La mia lettera

Scritto da:  | 14 Settembre 2019 | 15 Commenti | Categoria: Attualità, Nazionale
All’att.ne del Presidente Pagnoncelli e dei Consiglieri Antonelli, Caposciutti, D’Eredità, Frigieri, Martorelli, Pagano, Perrone, Quaranta, Rivello, Stucchi
p.c. a tutti i tesserati FSI
Qualche mese fa vi ho scritto Non chiedo solo in diritto l’aderenza formale ai regolamenti, ma anche e soprattutto che di fatto i nostri migliori Atleti possano giocare in Nazionale con l’animo tranquillo e l’atmosfera serena che sono necessari per conseguire buoni risultati.
Oggi sarò più specifico: vi chiedo il licenziamento del CT Kogan. Vi invito a sostituirlo con una persona di comprovata serietà, che abbia l’autorità morale per svolgere il lavoro di CT con credibilità e secondo criteri di merito. Qualcuno con cui si può magari essere in disaccordo, ma i cui valori di base sono una garanzia per tutti. Presumo stiate pensando tutti a Michele Godena.
Le ragioni per la mia richiesta sono le seguenti:
1. Ho letto con interesse le lettere aperte di Basso e del CT Kogan. Quello che mi ha colpito di più e voglio portare alla vostra attenzione è questo passaggio a firma di Basso: “In risposta ho dovuto sentire frasi minacciose e intimidatorie, frasi talmente inaccettabili per un commissario tecnico, che ne ho messo a conoscenza la procura federale.”
2. Ho scambiato vari messaggi con il CT dopo la mia mancata convocazione. In data 8 agosto il CT ha risposto asserendo di avere compiuto una scelta esclusivamente tecnica. Curiosamente, Kogan ha divagato in molte direzioni ma non ha mai espresso alcun confronto esplicito fra il mio livello e quello dei convocati. Che mi sembra l’unica valutazione tecnica davvero rilevante!
Ad ogni modo:
-considerato che ha riferito fatti riguardanti Godena, David, Dvirnyy e non trovando corretto rispondere a loro nome, gli ho chiesto di permettere loro di leggere il testo affinché potessero replicare. Ha rifiutato.
-gli ho chiesto di permettermi di girare l’email a Vocaturo, Moroni e Valsecchi perché si erano detti interessati a conoscere le sue motivazioni tecniche. Ha rifiutato.
-ho chiesto di potere inviare copia dell’email al Consiglio Federale, per poter rispondere ai suoi argomenti. Ha rifiutato.
Ha affermato che la FSI è informata tramite i suoi “reports”, affermazione alla quale non posso replicare perché, come sapete, il loro contenuto non è noto né a me né agli altri giocatori.
3. Elencare tutte le bizzarre affermazioni di Kogan e discuterle qui sarebbe un impegno molto gravoso e largamente irrilevante, ma voglio comunque darvi un esempio concreto del divorzio di Kogan dalla realtà: in data 10 agosto ha affermato che le mie “improvvise” proteste sono apparse quando, unico giocatore sempre convocato per 10 anni, improvvisamente non sono stato convocato.
Tralasciando l’evidente fallacia “ad hominem”, l’affermazione è palesemente falsa. Il terzo paragrafo del mio reclamo scritto di maggio 2019 titola letteralmente “una gestione personalistica, opaca e conflittuale”. Come sapete, già allora mi aveva fatto capire che se avessi continuato la mia protesta in difesa di Moroni avrei rischiato di perdere la convocazione. E come dimenticare la mia posizione, purtroppo solo orale ma presentata in diverse occasioni, sui suoi conflitti con David e Dvirnyy?
4. Devo anche informarvi che nel comunicarmi la mia esclusione dall’europeo il CT ha aggiunto “Hoping you will make it for the olympiad focusing on chess and avoiding conflicts”, in
ovvio riferimento al “conflitto” (la definizione è sua) con lui, e che l’ultima email ricevuta da Kogan termina con: “For your own good I will no longer response to your messages until my meeting with the President in September “, “Per il tuo stesso bene non risponderò più ai tuoi messaggi fino al mio incontro con il Presidente in settembre”. Per il tuo stesso bene???
5. Negli ultimi mesi le mie conversazioni con Kogan si sono svolte in forma scritta e in CC al DA Frigieri. Ciò ha evidentemente infastidito il CT, che mi ha accusato di non avere il coraggio di parlarci telefonicamente in privato, 1 a 1. Sono felice di essermi ricordato che verba volant, scripta manent.
Mi dispiace molto dovere scrivere queste righe, ma ormai da diversi anni al suo declino didattico, giustificato solo in parte dalla comprensibile difficoltà di trovare argomenti nuovi dopo tanto tempo, si è accompagnata crescente conflittualità. Kogan si è arroccato sempre più spesso su posizioni difficilmente condivisibili, facendo costante ricorso al proprio potere per compensare un’autorevolezza sempre più logorata. Credo che Kogan abbia dimostrato ripetutamente di non avere la serenità di giudizio per svolgere con successo il ruolo di CT della Nazionale Italiana di scacchi e che sia venuto il momento di mettere la parola FINE al suo mandato.
Come sempre, rimango disponibile per ulteriori chiarimenti. Vi invito a trovare riscontro presso gli altri giocatori e a tenere in considerazione anche le loro opinioni.
avatar Scritto da: GM Sabino Brunello (Qui gli altri suoi articoli)


15 Commenti a La mia lettera

  1. avatar
    baciccin 15 Settembre 2019 at 08:02

    Non te la prendere, Sabino, quello avrà i suoi cocchi e non c’è nulla da fare. Mi ricordo, tu sei troppo giovane per rammentarlo forse, del grande Roberto Pruzzo, ‘O Rey di Crocefieschi, che vinceva puntualmente la classifica dei cannonieri eppure il buonanima Enzuccio da Aiello del Friuli a ogni convocazione lo ignorava puntualmente. Mah, misteri delle italiche panchine. :p

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    marco 16 Settembre 2019 at 15:17

    “chi sta sopra comanda, chi sta sotto si danna!”

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    Patrizia Milani 17 Settembre 2019 at 22:50

    Caro Sabino,
    sono molto dispiaciuta per te.
    Mi piacerebbe sapere se la tua lettera ha portato a qualche risultato o ,se come spesso accade nella nostra bella Patria,ti hanno lasciato democraticamente parlare per poi fare finta di niente.
    Resisti!

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    Giancarlo Castiglioni 18 Settembre 2019 at 09:26

    Potrei ripetere i commenti fatti alla lettera di Basso.
    Il CT non è un contabile che legge la lista Elo, decide con i suoi criteri.
    Il criterio di Kogan è chiaro, ha inserito in squadra Lodici e Sonis, due giovani molto forti che devono fare esperienza, per metterli alla prova in un torneo a squadre di alto livello.
    Per farlo doveva lasciare a casa uno dei precedenti titolari.
    Come per Basso credo che per Brunello l’effetto di questa lettera sia controproducente.

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    Giuseppe Lettieri 25 Settembre 2019 at 17:59

    Massima solidarietà per questa che non ha altra definizione – una impressionante ingiustizia.
    Forza, Sabino!

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    ManuGignobili 28 Ottobre 2019 at 20:24

    Ragazzi, come si sente la MANCAnza di Sabino, Alberto e Pier Luigi in quest’Italia: finora a Batumi stiamo prendendo mazzate a destra e a MANCA! =))

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      Uomo delle valli 30 Ottobre 2019 at 06:28

      Oggi partitona contro l’Albania: sono già emozionato per questo scontro al vertice! Che dite? Prendo un giorno di permesso per seguire l’evento come si deve? :(

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    Antonio Cerina Dini 30 Ottobre 2019 at 15:57

    Non so come andranno le cose,è equilibrata.Forza Italia e Forza Francesco Sonis!.Con il quale nel non lontanissimo 2013 mi sono giocato il provinciale di Nuoro-Oristano(Perdendo meritatamente lo scontro diretto con lui,ma arrivando comunque tra i primi e primo della mia provincia e perdendo anche le successive otto partite on line su 9 che giocammo insieme),nei mesi successivi.
    Nell’ultima pero’il buon vecchio Antonio,riusci’a strappare al giovane campione una bella patta!.E chissa’quando ci saranno altre partite..Ho avuto la soddisfazione di non perdere l’Ultima amichevole che abbiamo giocato insieme.

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    Antonio Cerina Dini 2 Novembre 2019 at 15:38

    Mah è vero che se non c’è Sabino e se non c’è qualche altro,manca qualcosa(manca molto) e senza se e senza ma,e’uno dei nostri giocatori piu’rappresentativi.Ma a me non sembra(non ho neanche visto le partite e non posso quindi dire) (a mio modestissimo parere) che siamo andati cosi’male.Non mi sembra(da persona esterna) un risultato cosi’disastroso.Certo! potevamo andare meglio ma non è da buttar via nemmeno il risultato della rappresentativa maschile composta da giovani emergenti.Si è recuperato negli ultimi turni.Brave,molto brave invece le nostre ragazze!.

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      Giuse 2 Novembre 2019 at 18:53

      Antonio, ma le hai viste bene le nazioni che abbiamo incontrato?? Vittorie stentate con le peggio scartine e legnate sacrosante con tutti gli altri. Giusto Vocaturo è stato il solo a salvarsi da cotanta mediocrità, via.

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    Lettore interessato 2 Novembre 2019 at 17:17

    Trovo curioso e singolare l’atteggiamento della nostra nazionale di fronte a certe competizioni: per esempio per la Mitropa, che tutte le altre nazioni considerano quasi un torneo di allenamento o senonaltro di sperimentazione, tanto da schierare quasi esclisivmente i giovani, noi invece facciamo di tutto per mettere in campo i big, mentre per competizioni di un livello e di un prestigio sicuramente maggiore come questa, mettiamo invece in campo giovani o giocatori con poca esperienza in manifestazioni di questo tipo.

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    Antonio Cerina Dini 2 Novembre 2019 at 22:34

    Allora:rispondo:Anzitutto dicendo che (dal mio punto di vista) ha ragione Sabino,quando scrive che la squadra non era la migliore possibile,e potevamo portare in Georgia una squadra maschile piu’forte sicuramente meglio schierando i nostri giocatori migliori.Sotto questo profilo approvo quanto scritto da “Lettore interessato”.Capisco la delusione di Sabino per non essere stato convocato.e ritengo sia veramente difficile (se non impossibile)per una selezione scacchistica come la nostra fare a meno di giocatori come lui,e di altri che meriterebbero di essere convocati.Il risultato non è certo esaltante,ma mi ricordo 20 anni fa e forse meno quando l’Albania per esempio(che era una bella squadra,perchè aveva Shitaj e Dervishi) ce le suonava in si be molle maggiore.(Ed a Torino in diretta televisiva purtroppo ce le ha suonate).Ed invece oggi per fortuna abbiamo avuto la meglio noi con i nostri giovani e ricordo che si stentava anche con altre nazioni non certo nel top mondiale.Ad Arthur Kogan va dato,almeno in parte il merito di aver contribuito ad innalzare il livello del nostro scacchismo di vertice,per quanto il suo metodo d’insegnamento possa essere sotto certi versi discutibile.Perchè lo scrivo?.Per un breve periodo ho preso lezioni dalla moglie di Arthur tanti anni fa(salvo poi interrompere,per ragioni sia di ordine economico,che per motivi di studio extrascacchistico).Ma devo confessare che c’era una ragione di ordine tecnico mio personale,che nulla c’entrava con le ragioni principali:Le lezioni che ho preso pur essendo state comunque utili,mi hanno fatto pensare che per uno scacchista di livello normale che aspiri a progredire,(come me,) non si possa cominciare un corso di scacchi con la scandinava.(Io sono un alievo che non ingolla passivamente quello che dice il maestro,ma lo sottopone alla sua personale valutazione).Prima vanno fissati i rudimenti,va rafforzata la conoscenza del finale,e solo dopo va costruito il repertorio di aperture tenendo conto dei gusti personali e delle incrinazioni individuali dello scacchista.C’è da dire che anche la filosofia extrascacchistica di Kogan sia discutibile,ma è un discorso che non voglio affrontare perchè mi porterebbe troppo lontano dagli scacchi.(mi sembra filosoficamente troppo legato a concezioni riguardanti la legge di attrazione).Ed è molto probabile che prima o dopo (a prescindere dagli impedimenti di studio che avevo all’epoca e che in parte ho ancora adesso) avrei prima o dopo interrotto le lezioni,perchè certe cose preferisco vagliarle da me. mi quindi sento di spezzare una lancia in favore di Sabino.
    Detto questo Arthur Kogan,per quanto discutibile,ha avuto i suoi meriti ,è un ottimo trainer(indipendentemente dal fatto che si possano o meno condividere le sue vedute filosofiche sul “thinking positive”(assai discutibili secondo me,ma sono considerazioni solo mie personali che nulla c’entrano con gli scacchi) non mi sembra sbagliato il suo ragionamento di voler dare una possibilità ai giovani.(e sono contento che ha convocato Francesco Sonis)Certo pero’per puntare in alto,occorre andare con la formazione migliore possibile,e sotto questo aspetto Sabino ha perfettamente ragione.Le partite,non le ho viste quindi non sono assolutamente in grado di dare un giudizio minimo sul gioco della nostra rappresentativa in questa occasione.Vedro’di farlo una volta che mi sono un po’liberato.Un carissimo saluto

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    Giancarlo Castiglioni 3 Novembre 2019 at 16:56

    Il risultato finale (25° posto partendo da 26° del tabellone) non è negativo.
    Negli ultimi anni ci eravamo abituati a far meglio della posizione di partenza, se mai questo è un merito di Kogan.
    Se questo risultato è peggio del solito, potrebbe essere dovuto proprio alla lettera di Brunello e alle polemiche seguenti.
    Vocaturo che era fuori dalla mischia è andato bene.
    Gli altri si sono sentiti messi in discussione, si sono innervositi e i risultati ne hanno risentito.
    Basta poco per destabilizzare una squadra.

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      Lapalisse 3 Novembre 2019 at 19:14

      Sì, Giancarlo, proprio come dici tu: Sabino -sbattuto fuori senza un perché- doveva solo rigraziare, fare il tifo assennatamente e, concordo pienamente con te: il colpevole principale del podio mancato è principalmente lui! =))

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        Giancarlo Castiglioni 4 Novembre 2019 at 12:28

        Tu fai dell’ironia, ma io parlo seriamente.
        Con la sua lettera Brunello ha dimostrato di dare più importanza alla sua posizione personale che alla squadra.
        Nel calcio il giocatore sostituito deve uscire dal campo senza sbraitare e non andare il giorno dopo dal presidente chiedendo la sostituzione dell’allenatore.
        Se proprio voleva scrivere la lettera doveva concluderla augurando un buon risultato alla squadra e dicendo sarò pronto per la prossima volta.

        Mi piace 6

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