Un’insolita indagine

Scritto da:  | 31 Maggio 2018 | 7 Commenti | Categoria: C'era una volta

Nell’ estate del 1961 si presentò in Ufficio un ultrasettantenne, residente in Comune di T. della nostra provincia.
Mancava di un braccio.
Disse che lo aveva perso durante lavori di trebbiatura del granturco nel… 1898, appena dodicenne, mentre aiutava suo padre a lavorare in Comune di G. Le cinghie di trasmissione della trebbia gli avevano avvolto e strappato letteralmente il braccio.
Soccorso e portato all’Ospedale di C., fu poi trasferito per delicati interventi a Milano.
Il padre che esercitava la patria potestà ricevette un indennizzo in capitale dalla Mutua Infortuni della Regione.
Adesso l’interessato non chiedeva soldi: voleva semplicemente l’attestato e il distintivo d’onore di Invalido del Lavoro che sistematicamente gli uffici competenti gli rifiutavano perchè non era in possesso di alcun documento attestante l’accaduto e ciò malgrado ricerche e richieste fatte nel tempo da lui stesso e dai figli.
Era evidente che ci teneva moltissimo a quel riconoscimento.
IL Direttore dell’epoca, mi dette incarico di indagare in proposito per vedere “cosa si poteva fare” .

Testi, nessuno che fosse vivente, a detta del C.. Due residenti nei pressi del luogo dell’accaduto, più vicini all’età dei novanta che degli ottanta, da lui citati, mi dissero di “averne sentito parlare” all’epoca ma di non essere stati testimoni.
I Carabinieri del posto non avevano più l’archivio di quei tempi lontani perchè l’alluvione del Po degli anni ’50 lo aveva completamente distrutto; stessa sorte per quanto riguardava l’archivio dell’ Ospedale di C.
Niente da fare anche all’ospedale di Milano ove si erano recati i figli dell’interessato nella speranza di trovare qualche traccia ed esaudire il desiderio del padre.
L’archivista del quotidiano locale, cui mi rivolsi, mi permise gentilmente la ricerca di fatti di cronaca dandomi in visione tre annate del giornale: 1897-1898-1899. L’esito fu negativo anche lì.
Risposta negativa la ebbi pure dalla Prefettura.
Mi domandai che cosa altro si poteva tentare.
Mi venne in mente che all’epoca i Comuni avevano compiti ancor più estesi in fatto di assistenza: solo che il Comune di G. dell’epoca, da anni non esisteva più. Ma sapevo anche che altro Comune limitrofo, quello di T., era in possesso di un archivio storico dell’intera zona per cui mi ci recai e chiesi ed ottenni di fare la mia ricerca, ma a quel punto non sapevo in quale comparto del vasto archivio dovevo dedicarmi per la mia ricerca.
La sezione previdenza all’epoca non esisteva e tanto meno quella di assicurazione. Però mi sovvenne che i Comuni del tempo facevano “beneficenza” gestendo l’“elenco dei poveri” e per similitudine, se la pratica esisteva, poteva essere catalogata in quel comparto di archivio.
La mia intuizione si rivelò giusta e io trovai un voluminoso fascicolo intestato al C., contenente 12 documenti (verbali di interrogatori, descrizione minuziosa del fatto accaduto nel 1898, nominativi dei testi, ecc.) che un solerte funzionario, che si qualificava e firmava “delegato governativo” all’epoca aveva compilato in bella calligrafia.
Chiesi ed ottenni in via del tutto eccezionale di fare immediatamente fotocopia dei documenti reperiti, recandomi in una delle due sole copisterie esistenti allora in città e, restituiti gli originali all’archivista di T., portai le fotocopie in Sede.
Il Direttore, nel prendere visione del fascicolo, disse semplicemente: “proprio vero che a questo mondo non si perde niente e tutto si ritrova”.
Qualche giorno dopo la figlia del C. – un’insegnante di scuola – venne a ringraziarmi a nome della famiglia.
Bene: chiedo venia se ho citato quest’ultimo episodio vissuto: è che non capita spesso dover indagare, con successo, a 63 anni di distanza dal fatto accaduto.

avatar Scritto da: Antonio Pipitone (Qui gli altri suoi articoli)


7 Commenti a Un’insolita indagine

  1. avatar
    Fabio Lotti 1 Giugno 2018 at 09:03

    Caro Antonio
    ti inserisco nella lista dei migliori detective delle mie letture.
    Intanto sono uscite quelle di giugno http://theblogaroundthecorner.it/category/ospiti/letture-al-gabinetto/

    • avatar
      Antonio Pipitone 1 Giugno 2018 at 18:15

      Troppo onore:
      Sei forte !

  2. avatar
    The dark side of the moon 1 Giugno 2018 at 16:05

    Mi sembrava solo un bel racconto e invece è una bella storia realmente accaduta che rende merito, oltre che allo sfortunato lavoratore, al nostro Pipitone ;)

  3. avatar
    Mongo 3 Giugno 2018 at 00:56

    Qui si fa concorrenza spietata ai vari Maigret, Ellery Queen ed al Tenente Colombo.
    Bravo il nostro Matula! ;)

    Mi piace 1
  4. avatar
    fabrizio 4 Giugno 2018 at 13:00

    Bravo Antonio!! Una indagine, non poliziesca, di grande valore sociale e umano!

    Mi piace 1
    • avatar
      Antonio Pipitone 4 Giugno 2018 at 16:11

      Grazie !

  5. avatar
    Enrico Cecchelli 5 Giugno 2018 at 21:01

    Quanto meglio girerebbe il mondo se soltanto uno su cento facesse ciò’ che ha fatto il Sig. Pipitone, con la stessa solerzia, professionalita’ e coscienza!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Problema di oggi