Parigi, Rue St. André des arts. C’è un negozio di giochi per adulti che si chiama, non a caso, “Variante”: infatti c’è un vastissimo assortimento di libri di scacchi. Vorrei comprare qualcosa, un libro sulle aperture, una monografia di partite, la biografia di qualche campione. Poi penso: siamo realistici, non ho mai letto un libro di scacchi in vita mia; perché buttare i soldi nel cesso? Quando l’occhio mi cade sul seguente volume: Maxime Vachier-Lagrave, Joueur d’echecs.
Lo sfoglio, mi pare bello, lo compro. Poi, seduto in un bar davanti a una pinta di birra, inizio a leggerlo. Anzi, lo divoro: intelligente, ironico, sottile, colto. Una meraviglia. Un ottimo spot per il nostro gioco. Non sarebbe male se tutti gli scacchisti di primo assomigliassero a MVL.
Ho dato un’occhiata ai commenti su internet. Non sono così entusiasti. Uno dice che sono aneddoti senza fare i nomi, nemmeno i luoghi e tutte cose più o meno conosciute. Il negozio si chiama Variantes
Io non ho mai letto il libro ma tendenzialmente mi fiderei del Trabattoni. Forse non vengono fatti i nomi per descrivere l’ambiente e le sue paranoie senza cadere nel pettegolezzo.
Marco Pic
Veramente Trabattoni, che – giova ricordarlo – negli anni ’70 era uno dei migliori giovani scacchisti in circolazione in Italia, non ha mai letto un libro di scacchi?
Manco il Porreca? o le 60 partite da ricordare di Fischer?
Per me è una notizia-bomba!
P.S.: mi ricorda Capablanca che (sosteneva la moglie) non aveva neppure una scacchiera in casa.
Non va preso alla lettera.
Anche io potrei dire la stessa cosa intendendo che ho moltissimi libri di scacchi mai aperti e che considero soldi buttati comprare un libro di scacchi oggi.
Un buon libro di scacchi resta una gioia. Il miglior tempo che io abbia speso.
Un buon libro?!? Dici bene, il segreto è tutto lì
Allora, ho letto un po’ del libro su Google Books e le impressioni del Trab mi sembrano assolutamente condivisibili: è scritto in un bellissimo francese, con molta ironia, e propone alcune riflessioni su cosa vuol dire essere superstar degli scacchi nel ventunesimo secolo. Non è un libro di scacchi, non ci sono diagrammi e partite, e può darsi che questo sia stato motivo di critica per qualcuno. Come pure non si punta allo scandalo e alla rivelazione di tipo giornalistico. Ciò detto, Variantes è un negozio fantastico e quando sono a Parigi ci passo sempre. Anche la piazzetta di St. André des Arts è deliziosa e ci sono un paio di bistrot dove fermarsi è davvero piacevole. Sull’altra riva della Senna, poi, c’è il mio bouquiniste di fiducia, specializzato in libri di scacchi. Ma non vi rivelerò dove si trova nemmeno sotto tortura…
Filologo, hai già svelato un indizio troppo prezioso: “sull’altra riva della Senna”. Basta quindi armarsi di pazienza e perlustrarla tutta?