Bouquinistes

Scritto da:  | 12 Maggio 2018 | 8 Commenti | Categoria: Personaggi, Stranieri

Parigi, Rue St. André des arts. C’è un negozio di giochi per adulti che si chiama, non a caso, “Variante”: infatti c’è un vastissimo assortimento di libri di scacchi. Vorrei comprare qualcosa, un libro sulle aperture, una monografia di partite, la biografia di qualche campione. Poi penso: siamo realistici, non ho mai letto un libro di scacchi in vita mia; perché buttare i soldi nel cesso? Quando l’occhio mi cade sul seguente volume: Maxime Vachier-Lagrave, Joueur d’echecs.

Lo sfoglio, mi pare bello, lo compro. Poi, seduto in un bar davanti a una pinta di birra, inizio a leggerlo. Anzi, lo divoro: intelligente, ironico, sottile, colto. Una meraviglia. Un ottimo spot per il nostro gioco. Non sarebbe male se tutti gli scacchisti di primo assomigliassero a MVL.

avatar Scritto da: FM Franco Trabattoni (Qui gli altri suoi articoli)


8 Commenti a Bouquinistes

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    Jas Fasola 12 Maggio 2018 at 13:55

    Ho dato un’occhiata ai commenti su internet. Non sono così entusiasti. Uno dice che sono aneddoti senza fare i nomi, nemmeno i luoghi e tutte cose più o meno conosciute. Il negozio si chiama Variantes

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      Marco 14 Maggio 2018 at 17:21

      Io non ho mai letto il libro ma tendenzialmente mi fiderei del Trabattoni. Forse non vengono fatti i nomi per descrivere l’ambiente e le sue paranoie senza cadere nel pettegolezzo.
      Marco Pic

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    Icilio Zoppas 12 Maggio 2018 at 19:53

    Veramente Trabattoni, che – giova ricordarlo – negli anni ’70 era uno dei migliori giovani scacchisti in circolazione in Italia, non ha mai letto un libro di scacchi?
    Manco il Porreca? o le 60 partite da ricordare di Fischer?
    Per me è una notizia-bomba!

    P.S.: mi ricorda Capablanca che (sosteneva la moglie) non aveva neppure una scacchiera in casa.

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      Giancarlo Castiglioni 13 Maggio 2018 at 11:33

      Non va preso alla lettera.
      Anche io potrei dire la stessa cosa intendendo che ho moltissimi libri di scacchi mai aperti e che considero soldi buttati comprare un libro di scacchi oggi.

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    Filologo 13 Maggio 2018 at 17:16

    Un buon libro di scacchi resta una gioia. Il miglior tempo che io abbia speso.

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      Pierpaolo 13 Maggio 2018 at 22:02

      Un buon libro?!? Dici bene, il segreto è tutto lì :p

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    Filologo 15 Maggio 2018 at 22:10

    Allora, ho letto un po’ del libro su Google Books e le impressioni del Trab mi sembrano assolutamente condivisibili: è scritto in un bellissimo francese, con molta ironia, e propone alcune riflessioni su cosa vuol dire essere superstar degli scacchi nel ventunesimo secolo. Non è un libro di scacchi, non ci sono diagrammi e partite, e può darsi che questo sia stato motivo di critica per qualcuno. Come pure non si punta allo scandalo e alla rivelazione di tipo giornalistico. Ciò detto, Variantes è un negozio fantastico e quando sono a Parigi ci passo sempre. Anche la piazzetta di St. André des Arts è deliziosa e ci sono un paio di bistrot dove fermarsi è davvero piacevole. Sull’altra riva della Senna, poi, c’è il mio bouquiniste di fiducia, specializzato in libri di scacchi. Ma non vi rivelerò dove si trova nemmeno sotto tortura…

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      Uomo delle valli 16 Maggio 2018 at 12:07

      Filologo, hai già svelato un indizio troppo prezioso: “sull’altra riva della Senna”. Basta quindi armarsi di pazienza e perlustrarla tutta? :p

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