Ho fatto un sogno

Scritto da:  | 27 Maggio 2018 | 6 Commenti | Categoria: Zibaldone

Ho fatto un sogno: gli scacchi sono diventati uno sport di massa. Ne parlano i giornali e le tv. I campioni sono ricchi, famosi, idolatrati. I tornei sono seguiti con entusiasmo da milioni di appassionati.
Ecco com’è andata.

2029 – Lo Spiegel pubblica un reportage intitolato “L’Italia colpita dalla febbre degli scacchi”. Vi si legge che “grazie a una serie di circostanze concomitanti – dai clamorosi successi della squadra olimpica al programma di insegnamento obbligatorio nelle scuole e alle generose sovvenzioni di alcuni mecenati – l’antico nobil giuoco è cresciuto fino a insidiare il calcio come sport nazionale”. I praticanti sono 19 milioni. La Fsi ha trasferito gli uffici nel Pirellone, a Milano, e ha aperto una succursale a Napoli.

2030 – Il neo campione italiano, Gaetano Tramaglietti, 22 anni, viene paparazzato davanti a una discoteca in compagnia di una ragazza diversa dalla fidanzata – la celebre top model ceca Waturza – e le foto fanno il giro del web. C’è il sospetto che la cosa sia stata organizzata ad arte.
La Presidenza della Repubblica inserisce Gioacchino Greco detto il Calabrese tra i Padri fondatori della Patria.
La Domenica Sportiva dedica per l’intera stagione i servizi di copertina all’attualità scacchistica.

2031 – Nelle cronache giudiziarie tiene banco il caso del maestro internazionale Toni Scorzillo, che ha denunciato 104 persone per diffamazione: “Da settimane – spiega – mi insultano sui social network solo perché ho cambiato repertorio: non apro più 1. e4 ma 1. Cf3”. Il tribunale gli dà torto: si tratta di libero esercizio del diritto di critica.
Protagonista delle cronache mondane è invece l’eccentrico gm Steve Lazzaretti: dopo il terzo divorzio ha comprato l’isola di Pianosa, ci ha costruito un ranch e vi si è stabilito con la nuova compagna e tutti i soci del suo circolo di scacchi.
Si segnala una rissa con accoltellamento in una birreria di Mestre: alcuni avventori, palesemente ubriachi, hanno cominciato a discutere su quale fosse la migliore difesa contro 1. d4 e gli animi si sono rapidamente surriscaldati.

2032 – La Guardia di Finanza chiude con 413 arresti una vasta indagine su un giro di scommesse clandestine sui tornei di scacchi orchestrato dalla camorra. In una intercettazione telefonica si sente il numero uno del clan, Ciccio Morbillo, confidare che “di ‘sto gioco non ci capisco un cacchio ma ci faccio più soldi che con la cocaina”.

2033 – Il grande maestro Ottorino Veracchi viene ferito a colpi di pistola sotto casa. Lo sparatore è uno scacchista di 1.324 punti elo, contrariato perché nella partita decisiva del Torneo dei Candidati al titolo mondiale, due settimane prima, Veracchi alla 34/a ha giocato Cf4, perdendo, invece di Cd4, che secondo il computer lo avrebbe portato a +2.50.

2034 – Al Campionato italiano a squadre, in corso a Vercelli, scoppiano incidenti fra i tifosi degli “Alien Fischer” e gli arcirivali della “Toyota Spassky”. Si contano due morti e diciotto feriti. E’ l’episodio più grave dell’anno.
Il Sigisi (Sindacato dei Giocatori di Scacchi) protesta contro l’Ordine dei Giornalisti: “la scarsa professionalità dagli operatori dell’informazione – asserisce – ha l’effetto di esacerbare gli animi”. Il sindacato chiede che i cronisti scacchistici abbiano almeno 1.900 punti elo. La stampa scende in sciopero. Uno specifico progetto di legge si arena in Parlamento per contrasti in seno alla maggioranza. Otto deputati si dimettono. Il governo cade.

2035 – I tornei di scacchi (dai superfestival estivi ai week-end di cinque turni) sono stabilmente presidiati dalle forze dell’ordine. Il Ministero dell’Interno istituisce la “tessera del tifoso di scacchi”. Giro di vite contro la piaga del cheating: le pene previste per questo odioso reato vanno ora dai quattro ai dodici anni di reclusione. Una riforma del testo unico per le leggi di pubblica sicurezza (Tulps) permette alla polizia di perquisire senza mandato le case dei tesserati Fsi.

2036 – L’attacco di un gruppo di cyber-terroristi mette fuori uso simultaneamente tutti i siti italiani per il gioco on line. Gli specialisti informatici della Fsi non riescono a riattivare le piattaforme e le manifestazioni di protesta si susseguono da nord a sud. Il bilancio complessivo degli scontri (le piazze più agitate sono Torino, Belluno, Orvieto e Caltanissetta) è di settantasei feriti tra i dimostranti e duecentoventuno tra le forze dell’ordine. A Milano, dove il prefetto ordina ai carabinieri di non intervenire, la folla inferocita appicca il fuoco al Pirellone.

2037 – Un protocollo d’intesa tra la Fsi e il Presidente Perpetuo della Repubblica Digitale Italiana stabilisce quanto segue:

  1. Il professionismo scacchistico è abolito
  2. I premi in denaro sono aboliti
  3. Il gioco on line è abolito (i trasgressori sono puniti con il carcere fino a dieci anni)
  4. Il gioco degli scacchi si potrà praticare solo nei circoli di scacchi. Tali circoli avranno sede nei bar e nei caffè storici. Per i giocatori di età inferiore ai trent’anni la quota di iscrizione sarà quadruplicata. Tutti i giocatori dovranno avere i baffi e la barba molto lunga.

avatar Scritto da: Bracciolento (Qui gli altri suoi articoli)


6 Commenti a Ho fatto un sogno

  1. avatar
    Fabio Lotti 27 Maggio 2018 at 09:28

    Un po’ di sorriso fa sempre bene. E chissà che la cosa non si avveri… ;)

    Mi piace 1
  2. avatar
    Jas Fasola 27 Maggio 2018 at 11:14

    Si avvererà qualcosa di molto, ma molto diverso… non ho capito però se questo è stato un sogno o un incubo :)

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    Martin 27 Maggio 2018 at 13:58

    Grazie Mauro e complimenti anche da parte mia per il tuo fantastico libro su Nezhmetdinov. ;)

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    The dark side of the moon 27 Maggio 2018 at 15:12

    Forse sarebbe meglio restare i quattro gatti che siamo ;)

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    Jas Fasola 27 Maggio 2018 at 19:36

    Oggi Bianca Pavesi (Accademia Scacchi Milano), campionessa italiana femminile under 8 lo scorso anno, ha sbaragliato una trentina di maschietti al campionato lombardo assoluto (6/6) e quindi dovrebbe giocare con i maschi il prossimo campionato italiano. Seconda un’altra femminuccia, Giulia Rossetti (Excelsior Bergamo). Qualcuno aveva fatto questo sogno?

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  6. avatar
    Patrizia 28 Maggio 2018 at 21:30

    Barletta sei troppo forte!Complimenti per la sfrenata fantasia.

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