A ruota libera

Scritto da:  | 1 Maggio 2018 | 8 Commenti | Categoria: Attualità, Zibaldone

Vediamo un po’ cosa viene fuori…Intanto il personaggio: ovvero la campionessa di scacchi iraniana Dorsa Derakhshani (spero di averlo scritto bene) di diciannove anni alla quale è stato praticamente impedito di giocare nel suo paese e di indossare i colori dell’Iran, avendo partecipato a capo scoperto in un torneo di Gibilterra. Ma lei non ha mollato e si è trasferita negli Stati Uniti, accettando una borsa di studio all’università di Saint Louis dove c’è pure un club di scacchi assai famoso. Avrebbe voluto fare la cantante ma in Iran è vietato alle donne di esibirsi in pubblico. E allora il Destino…

Anche il fratello più piccolo fece scandalo per aver giocato contro un israeliano, nativo di un paese che non è riconosciuto dal suo. Dorsa aspira a diventare medico, una professione che vede assai vicina agli scacchi. Prima immaginavo una buona partita come una danza. Ora penso piuttosto a una operazione chirurgica di successo. Dove riesci a mettere le cose insieme in modo che tutto funzioni.
Auguri, davvero auguri sinceri!Venendo a cose più vicine a noi, ovvero al mio circolo di scacchi di Siena, vi presento il Bettallino, ovvero Francesco Bettalli, figlio di Marco Bettalli, professore di storia all’università della medesima città, già forte giocatore (per chi ama la storia come il sottoscritto ricordo un suo pregevole libro Mercenari. Il mestiere delle armi nel mondo antico, Carocci 2013). Ma si sa, i figli sono più vispi dei genitori. E il Bettallino, anni quattordici è vispo parecchio. Già campione italiano under 12 e Maestro a 13 anni e poi ancora vincitore di altri titoli che non sto a citare. Mancino, furbo e svelto come una faina, muove veloce i pezzi saltellando agile da una casa all’altra ed è formidabile, appunto, soprattutto nelle partite veloci. Amante dei giochi e degli sviluppi complessi (non per niente un suo idolo è Tal), occhio a non cadere nelle grinfie del gambetto Benko e della variante Sveshnikov della Siciliana. Se non siete più che esperti ne rimarrete stritolati. Ormai una realtà. Ultimamente (mentre scrivo) superba prestazione al Campionato Regionale dell’Emilia Romagna con 5 punti su 5 regolando due MF, due M e 10 CM con una performance di 2750 punti ELO!

Caruana è ancora nei cuori degli italiani o è sentito come un traditore? Non so. A me piace seguirlo nelle sue battaglie ai più alti vertici delle competizioni internazionali. Ultimamente ha vinto il torneo dei Candidati di Berlino e si presenta come sfidante al prossimo campionato del mondo contro Carlsen. Sarà dura ma io tifo per lui. E non è detto che…vedi la sua bella affermazione al Grenke Chess Classic e, vedi pure, il secondo posto (non gli sono bastati otto punti su undici!) al Campionato USA 2018, dietro ad uno scatenatissimo Shankland.
Già Carlsen. Non suscita molte simpatie, soprattutto nei giovani amanti dei giochi spericolati. Viene spesso visto come un uggioso tritacarne ma, la butto lì, non sarà, invece, che non riusciamo a capire la profondità di quel gioco così “uggioso”? Intanto ha vinto il Memorial Gashimov 2018. Si prospetta una bella battaglia. Chi vuole esprimere un pronostico?…

Ricordi…La V Coppa Latina per corrispondenza, vinta nella nazionale A con grande personale e collettiva soddisfazione. Ecco una partita che rivela la mia antica voglia di attaccare anche a costo di diversi sacrifici di pedone. Chiaro che, non avendola giocata con il computer, gli errori non mancano (però che grande soddisfazione ragionare e analizzare solo con la propria testa!).

Ho da tempo intitolato un eventuale futuro pezzo Il trio Lescano riguardante David Ionovič Bronštejn, Efim Petrovič Geller e Paul Keres ricollegandomi alle tre famose sorelle canterine degli anni Trenta, ma è lì sul computer che langue disperato. Non ho tempo (due nipotini da seguire), ovvero non ho voglia. Tre grandi dello scacchismo internazionale. Il primo si ricorda soprattutto, e non solo, per il match contro il campione del mondo Michail Botvinnik del 1951. Una battaglia serratissima conclusa in parità ma il titolo restò, comunque, a Botvinnik stante le regole di allora.
Geller partecipò diverse volte alle fasi per la qualificazione al Campionato del mondo. Solo che trovò sempre qualcuno a sbarrargli la strada. Come Bobby Fischer o Spassky o Korčnoi, tanto per citare i più noti (vedi che sfiga). Grande tattico e attaccante lo si ricorda anche finissimo esperto delle aperture, basti il suo contributo, per esempio, alla Difesa Est-Idiana. E lo si ricorda pure assistente di Boris Spassky nel famoso “match del secolo” contro Fischer e, successivamente, di Anatoly Karpov. Una goduria seguire le sue partite.
Keres, sebbene “l’eterno secondo”, riguardo ai tornei dei candidati per il titolo mondiale (che poi arrivare secondo mica è un demerito), è stato invece il primo in una serie prestigiosa di tornei. Tanto per ricordare il minimo tre volte campione sovietico e si beccò una trenata di medaglie, soprattutto d’oro, nelle dieci Olimpiadi a cui partecipò. Fu messo sotto inchiesta dall’Unione Sovietica, lui estone, addirittura come sospettato di attività controrivoluzionaria (siamo nel 1944) ma riuscì ad evitare la deportazione in Siberia. Lascio ad altri (Paolo Bagnoli?) il compito di approfondire le tre grandi personalità. Intanto le ho ricordate.

(continua… )

avatar Scritto da: Fabio Lotti (Qui gli altri suoi articoli)


8 Commenti a A ruota libera

  1. avatar
    Martin 1 Maggio 2018 at 09:29

    Bravo Fabio, è così che si fa! ;)
    Buon Primo Maggio a tutti!

  2. avatar
    Fabio Lotti 1 Maggio 2018 at 09:41

    Per i soliti amici scacchisti-giallisti qui http://theblogaroundthecorner.it/
    Buon primo maggio anche da parte mia (tra l’altro è il mio compleanno e quello di mio figlio Riccardo).

    • avatar
      Uomo delle valli 1 Maggio 2018 at 19:20

      Buon compleanno a entrambi e complimenti per l’ottimo pezzo!

  3. avatar
    Mongo 1 Maggio 2018 at 19:33

    Gigantesco! ;)
    Ottime foto, ma dove le trovi Martin? =))

  4. avatar
    paolo bagnoli 1 Maggio 2018 at 22:57

    Auguri!! Su Keres ho scritto anche troppo (“Paul Keres”, ed. Scacco! 1978), così come su Bronstejn (“David Bronstejn”, Mursia 1975). Geller mi manca, anche se sono stato un suo grande ammiratore; ok sull’Est Indiana, ma non è che con la Siciliana fosse da meno…..
    Di nuovo, AUGURI !!!

    Mi piace 1
  5. avatar
    Fabio Lotti 2 Maggio 2018 at 09:40

    Allora aspetto un pezzo su Geller ma non sarebbe male rivedere anche gli altri pezzi.

  6. avatar
    paolo bagnoli 3 Maggio 2018 at 23:05

    Fabio, sono spiacente, ma “gli altri pezzi” erano raccolte di partite in forma di volume e credo siano da tempo esaurite. Per Geller, altrattanto spiacente, ma per me è troppo importante; come sai, da anni mi sto dedicando al piccolo cabotaggio…..

  7. avatar
    Fabio Lotti 15 Maggio 2018 at 09:15

    Per gli amici scacchisti-giallisti sono uscite le mie lunghine di maggio http://theblogaroundthecorner.it/category/ospiti/le-lunghine-di-fabio-lotti/

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