo di San Giuseppe (La Spezia era anche conosciuto così, almeno mi pare), Canal dovette assaporare per un poco il sapore del primato, salvo risvegliarsi dopo la sconfitta patita all’ottavo turno per mano di Bela Toth in quell’anno in splendida forma. Il testo della partita di sotto lo dobbiamo alla sua cortesia che alcuni anni fa la sdoganò dal suo archivio dietro mia precisa e petulante richiesta.
Che Canal avesse intravisto una sua possibile vittoria in torneo lo ricaviamo da una minuta dell’anno seguente a Giancarlo dal Verme.
Continuando a scavare tra i cumuli di carte ingiallite non più tardi di un paio (forse tre) anni fa, disseppellii una corrispondenza privata del presidente FSI:
Milano 11 /05/ 1973
Carissimo Esteban! Da quanti anni ci conosciamo? Quaranta almeno. Il mondo anche quello degli scacchi cambia velocemente, ma quando Pace dopo le premiazioni a La Spezia ha raccontato in dettaglio del tuo risultato nel torneo ho pensato che è proprio vero che vecchio è chi si sente! Guardiamo ciò che ci accomuna, meno il resto.
Tuo
Gian Carlo Dal Verme
Per ben concludere una testimonianza postale dalla riviera.
Grazie ad ognuno ed ai quei lettori che con i loro interventi stimolano la ricerca.
Sempre un caro grazie al nostro Luca.
Da leccarsi i baffi, come sempre, no?
Formidabile come sempre grazie Luca
Ho apprezzato l’essenzialità e la precisione dei commenti di Toth.
Mi è piaciuto come ha giocato l’apertura.
Credo che quando era in Ungheria sia stato messo in secondo piano da Federazione e istruttori e che così abbia perso qualche anno fondamentale per la carriera.
Nei momenti migliori era formidabile, ma avrebbe potuto diventare ancora più forte.
Gran bel pezzo!!
Bello, ancora una volta. Ed è anche una testimonianza della forza del bravissimo Toth.